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Autore: MileyVero    27/02/2014    3 recensioni
Crossover tra Doctor Who e Merlin.
Una ragazza che vive di serie tv e fan fiction, incredibilmente incontra il Dottore. Ovviamente sfrutterà l’occasione e chiederà al Signore del Tempo di andare nell’unico posto in cui è sempre voluta andare: Camelot.
Non per visitare i castelli del Medioevo, osservare tutto ciò che lo caratterizza, per conoscere diversi stili di vita, per i Cavalieri, la magia… ma per vedere gli eye-sex tra Artù e Merlino.
Non tutto, però, andrà per il verso giusto. Il Re non vorrà avere a che fare con i due viaggiatori, e il Dottore dovrà risolvere un problemino non tanto terrestre…­­
[Merthur]­­
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Doctor - 10
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Olé, buon pomeriggio! :D
In questo capitolo entreranno in scena Artù e Merlino ✌
Per ora non accadrà nulla, ma tranquilli, dal prossimo capitolo le cose si faranno mooolto più movimentate :3
 
PS sarà meglio ricordare che mi piace scherzare :’D
 
Buona lettura! :3
 
Capitolo II
 
Mentre camminiamo non smetto mai di guardarmi intorno. Questo posto è davvero simpatico: le case sono costruite in legno e fango, e ogni tanto incontriamo persone a cavallo che indossano vestiti strani.
« Uhh, ganzo! » esclamo non appena raggiungiamo la Città Bassa di Camelot.
« È un posto simpatico. » aggiunge il Dottore sorridendo.
Camminiamo ancora per un po’ e finalmente arriviamo davanti all’ingresso del castello, dove però non c’è niente di che. Beh sì, se devo essere sincera mi aspettavo di incontrare subito qualcosa di…inusuale.
« Ora che siamo venuti qui… » mi volto verso il Dottore speranzosa, « cosa facciamo? » chiedo poco convinta.
« Sei stata tu a voler venire qui, » dice guardandomi sempre tranquillo, « dimmelo tu. »
« Vabbè, tanto da un momento all’altro succede qualcosa di alieno senza dubbio. » spiego alzando le spalle, « In ogni luogo che visiti sulla Terra capita sempre! »
Il Dottore mi guarda mal… ehi, ma è tutto il giorno che mi guarda male!
Improvvisamente però, un rumore mi fa voltare dietro di scatto: due cavalli infatti stanno uscendo al galoppo dalla piazza del castello.
Io mi volto verso di loro e li seguo con lo sguardo mentre ci passano accanto veloci come due missili. Riconosco immediatamente i due in sella e i miei occhi si illuminano subito.
« Ehi! Ma quelli lì sono Artù e Merlino! » urlo entusiasta, « Su, avanti! Seguiamoli! » esclamo indicandoli con il braccio.
Il Dottore però, non sembra tanto convinto e non muove un muscolo per iniziare a camminare.
« Dai su, magari troviamo un alieno tra i boschi! » dico incitandolo con un bel sorriso stampato in faccia.
Lui si lascia scappare una piccola risata e inizia quindi a correre con me dietro ai cavall… Aspetta un attimo.
« Uei! »
« Cosa succede? »
« Vogliamo seguire a corsa due cavalli al galoppo? » chiedo grattandomi la testa, cercando di non ridere.
« Umh sì, giusto. » risponde il Dottore alzando le spalle e accennando un sorriso.
Ho capito: siamo una grandissima coppia di idioti.
« Troviamo una stalla e freghiamo due cavalli. » propongo allora io intelligentemente.
« È un’ottima idea. » dice il Dottore annuendo allegramente.
Inizio quindi a guardarmi intorno per trovare una stalla vicino, e fortunatamente riesco a scovarla pochi secondi dopo. Quindi faccio cenno al Dottore di seguirmi, e ci catapultiamo immediatamente dentro.
