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Autore: namirami    02/03/2014    4 recensioni
"Ora mi è chiara una cosa, Nami-san: ho capito perchè non riesco a smettere di pensare a te, anche se ti conosco a malapena. Ho capito perchè quando ti ho visto ho provato un sentimento che non avevo mai provato per nessuna, perchè mi hai ammaliato più di ogni altra ragazza.
Perchè la tua bellezza nasce da dentro, Nami-san. La tua bellezza è quella di una persona tenace e determinata, che ha superato mille difficoltà, che lotta con tutte le sue forze per le persone che ama, come una leonessa che difende i suoi cuccioli ad ogni costo".
Ciaooooo a tutti nakama!!!
Un piccolo regalo a tutti quelli che amano SanjixNami, una raccolta dedicata a loro che andrà a toccare vari momenti di questo bellissimo manga/anime e che vedrà impegnati i nostri protagonisti alla scoperta dei sentimenti che provano l'uno per l'altra.
Romanticismo, comicità, azione ed erotismo saranno gli ingredienti principali, con una larga dose di nakamaship!
che aspettate? date un occhio e ditemi che ne pensate!
Attenzione: SPOILER!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 9. Buon compleanno, Sanji-kun!

(My dream and my life belong to you).




"È la tua voce che mi tranquillizza. È il tuo modo di parlare, il tuo modo di chiamarmi, quel nomignolo che mi riservi. È che sei tu. E quando si tratta di te, io non lo so che mi succede. Per quanto cerco di trattenermi, se si tratta di te io sono felice."
"L'ombra del vento" C. L. Zafon.



