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Autore: Erika_love1D    06/03/2014    1 recensioni
Essere directioner è complicato, devi resistere agli insulti e andare avanti.
Erika non riesce a resistere agli insulti e reagisce pagandone le conseguenze.
Tutto sembra andare per il verso sbagliato quando un'enorme sorpresa le cambia la vita.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Sento dei passi entrare e uscire dalla stanza. Non so chi sia, non ho la forza di aprire gli occhi.
Ho male ovunque. Mi addormento, di nuovo.
‘’Erika’’ dice una voce tremolante e preoccupata.
‘’mi senti?’’ continua lei e subito capisco che è la mia Samantha.
Muovo leggermente la mano, non avendo ancora voglia di aprire gli occhi.
Se ne accorta.
‘’Oddio! Menomale! I medici dicevano che ti eri salvata! Ma non sapevo se credergli o no..’’
Medici?? Spalanco gli occhi.
‘’C-cosa? Oddio, sono all’ospedale! Cos’è successo??’’ chiedo leggermente spaventata.
‘’Non ricordi nulla? Niente, niente?’’ chiede perplessa.
‘’N-no…’’ dico iniziando a preoccuparmi e abbassando lo sguardo e soffermandomi sbalordita sul livido violaceo sul mio braccio. Cerco di sedermi, ma subito una fitta allo stomaco me lo impedisce facendomi piegare in due dal dolore.
‘’Erika!? Chiamo subito l'infermiera!'' si agita e preoccupata.
''No, No tranquilla... '' dico trattenendo il dolore e tornando sdraiata.
''Di sicuro adesso vorrai sapere chi ti ha fatto tutto questo..’’ afferma sconsolata.
‘’P-parla!’’ Le ordino con la poca forza che mi rimane.
‘’Cos’è l’ultima cosa che ti ricordi?’’
‘’Eravamo.. insieme. Sì al raduno di Haters.. poi mi hai fermata mentre cercavo di andare davanti.. per vedere…’’ mi fermo un secondo, i ricordi iniziano a riaffiorare.
‘’B-Brian..’’ dico con la voce smorzata.
Una lacrima riga il mio viso, seguita da molte altre che non riesco a trattenere.
Sam mi abbraccia, per quanto le è possibile. Cerca di consolarmi ma il dolore peggiora. Non il dolore fisico, ma il dolore del mio cuore lacerato, colpito in pieno da una freccia.
‘’Mi aiuteresti a sedermi?’’
‘’Certo!’’ dice aiutandomi.
‘’Potrei accendere la televisione? Vorrei ascoltare un po’ di musica.. giusto per distrarmi un po’…’’ dico con la voce spezzata.
‘’O.. credo di si.. aspetta.. mi sembrava di averlo visto …Eccolo!’’dice porgendomi il telecomando.
‘’Grazie’’
‘’Di niente. Vuoi che rimango o preferisci stare sola.’’
‘’Ovvio che puoi rimanere!’’ rispondo con un.. quasi sorriso, sforzandomi di essere convincente.
Si siede in una sedia vicino al mio letto e io accendo la tv mettendo su MTV music.
‘’Ma … Brian?’’ chiedo mentre un’altra canzone incomincia.
‘’Dopo che non ero riuscita a fermarlo, le persone che erano venute sono scappate … ’’
‘’Perché?’’
‘’È arrivata la polizia, lo ha arrestato e ci hanno accompagnati d’urgenza qui in ospedale.’’
‘’A … ’’
La musica è finita. Iniziano le MTV News. Sto per cambiare quando sento il mio nome.
‘’Erika. È il nome della ragazza picchiata ieri. Un' amica racconta che a picchiarla è stato il fidanzato dopo che lei, infastidita dal fatto che lui stesse insultando la sua boy-band preferita gli One Direction, gli ha tirato uno schiaffo. La ragazza al momento è in ospedale e il ragazzo che l’ha picchiata è in prigione, ad attendere che fissino la data del processo … ’’
‘’Quando avevi intenzione di dirmi che avevi parlato con quelli di MTV News?’’ dico girandomi a fissare Samantha, dopo che il servizio che mi riguardava era terminato.
''Hai sentito! Si sono sbagliati!! Io ho detto di essere la tua Migliore Amica'' dice cercando, nervosa, di cambiare discorso.
''Non cambiare discorso! Guarda che non mi arrabbio.. cioè... ora lo sa chiunque guardi MTV in Italia.. ma ti perdono!''
‘’Scusa, credevo mi avresti uccisa. Ti conosco e su certe cose preferisci mantenere la privacy. Ma ti giuro che non l'ho fatto apposta, non credevo fosse un giornalista, mi sono sfogata, ero preoccupatissima e solo dopo ho scoperto del suo lavoro’’ Disse in con un tono di speranza che la perdonassi.
Scoppio a ridere e le faccio segno di abbracciarmi.
Si avvicina e la stringo forte a me per quanto mi fosse possibile.
‘’ Scusa se mi caccio sempre nei guai!’’
‘’Perdonata.’’ Rispose lei.
‘’Posso stare un po’ da sola? Perfavore … ’’
‘’Certo’’ annuisce sorridendo e avviandosi verso l’uscita mentre spengo la televisione.
Appena fu fuori dal mio campo visivo.. e di conseguenza io dal suo, le lacrime hanno iniziato a scendere.
Come aveva potuto farmi questo? Non me lo sarei mai aspettata da lui! Era sempre stato molto dolce con me.
Mi guardavo attorno spaesata, volevo solo piangere. La gente dice che piangere non serve a niente, che non ti aiuta a risolvere i problemi, a stare meglio. Io non ci credo! Quando piango è come se il mondo si fermasse, solo per me, solo per farmi piangere, perché quando finiscono le lacrime finisce la tristezza e divento la donna forte e indipendente che prima non ero. Anche se questa volta era mille volte più difficile smettere.
Prendo le cuffie che avevo avvistato poco prima sul comodino e feccio partire Another World , chiudo gli occhi e quelle meravigliose voci riescono a rubarmi un sorriso. Nessuno può immaginare come loro riescono letteralmente a salvare la vita di una ragazza con un solo video, con una foto, con una semplicissima canzone. Come recita un giornalino comprato molto tempo fa..
'' Perchè Piacciono?
cantano quello che vogliamo sentire
e quello che nessun ragazzo ci dice!
le Fans''