Troviamo subito due cavalli già sellati e li freghiamo senza pensarci due volte. Quindi io monto sopra ad un cavallo bianco, mentre il Dottore su uno marrone.
Subito dopo usciamo al galoppo dalla stalla e sento due persone che ci urlano contro, ma io me ne frego ed urlo un “Ve li riportiamo dopo, tranquilli!”.
Ci avviamo quindi verso il campo da cui siamo venuti, sicuri che Artù e Merlino si siano diretti da quella parte. Cioè… speriamo si siano diretti da quella parte, sennò non saprei proprio dove andare.
« Uhh, il mio cavallo è più bello del tuo! » dico al Dottore ridendo, proprio prima che una foglia caduta da un albero si spiaccichi sulla mia faccia.
« Ma il mio è più veloce! » urla lui spronando il suo destriero e superandomi.
« Vedremo! » controbatto però io, dimenandomi sul mio cavallo e comunque non producendo alcunché. « Cattivo cavallo! Cammina su! »
 
Continuiamo quindi a galoppare per un bel po’ e andiamo sempre a dritto, anche se ormai non abbiamo più la certezza di dove siano andati Artù e Merlino.
Dopo parecchi minuti, finalmente iniziamo a vedere sul terreno alcune impronte fresche di cavalli e decidiamo immediatamente di seguirle.
Fortunatamente - diciamo proprio: che culo! - il nostro tour finisce poco dopo, quando vediamo i cavalli di Artù e Merlino legati ad un albero.
« Eccoli! » annuncia il Dottore rallentando, « Devono essere qui da qualche parte. »
« Scendiamo e leghiamo i cavalli. » propongo fermandomi e scendendo.
« Non capisco perché hai voluto seguirli. » mi chiede però il Dottore subito dopo, scendendo pure lui da cavallo con un’espressione titubante.
« Devo assolutamente vedere dal vivo gli eye-sex! » rispondo eccitata sorridendo come non mai.
« Gli eye-cosa? »
« Dopo vedrai. » concludo incamminandomi verso i cavalli di Artù e Merlino e continuando a guardarmi intorno.
Il Dottore quindi alza le spalle scettico e inizia a seguirmi, ma camminiamo solo per una decina di metri perché pochi secondi dopo notiamo tra gli alberi la chioma bionda di Artù.
« Uhh! Eccoli! » esclamo iniziando a saltellare felice.
Aumento quindi il passo, inciampo tra qualche cespuglio e mi aggrappo alla mano del Dottore, tirandomelo dietro.
« Shh Merlino! » sento dire ad Artù, « È di sicuro un cervo. »
Ma che ganzo! Ha la voce del tizio che ha doppiato l’attore che interpreta Artù, Bradley James!
Sorrido affascinata e continuo a camminare felice più che mai.
« Ferma! » mi dice però il Dottore bloccandomi, « Credo stia parlando di noi, stai ferma. »
« Oh no, » mi lamento sottovoce, « non avevo in mente di entrare nelle stanze di Artù servita sopra ad un vassoio! »
« Ok, adesso ci penso io. »
Il Dottore allora deglutisce e si schiarisce la voce con qualche colpo di tosse.
« Artù. » dice ad alta voce alzandosi in piedi e facendosi vedere dal Re, « Siamo persone, non cervi! »
Io aggrotto la fronte e lo guardo stranita. Ah wow, che fantasia.
Anche io quindi mi alzo in piedi e, oltre ad Artù, scorgo tra gli alberi Merlino. Ganzo! Bradley James e Colin Morgan!
« Ehi Merlino! » lo saluto agitando la mano, ma lui accenna solo un sorriso e non mi saluta a sua volta.
« Li conosci? » gli chiede Artù abbassando la balestra.
Merlino però scuote la testa e alza le spalle.
« Non siamo di queste parti. » dice immediatamente il Dottore, richiamando l’attenzione del Sovrano.
« Di dove siete? » ci chiede lui insospettito.
