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Autore: turnbaektime    06/03/2014    4 recensioni
Come nuovo scrittore, Kyungsoo si trova in un periodo della sua vita dove l'ispirazione è difficile da trovare.
Ma forse Baekhyun può aiutarlo.
Dal testo
Kyungsoo non ha mai amato la pioggia. [...]
Non gli era mai stata d’ispirazione, anzi, lo rendeva ancora più deconcentrato e finiva col rimanere lì, con lo sguardo fisso sul documento bianco.
C’è stato un solo giorno in cui Kyungsoo ha preso in considerazione l’idea di rivalutare i suoi pensieri sulla pioggia, ed è stato il giorno in cui ha incontrato Byun Baekhyun.

[Writers!AU • Baeksoo • Menzione di contenuti sessuali]
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, D.O., D.O.
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Note: Hello everyone^^ Eccomi con il secondo capitolo di A pen needs a page. 
Ci tenevo a eingraziare Chocoberry per aver recensito e tutte le persone che l'hanno messa tra preferite/seguite/ricordate.
La storia prende sempre più forma e si fa sempre più interessante, fatemi sapere^^
xoxo

- padwes


Apenneedsapage

- parte seconda –

 

image

 

 

Ci vollero quasi due settimane a Kyungsoo per prendere appunti più minuziosi su Baekhyun: le sue abitudini, il suo aspetto – i capelli di Baekhyun erano già cambiati tre volte in quel solo mese di conoscenza – il suo modo di vestire, quali cose preferiva e tutta una serie di cose infinite.

Il fatto era che quando Kyungsoo credeva di aver scoperto qualcosa di nuovo su Baekhyun, quando si rincontravano ancora, lui era completamente l’opposto. Un giorno Baekhyun insistette talmente tanto sul portare fuori Kyungsoo a mangiare frutti di mare perché aveva una strana voglia di molluschi, e la volta dopo se ne venne fuori dicendo che non era poi un così grande fan dei frutti di mare.

All’inizio quello era un semplice e piccolo ostacolo che incontrava nel descrivere Baekhyun, ma poi…poi Kyungsoo si sentiva solo sconvolto, frustrato e sbalordito da tutta questa faccenda.

Tra gli appunti che aveva raccolto, l’unica cosa di cui poteva essere sicuro era il fatto che si chiamasse Baekhyun, ma ormai cominciava a dubitare anche di quello.

Durante il loro incontro successivo, Kyungsoo si lasciò semplicemente andare ad un “Voglio scrivere di te”.

Era circa l’ora di pranzo e la loro caffetteria era insolitamente occupata, costringendo i due a sedersi fuori, all’aperto, invece che al solito nascondiglio nell’angolo. Nonostante l’affollamento, Kyungsoo insistette affinché rimanessero ancora un po’, era ancora nella fase riposiamo-le-membra e non avrebbe permesso a Baekhyun di avere ancora il controllo della situazione. Baekhyun soffiò sulla sua bevanda, lasciandosi andare ad un sorrisetto quasi derisorio, “Perché?”.

Ad esseri onesti, Kyungsoo non aveva una vera e propria risposta. “Perché no?” rispose invece, girando inconsciamente la domanda. Baekhyun sorrise, pizzicando col dito le labbra serrate dell’altro.

Poi sospirò, “Non so se lo sai, dato che sei ancora un novellino nel mondo dell’editoria” Kyungsoo provò ad interromperlo dicendo che era di un solo anno più piccolo di lui, ma Baekhyun lo ignorò palesemente continuando col suo discorso, “C’è una regola che devi assolutamente rispettare: non puoi scrivere su altri scrittori. Mai. È semplice. Non fai domande. Non scrivi. E nemmeno ci pensi a scrivere. Capito?”

Sicuro al cento percento che non esistesse una regola del genere, Kyungsoo rispose.

“Ma perché no?”.

Il sorriso di Baekhyun cominciò a scemare in una linea sottile. I suoi occhi divennero più tristi e mancavano di quel pizzico di malizia per cui di solito si distinguevano. “Uno scrittore non dovrebbe scrivere su altri scrittori. Solo…” iniziò, e Kyungsoo sentì il rimorso salire non appena la voce di Baekhyun cominciò a spezzarsi, “Solo non farlo. Per favore”.

