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Autore: Lunatica_92    25/02/2014    3 recensioni
[CarolineChild! KlausCavaliere!]
Caroline sedeva ai piedi di un sempreverde, un ragazzo sentì il suo odore e la raggiunse. Si conobbero, trascorsero la stagione estiva insieme, e prima che lui potesse lasciarla, le fece due giuramenti. Il cavaliere promise alla bambina che non avrebbe mai potuto dimenticarla, e sicuramente sarebbe ritornato da lei. Caroline crebbe, divenne donna, e la sua mente rimosse il ricordo del cavaliere. La sua mente, ma non il suo cuore.
CIT: perché il cuore è anarchico, non ubbidisce a nessuno, ama, non sente ragioni.
Vaghi riferimenti al Piccolo Principe, e a Cenerentola. Perché Klaus bisogna addomesticarlo, e contortamente parlando, la fiaba di Cenerentola è così simile alla sua esistenza. Così simile a quella di Caroline.
KLAROLINE!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Caroline Forbes, Caroline\Klaus, Klaus, Originari, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Solita quotidianità, monotonia, a Mystic Falls. Sembrava che quel giorno nessun mostro desiderasse attaccare la cittadina, cercare di uccidere qualche vampiro, licantropo, strega, originale, ibrido, o semplicemente umano. Caroline era in un negozio, stranamente non era da sola, ma in compagnia della bionda più ossigenata del mondo. Rebeakh doveva acquistare un vestito, quella sera aveva un appuntamento con Matt, con il bellissimo Matt, e se non fosse stata tanto disperata, indecisa sul cosa comprare, non avrebbe mai chiesto a Caroline di aiutarla.

La vampira bionda di Mystic Falls conosceva Matt, era uno dei sui migliori amici, era stato il suo ragazzo, il primo con cui avesse avuto un rapporto sessuale, e nonostante reputasse la bionda ossigenata un’autentica esagitata, era contenta per lui. Sapeva quanto fosse stato complicato per Matt superare la fine della relazione con Elena, con lei, la morte di sua sorella, il crollo delle sue certezze, e se Rebeakh fosse stata un po’ meno oca, più propensa a non eliminare nessuno, non avrebbe esitato a fare ai due le sue congratulazioni.

Ora era seduta su una poltroncina, in un negozio di alta moda, aveva una rivista aperta sulle cosce, attendeva che la bionda ossigenata uscisse dal camerino, e se non fosse uscita entro cinque minuti, l’avrebbe lasciata lì. Era il primo pomeriggio, la temperatura era terribilmente alta, in fondo era inizio estate, la stagione che più amava, perché adorava la calura estiva, e se non fosse stata costretta a restare in quel negozio, sarebbe ritornata nella sua abitazione e si sarebbe concessa un freddo bagno. Un bagno rilassante, ristoratore, con candele profumate accese e petali di rose rosse nella vasca.

Caroline sfogliò un’altra pagina della rivista di moda, batté il piede sul marmo bianco del negozio, tamburellò le dita smaltate di rosso sul manico della poltroncina, e prima che potesse gridare, Rebeakh uscì dal camerino. Indossava un vestitino bianco, con le maniche a palloncino, un po’ svasato, che copriva deliziosamente il suo corpo, evidenziava le sue curve, e se avesse calzato dei sandali neri, sarebbe stata la più bella ragazza di Mystic Falls, dopo di lei. Caroline lasciò la rivista su un tavolino limitrofe con la poltroncina, si alzò, la raggiunse, e dopo averla osservata criticamente per un paio di minuti, fintamente criticamente, emise il suo giudizio.