« Umh, » il Dottore si volta verso di me, « diglielo tu. » mi dice sorridendo.
« Emh… Perché proprio io? »
« Avevi accennato alla serie tv Merlin… Non siamo in quella serie tv? La conosci, vero? »
« Uhh giusto! » dico guardando Artù sorridendo, poi mi volto di nuovo verso il Dottore, « Sì ma non ho guardato proprio tutte le puntate. » ammetto sottovoce.
« Conoscerai, spero, qualche luogo qui intorno! »
« Non tant… ehi! » alzo un po’ il volume della voce, poi torno a parlare piano, « Non sei un Signore del Tempo? Non conosci questi posti? »
« Non posso ricordare sempre tutto! » si lamenta a voce alta, facendo sussultare Artù e Merlino.
« Ok. » richiamo l’attenzione dei due camelottiani, «Veniamo dal Regno di Cenred. » rispondo sorridendo.
Sono sicura che esista questo tizio di nome Cenred, l’ho sentito nominare molte volte a Merlin!
Artù però cambia immediatamente espressione e sguaina la spada rabbioso lasciando cadere la balestra per terra.
« REGNO DI CENRED? » ci urla puntandoci contro la lama affilata.
Ehi, ma questo qui ha sempre problemi con tutti?
Aspetta un attimo.
Cendred.
Ah giusto, Cenred è nemico di Artù!
Me n’ero dimenticata, sono un’idiota!
« No no, avete capito male! » mi correggo subito, « veniamo da Castelvecchio Pascoli. » dico allora sorridendo.
Il Dottore apre la bocca sbigottito e mi guarda malissimo, come più o meno anche Artù.
Fortunatamente qualche secondo dopo il Re rimette a posto la spada, ma sicuramente più per pietà di una poveraccia come me che per la veridicità delle mie parole.
« Ok. Non conosco questo luogo, è lontano da qui? » ci chiede avvicinandosi a noi, con la mano ancora sull’elsa.
« Sì, » risponde il Dottore con un tono di voce squillante, « molto lontano. »
« E chi siete? »
« Due persone che… »
« …viaggiano molto! » termino io la frase sorridendo.
Artù si volta verso Merlino e il mago alza le spalle, scettico.
« Ehi Dottore! » richiamo il Signore del Tempo sottovoce.
Lui gira immediatamente la testa verso di me e mi guarda con gli occhi assottigliati.
« Dai un’occhiata a come si guardano quei due, non ti sembrano innamorat- »
« Cosa state confabulando? » mi interrompe però Artù, facendomi sussultare con la sua voce possente.
Io mi pietrifico immediatamente, mentre il Dottore mantiene la sua solita espressione tranquilla.
« Cosa vi porta qui? » continua a chiederci il Re, senza togliere la mano dall’elsa della spada.
Io deglutisco e do un’occhiata al Dottore senza dire nulla.
« Ve l’abbiamo detto! » dice sorridendo, « Siamo dei viaggiatori. Dopo aver viaggiato per tanto tempo e aver visitato molti luoghi, siamo giunti qui a Camelot! »
« Tranquilli, non abbiamo cattive intenzioni. » preciso io guardando bene negli occhi Artù, « È solo una piccola visita. »
Lui allora, tranquillizzato dalle mie parole, annuisce e si rigira con un cenno del capo.
Io tiro un sospiro di sollievo e lo guardo allontanarsi con Merl… Cosa? Sono venuta qui per stare con voi, dove andate?!
« Ehi, aspettate! » urlo ai due che immediatamente si rivoltano verso di me.
Artù mi squadra da capo a piedi, poi storce la bocca.
« Cosa? »
« Vedo che non siamo i benvenuti, » mi dice sottovoce il Dottore avvicinando la bocca al mio orecchio, « ma visto che vuoi tanto, troviamo un modo per guardarci questi eye-cosi e poi ce ne andiamo via, ok? »
Inizialmente non capisco bene cosa intenda, poi però fa un passo avanti convinto, e capisco che ha sicuramente in mente qualcosa di geniale da dire.
