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Autore: Youhavesavedme_    02/03/2014    11 recensioni
"Tutto questo significa che ogni volta che ci si muove si deve stare attenti a ciò che si fa, per non creare problemi alla propria famiglia, ma i miei genitori credono che il mio comportamento non sia adatto alle mondanità legate alla nobiltà, quindi sono costretto ad avere lezioni di comportamento. In più, i miei genitori mi tengono recluso in casa, non mi fanno respirare non mi fanno incontrare nessuno, quindi voi siete l’unica persona che in questo momento mi stia salvando, voi siete l’unica persona nuova che potrò vedere quindi ve ne prego, non abbandonatemi."
"La mia vita è completamente ed assolutamente controllata da LORO."
"Semplicemente sono in una gabbia, che tiene rinchiusa la mia anima."
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C
apitolo quindici: 
Harry’s and Emilie’s wedding.

Pov’s Emilie.
Passarono diversi mesi da quando Harry mi chiese di sposarlo, da quel momento cercammo di cambiare stile di vita e modi di vivere anche se ufficialmente l’avremmo fatto dopo la cerimonia, quando ci sarebbe stato confermato il fatto che l’uno appartenesse all’altra.

Questa mattina era il tanto atteso giorno, ci saremmo sposati, ed io quasi non riuscivo a credere a quello che stavo per dirgli, a ciò che ci saremmo promessi, a quello che ci saremmo giurati davanti al Signore.

Non appena realizzai cosa stava per accadere, dovetti sedermi un momento, mi sembrava di svenire, sentivo di respirare e di smettere di farlo il momento dopo, la cosa mi metteva particolarmente in crisi. Questa situazione non mi piaceva e mi metteva in condizione di chiedermi se realmente fossi stata pronta a sposarlo, poi ripresi la calma e compresi che tutto quello che stavo blaterando era semplicemente dettato dalla paura, paura per la novità, per il cambiamento che stavo per affrontare.

Io e Harry quella notte avevamo dormito in stanze separate, ma saremmo comunque andati in Chiesa insieme, anche perché non avevamo invitati, per noi era sufficiente la nostra presenza e quella dei nostri testimoni, perché quello era solamente il nostro momento.
Non appena mi accorsi dell’orario, feci una doccia, mi truccai e mi feci una pettinatura particolare, poi misi il mio meraviglioso vestito, che mi era stato regalato dall’uomo di cui ero infinitamente innamorata.

Non appena fui pronta uscii fuori, e mi trovai davanti il mio futuro marito, vestito con un abito blu scuro, con una rosa rossa in mano ed una del taschino della giacca del completo. Mi porse quella che aveva in mano, poi si avvicinò a me, mi accarezzò leggermente la guancia, e mi sussurrò un “sei bellissima” che riuscii appena a percepire, fece poi unire le nostre fronti e dopo esserci studiati alla perfezione, mi diede un lento e dolcissimo bacio.

Ci staccammo, non appena ci accorgemmo di non avere più fiato, e venimmo portati in Chiesa.
Arrivati lì, aspettammo i nostri testimoni, poi entrammo nel luogo che ci avrebbe consolidato, che ci avrebbe dichiarato uniti, anche se già lo eravamo dal primo momento in cui ci eravamo conosciuti.

Entrati in Chiesa, ci accomodammo, ed il parroco iniziò la funzione.
Io ed Harry, durante questa continuavamo a guardarci ed a stringerci le mani, quasi volessimo completamente unirci in una cosa sola, anche se noi già eravamo una cosa sola, noi dall’inizio eravamo legati anche se non lo avevamo capito, noi dall’inizio abbiamo sentito qualcosa che è stato poi cambiato dai nostri sentimenti che si sono ingranditi, che si sono fatti sempre più forti, fino a portarci a questo.

I miei pensieri vennero interrotti dalle parole del parroco.

«Ed ora, è il momento di scambiarvi le promesse, prima dello scambio degli anelli.» non appena ebbe pronunciato queste parole, si rivolse a me, così cominciai a parlare.