-Il vestitino mi piace, sicuramente piacerà a Matt. Dovrai indossare un paio di sandali alti, minimo tacco dodici, lasciare i capelli sciolti, fare un trucco leggero, non esagerare con il belletto, e poi sarai perfetta.  A Matt non piacciono i profumi troppo dolci, non dimenticarlo, okay?-

-Non sono una bionda senza cervello come te, oca. Grazie dei suggerimenti, del tempo che mi hai dedicato.-

-Adoro fare volontariato, Rebeakh.-

La bionda ossigenata decise di non rispondere, altrimenti sarebbe stata costretta ad uccidere la sua interlocutrice, e se lo avesse fatto, suo fratello non avrebbe esitato ad addormentarla nuovamente. Rebeakh pagò il suo acquistò, uscì dal negozio insieme alla sua compagna di shopping, e prima che potesse entrare nel negozio di calzature, il telefonino di Caroline squillò.

La vampira bionda lo estrasse dalla sua borsa vintage, lesse il messaggino, e nonostante fosse tentata di rispondere affermativamente, decise di rifiutare la proposta. Elena aveva organizzato una maratona di commedie romantiche a Casa Salvatore, aveva invitato tutti i loro amici, anche i proprietari della casa, e considerando quanto ultimamente fosse sadica la sua migliore amica, forse vi sarebbero stati anche gli altri due originali. Vi sarebbe stato anche Klaus, con il quale aveva fatto sesso, quando ancora avevano problemi soprannaturali, immortali da eliminare, prima che lui le dicesse di avere una figlia, di averla concepita con Hayely, e lei decidesse di iniziare ad evitarlo.

Caroline digitò la risposta, la inviò, chiuse il telefonino e lo gettò nuovamente nella sua borsa. Ignorò lo sguardo perplesso della bionda ossigenata, non prestò attenzione alla sua fronte aggrottata, e volendo evitare che Rebeakh le chiedesse qualcosa, accelerò il passo ed entrò nel negozio di scarpe. Immediatamente una commessa le raggiunse, salutò calorosamente Caroline, che era una delle loro migliori clienti, quella che mensilmente spendeva sui tremila dollari, e prima che la commessa potesse iniziare a proporle gli ultimi modelli, la vampira bionda specificò quanto non fosse lì per lei. Indicò la bionda ossigenata, spiegò alla commessa di cosa necessitasse, e senza aggiungere altro, attese che eseguisse.

Tredici minuti dopo Rebeakh aveva provato sei modelli di sandali diversi, rigorosamente alti, con la fibbia, senza la fibbia, con i lacci, senza i lacci, nero velluto e grigio topo. Scelse un paio alti, nero velluto e con la fibbia. Caroline fu soddisfatta della sua scelta, porse la propria carta di credito alla commessa e pagò il suo acquisto.

-Perché hai pagato tu, Caroline?-

-Affinché questo appuntamento si concluda nel migliore dei modi, ossia con voi tra le lenzuola del suo letto, okay?-

-Sono costretta ad offrirti una coppa di champagne, allora. Andiamo in quel locale, oca?-

-Certamente, bionda ossigenata.-

Le due vampire bionde uscirono dal negozio di calzature, attraversarono la strada, entrarono nel locale, in uno dei migliori di Mystic Falls, sederono a un tavolo e attesero che il cameriere le raggiungesse. Il cameriere andò dalle due, prese l’ordinazione di Rebeakh, la sua carta di credito, e dopo qualche minuto, ritornò con una bottiglia di champagne stappata e un paio di coppe.

La bionda ossigenata, che poi tale non era, buttò la sua carta di credito nella borsa Gucci, versò lo champagne nelle due coppe e attese che la sua compagna di shopping prendesse la sua. Insieme brindarono, sorrisero anche, bevvero il vino frizzantino, e prima che potessero commuoversi, perché erano sempre donne soggette agli ormoni, interruppero quel momento imbarazzante. Fu Rebeakh ad interromperlo, in verità.