« Vorremmo arrivare al castello, ma non conosciamo la strada. Ci stavamo chiedendo se potevamo venire con voi. » chiede sicuro di sé.
Ho mai detto quanto amo il Dottore?
Io sorrido rincuorata, ma Artù non sembra tanto entusiasta e ci guarda storto.
« Il castello è da quella parte, » indica col dito verso la nostra sinistra, « basta proseguire a dritto e lo raggiungerete in men che non si dica. » spiega per poi tornare a camminare con Merlino per l’ennesima volta.
« Aspettate! » riprova il Dottore urlando, facendo rivoltare i due, « Noi ci perdiamo facilmente tra i boschi, per favore! »
Artù però non sembra per nulla persuaso e alza gli occhi al cielo sbuffando.
« Ma non eravate dei viaggiatori? » ci chiede con un filo di arroganza.
Io cerco gli occhi del Dottore e anche lui cerca i miei.
Niente da fare. Non ci vogliono e non c’è modo di vedere gli eye-sex.
Artù e Merlino riprendono quindi a camminare tranquilli ed io rimango ferma ad accettare la cruda realtà. Al Dottore però, si illuminano improvvisamente gli occhi, e richiama la mia attenzione tirandomi una piccola gomitata.
« Tirami un calcio. » mi chiede serio.
« Cosa? »
« Tirami un calcio ad una gamba. »
« Perché? »
« Fallo e basta. »
Io alzo le spalle ed eseguo l’ordine: mi preparo e gli tiro una bel calcio allo stinco destro.
« Ahhh! » urla accasciandosi a terra, « Ahia ahia ahia che male! »
Wow, sono fortissima!
Artù e Merlino allora si voltano e, senza perdere tempo, corrono immediatamente da noi a soccorrere il Dottore.
Ah.
« Cosa è successo? » chiede Artù inginocchiandosi accanto a lui.
« Umh, » il Dottore inizia a massaggiarsi lo stinco sinistro. Ehi! Io ho colpito l’altro stinco! « sono inciampato in un ramo e sono caduto. »
Sì ok, allora potevo evitare di tirargli il calcio.
Merlino subito dopo si fa avanti, dà un’occhiata alla sua gamba ed inizia a toccarla per cercare di capire quale potrebbe essere il problema.
« Ahia che male! » inizia a lamentarsi il Dottore, « Non posso camminare in queste condizioni! »
« Credo tu dovresti provare a farlo prima di dire che non puoi. » prende la parola Artù, serio.
« Oh sì, giusto. »
Il Dottore allora cerca di alzarsi in piedi, ma appena appoggia il piede sinistro sul terreno, si ributta dolorante per terra.
« Ahia ahia ahia! Visto? Non riesco a camminare. »
Io mi trattengo in qualche modo per non ridere, e vedo che anche Merlino sta facendo la stessa identica cosa.
« Siete dei viaggiatori. » inizia a dire Artù incrociando le braccia al petto, « Avrete dei cavalli, no? O avete viaggiato tutto questo tempo senza? »
Io sbuffo e guardo il Dottore sperando che lui possa dire qualcosa di geniale.
« Beh, » inizia a fare una faccia pensante, « li avevamo, sì sì. » risponde cercando i miei occhi, « Ma sono scappati. »
Ripenso quindi all’ultima puntata di Merlin, precisamente al momento in cui Morgana spaventa i cavalli di Artù e Merlino e li fa scappare.
« Sì, eravamo scesi e non avevamo fatto in tempo a legarli che dei briganti ce li hanno fatti scappare. » preciso io cercando di essere convincente, « Sono spuntati dal nulla con delle spade e hanno iniziato ad urlare! »
Dopo aver detto queste parole, mi immagino subito questi briganti come un gruppo di indiani che saltellano con delle spade in mano e che fanno strani versi dalla bocca.