continuo a farmi cullare dalle note delle loro canzoni finchè non mi addormento.


‘’Mi scusi signorina?! È sveglia?’’ chiede una voce autoritaria.
Apro lentamente gli occhi ancora assonnata per vedere chi è, noto un' uomo sulla quarantina vestito con un camice bianco e capisco chè è il dottore così sorrido e annuisco.
‘’okk, mi scusi se l'ho svegliata, la volevo semplicemente avvertire che dovremo farle dei controlli per assicurarci che sia tutto nella norma, poi potrà tornare a casa.’’
‘’okk, va bene.’’ Rispondo.
‘’Inizieremo i controlli tra una mezzora, e dovrebbe potere tranquillamente tornare a casa entro sera.’’
‘’perfetto, cosa devo fare?''
‘’okk, allora.. ‘’ abbassa lo sguardo per controllare sulla cartellina che ha in mano, per poi proseguire.
‘’Dobbiamo vedere se riesci a camminare, quindi, tra mezzora la porteranno nella stanza in fondo al corridoio in cui vedranno come sei messa, se dovremmo darle una sedia a rotelle o no. Dopo quello, le faremo una tac per assicurarci che sia tutto nella norma.’’
Annuisco e lui fa per uscire quando si blocca e si rigira per aggiungere un'ultima cosa. ''Quasi dimenticavo, abbiamo avvisato sua madre. Dovrebbe arrivare a minuti.''
''Grazie.''sorrido osservando il dottore mentre esce dalla stanza.
Prendo il telefono e subito noto di avere milioni di chiamate perse da mia madre.
Subito la richiamo. ''Erika! Perchè non mi rispondevi? Ero preoccupatissima!'' Dice lei rispondendo agitata.
''Scusa mamma''
''Ora mi spieghi perchè sei in ospedale! Che hai combinato? Ti hanno fatto del male? Come ti senti? Ti hanno già visitata? Ah! Comunque sto arrivando!'' dice lei tutto d'un fiato.
''Mamma respira!'' Dico scherzosa per non dover affrontare l'argomento Brian.
Ho paura a dirle cosa è successo, si arrabbierà, lei mi aveva sempre avvertito su Brian. Io però non l'ho mai ascoltata, me ne ero sempre fregata. Se le dico che sono in ospedale per colpa sua me lo rinfaccierà per sempre.
''Erika!?''Dice lei aspettando che io sputi il rospo.
Certo, ho paura a dirglielo, per come la prenderà, ma devo farlo. Non posso mentirle. Poi se non glielo dico io che è stato Brian lo farà la televisione.
Mi faccio coraggio e respiro profondamente prima di iniziare a parlare.
''Mamma..'' dico quasi sussurrando.
''Cosa c'è? Tutto bene? ti sento... triste.''
''Avevi ragione..''
''Su cosa?''
''Su.. Brian..'' risposi iniziando a piangere.
''No, No! Non piangere. Te lo avevo detto che era un poco di buono! Cosa ti ha fatto quel bastardo? Ti ha tradita?''
''Non esattamente... ecco.. è colpa sua se sono in ospedale''
''Io quello lo denuncio.'' dice trattenendo la rabbia. Lo sento che cerca di non piangere ma la conosco appena metterà giù la telefonata crollerà, non voglio che stia male per colpa mia. ''Ti prego, vieni quì!'' le dico ormai in lacrime.
''Tranquilla, arrivo subito.'' Risponde e io attacco.
Lascio che la testa cada all'indietro andando ad appoggiarsi contro il muro, respiro profondamente e mi asciugo le lacrime.
Chiamo Samantha per chiederle dove si è andata a cacciare.
‘’Hei!’’
‘’Ciao! Dove sei finita?’’ chiedo facendo l'offesa.
‘’Sono al bar dell’ospedale.’’
‘’A, okk. Mi manchi torni quì? Tra poco arriva mia madre e sai com' è fatta, non staremo da sole due secondi.''
‘’Arrivo subito!!’’
‘’Ti aspetto.’’ Rispondo prima di attaccare.
Chiudo gli occhi per qualche secondo e subito i ricordi dei momenti in cui lui mi aveva mentito così spudoratamente mi tornano alla mente. Non mi ha mai amata!
Ricordo i momenti romantici passati insieme. Sembrava tutto vero. Lui ha rovinato tutto, ha rovinato me, ha rovinato la nostra storia, mi sarebbe anche andato bene che mi dicesse che preferiva rimanere amici, avrei sofferto, mi sarebbe passata, prima o poi.
Ma lui ha preferito mentirmi, sparlarmi alle spalle redermi ridicola, umiliarmi! Sicuramente mi avrà anche tradita. La rabbia nasce ogni secondo di più. Sono a pezzi, il cuore fa male, tanto male.
''Eccomi!'' Disse Sam entrando nella stanza.
''Hei!'' Fingo un sorriso.
La vedo entrare con molti giornalini dei ragazzi tra le mani e subito mi si illumina lo sguardo.
''Sei incredibile! Dai Dai che voglio vedere le novità!''
Aspettiamo che arrivi mia madre sfogliando i giornalini, parlando e ridendo.