-Sono un po’ agitata, Caroline. E’ il mio primo appuntamento, dopo anni. Certo vi è stato il periodo con Stefan, prima con Marcel, poi con qualche altro uomo, anche con Damon, ma considerando quanto ho dovuto penare per convincere Matt, sono un po’ preoccupata. Temo che qualcosa possa non andare, che Matt decida di interrompere la nostra serata, e se lo facesse, temo che questa volta il mio cuore si spezzerebbe nuovamente. Abbiamo trascorso quindici giorni magnifici in Europa, abbiamo imparato a conoscerci, qualche volta abbiamo anche fatto sesso, ma da quando siamo ritornati qui, da voi, lui è così reticente. Sembra quasi che io sia un’estranea.-

-Matt è uno dei miei più cari amici, è stato il ragazzo della mia prima volta, ma ha qualche problema di fiducia. Non è stato semplice per lui accettare l’esistenza del mondo sovrannaturale, dei vampiri, superare la morte di sua sorella, i tanti dolori che ha dovuto affrontare, i commenti malevoli delle persone, e se non fosse stato per noi, probabilmente sarebbe impazzito. Ora gli occorre solo un po’ di tempo, deve capire, e appena avrà realizzato completamente quanto tu sia importante per lui, perché lo sei, non esiterà ad essere meno reticente. Non che abbia vergogna di te, non potrebbe mai averne, ma ha solo un po’ paura. Paura che anche tu possa abbandonarlo, spezzargli il cuore, e considerando i tuoi fratellini, ha anche terrore di una loro reazione. Soprattutto della reazione di Klaus, che è troppo…-

-Troppo maniaco del controllo, maniacale, incapace di fidarsi, bastardo ed estremamente stronzo. Lo è, prima lo era ancora di più, ma da quando è nata sua figlia, mi sembra che sia cambiato. Lo vedo più sereno, rilassato, calmo, e quando uccide i suoi nemici, non gode più tanto del loro terrore. Vi ha aiutato a distruggere Silas, principalmente ha aiutato se stesso, ma se non avesse collaborato con voi, sarebbe stato impossibile per voi eliminarlo. Bisogna dargli atto di tali cose.-

-Sono la prima a dare a Cesare quello che è di Cesare, Rebeakh. Ha salvato la mia vita, non una, ma due volte, e se non fosse stato per lui, non saremmo qui sedute a bere champagne, ma in Casa Salvatore a cercare un modo per distruggere Silas. Ora posso vivere come una persona normale, continuare a frequentare il college, farlo insieme alle mie migliori amiche, alla vera Elena, ritornata dopo lo scherzetto della figlia di quella pazza della Petrova, alla risorta Bonnie, e non immagini quanto tutto questo mi piaccia.-

-Non nego che tutto questo ti piaccia, ma colgo una nota di perplessità. Riguarda il caro ibrido, Tyler, o un altro? Mi sembra che Tyler sia libero di ritornare a Mystic Falls, che mio fratello abbia interrotto la sua punizione, no?-

-Peccato che lui abbia preferito la vendetta a me, perché non accetta che possa ritornare da me solo per gentile concessione di tuo fratello, e se fosse meno accecato dal suo desiderio di vendetta, capirebbe quanto sia impossibile per lui eliminare Klaus. Vi hanno provato i migliori, anche voi vi avete provato, ma hanno tutti falliti, Dio! E a me fa rabbia che Tyler non lo capisca, che continui a cercare vendetta, perché so quanto tuo fratello sia stato crudele con lui, ha ucciso sua madre, ma se lui non lo avesse tradito, Klaus non avrebbe mai deciso di punirlo in tale modo. Non dico che tuo fratello sia innocente, non potrei mai dirlo, ma se analizzassimo i suoi omicidi, le sue omissioni, le sue vendette, capiremmo la ragione del suo comportamento. Peccato che siamo così buonisti, conformisti, perbenisti, e nonostante anche noi siamo vampiri, pure noi abbiamo commesso orrori, siamo incapaci di vedere oltre il nostro naso. Stefan per un periodo è stato uno squartatore, Damon ha persino soggiogato me, bevuto il mio sangue, fatto sesso con me, costretto a dimenticare i nostri incontri, e se non fossi stata trasformata in vampiro, non avrei mai ricordato. Eppure nessuno osa accusarli di qualcosa, tutti capiscono, perdonano i loro errori, anch’io ho perdonato Damon, dopo aver tentato di ucciderlo, persino Elena l’ha perdonato, ha accettato i suoi sentimenti, nessuno giudica la sua relazione con lui, mentre se io decidessi ipoteticamente di perdonare Klaus, di avere una relazione con lui, di accettare i suoi sentimenti, sarei  considerata la persona più spregevole di questo mondo. Perché quando fa comodo a loro, quando devo salvare la vita di Jeremy, o quella di Damon, posso chiamare tuo fratello, uscire con lui, supplicare il suo aiuto, mentre quando non ha comodo a loro, non posso neanche rivolgergli la parola. Ti rendi conto di quanto i miei amici, i tuoi amici, siano ipocriti? Li ammazzerei, Dio.-