Probabilmente anche Artù pensa alla stessa cosa perché mi guarda male e cerca quasi di non ridere. Devo essere più convincente.
« L’hanno fatto per rubarceli, sicuramente. Dopo non li abbiamo più ritrovati. »
Dai su, il mio ragionamento è abbastanza credibile.
Artù però sospira e mi guarda divertito, come se avessi appena detto qualcosa di infantile.
« Ho visto altri due cavalli laggiù poco fa, prima che il tuo amico si facesse male. » ci dice inaspettatamente, « Prima non c’erano. »
Grazie, tutto il mio discorso è appena andato a puttane.
Artù ha scoperto che abbiamo i cavalli e ce la possiamo cavare benissimo anche da soli… ma comunque non demordo.
« Uh! » esclamo alzandomi in piedi, « Ma che coincidenza! » sorrido e guardo il Dottore, « Possiamo utilizzare quei cavalli per andare a Camelot, » mi volto di nuovo verso i due camelottiani, « con voi. »
Merlino scoppia a ridere ascoltando la mie parole, ma Artù sbuffa spazientito e non sembra essere dello stesso umore.
« Cosa avete intenzione di fare? » ci chiede sguainando la spada e puntandocela contro.
« Nulla, perché? » risponde il Dottore guardandola male.
« Ci avete detto tutte le scuse possibili pur di rimanere con noi. » dice Artù avvicinando la lama ai nostri occhi, « Cosa avete intenzione di fare? RISPONDETE! »
« Non abbiamo intenzione di fare nulla. » rispondo io tranquilla rimettendomi a sedere, « Vi prego, portateci con voi e basta. »
« Ma perché? »
Io lo guardo con uno sguardo supplicante, e lui alza gli occhi al cielo e sbuffa.
« E va bene. Restate con noi, andiamo a Camelot e finiamola qui! » dice infine seccato, « Non so cosa abbiate intenzione di fare, ma provate a fare qualcosa di sporco che domattina vi ritroverete con la testa da tutt’altra parte di dove si trova il resto del vostro corpo! » ci minaccia infuriato prima di rimettere a posto la spada.
Io rimango ferma con gli occhi spalancati per qualche secondo, completamente terrorizzata. Ciò che ha appena detto è assai angosciante.
Merlino sorride guardando questa scenetta, mentre Artù, con un’espressione davvero innervosita, lo raggiunge camminando.
« Mi è persino passata la voglia di cacciare. » gli dice riavviandosi verso i cavalli, « Torniamocene al castello. »
« Grazie. » si lascia scappare Merlino guardandoci sorridente, « Odio cacciare. »
Il giovane mago si incammina quindi dietro ad Artù, ed io e il Dottore rimaniamo soli, pronti a seguirli verso Camelot.
« Ora sì che puoi festeggiare! » mi dice il Signore del Tempo alzandosi in piedi.
Anche io quindi mi alzo in piedi ed entrambi iniziamo a festeggiar… ah no, camminare.
« Ti fa davvero tanto male lo stinco, vero? » gli chiedo scherzando.
« Oh sì. »
Iniziamo quindi a camminare verso i cavalli e, quando li raggiungiamo, Artù e Merlino sono già montati e pronti per partire.
« Forza, muovetevi. » ci dice il Re con tono rabbioso, ributtando sottoterra la mia felicità che aveva ormai raggiunto le stelle.
Sleghiamo quindi i cavalli e ci montiamo in silenzio, poi iniziamo tutti e quattro a galoppare verso Camelot.

Io guardo per tutto il tempo i due davanti a me, sperando di beccare qualche eye-sex, purtroppo invano. Dopo dieci minuti di silenzio mi viene persino la voglia di tornare al TARDIS piuttosto che proseguire verso il castello.
« Allora, » inizia a dire Artù proprio in questi momenti, « chi siete veramente? » ci chiede rallentando, mentre Merlino affianca il suo cavallo.