Kyungsoo annuì, concentrando la sua attenzione sulle mani unite. Avrebbe voluto guardare Baekhyun per essere sicuro di non averlo offeso o anche solo per controllare che stesse bene, ma non ne ebbe il coraggio, rimase lì a tamburellare il piede sul pavimento e a far ciondolare piano la sedia.

Sentì Baekhyun alzarsi senza dire una parola e alzò di poco lo sguardo per controllare la situazione: Baekhyun stava raccogliendo le sue cose, spostando volutamente lo sguardo altrove senza mai dover incrociare quello di Kyungsoo. “Io vado” disse, portandosi la tazza di caffè alla bocca e finendola in un solo colpo, senza preoccuparsi di asciugare qualche piccola goccia che gli era scivolata sul mento. “Io-uhm…ci sentiamo preso” concluse, e anche se quella frase era indirizzata a Kyungsoo, il suo sguardo era interamente dedicato ai bottoni della sua giacca.

In un secondo Baekhyun era sparito, lasciando Kyungsoo da solo coi propri pensieri.

Una volta tornato a casa, Kyungsoo si tolse le scarpe lasciandole all’entrata e si diresse dritto verso il letto, buttandosi sul materasso. Allungò le gambe fino alle dita dei piedi e allargò le braccia, prima di lasciare uscire uno sbuffo d’aria.

I suoi pensieri andarono a Baekhyun. L’incidente fu la prima cosa che gli tornò in mente, quando lo vedeva solo come una persona luminosa, forse un po’ troppo sicura di se’ e odiosa, ma spensierata. È la natura umana, si ripete Kyungsoo nella sua testa. Eppure, tutta quella situazione lo aveva spiazzato.

Ci erano voluti mesi per trovare finalmente qualcosa su cui scrivere, e quella cosa era Baekhyun. Ma dopo quella reazione…Kyungsoo sbuffò, infilandosi una mano tra i capelli, torturandoli del tutto, tirando quelli più lunghi.

I suoi pensieri innocui continuarono a vagare intorno a Baekhyun, al modo in cui sorrideva, al modo in cui rideva, al modo in cui si imbronciava quando era arrabbiato. Senza rendersene conto, Kyungsoo arrossì, mandando via quelle sensazioni e concentrandosi sul presente.

Non che spingere via quei pensieri sarebbe bastato a farli allontanare del tutto.

 

~•~

 

Quella notte, Kyungsoo sognò Baekhyun.

Di certo fu inaspettato per Kyungsoo avere sogni su altre persone, ma considerando tutto il tempo che ultimamente avevano passato insieme, non doveva essere poi chissà quanto strano.

 

 

Baekhyun è seduto, accovacciato ordinatamente in un angolo mentre batte una penna sul suo labbro inferiore, il pc appollaiato in grembo. Sembrava assorto nei suoi pensieri mentre col tallone dava il via ad un ritmo silenzioso, gli spigoli delle labbra rivolte verso l’alto, giusto in tempo – per Kyungsoo – per riconoscere uno dei suoi timidi sorrisi.

L’unica persona in quella stanza era Baekhyun. Kyungsoo lo guardava dall’alto, sorridendo da solo quando Baekhyun boccheggiava contento mentre annotava le sue idee. Kyungsoo non riusciva a vedere quello che Baekhyun stesse scrivendo con così tanta foga, ma l’espressione dipinta sul suo viso era qualcosa di indescrivibile. Il sorriso gli illuminava tutto il volto mentre scarabocchiava furiosamente e si mordeva il labbro quando lasciava una frase in sospeso perché non sapeva come andare avanti. Era così tanto Baekhyun, così lui, che Kyungsoo sentì un’ondata di sollievo inondarlo del tutto.

 

Almeno nei suoi sogni Baekhyun si comportava normalmente, non era strano o minimamente a disagio.

A differenza dei sogni assurdi che Kyungsoo era solito fare di notte, quella volta sognò solo Baekhyun.