Rebeakh ascoltò le parole della sua interlocutrice, la sua confessione, riempì nuovamente le loro coppe di champagne, e prima di brindare con lei, replicò alla sua arringa. E lo fece ironicamente, perché era sempre la solita stronza, lei.

-Da quanto tempo sei innamorata di mio fratello, Caroline? Non provare a negarlo, perché sarebbe inutile.-

-Da prima che sapessi di sua figlia, della presenza di Hayely nella sua casa a New Orleans, dello scherzetto della figlia della Petrova e di un piano per sconfiggere quel folle immortale. Da quando abbiamo fatto sesso nel bosco, perché sono stata io  baciarlo, a permettergli di andare oltre, altrimenti tuo fratello non avrebbe mai preteso qualcosa da me. E sono incapace di pentirmi di tale cosa, perché lui è stato capace di conquistarmi mesi fa, dicendomi quanto fosse intenzionato ad aspettarmi per il resto della sua eternità, come vi tenesse ad essere il mio ultimo amore, non il mio primo amore.-

-Presumo dalle tue parole che i tuoi amici non sappiamo di tale cosa, che neanche le tue migliori amiche lo sappiamo, no?-

-Elena lo sapeva, quella che credevo fosse Elena lo sapeva, ma poi lo scherzetto di Nadia è stato annullato, quella pazza di una Petrova ha lasciato il suo corpo, Elena è ritornata nel suo, e ha dimenticato tutto, non che non sia stata una fortuna, altrimenti avrebbe ricordato anche di aver cercato di sedurre Stefan. E se avesse ricordato una cosa del genere, non avrebbe mai perdonato se stessa, non per avere spezzato ancora una volta il cuore di Damon, del suo Damon. Solo tu lo sai, non so neanche il motivo per cui te lo abbia detto, pensa un po’. Forse questo champagne mi ha dato alla testa.-

-Impossibile, perché siamo immortali e non ci ubriachiamo. Ora cosa hai intenzione di fare, perché penso che tu non possa continuare ad evitare mio fratello, e prima che tu possa dire qualcosa, lascia che ti chiarisca un paio di dubbi. Tra lui e Hayely non vi è nulla, vi è stato solo una notte di sesso, e se Elijah non fosse interessato a lei, quella lupa non vivrebbe più nella sua casa. Lei è solo la madre di sua figlia, senza né se e né ma.-

-Elijah è interessato a lei, Rebeakh? Questa è una novità, sì. E ora lui è qui, perché…-

-Principalmente perché vi tiene a parlare con te, penso che voglia chiarire la vostra situazione, perché dubito che tu sia stata un semplice capriccio, so benissimo quanto lui sia innamorato di te, e poi anche per un altro motivo, ma non ho ben capito.-