«Harry Edward Styles, sono totalmente dipendente da te. Quando non sono con te mi sento totalmente e completamente debole, ti sembra giusto tutto questo? La mia vita è completamente legata alla tua, il mio respiro è legato al tuo respiro, la mia anima è legata alla tua anima, quando non ci sei, anche per poco, mi sembra che mi manchi qualcosa, quando invece sei con me, mi sento completa, sento di avere accanto la persona giusta, sento di essere migliore quando tu sei con me.
La prima volta che ti ho visto, può sembrare stupido sì, ma ho pensato che c’era qualcosa in te di cui avevo bisogno. Poi ho capito che non era qualcosa di te. Era semplicemente di te che avevo bisogno. Ma sai la cosa che mi spaventa? Mi spaventa completamente, il fatto di essermi affidata così tanto ad una persona, mi spaventa il fatto che tu ti senta mio, quanto io mi sento tua, mi spaventa il fatto di averti cambiato così tanto, fino a portarti a prendere decisioni importanti. E sai la cosa più grande che mi porta a voler scappare da tutto questo? Vorrei scappare, perché aspetto tuo figlio, vorrei scappare perché ho paura di non riuscire ad affrontare un cambiamento del genere, ho paura di non essere abbastanza, per te e per questo bambino che presto nascerà.» lasciai la frase in sospeso, poiché Harry, dopo aver saputo la mia notizia, si fece scappare una lacrima, che io asciugai, poi ripresi a parlare.

«Ma tu, per tutto questo non hai colpa, anzi sei la persona che mi ha resa felice, e che sta per regalarmi una piccola creatura, completamente uguale a se, infinitamente uguale a se, spaventosamente uguale a se, la cosa mi spaventa, non sai nemmeno quanto, ma so che insieme ce la faremo. E sai, quando dici che mi ami, vorrei dirti che ti amo di più, e quando dici che hai bisogno di me, vorrei gridarti che io ho molto più bisogno di te, di noi. Ma sai qual è la cosa invece che mi fa riflettere è: come sarò come mamma? Come sarò come moglie? Riuscirò ad essere giusta? Sai, non ho ancora trovato una risposta a tutto questo, ma so che riuscirò a smettere di avere paura, perché io mi fido completamente di te e perché ti amo, Harry Edward Styles.» non appena finii di parlare, mi lasciai andare ad un sospiro, e non appena Harry prese a parlare, mi alzò il viso con due dita.

«Emilie, tu non ti rendi minimamente conto di quanto tu mi abbia stravolto la vita, ed ora, scoprendo che aspetti un bambino, che aspetti il mio bambino, non posso fare altro che dirti che così mi hai reso completo, così mi hai reso l’uomo più felice di questo mondo. Sai vero che tu mi hai salvato? Sai che sei stata tu quella che mi ha dato forza, tanto da voler abbandonare la mia vita, e rimanere con la persona che realmente amavo? Sai, che solo tu sei riuscita a non giudicarmi in base a quello che sentivi dagli altri? Sai che quando non sono con te mi sento completamente debole? Questo è davvero così sbagliato? E’ realmente così sbagliato che solo tu riesca a rendermi forse? Solo tu, sei stata in grado di cambiarmi, solo tu sei stata in grado di farmi sentire libero, di farmi sentire migliore, di farmi sentire ciò che meritavo, sei stata in grado di farmi respirare, forse solo tu puoi essere considerata il mio respiro, sei il mio ossigeno, ma sei anche la mia anidride carbonica, perché mi fai male quanto mi fai bene, perché per me sei la luce ed il buio, per me sei la felicità, ma sei anche a volte la sofferenza ma sempre e solo tu hai riposto la tua fiducia in me, solo tu sei riuscita a liberarmi dalla gabbia in cui ero chiuso dalla nascita.» lasciò un momento la frase in sospeso, per mostrarmi il suo braccio, sopra quello si trovava la scritta you’re my freedom la toccai e sentii che era ancora leggermente rialzata, lo aveva fatto da poco, e non aveva voluto dirmelo prima di quel momento, come io avevo deciso di fare per il bambino.
Prese poi un respiro, e riprese parlare, dopo avermi asciugato qualche lacrima, che per la troppa emozione aveva deciso di scendere.

«Sai Emilie, sei la donna della mia vita, sei la donna che avrò accanto per sempre e sei la donna con cui avrò questo figlio, che sarà un'altra scusa, per ricordarmi di te in ogni momento, in ogni situazione, anche quando non sarai con noi, per qualunque motivo. Sai cosa penso? Penso che noi non saremo mai come gli altri, penso, so che vogliamo farcela fino alla fine, che vogliamo rimanere per sempre quel noi, che oggi stiamo andando a creare. E so che niente può più mettersi fra di noi, niente può o potrà farci separare, nemmeno Dio o gli stessi dei ci faranno allontanare. Ed infondo i litigi tra di noi, ci sono stati, ci sono e continueranno ad esserci, ma cosa importa? Io voglio fare questo passo, perché voglio te, voglio voi. Voglio tutto di te, per sempre. Io e te, ogni giorno della nostra vita, infondo non è fin che morte non ci separi? Sei la persona che mi ha permesso di respirare, sei il mio soffio di vita, ed ecco perché anche io ti amo, Emilie Stephenson.»

«Ora che vi siete scambiati le promesse, possiamo passare all’ufficializzare il tutto.»