 

~•~

 

“Quello!” urlò Baekhyun, trascinando Kyungsoo a braccetto mentre reggeva con l’altra mano lo zucchero filato rosa. Baekhyun gli aveva detto che lo zucchero filato blu sarebbe stato la rovina della società quando Kyungsoo aveva pagato per entrambi. A dirla tutta, a Kyungsoo nemmeno piaceva lo zucchero filato, eppure lo aveva comprato lo stesso, già consapevole che Baekhyun lo avrebbe mangiato non appena avesse finito il suo.

Kyungsoo vide che la loro destinazione altro non era che le tazze girevoli. Riusciva già a sentire la nausea salire quando vide le bambine con le loro madri che ridevano e urlavano mentre volteggiavano intorno.

Non aveva il coraggio di dire di no a Baekhyun, non quando era così entusiasta rispetto al giorno precedente.

 

Erano le 8 del mattino quando Baekhyun si presentò di punto in bianco nel suo appartamento, sorridendo nel suo odioso, gonfio, cappotto giallo.

Kyungsoo si strofinò gli occhi, i capelli scompigliati e i segni del sonno ancora impressi sul volto. Ad essere onesti, riuscì a malapena a capire che quello di fronte alla sua porta fosse Baekhyun, ma solo lui era capace di poter indossare un cappotto così brutto.

“Andiamo” cinguettò Baekhyun, spingendosi oltre Kyungsoo per andare ad aprire tutte le tende. La luce filtrò dalle finestre e Kyungsoo fu costretto a girarsi di scatto, andando a colpire con la testa lo stipite della porta. Gemette per il dolore, ma Baekhyun subito lo trascinò con se’ verso la camera da letto.

La resistenza era inutile, Kyungsoo lo aveva capito molto tempo fa, ma cercava ancora di piantare i piedi a terra e resistere a quell’uragano. Baekhyun, però, non sembrò affatto scoraggiato, anzi, lo buttò praticamente sul letto e prese a cercare tra i vestiti dell’armadio.

Sconfitto, Kyungsoo sospirò, chiudendo gli occhi, con la speranza di farsi qualche altro minutino di sonno prima di doversi alzare del tutto.

 

Ed ora era in fila con Baekhyun per fare uno stupido giro in un parco divertimenti. In inverno.

Il luna-park si riscoprì praticamente morto per la maggior parte del tempo, perché per tutta la mattinata i bambini erano ancora a scuola. Il ragazzo che dava i biglietti sembrava divertirsi nel lasciare le persone lì in piedi, costringendo Baekhyun a tirare con insistenza il suo braccio per poi trascinarlo in una delle tazze poste lungo il bordo della pista.

Non appena il ragazzo con le orecchie da coniglio venne da loro per allacciare le cinture, Baekhyun gli sorrise. “Non è divertente?”

Kyungsoo forzò un sorriso, ridendo nervosamente, “Da morire”.

Tuttavia, Baekhyun non menzionò per niente quanto accaduto il giorno prima, e Kyungsoo davvero non sapeva cosa aspettarsi.

La giostra partì, e Kyungsoo poté sentire Baekhyun urlare come un bambino di otto anni. Lui, d’altro canto, continuava a tenere gli occhi chiusi e a pregare affinché finisse il prima possibile, ripetendo ‘ti prego fallo fermare’ come un mantra e rabbrividendo quando sentiva la tazza girare come presa da convulsioni senza mai fermarsi.

Strinse forte gli occhi, quando improvvisamente sentì la sua mano improvvisamente calda, lanciò uno sguardo verso il basso e vide la mano di Baekhyun afferrata saldamente alla propria; la strinse ancora più forte, ridendo, mentre la tazza cominciava a girare nel verso opposto. Questa volta Kyungsoo sforzò anche un sorriso, godendosi la risata di Baekhyun per un po’, prima che il tutto diventasse troppo veloce e chiudesse gli occhi ancora una volta.

Dopo un paio di minuti, la giostra rallentò e diede la possibilità a Kyungsoo di poter aprire di nuovo gli occhi. Baekhyun lo scrutava attentamente, un piccolo sorriso gli adornava il viso. Non disse nulla, ma con lo sguardo chiese se stesse bene e Kyungsoo annuì, stiracchiando le braccia fin sopra la testa, guardandosi intorno impaziente alla ricerca del ragazzo con le orecchie da coniglio che gli avrebbe slacciato la cintura di sicurezza.