« Dei viaggiatori. » risponde il Dottore seguendo l’andatura dei due.
« Beh, lui è un viaggiatore, io non faccio nulla a giornate. » lo correggo riuscendo a frenare il mio cavallo in tempo prima di incular… tamponare quello di Merlino davanti a me.
« E di dove siete? » continua a chiederci il giovane Re.
« Di Castelvecchio Pascoli. »
« Beh, lei è di Castelvecchio Pascoli, io sono di… un posto assai più lontano. » mi corregge il Dottore sorridendo.
Artù però non sembra interessato ad approfondire la conversazione e si volta verso Merlino per perdersi ancora nei suoi occhi blu.
Le mie antenne si rizzano immediatamente ed io vado alla ricerca di eye-sex.
« Ehi, dai un’occhiata. » dico sottovoce al Dottore con un cenno della testa per indicare i due davanti a noi.
Nel frattempo anche Merlino si volta verso Artù, ed entrambi sfoggiano un meraviglioso sorriso da ebeti mentre si stanno guardando. Ed è proprio in questo momento che il Re inizia a mangiarsi Merlino con gli occhi.
« EYE-SEX! » urlo iniziando a fangirlare, agitandomi sulla sella e sorridendo come una pazza.
I due innamorati però si voltano subito verso di me ed io cambio subito espressione, abbassando il capo sconsolata.
« Scusate. » dico con un tono di voce basso.
Aspetto qualche secondo, poi rialzo lo sguardo e vedo che fortunatamente Artù e Merlino si sono rigirati davanti.
« Ma li hai visti? » chiedo sottovoce al Dottore, sorridendo emozionata.
« Certo! » mi risponde lui sorridendo a sua volta, « L’idiota e la testa di fagiolo… » spiega con tono fiabesc… aspetta un attimo.
Testa di fagiolo?!
« Ma allora tu conosci la serie tv Merlin! » dico sorpresa.
« Sei tu che conosci la nostra storia attraverso le serie tv, » mi spiega sorridendo, « io conosco Artù e Merlino perché è nel passato della linea temporale del mio universo. »
« Ah. »
Ma… chissà in quale stagione siamo di Merlin. Beh, Merlino è abbastanza robusto e ha il viso un po’ paffuto. O siamo nel bel mezzo della quinta stagione o manca poco al suo inizio.
« Ehi! » dico richiamando l’attenzione dei due davanti a me.
Artù sbuffa e non si volta - che maleducato! -, mentre Merlino si gira verso di noi e sorride.
Sono passati tre anni dall’ultima puntata della quarta stagione e la prima puntata della quinta, vero?
« Quanto tempo è passato dal matrimonio con Ginevra? » chiedo ripensando a questa cosa.
« Quasi due anni. » risponde inaspettatamente Artù, anche se con tono svogliato.
Quindi siamo tra la quarta e la quinta stagione sia di Merlin che di Doctor Who, perfetto!
La conversazione però finisce subito, dato che il Re non sembra intenzionato a scambiare una parola di più con me.
« Se Ginevra vedesse le occhiate che si danno questi due, chiederebbe subito il divorzio. » commenta il Dottore sottovoce, guardandomi sorridente.
Io non riesco a resistere e scoppio a ridere, e ovviamente, sia Artù che Merlino si voltano dietro con due espressioni sospettose.
Io e il Dottore ci diamo un’occhiata per l’ultima volta, poi iniziamo a guardarci intorno facendo finta di nulla.
Artù e Merlino tornano quindi a guardare davanti a loro alzando le spalle, e tutti insieme proseguiamo tranquilli verso Camelot.
 
Continua…
 
Spero di non essermi dilungata troppo in questo capitolo :3 …sì, lo so, in realtà l’ho fatto veramente çç Ma spero comunque che vi sia piaciuto :3 Se vi va lasciate una recensione, grazie mille ^_^
Alla prossima settimana :D

  
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