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Autore: Ashura_exarch    02/03/2014    4 recensioni
Cosa fareste se veniste trasformati in pokemon? Nessuno saprebbe rispondere con certezza, nemmeno i pokemon stessi saprebbero cosa fare se venissero trasformati in umani. Matt ed Allyn sono due studenti di Litiopoli, nella regione di Annor, e durante una gita nel bosco succede loro qualcosa di inaspettato.
Nonostante non sia riuscito a finire di leggere "Il signore degli anelli", sono rimasto affascinato dallo stile di scrittura di Tolkien, che descrive tutto per filo e per segno. Per questo nella mia storia non troverete né descrizioni mancate né salti temporali. Per cui buona lettura.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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12. Altruismo

Dalla quarta pokeball uscì un magnifico esemplare di Altaria. Mi dissi che era magnifico solo successivamente, perché in quel momento ero troppo concentrato a lottare per il mio libero arbitrio.
- Altaria, Dragopulsar!
Immediatamente un fascio di luce partì dal mio avversario. Tentai di schivare, ma invano. L'attacco mi prese in pieno, e cominciai a risentire della quarta lotta di fila. Per di più, ora che ci penso, tutti i pokemon dell'allenatrice che avevo affrontato (tranne Gallade) avevano tutti il vantaggio di tipo rispetto a me e Allyn.
Fui molto provato dopo Dragopulsar, ma riuscì a non cadere. Provai con Idropulsar. Altaria non tentò nemmeno di schivare, e il mio attacco centrò in pieno il pokemon, che rimase illeso. Ovviamente mi ero dimenticato del vantaggio di tipo.
- Aeroattacco!
Altaria prima salì di quota e poi si lanciò in picchiata verso di me. Dovevo pensare in fretta. Come portare un incontro da cui sarei sicuramente uscito sconfitto a mio vantaggio? La risposta mi venne istintiva: dovevo portare la battaglia nel mio territorio, l'acqua.
Prima che Aeroattacco andasse a segno, feci due balzi all'indietro e mi ritrovai immerso fino alla vita nell'acqua del fiume.
Il mio avversario non diede segno di lasciar perdere, e rimettendosi in assetto reindirizzò l'attacco di nuovo contro di me. Decisi di improvvisare, era la mia unica possibilità.
Cominciai con Idropulsar. Lo puntai dritto in faccia ad Altaria, ben sapendo che il getto d'acqua sarebbe stato inutile. O questo almeno era quello che pensava il mio avversario. Noncurante del getto che gli oscurava la vista, decise di attaccarmi comunque, e puntò deciso verso di me.
Un attimo prima che Aeroattacco mi colpisse smisi con Idropulsar, mi abbassai e afferrai saldamente le attaccature delle ali di Altaria. Vidi un espressione di paura e stupore sul volto del mio avversario. Lo trascinai subito sott'acqua, e lo tenni ben saldo fin quando non gli mancò l'aria. Quando cominciò a divincolarsi come un pazzo e a boccheggiare nel tentativo di respirare, lo lasciai andare. Riemerse in una colossale fontana, respirando affannosamente. A quel punto colsi la mia occasione: emersi rapido dall'acqua e con un Sonicboom ben diretto colpì Altaria, che venne coperto da un polverone di terra.
- Altaria! NO! - imprecò l'allenatrice.
Una volta che la polvere si fu diradata, vidi Altaria malconcio e ferito, ma ancora pronto a combattere.
- Resisti Altaria! Ancora un ultimo sforzo! Vai con Dragopulsar!
L'attacco che venne verso di me fu talmente rapido che non ebbi nemmeno il tempo di pensare cosa fare. Fui centrato, e caddi a terra a peso morto. Ero arrivato al limite delle mie forze, non avrei resistito ancora per molto. Un altro attacco, e per me sarebbe stata la fine. Avrei passato il resto della mia vita come il giocattolo di una ragazzina.
