Capitolo 1
La famiglia Kakaroth, sembrava una bella e felice famiglia. Il capo stipite Goku, che con il suo mestiere di salvare il mondo e l’umanità aveva ricevuto dei riconoscimenti e delle degne ricompense tali da poter mantenere la famiglia; la matrona di casa Kiki, una casalinga precisa e severa, ma anche buona e brava allo stesso tempo; i due figli Gohan e Gotenks che ogni giorno sotto il costante controllo della madre erano obbligati a studiare per almeno cinque ore, perché in un futuro possano raggiungere grandi obiettivi nella vita lavorativa. Non appena però riuscivano ad evadere anche solo per qualche minuto dal costante controllo della madre, i due correvano fuori in giardino per poter scrollarsi tutta la pressione dello studio, saltando, correndo e giocando con la palla o qualsiasi altro giocattolo trovassero davanti a loro.
Goku era straiato sull’amaca in giardino, era appena tornato da una dura missione contro Freezer. Aveva proprio bisogno di un degno riposo. Con la gamba sinistra che gli pendeva fuori dall’amaca si dondolava avanti e indietro, mentre il calore del sole e la fresca ebbrezza dell’aria lo facevano stare in estasi… amava quella quiete e desiderava che non finisse mai. Purtroppo ciò che si desidera non si ottiene.
Mentre Goku era sul punto
finalmente di addormentarsi, Gohan e Gotenks giungono sotto di lui
come due fulmini, facendo catapultare il povero padre a terra.
Per cercare di dormire allora Goku pensò di ascoltare un po’ di musica mp3; prese il suo lettore che aveva in tasca e mise musica del genere rock e house. Nell’ascoltare quella musica a tutto volume, (non so come ci è riuscito) riprese nuovamente a dormire; ma la pace non durò più di un minuto.
Un lancio della palla da parte di Gohan in direzione del padre, lo fece nuovamente cadere giù. Goku questa volta era arrabbiato, prese la palla e si diresse verso i ragazzi.
Non fece nemmeno in tempo
a dire con tono autoritario
A sentire quelle parole
il padre si sciolse come neve al sole e decise di non rimproverarli.
Consegnando il giocattolo al figlio più piccolo si limitò
a dire
“Ah, i figli!!!”
penso Goku mentre faceva ritorno verso l’amaca. Si sdraiò
per l’ennesima volta sul letto ondulante e questa volta penso di
non ascoltare più la musica per addormentarsi ma di contare le
pecore.
Ma purtroppo per lui un attacco di Freezer ai suoi danni sarebbe stato più piacevole della pallonata che ricevette in faccia. Furibondo prese il pallone che per l’urto violento gli era rimasto attaccato al volto. Poi con tutta la forza che aveva lo fece scoppiare. Scese dall’amaca, e si diresse con passo veloce dai due bambini, che nel frattempo litigavano tra di loro; non sembravano i due angioletti di prima. Questa volta pensava che nemmeno tutti i baci e la parole gentili lo avrebbero distratto dal compiere una severa rimproverata.
I ragazzi erano a terra che bisticciavano tra loro. Appena si accorsero della sagoma autoritaria del padre, si fermarono.
Goku era sul punto di
scoppiare… quando da dietro a se sentì una voce femminile
che usò un tono più duro di quello che avrebbe usato
lui
La donna a rimproverare i bambini fu la madre, Kiki che era tornata dal supermercato dopo aver fatto la spesa; nel parcheggiare la macchina davanti casa notò i due birbanti fuori in giardino a studiare, e furibonda si diresse direttamente verso di loro per rimproverarli, lasciando la macchina parcheggiata in seconda fila.
Nel vedere il marito con
la palla sgonfia tra le mani, e l’aspetto pietrificato per lo
spavento, sbraitò anche contro di lui
Lanciò le chiavi
al marito che le afferrò al volo. Quando gli volto le spalle
per dirigersi dentro, Goku le fece una smorfia, ma lei si volto
subito, allora il marito mutò il gesto in una risata e disse