-In che senso non hai ben capito, Rebeakh?-

-Ha parlato di una promessa, un giuramento solenne, un paio di giuramenti, che aveva fatto a una principessa. E ora era arrivato il momento di rispettarli, ma sai quanto sia umorale Klaus, quindi non ho avuto il coraggio di chiedergli altro.-

-Capisco, in realtà non capisco, però non importa. Devo risolvere questa situazione tra di noi, assolutamente.-

Le due vampire bionde non aggiunsero altro, brindarono nuovamente, bevvero il vino frizzantino nelle coppe, terminarono la bottiglia di champagne, e prima che potessero uscire dal locale, Caroline acquistò un vassoio di dolci. Era consuetudine mangiare dolci, disperarsi per le calorie ingerite, mentre si guardava un’ennesima commedia romantica, commentava il protagonista maschile, criticava la protagonista femminile e piangeva per il finale tragicomico. Era quella la caratteristica delle maratone di commedie romantiche della sua migliore amica, di Elena.

-Verresti con me a casa Salvatore, bionda ossigenata? Elena ha organizzato una maratona di commedie romantiche, vi sono tutti, anche i tuoi fratelli, pure Matt, e siccome è ancora presto per il tuo appuntamento, perché non ti unisci a noi?-

-Proposta allettante, oca senza cervello. Magari siedo vicino a Damon, irrito la tua amica del cuore, e prima che possa tentare di accoltellarmi, fuggo via. Mi piace, sì.-

-Okay, andiamo! E comunque anche Tyler sa della cosa, a ben pensarci.-

-Perché sa del pomeriggio di sesso tra te e mio fratello, Caroline?-

-Ha ascoltato la conversazione tra me e la finta Elena, ha anche cercato di attaccarmi, e se non fosse stato per Stefan, mi avrebbe nuovamente morso. In realtà anche lui lo sa, in fondo è il mio migliore amico, mentre gli altri non lo sanno.-

-Avresti fatto prima ad affiggere dei volantini, carina. E ora andiamo, perché sono stanca di discutere degli affari di letto di Klaus, Caroline.-

Le due bellissime vampire uscirono dal locale, e quando giunsero a Casa Salvatore, era quasi pomeriggio inoltrato. Peccato che vi fosse anche un’altra persona, che la sua seconda migliore amica aveva ritenuto fondamentale invitare, e nonostante Elena avesse provato a dissuaderla, perché inconsapevolmente avvertiva quanto non fosse corretto, non per Caroline, Bonnie non aveva voluto sentire ragioni.

Caroline aprì la porta di casa Salvatore, era stato Stefan a dare anche a lei le chiavi, perché ormai trascorreva il suo tempo libero lì, entrò, spronò Rebeakh a seguirla, e quando i presenti avvertirono la loro presenza, le due vampire si sentirono un tantino osservate. Un tantino troppo. Sul divano di pelle vi erano seduti Damon, Elena, Matt, Stefan, sulle tre poltroncine vi erano Elijah, Bonnie, Jeremy, e se non fosse stato per l’altra poltrona, Klaus sarebbe stato accucciato ai piedi del divano, dove invece vi era Tyler.

Alla bionda ossigenata caddero le buste da mano, capì quanto la situazione fosse delicata, alquanto imbarazzante, e se non fosse stata tanto stronza, si sarebbe limitata a ridere istericamente. Invece sorrise irriverentemente, non degnò di tante attenzioni i presenti, e parlò.