Dopo essere sopravvissuti al gioco delle tazze, Baekhyun faceva intendere di voler i popcorn, dicendo che tutto quel girare gli aveva svuotato lo stomaco. Kyungsoo sapeva che era una bugia, ma ordinò comunque una porzione media di popcorn – che poi l’altro cambiò con una grande prima che il tizio dietro al bancone completasse l’ordine.

Baekhyun masticava a bocca aperta ogni singolo boccone mentre informava Kyungsoo delle altre giostre che voleva assolutamente provare. Non menzionò nemmeno una volta la ruota panoramica – grazie alla quale, tra l’altro, il luna-park era particolarmente conosciuto – né le montagne russe.

“Che ne dici della ruota panoramica?” boccheggiò Kyungsoo, gettandosi con la testa nei popcorn ricoperti di burro,

Baekhyun tossì, quasi strozzandosi coi popcorn, e cominciò a bere lunghi sorsi d’acqua. La buttò giù, ingoiando i popcorn ormai morbidi.

“Preferirei non andarci” disse, imbarazzato. “Soffro fi acrofobia¹”

La bocca di Kyungsoo assunse la forma di una ‘O’ ed era spalancata per l’imbarazzo. Certo che lo era, non avrebbe dovuto chiederlo. Si stava già martellando mentalmente quando Baekhyun gli prese il polso.

“E’ un…problema?” chiese Baekhyun, le guance già rosee per la vergogna.

“Certo che no!” esplose Kyungsoo, spaventato dall’improvviso cambio di tono dell’amico.

Le guance di Kyungsoo divennero di una tonalità più marcata di rosa, mortificandosi per lo sfogo. Baekhyun ridacchiò, dandogli una piccola carezza sulla guancia. “Sapevo che avresti capito, Soo”. Il viso del ragazzo andò ancora più in fiamme al suono di quel nomignolo, coprendosi con le mani fredde mentre Baekhyun gli lanciava popcorn in ogni dove.

“Quindi dove andiamo adesso?” chiese, quel sorriso luminoso ancora impresso sul volto.

 

~•~

 

Per la seconda notte consecutiva, Kyungsoo sognò Baekhyun.

Questo però era un po’ diverso dall’ultimo sogno che aveva fatto.

 

Era mattina presto, gli occhi intontiti come se si trovasse ancora nel suo letto, sotto le coperte calde. La luce del sole filtra attraverso le tende, Kyungsoo si gira di scatto e si ritrova a guardare qualcuno dritto negli occhi.

Era di fronte ad un assonnato Baekhyun.

Kyungsoo quasi urla per la sorpresa, ma fa in tempo a coprirsi la bocca per attutire il suono, poi si rende conto di essere senza maglia. A dir la verità, entrambi non hanno la maglietta, ed entrambi indossano solo i boxer che, stretti, lasciano intravedere l’erezione mattutina.

Cazzo. Anche nei suoi sogni è arrabbiato con Baekhyun.

Facendo attenzione, Kyungsoo cerca di scivolare via, lentamente, spostando le lenzuola di lato. Si ferma quando sente un paio di labbra sottili muoversi sul suo collo. Come congelato, Kyungsoo respira bruscamente quando quelle stesse labbra raggiungono la mandibola, lasciando piccoli baci su tutto il viso. Riesce a sollevare quel tanto la testa per vedere Baekhyun sorridergli, smagliante.

“Dormito bene?”

Inciampa nelle parole e preferisce annuire, perché cazzo, Baekhyun è meraviglioso col petto scoperto. E questo è solo un sogno.

Baekhyun si china di nuovo su lui, per continuare quello che aveva lasciato, spostando Kyungsoo così da trovarsi di fronte a lui, faccia a faccia. Il suo sorriso è infantile e Kyungsoo studia ogni movimento del ragazzo. Baekhyun avvolge un braccio intorno alla sua vita, strofinandosi contro la guancia di Kyungsoo, in un gesto d’affetto.

