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Autore: dibeh    24/02/2014    3 recensioni
nadia è un'adolescente che và in prima superiore.quando torna a casa da scuola i suoi genitori nemmeno la calcolano. ha una sorella che non vorrebbe nessuno sulla faccia del pianeta. per fortuna ha un'amica inseparabile da 7 anni senza la quale morirebbe. vive una vita normale e tutto sommato tranquilla,almeno fino a prima di iniziare il nuovo anno scolastico...
Genere: Comico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ginnastica. Alla prima ora avevano conosciuto la prof di ginnastica. C’era stata una scena anche abbastanza comica,per colpa del prof di sostegno. Il professore serviva per una ragazza della classe,ma avrebbe aiutato tutti.
Nadia,appena ha visto i due professori,capì subito che tra di loro non correva buon sangue. Si erano messi a discutere subito provocando l’ilarità generale. Nessuno capiva se scherzassero e se facessero sul serio. Resta il fatto che nella prima ora non fecero niente.
Sembra un tipo un po’ pazzo si ritrovò a pensare nadia riguardo il prof di sostegno.
Dopo avrebbero dovuto conoscere il prof di diritto,ma non c’era. Iniziamo proprio bene.
Quindi si erano dovuti sorbire un’intera ora del professore di sostegno che parlava di politica e libertà. Nadia si stava addormentando e per la maggior parte del tempo fissò fuori dalla finestra o si ritrovò a fissare i suoi compagni di classe alquanto strambi. Notò che alcuni si conoscevano.
Finalmente finite le tre ore corse subito alla stazione per non perdere il treno e per fortuna arrivò per un soffio.
A casa si rinchiuse in camera sua con la musica a palla a rimbombarle nelle orecchie.
La mattina dopo il treno era in orario e arrivò a scuola con 10 minuti di anticipo,così si godette il pezzo di strada tra la stazione e la scuola. Le strade erano piene di studenti e studentesse,vestiti già con abiti autunnali,per colpa del vento gelido. Nonostante il freddo palpabile,per niente comune al mese di settembre, però Nadia non aveva freddo. Per nulla. Infatti a parte i jeans lunghi e stretti indossava abiti estivi : canottiera bianca e sandali.
Proprio per i suoi insoliti vestiti tutti,ragazzi e ragazze,la fissavano. Forse i ragazzi non solo per quello.
Nadia però sembrava non curarsene tanto. Camminava gustandosi l’aria frizzante del mattino e il lieve sole che si intravedeva tra le nuvole tipiche di milano. Probabilmente la mattina era l’unico momento “puro” della città.
Camminando tra la gente che la fissava per la sua bellezza e seguita anche da qualche lieve fischio maleducato raggiunse la sua classe,metà vuota.
La giornata passò in fretta,per fortuna,ma non chiacchierò praticamente con nessuno. Si sentiva più sola che mai.
Per fortuna era venerdì e il giorno dopo avrebbe visto francesca.
Sabato pomeriggio andò a casa sua e parlarono molto della nuova scuola. Francesca si trovava benissimo e le piaceva un sacco. Inoltre in classe erano 23 femmine e un solo ragazzo. Tutti simpatici. Beata lei!
Francesca capì che nadia a suo contrario si sentiva male in quella scuola e cercò di rassicurarla,riuscendoci pienamente.
Infatti lunedì andò a scuola con un sorriso in volto che fece cadere ai suoi piedi tutti i ragazzi che la vedevano.
Era davvero strambo il loro comportamento. Quelli dell’età di nadia facevano finta di non notarla mentre quelli più grandi confabulavano tra loro a riguardo.
Questa volta l’orario era di 5 cinque ore,e incominciarono subito le lezioni vere. Nadia fu più partecipe e scambiò anche qualche battuta con una ragazza molto timida,cinese. Era davvero simpatica e nadia si sentiva a suo agio con lei.
Alla seconda ora entrò un ragazzo che qualsiasi ragazza avrebbe definito “figone!”. Ma che a nadia,ovviamente,non fece né caldo né freddo.
si sedette nell’unico posto vuoto:vicino a nadia.
Lei non lo guardò nemmeno e lo stesso il ragazzo.
Nadia si ritrovò a fissarlo spesso. Anche se non voleva ammetterlo era proprio carino. Aveva piccoli boccoli marroni tendenti al nero. Occhi profondissimi  e misteriosi,più scuri del fondo marino. Occhi belli quanto tristi e malinconici.
Nadia,guardandolo,si sentì immediatamente triste come se fosse in grado di percepire quello che provava quel ragazzo.
Per tutta la giornata nessuno dei due parlò con nessuno anche se molti cercarono di attaccare bottone con lui.
Durante il viaggio di ritorno,in treno,nadia non fece altro che pensare a quello strano tizio che l’aveva tanto attirata.
Ora aveva uno scopo per quell’anno scolastico:scoprire cosa attanagliava quel ragazzo.

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ANGOLO D’AUTRICE: ciao a tutti! Grazie a chi ha recensito o anche a chi semplicemente legge invitandoli a recensire ;) sinceramente non sono molto contenta di questo capitolo ma avevo voglia di pubblicare. Spero di non avervi deluso. A presto
dibeh
 
   
 
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