-Avremmo invitato anche Hayely, pure la bambina, se avessimo avuto un po’ di tempo. E’ una maratona di commedie romantiche, o una riunione delle creature più sovrannaturali del pianeta? Fortunatamente la pazza della Petrova non vi è, altrimenti sarebbe stato imbarazzante, troppo imbarazzante.-

Caroline non disse nulla, guardò il suo ex-ragazzo, quello che aveva preferito la vendetta a lei, ma che ora era lì, nello stesso salone con Klaus, e prima che potesse ribeccarlo, dirgli quanto fosse incoerente, anche abbastanza ipocrita, o ricordare il suo morso, preferì chiudere la porta di casa Salvatore e andare in cucina. Poggiò il vassoio sul tavolo, prese un paio di sedie, una pure per la bionda ossigenata, ritornò in salone e dono un’occhiata malevole alla sua migliore amica. Elena intercettò il suo sguardo, scrollò le spalle, e incurante della conseguenza delle sue parole, parlò. Odiava che Caroline potesse ritenerla colpevole di qualcosa, lo odiava, sì.

-Non pensare che tutte le belle idee siano opera mia, Caroline. Sono stata io a proporre la maratona di commedie romantiche, ad invitare la maggior parte di loro, anche i due simpatici originali, ma non tutti. Bonnie ha così insistito che vi fosse anche Tyler, che se non sapessi del suo amore per mio fratello, penserei a un suo interesse per il tuo ex-ragazzo.-

La vampira bionda osservò la strega mora, attese una sua spiegazione, e come se fosse stata la cosa più normale del mondo, lei non esitò a dargliela. Alcune volte Bonnie era così inopportuna, moralista, che Caroline non comprendeva come potesse ancora essere loro amica, amica sua, ma anche di Elena.

-Mi sembra giusto che tu e Tyler risolviate questa situazione, Caroline. Lui ti ama, è libero di tornare a Mystic Falls, grazie alla gentile concessione di Klaus, e se non fosse per la tua reticenza, non vi sarebbe alcun problema.-

-Bonnie, hai la capacità di essere una vera demente. Tyler ha preferito la vendetta a me, mi ha lasciato, sono stata costretta a lasciarlo andare, mi ha ferito, perché onestamente come si può preferire una vendetta a me, come si può cercare di uccidere Klaus, quando si sa di non avere la minima possibilità? Tra noi è finita, non vi è più nulla, non vi sarà più nulla, perché non vi è cosa peggiore dell’inganno, non per me. E se non mi credi, puoi chiedere a Damon. Lui sa quanto non mi piacciono le bugie, gli inganni, perché ho quasi cercato di ucciderlo, quando ho ricordato. Grazie dell’interessamento, ma non serviva, Bonnie.-

La vampira bionda sedé sulla sedia, accanto alla bionda ossigenata, attese che Elena inserisse un altro dvd nel lettore, ma prima che la sua migliore amica potesse farlo, Tyler pensò bene di replicare. Perché lui era ritornato per lei, aveva fallito nella sua vendetta, voleva riprendere la loro relazione, e capendo quanto Caroline non fosse interessata a ricostruire il rapporto, decise di ferirla. E lo fece davanti ai suoi amici, ai loro amici, alla bestia per eccellenza, a Klaus.

-Tra me e Caroline è finita, non vi è più nulla, non vi sarà più nulla, ma non solo perché io ho preferito la vendetta a lei, ma anche per un altro motivo. Penso che qualcuno di voi lo conosca, no?-

Stefan si agitò sul divano, Damon notò il suo turbamento, anche Elena, pure Matt, ma prima che i tre potessero chiedere spiegazioni al minore dei fratelli Salvatore, fu lui a parlare. Lo fece per tanti motivi, ma principalmente perché Caroline era la sua migliore amica, una donna, e se Tyler avesse continuato, non avrebbe potuto non ferirla.