Ormai mancano pochi minuti a che arrivi qualcuno che mi accompagni nella stanza dove devo svolgere il primo controllo.
Qualcuno bussa alla porta della stanza e chiedo a Sam di andare ad aprire.
''Mamma!'' Esclamo appena la vedo entrare.
Mi corre in contro e mi abbraccia con delicatezza.
Questo era l'abbraccio di cui avevo realmente bisogno, un'abbraccio pieno di affetto. L'abbraccio materno. Un abbraccio silenzioso, ma che in realtà dice tutto, 'Ti voglio bene, tesoro'; 'Ci sono per te, sempre'; 'Ti difenderò sempre, sei la mia piccolina' ; 'Sono a pezzi, perchè doveva succedere a te?'. ''Non la passerà liscia!'' Sussurra infuriata.
''Raccontami per filo e per segno cos' è successo!'' Mi ordinò lei.
''Ecco...'' Proprio mentre sto per raccontarle tutto l'accaduto, un' infermiera entra nella stanza dicendomi che devo iniziare i controlli.
''Ti racconto tutto dopo, promesso.'' Le dico per poi scendere lentamente dal letto e seguendo l'infermiera.
Sam e mia madre sono rimaste a parlare nella mia stanza, scommetto che le racconterà tutto lei, sinceramente lo preferisco perchè non me la sento di ricordarmi ancora quel momento.

Entriamo in una stanza e inizio i controlli.
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Spazio Autrice

Fa schifooo!!! :( ma erano secoli che non pubblicavo perchè avevo tolto il secondo capitolo per aggiustarlo. ed è venuta fuori sta roba alla fine..
Mi odierete perchè sono talmente stupida che è una fan fiction sui 1D e di loro solo una mezza traccia... quando ascolto le loro canzoni niente di più.. ma arriveranno non preoccupatevi.
Inizialmente il secondo capitolo arrivava ad un punto più in là della storia ma ho pensato che era meglio fermarlo quì.. ho già una mezza idea per quello dopo.
So che non ho spiegato molto cioè, tranne quello che prova nei confronti di Brian e bho.. le altre cose sono un po' in generale.
Non so che scrivere ancora quindi vi lascio. Spero che vi piaccia almeno un pochino questo capitolo.. e lasciate pure delle recensioni anche negative, accetto volentieri anche critiche per migliorare, so di non essere eccezionale, ma magari con un po' di allenamento posso migliorare.
Ciao Ciaoo
  
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