Mi accesi l'ennesima sigaretta mentre scrutavo il cielo stellato: era il mio turno di guardia e domani sarebbe stato il mio compleanno.
Allo scoccare della mezzanotte mi sarebbe piaciuto fare ben altro che starmene qua fuori solo e al freddo, ma se non altro potevo godermi questo bel cielo luminoso, piuttosto che stare chiuso nella camera a sentire gli altri russare e il capitano chiamarmi anche nel sonno per chiedermi ancora carne.
Ah, la cosa migliore sarebbe stato avere qui con me Nami-san o Robin-chan... erano diventate ancora più belle dopo i due anni.
Soprattutto Nami-san... non sapevo davvero cosa mi aveva fatto quella ragazza, avevo cercato in tutti i modi di pensare ad altre, ma non c'era nulla da fare. Ero pazzo di lei, e anche se corteggiavo tutte nella speranza che qualcuna mi ricambiasse, ero ormai ben consapevole che illudevo solo me stesso.
Amavo Nami-san come non avevo amato nessuna donna prima e come non ne avrei più amate in futuro. Eppure lei mi aveva fatto capire più volte, anche con metodi bruschi, che non mi voleva. Mi sembrava che nell'ultimo periodo fosse diventata ancora più dura e distante... Eppure nessuna era riuscita a sostituirla, e per quanto razionalmente sapessi di non avere speranze, il mio cuore non voleva proprio arrendersi.
Inspirai una boccata di fumo continuando a guardare il cielo... c'era forse lassù qualche Dio che potessi invocare?
Non ebbi il tempo di pensare troppo alla risposta perché sentii degli strani rumori provenire dalla stanza dell'acquario...  chi poteva essere tra i miei compagni? a quest'ora tutti erano nei loro letti e non mi veniva in mente nessun motivo per cui qualcuno dovesse andare proprio lì... decisi di andare a controllare. Magari mi ero sbagliato, e comunque mi sarei potuto un po' riscaldare entrando in quella stanza, questa notte era proprio fredda.
Aprii la porta e ciò che vi trovai mi spiazzò: sul pavimento erano state accese delle candele che donavano un lieve tepore ed un'aria quanto mai suggestiva alla stanza, e sul piccolo tavolo c'era un foglio. Curioso più che mai, mi sedetti sul divanetto prendendo in mano quel foglio, scoprendo così che era una cartina. E non avevo alcun dubbio sul fatto che fosse stata disegnata da Nami-san, era il suo tratto.
Cercai di capire cosa rappresentasse, eppure non era un'isola, sembrava un mare... o meglio, un incrocio di mari... notai che vi erano rappresentati i quattro Mari, meridionale, settentrionale, orientale e occidentale, in più vi era disegnato il Grande Blu, con la linea rossa che contraddistingueva l'entrata nel Nuovo Mondo e nella parte centrale della cartina tutti gli oceani sembravano unirsi... che fosse il Cuore dei Mari?
Dopo poco che osservavo quella cartina, mi accorsi di una piccola scritta in basso a destra:
“Un giorno, lo troveremo”. Era la scrittura di Nami-san, senza dubbi.
Ma rimanevo sempre più perplesso... cosa significava tutto questo?
Sentii la porta della stanza aprirsi e chiudersi rapidamente, mi voltai e ciò che vidi fu ancora più sconvolgente: la mia adorata Nami-san era in piedi a pochi metri da me indossando un succinto abito da sera che risaltava le sue curve mozzafiato... smisi di respirare per non so quanto tempo e fui certo che il mio cuore saltò qualche battito, per poi riprendere a palpitare molto, molto più velocemente.
“Ti è piaciuto il mio regalo, Sanji-kun?” mi chiese avvicinandosi e sedendosi accanto a me, mentre cercavo in tutti i modi di trattenermi per non svenire a causa di un'epistassi.
“Quindi... questo... è per me?” le domandai ancora stordito. “Scusa Nami-san ma ecco... credo di non capire cosa stia succedendo. Le candele, la cartina... e tu che sei davvero bellissima con questo vestito e...”.
“E' appena scoccata la mezzanotte Sanji-kun. È il due marzo. E volevo che il mio regalo fosse il primo. Questa è una cartina dell'All Blue, o meglio di come immagino che possa essere. Mi hai detto che è l'unione di tutti i mari, giusto? Non c'è posto in cui io non possa condurvi, vi ho portato in cielo, negli abissi marini, e arriveremo anche qui. Te lo prometto. E poi per completare il mio sogno, anche io dovrò raggiungere il Cuore dei Mari”.
“E'... è un regalo davvero bellissimo, Nami-san. Non me lo aspettavo proprio e... sì, sono sicuro che dev'essere così l'All Blue”. Quel regalo mi aveva spiazzato non poco... anche perché la maggior parte delle persone credeva che non potesse esistere questo luogo leggendario, e invece la mia amata ci credeva proprio come me. Anche se razionalmente avrei dovuto abbandonare questo sogno.
Ma il mio cuore e la mia mente, a quante pareva, non andavano molto d'accordo su questo punto.
Come in amore.
“Grazie mille, mia adorata. Non sai quanto sia bello questo dono, il migliore che io abbia ricevuto”. La abbracciai stretta, inspirai a pieni polmoni il suo dolce profumo di mare e agrumi preparandomi al calcio che mi avrebbe dato per allontanarmi da lei.
Calcio che, però, non arrivò. Anzi, ricambiò la mia stretta, per poi sussurrarmi:
“Sanji-kun, c'è qualcosa che devo dirti”. Mentre scioglievo quell'abbraccio pensai rapidamente a cosa potesse volermi dire...
che dovevo lasciarla in pace una volta per tutte? Che era arrivata al limite della sopportazione delle mie avances?
No, non l'avrei sopportato... no, non poteva essere questo, perché dirmelo proprio il giorno del mio compleanno? E poi c'era questa atmosfera così romantica, lei che indossava questo vestitino che poco spazio lasciava all'immaginazione...
“Non è facile per me dirti queste parole Sanji-kun. Ma è ormai molto tempo che ci penso e non posso, né voglio, tenermi più tutto dentro”.
“Vai avanti, mia cara. Sono pronto ad ascoltare tutto quello che hai da dirmi”. Il che non era esattamente vero, ma mi sembrava piuttosto in difficoltà e decisi di farle un po' di coraggio... a questo punto, non potevo tirarmi indietro. Alzo gli occhi al cielo, per poi puntarli nei miei e dirmi:
“Non so come sia accaduto, Sanji-kun. Stento a crederci, perché mai avrei pensato di pronunciare queste parole. Eppure... mi sono innamorata di te. E ho cercato di combattere questo sentimento, di contrastarlo, di credere che non esistesse... e invece non faceva che crescere. Forse sarà stata l'ennesima volta che mi hai salvata, o le numerose attenzioni che mi riservi ogni giorno nonostante i miei continui rifiuti, quel tuo modo unico di chiamarmi, forse la gelosia che diventava sempre più forte ogni volta che ti vedevo ronzare dietro ad altre ragazze... o forse tutto questo insieme... insomma, non so esattamente cosa mi abbia fatto capire i veri sentimenti che provo verso di te ma... ormai è un po' che me ne sono resa conto. E come ti dicevo, ho cercato in tutti i modi di lottare contro questo, fino a che non ho realizzato che non sarebbe servito a nulla, che combattere contro qualcosa che diventava sempre più evidente non mi avrebbe portato da nessuna parte”.
Fece una piccola pausa mentre il mio cervello stentava a credere di aver ben interpretato ciò che mi aveva appena detto, per poi aggiungere:
“Me lo hai detto tante volte, e più volte non hai esitato a correre rischi molto grossi per me, ma... devo comunque chiedertelo, Sanji-kun. L'amore che tante volte mi hai dichiarato, è sincero?”.
E allora, non fu più necessario pensare, potei staccare il mio cervello e far sì che il cuore prendesse il controllo.