-E’ stupido, meschino, rivelare i segreti di una donna. Non bisogna mai vantarsi delle proprie conquiste, di cosa avviene tra le lenzuola, perché in tale modo si umilia la donna, e se tale cosa avviene, si dimostra di essere un imbecille patentato. Tyler, ti consiglio di tacere. Se la scorsa volta mi sono limitato a un pugno, questa volta potrei non andarci tanto leggero, perché Caroline è la mia migliore amica, è una donna, è speciale, e non merita che tu la umili. Ora respira, connetti il cervello e taci.-

-Non ho alcuna intenzione di tacere, Stefan. So quello che ha fatto Caroline, lo saprebbe anche Elena, se fosse stata lei e non quella pazza della Petrova. E siccome Bonnie mi ha invitato qui, perché vi teneva a un chiarimento tra me e lei, mi sembra giusto svelare a tutti il motivo.-

-Potresti non uscire vivo da questa casa, Tyler.-

-Correrò il rischio, Stefan.-

Damon assottigliò lo sguardo, Elena cercò di intuire cosa il licantropo intendesse, Matt guardò Jeremy, che osservò Bonnie, e prima che Stefan potesse alzarsi dal divano, Tyler parlò. Rebeakh si preparò a una reazione violenta di suo fratello, Elijah intuì quanto spettasse a lui fermarlo, consapevole di quanto non fosse semplice il suo compito, Caroline abbassò umiliata lo sguardo e Klaus perse definitivamente la pazienza. La persa totalmente.

-Caroline ha fatto sesso con Klaus, con l’assassino dei miei amici e di mia madre. Hanno fatto sesso nel bosco, mentre lei era impegnata a cercare Matt, e pur sapendo quanto Klaus sia una bestia, come abbia reso le nostre vite un inferno, non ha esitato a concedersi a lui. E’ impossibile che io e lei ritorniamo insieme, perché non vi tengo ad avere una relazione con una puttana, Bonnie.-

E fu il caos. Klaus si alzò dalla poltrona, per avventarsi sul corpo di Tyler e sollevarlo in aria. Lo lanciò contro la cristalliera di Casa Salvatore, si precipitò su di lui, cercò di soffocarlo, e prima che il licantropo potesse tentare in qualche modo di difendersi, il vampiro originale scurì le sue iridi e ringhiò contro il suo viso. Lo avrebbe ucciso, se non avesse temuto una reazione negativa di Caroline. Della sua Caroline.

-Se non vuoi che ti spinga al suicidio, che ti ordini di spezzarti le ossa delle braccia, di tagliarti la lingua, ti consiglio di chiedere scusa a Caroline. Porgi le tue scuse alla donna che hai amato, a colei per cui sei stato il suo primo amore, e prima che perda realmente la pazienza, perché sono quasi sul punto di perderla, ti ordino di fare in modo che le tue scuse suonino sincere.-

-Non sono stato il suo primo amore, Klaus. Vi è stato prima Matt, lo stesso che frequenta tua sorella, poi Damon, quello che ama Elena, poi io, quello che ha preferito la vendetta a lei, e ora tu. Per quanto tempo vi sarai tu, quando ti stuferai, o preferirai altro a lei? Noi tre abbiamo preferito altro a lei, l’abbiamo lasciata, come si lascia una puttana, dopo aver consumato. E quindi per cosa dovrei chiederle scusa, Klaus?-

Klaus sorrise inquietantemente, come Mefistofele, perché aveva cercato di essere paziente, di concedergli una possibilità per redimersi, ma notando quanto il ragazzino non fosse interessato a chiedere ammenda, decise di agire a modo suo. Il primo pugno fu per averle rammentato di Matt, il secondo pugno fu per averle ricordato di Damon, il terzo pugno fu per averla toccata, il quarto pugno fu per aver preferito la vendetta a lei, il quinto pugno fu per averla lasciata, il sesto pugno fu per averle dato della puttana, e se Caroline non avesse gridato, non avrebbe interrotto la sequela di pugni.

Caroline aveva raggiunto Klaus, guardava il viso tumefatto di Tyler, quanto il vampiro originale fosse incapace di placare la sua rabbia, come non volesse vederlo in quello stato, perché non le piaceva così preda dell’ira, e prima che i suoi amici, o i suoi fratelli, potessero intromettersi, non esitò ad abbracciarlo. La vampira bionda si inginocchiò sul pavimento di casa Salvatore, strinse a sé il signore dei mostri, avvicinò le labbra al suo orecchio e lo pregò.