"No, non lo accetto" mi ripetei mentalmente "Non mi farò catturare...".
Provai a rialzarmi, ma ricaddi subito. Oltre che catturato dovevo anche essere umiliato. Non c'era modo peggiore di svendere la propria libertà.
- Finalmente! Vai, pokeball!
Una seconda sfera volò verso di me.
"E' finita" mi rassegnai. Sapevo che stavolta non ero in forze come quando ero stato catturato la prima volta, e sapevo che questa volta mi sarei lasciato corrompere da quelle proposte allettanti.
Poco prima che la sfera mi colpisse, successe una cosa che non mi sarei mai aspettato.
Con un grande slancio Allyn si parò davanti a me, e venne assorbito dalla pokeball al posto mio. Il mio amico si era appena sacrificato per permettere a me di continuare ad essere libero. Qui ebbi la dimostrazione di che cosa fosse la vera amicizia.
Rimasi dapprima confuso. La mia vista doveva avermi appena giocato un brutto scherzo. Non poteva essere vero quello che avevo appena visto. Non poteva essere vero. Quando infine realizzai, la sfera era a terra che oscillava, segno che ancora Allyn non era ancora stato catturato.
"No... non può... NON DEVE... finire così...". Il mio cervello faticava a formulare pensieri logici, e l'unica azione che pensai di fare fu di strisciare verso la prigione del mio amico.
"Forse lo posso liberare..." deliravo "Forse non tutto è perduto..."
Lentamente mi diressi verso la sfera, che nel frattempo continuava ad oscillare.
Un attimo prima che la mia mano riuscisse a toccare la sfera, quella, con un sonoro DLING si fermò. Pokemon catturato.
"No... no... no... no..." stavo per impazzire. Non poteva finire così, dopo tutto quello che avevamo passato insieme. Non poteva essere catturato.
- Mh, almeno uno l'ho preso - sospirò l'allenatrice, poi si rivolse a me: - Ho capito che non vuoi essere catturato. Ti lascio in pace, mi riprendo la sfera poké e me ne vado, OK?
Fece per muoversi verso la sfera, ma io con grande fatica mi rialzai in piedi, facendole capire chiaramente che non glielo avrei permesso. Oltre al danno anche la beffa di portarsi via il mio amico, questo non ero disposto ad accettarlo. Avrei combattuto anche fino alla morte se necessario.
L'allenatrice provò ugualmente ad avanzare, ma un mio Sonicboom che la sfiorò le fece capire le mie intenzioni.
- Non avrei mai voluto, ma mi costringi. Altaria, Drag... - non riuscì a finire la frase, perché un inquietante scricchiolio la fece voltare.
Anche Altaria si voltò, appena in tempo per vedere un enorme albero (che in seguito riconobbi come l'albero su cui aveva sbattuto Deino) crollargli addosso. Evidentemente non aveva retto dopo che anche il mio Sonicboom l'aveva colpito. Un attimo prima che il tronco schiacciasse il pokemon, quello tentò di fuggire, invano. Feci in tempo a vedere l'espressione di terrore sul suo volto prima che scomparisse sotto le chiome verdi.
- NO! ALTARIA!
L'allenatrice si precipitò al tronco caduto, tentando di sollevarlo.
- CHIARA! AIUTAMI! - disse rivolta alla sua amica, che immediatamente si precipitò da lei.
Mentre le due tentavano di sollevare l'albero, vidi che quella era l'unica possibilità di fuga che mi restava. Immediatamente presi tra le mani la sfera dove era rinchiuso il mio amico, e mi tuffai nel fiume.
Provai a nuotare nel senso contrario alla corrente, ma ero troppo debole, così mi lasciai trasportare per un po'. Quando finalmente trovai la forza necessaria per nuotare fino all'altra sponda del fiume, feci appena in tempo a posare delicatamente la sfera sul terreno sassoso che caddi a terra sfinito, e persi i sensi.
  
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