***
“Ti ho amato da sempre, Nami-san”.
Piccolo bacio sulla fronte.
“Ti amo più che mai.”
Piccolo bacio sulla punta del naso.
“Ti amerò per sempre”.
Piccolo bacio sulle labbra. Seguito da un secondo bacio molto più passionale: schiusi le mie labbra e lasciai che le nostre lingue si incontrassero ed iniziassero una danza infuocata.
Avevo visto l'occhio di Sanji-kun dilatarsi all'inverosimile ascoltando le mie parole, passare velocemente dallo stupore alla meraviglia alla gioia. E se per un attimo avevo esitato, temendo di non essere per lui che una delle tante ragazze che corteggiava, mi era bastato quello sguardo per capire che così non era.
Non pensavo che dichiarargli il mio amore mi avrebbe portato così tanto sollievo. E invece ancor prima di ascoltare la sua risposta era come se mi fossi tolta un grosso peso che avevo sullo stomaco.
Era così difficile da spiegare anche a me stessa... eppure era riuscito a conquistarmi. E ultimamente ero stata più scontrosa verso di lui proprio perché cercavo di convincermi che non l'amavo, che non poteva essere così... ma mi stavo lacerando l'anima a forza di sopprimere qualcosa che stava diventando sempre più importante.  E allora avevo capito che non aveva alcun senso soffocare le emozioni che mi suscitava il solo pensare a lui.
Ci spogliammo in un attimo, ansiosi di goderci un momento che per tanto tempo avevamo atteso. E fu davvero straordinario: Sanji-kun mi fece sentire la donna più amata e desiderata del mondo. Mi sussurrava continuamente che ero bellissima e che mi amava. Baciava ogni angolo della mia pelle e ad ogni contatto delle sue labbra con il mio corpo mille brividi mi percorrevano.
Mi abbandonai completamente alle sue cure, alle sue carezze, alle sue parole dolci e profonde che mi cullavano.
“Come fai a diventare ogni giorno più bella, eh?”  mi sussurrò ad un orecchio. Sorrisi, mentre lo baciavo un'altra volta accarezzandogli i capelli, più morbidi di quanto immaginassi.
Mi baciò più e più volte il collo, gli lasciai torturare dolcemente i miei seni mentre diventava per me sempre più difficile articolare frasi di senso compiuto.
Ma non importava: ero ormai annebbiata dall'intenso odore di fumo e di spezie di Sanji-kun, ed era bellissimo così.
Persa in quelle sensazioni così piacevoli, mi accorsi a malapena di quando mi bisbigliò:
“Nami-san, sei pronta?”. Lo guardai e gli sorrisi, ancor più convinta della scelta fatta.
Perché Sanji-kun era fatto così: pensava sempre a me prima che a se stesso, voleva sempre accertarsi che stessi bene.
E come sempre il mio sguardo bastò e mi capì al volo.
Diventammo un corpo solo, un'anima sola: mi abbracciò forte mentre mi possedeva teneramente ma con passione, sentivo il suo cuore battere forte accanto al mio, sentivo il suo respiro affannoso e concitato su di me, mentre gemevo non riuscendo né volendo più trattenermi.
Raggiungemmo insieme il paradiso più volte, quella notte, e quando si stese accanto a me, con un bellissimo sorriso ad incorniciargli il volto, gli dissi:
“Buon compleanno, Sanji-kun” ancora tremante e scossa dal piacere provato.
“Il migliore di sempre, Nami-san” mi rispose mentre mi abbracciava.
Ed ero sicura che, nonostante i numerosi compleanni che avremmo passato insieme, questo sarebbe rimasto per entrambi indimenticabile. ۩   ®





Ciao a tutti!
Ecco qui un piccolo pensiero per il compleanno del nostro amatissimo cuoco... un po' di soddisfazione se la merita, no?! Sperando di non essere stata troppo banale, colgo l'occasione per dirvi che adoro pensare a come i sogni, e quindi anche le vite, di Sanji e Nami siano strettamente legati.
La citazione che ho scelto è di un libro che sto finendo di leggere e che mi sta piacendo molto... ed è un'altra di quella citazioni che, appena letta, mi ha subito fatto pensare a questi due patati.
Nei prossimi giorni dovrei avere un po' più tempo per scrivere ed andare avanti non solo in questa raccolta, ma anche in altri progetti, anche su altri Mugi... quindi rimanete sintonizzati! E se non vi ho annoiato troppo fatemi sapere che ne pensate di questa one-shot.
Un forte grazie ai miei stupendi recensori: Bejames, anime_96, Mellorine_Swan?, Soly Dea, Haruhi chan, isabelle10, karter, Zosanlove, OP_LOVER, quarto grado.
Un caloroso abbraccio a tutti.
Namirami. 
  
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