Io presi un respiro, aspettando che il parroco ricominciasse a parlare.

«Harry Edward Styles, vuole prendere come sua legittima sposa la qui presente Emilie Stephenson per amarla ed onorarla, in salute ed in malattia, finché morte non vi separi?»

«Lo voglio.» rispose Harry.

«E lei, Emilie Stephenson, vuole prendere come suo legittimo sposo il qui presente Harry Edward Styles per amarlo ed onorarlo, in salute ed in malattia, finché morte non vi separi?»

«Lo voglio.» risposi.

«Prima dello scambio degli anelli i nostri sposi dovranno svolgere un atto di unione. Qui, troviamo una boccia, e troviamo tre pesci all’interno di tre bicchieri differenti. Ora, ognuno di voi dovrà mettere questo pesciolino all’interno della boccia più grande, quello per il vostro bambino lo metterete insieme, tutto questo serve per indicare e per simboleggiare la famiglia che state formando e che continuerete a formare.»

Io ed Harry prendemmo ognuno un bicchiere, e facemmo cadere il pesciolino nella boccia più grande, poi insieme prendemmo l’ultimo bicchiere e mettemmo dentro il pesciolino che simboleggiava il nostro bambino. Non appena il pesciolino fu spostato nella boccia, io ed Harry istintivamente accarezzammo la mia pancia, che proteggeva e stava facendo crescere quello che di lì a qualche tempo sarebbe stato il nostro bambino.

«Ed ora, potrete scambiarvi gli anelli.»

Harry prese l’anello, lo baciò, e lo mise all’anulare della ragazza, baciandole il dito davanti dicendo “sempre” e baciandole il dito dietro e dicendo “per sempre”.

Emilie prese l’anello, lo baciò, e lo mise all’anulare del ragazzo, baciandogli il dito davanti dicendo “sempre” e baciandogli il dito dietro e dicendo “per sempre”.

«Con il potere conferitomi dalla Chiesa, vi dichiaro marito e moglie, può baciare la sposa.»

Harry, subito si avvicinò a me e mi baciò, prendendomi in braccio, e facendomi girare, continuando a sussurrarmi che era felice di diventare padre di un figlio creato dal nostro amore.

Quando uscimmo dalla Chiesa, decidemmo che avremmo del tutto cambiato vita, ci saremmo allontanati dai valori della nobiltà, ci saremmo del tutto allontanati da questo posto ed avremmo permesso una vita migliore a nostro figlio, una vita senza bisogno di partecipare ad eventi mondani, senza bisogno di sentirsi obbligato a fare qualcosa solo perché suo padre era un nobile.
Quella sarebbe stata la loro vita, e nessuno l’avrebbe potuta rovinare, perché loro erano il loro destino, loro erano il loro respiro, e non si sarebbero mai separati, finché morte non li avesse separati.

Pov’s scrittrice.
Quella del finché morte non li separi, è un’altra storia, che ora non è il momento di raccontare, ora i due innamorati dovevano semplicemente occuparsi l’uno dell’altro, badare al proprio bambino e non pensare a nulla.
Il resto, lasciamolo al resto, il passato al passato, ed il futuro al futuro, noi e loro viviamo/vivono per il presente.

*Angolo scrittrice*
Ed eccoci al matrimonio dei miei due dolci protagonisti. Ecco, che siamo arrivati al termine di questa credo dolcissima storia d’amore. Già mi chiedo come farò a stare senza di loro, non riuscirò, lo so già, credo che piangerò non appena seriamente realizzerò che questa storia è realmente finita. Tante volte mi è sembrato di essere una lettrice, al di fuori di tutto questo, non mi è sembrato di essere io quella che la scriveva. Davvero, vi ringrazio infinitamente per averla letta, per averla recensita, ed in un certo sento per averla fatta vostra, come io scrivendola l’ho fatta mia.
Spero che ora come ora in quest'ultima recensione mi direte cosa avete provato, cosa avete amato di questa storia, cosa vi mancherà, spero che mi direte qualunque cosa vi passi per la testa e vi sia passata leggendo questa storia.
E poi, chi lo sa, magari ci sarà un continuo, questo non lo so, ma so quello che sta succedendo ora.
Ora come ora sto scrivendo un'altra storia, che inizierò a pubblicare da sabato 15 marzo, ed ovviamente avviserò tutti coloro che hanno seguito questa mia storia e che spero vorranno seguire anche le mie prossime storie.

P.s: il bellissimo banner è stato fatto da lei http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=404936 (Ehybastaldo_)

Non smetterò mai di ringraziarvi infinitamente, con il cuore.
Alla prossima, storia, alle prossime emozioni.
Carol.
  
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