È diventato difficile per Kyungsoo, ormai, respirare normalmente, e soprattutto il respiro gli si ferma in gola quando Baekhyun lascia cadere la sua mano sui suoi boxer, stuzzicando la sua erezione quasi per gioco. Il gemito che si lascia sfuggire gli fa guadagnare un piccolo ghigno da parte di Baekhyun, “Sempre così impaziente di prima mattina” lo provoca, lasciando un bacio deciso sulla sua mascella.

Che diavolo di sogno è questo, pensa Kyungsoo mentre riesce a sentire la durezza del ragazzo proprio contro la sua coscia.

La mano di Baekhyun risale lungo il bordo dei boxer, mormorando un leggero “Mi piaci molto di più così” nell’orecchio di Kyungsoo. Mai così piano, le dita di Baekhyun scivolarono all’interno, cominciando a muoversi sul suo membro e-

 

Kyungsoo si svegliò, di scatto, riscoprendosi completamente sudato. Si passò una mano tra i capelli, ancora scosso, frustrato quando vide il suo membro quasi uscire fuori dalla stoffa del pigiama. Gemendo, afferrò il cuscino e ci spinse contro il viso più e più volte, maledicendosi da solo per quel maledettissimo sogno erotico.

 

~•~

 

Dopo quella notte, Kyungsoo cominciò a soffermarsi su Baekhyun molto più di quanto già facesse. In particolare, tendeva a soffermarsi sulle labbra, sulle mani, e si riscoprì nel fissare anche il culo dell’amico o il cavallo dei pantaloni mentre camminava – e, tra le altre cose, aveva anche scoperto che quando camminava i fianchi di Baekhyun ondeggiavano.

Non era sano il modo in cui Kyungsoo stava fissando le labbra di Baekhyun in quel momento, mentre stavano guardando un film che Baekhyun gli ha costretto di guardare. Il titolo neanche lo ricordava, ma si sarebbe ritenuto davvero fortunato se solo avesse guardato almeno cinque minuti di film invece che Baekhyun. Qualcosa sullo schermo accade che fa ridere Baekhyun e mai, mai come quella volta, dopo aver riso Baekhyun aveva tirato fuori la lingua leccandosi il labbro superiore. Mai.

Non era assolutamente sano.

“Soo?” Kyungsoo uscì fuori dalla sua bolla di pensieri, incontrando per la prima volta gli occhi di Baekhyun. “Stai bene?”

Kyungsoo sorrise, nervoso. “Sì, perché?”

Baekhyun protende il labbro inferiore. “Non lo so…sembra che tu mi stia analizzando. È perché sono bello?” chiese, scherzoso, delineandosi la forma del mento con entrambe le dita e rendendo Kyungsoo estremamente nervoso, quasi colpevole, “O no?” concluse poi, modesto.

Baekhyun continuava a toccarsi il mento, pensieroso, e Kyungsoo non riusciva in alcun modo a togliergli gli occhi di dosso. Ricordò quella mano scendere piano sui suoi boxer e poi quelle dit-

“Ho capito!” Baekhyun colpì il braccio di Kyungsoo, sorridendo per la trovata geniale, “Hai finalmente trovato un’idea per il tuo romanzo, vero? È così?”

Frustrato, Kyungsoo avrebbe preferito che Baekhyun non facesse tutti quei movimenti con la bocca. “Come lo sai?”

Gli occhi dell’altro si illuminarono, impazienti come quelli di un cucciolo. “A volte penso che dimentichi anche io sono uno scrittore”. La mano di Baekhyun raggiunse la spalla di Kyungsoo, accarezzandola dolcemente, incoraggiante. “Sono sicuro che qualsiasi cosa tu stia scrivendo o pensando di scrivere sarà un successo”

Sul viso di Kyungsoo si dipinse un sorriso pieno di gratitudine mista a tradimento. L’unica cosa che Kyungsoo fosse più vicino a scrivere era un romanzo porno, visto tutti gli scenari con Baekhyun che abbassava lentamente la testa verso il cavallo dei suoi pantaloni, gli abbassava la zip e lo accoglieva tra le sue labbra.

Kyungsoo rabbrividì. Doveva seriamente smetterla di avere pensieri del genere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

¹acrofobia: Per chi non lo sapesse, è la paura per le altezze.

  
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