-Ti prego smettila, farlo per me, Niklaus.-

Caroline ricordò la stagione estiva dei suoi cinque anni, lei seduta ai piedi del sempreverde, il ragazzo biondiccio con il suo libro delle fiabe, la sua prima promessa, la sua seconda promessa, e seppur fosse una bambina, il suo desiderio di avere quel ragazzo per sé. Lui era stato capace di farla sorridere, dimenticare l’abbandono di suo padre, come lui avesse preferito un uomo a sua moglie, e dopo anni, ritornò a ricordare quei bellissimi mesi.

Rammentò anche il suo desiderio, quello di volere che il ragazzo – il grande puffo – fosse il suo principe azzurro, il suo cavaliere, e il suo eroe. Per tanti anni aveva atteso il ritorno di Niklaus, poi era cresciuta, aveva incontrato altre persone, razionalmente aveva dimenticato il suo principe azzurro, ma irrazionalmente non l’aveva fatto, perché nei suoi ragazzi aveva sempre cercato qualcosa di lui. Matt era biondo, Damon era irresistibilmente spavaldo, mentre Tyler era protettivo.

Caroline cercò di non piangere, cercò veramente di non farlo, e vedendo quanto le mani del suo cavaliere fossero sporche di sangue, lo pregò di seguirla all’esterno dell’abitazione. Klaus esaudì la sua preghiera, non avrebbe mai potuto negarle nulla, lasciò Tyler, si alzò dal pavimento, e senza dare spiegazioni a nessuno, neanche ai suoi fratelli, la seguì nello spiazzato di casa Salvatore.

Autonomamente Matt decise di occuparsi di Tyler, perché erano amici, ma non sarebbe stato capace di perdonarlo facilmente, quindi lo aiutò a ripulirsi e gli chiese di uscire da quella casa. Le ferite del licantropo erano quasi guarite, nessuno insisté affinché restasse, neanche Jeremy, o la stessa Bonnie, Stefan non commentò ulteriormente la situazione, mentre Damon non si trattenne dal farlo.

-Confessione inutile, idiota. Ai ragazzini come te bisogna insegnare un po’ di buone maniere, e se avessi osato parlare in quel modo di Elena, della mia ragazza, non saresti stato tanto fortunato. Saresti uscito morto da questa cosa, quindi ringrazia la buona sorte, la clemenza di Klaus, perché io non sarei stato tanto clemente. Ora vai via, non sei più gradito, cane.-

Damon aveva sbagliato con Caroline, l’aveva usata come una sacca di sangue, una bambola gonfiandole, e parlando in quel modo, cercò di fare ammenda delle sue colpe. Perché era un vampiro secolare, aveva commesso tanti errori, ma sapeva quanto non fosse corretto umiliare una donna, non sessualmente parlando.

Elijah aprì al licantropo la porta del pensionato, mentre Rebeakh sorrise inquietantemente, e prima che potesse prepararsi per il suo appuntamento con Matt, ricordò le parole di suo fratello e quasi gelò sulla sedia. Klaus era anche tornato per rispettare due promesse, due giuramenti solenni, il secondo di ritornare da una bambina bionda, il primo di renderla la sua regina, la padrona del suo mondo, perché del suo cuore lo era da anni.

E Klaus amava Caroline, solo a lei permetteva taluni libertà, compresa quella di chiamarlo con il suo nome, e considerando quanto vi tenesse ad essere il suo ultimo amore, Rebeakh comprese chi fosse la bambina bionda. La bionda ossigenata rise, rise davvero tanto, perché per il resto della sua eternità avrebbe dovuto convivere con quell’oca senza cervello, e considerando tutto, la cosa non le dispiaceva più di tanto. Ovviamente non lo avrebbe mai ammesso, non ad alta voce.
 
 
  
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