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Autore: lifetime    06/03/2014    2 recensioni
Bianca è una grande fan degli All Time Low, finalmente realizzerà il suo sogno di vederli, ma la spensieratezza della sua amica Ale le farà finire in una situazione non tanto ''gradevole''
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati mesi dal mio incontro ravvicinato con gli All Time Low, appena tornata a casa ero stata ''castigata'' ai lavori forzati. I lavori forzati consistevano nel lavorare mattina e sera nel bar dei miei. Mi chiedevo ancora com'era possibile che a 19 anni stavo ancora lì a dipendere dai miei genitori. No, okay, mi sentivo ancora terribilmente in colpa, e poi era giusto così, almeno credevo. 
Non parlavo più con Ale dal giorno nel quale eravamo tornate a Milano, mi mancava, eccome se mi mancava. Non avevo il coraggio di chiamarla, dopo che le avevo detto di sparire dalla mia vita, la mia era stata una reazione fin troppo esagerata, ma me ne pentivo solo adesso. 

Anche oggi ero a lavoro. Come tutti i giorni della mia vita. Stavo servendo un cliente quando vidi Ale entrare. Era venuta qui diverse volte, ma non le avevo mai rivolto la parola, forse era arrivata l'ora? 
Si sedette su uno sgabello di fronte a me, mi scrutò per qualche secondo e poi esordì -Ehy, Bia! Come stai? Ne è passato di tempo dalla nostra ultima chiacchierata.- Non potevo assolutamente crederci , dopo mesi arrivava al bar, si sedeva e con nonchalance mi chiedeva come stavo? Lo sapevo, sempre la solita, non era cambiata e non sarebbe mai cambiata. La guardai con sguardo omicida, o almeno pensavo, e le riuscii solamente a dire -Bene, grazie.- come se non fosse niente continuò -Come, non mi chiedi come sto? Sai, sono successe tantissime cose in questi ultimi mesi, dovremmo aggiornarci, sai, come facevamo sempre. Ah, ho anche un'altra notiziona, ma quella te la dico alla fine, sono sicura che non vedrai l'ora.-
Okay, il mio era un pensiero alquanto cattivo, ma perché ancora non se n'era andata? 
Risposi soltanto con un -Ah-ah.- Mi fissò con aria interrogativa -Dov'è finita Bianca? Non ti riconosco più, sul serio. Bhe, tanto vale che me ne vado! Ciao.- Fece per andarsene ma le urlai -Ale! Aspetta, stacco alle 8, andiamo a prenderci una pizza?- Ma perché? Perché? Perché non mi ero tenuta la bocca chiusa. Le spuntò un sorrisone  -Perfetto, ci vediamo alle 8-. E così se ne andò. 

Le ore successive passarono in fretta. Alle otto meno 10 andai nel retro a cambiarmi successivamente uscii e trovai Ale lì fuori che mi aspettava. 
-Come vanno i lavori forzati?- mi chiese
-Vanno, ormai ci ho fatto l'abitudine- dissi
-Mmm, capisco. Ho tante di quelle cose da raccontarti! Mi sei mancata Bianca!-
-Anche tu!- e così l'abbracciai, era vero, mi era mancata la mia migliore amica, però non penso che l'avrei perdonata così facilmente. 
Andammo a mangiare una pizza, parlammo di tutte le cose che ci erano successe, o meglio, tutte le cose che erano successe a lei. 
A fine serata lei stava controllando il telefono, ad un certo puntò lo lanciò in aria. Mi guardò super eccitata -Bianca, indovina!- la guardai con aria interrogativa -Gli All Time Low tornano in Italia, andiamo, no? E' domani! Non mi capacito, come ho fatto ad accorgermene solo adesso?! Ahhhh, andiamooo vero?-
NO. 
NO. 
ASSOLUTAMENTE N O. 
-E se ci riconoscessero? Cosa direbbero: Ah ecco le stalker!- dissi.
-Ma secondo te ci riconoscono?! Bianca, non si ricorderanno neanche che qualcuno è entrato nel loro tour bus- mi rispose.
-Sisi, lo dici tu.-
-Perfetto, domani vado a prendere i biglietti.- concluse. 
Stavo per rispondere ma lei si avviò alla cassa urlandomi -Offro io- e poi se ne andò.

No. Non ero psicologicamente pronta.  E SE CI AVESSERO RICONOSCIUTE?! 
NONONO, CI AVREBBERO UCCISE, NE ERO SUPER SICURA. 

La mattina arrivò e io ero sempre più agitata, come tutte le mattine andai al bar, mi ero presa un permesso per staccare prima, ma non avevo detto bene dove sarei andata. 
Erano più o meno le 9 e mezza quando si aprì la porta, vidi solo dei capelli mezzi biondi e mezzi marroni. Alzò la testa. JACK. JACK BARAKAT. JACK BASSAM BARAKAT. No, non ci potevo credere, questa era sfortuna. Mi avrebbe riconosciuta e probabilmente mi avrebbe dato della pazza che li aveva seguiti. 
Venne verso il bancone, quando mi vide e mi guardò con un espressione sorpresa. 
Io dissi -Vuoi ordinare?- e lui -mmm, tu sei...- ci pensò un attimo e poi -BIANCA!- poi continuò -Sai, avevo proprio voglia di incontrarti- la mia risposta fu un semplice -Ah-ah- accompagnato da sorrisetto nervoso. Poi scappai. In realtà andai nel retro. 
OKAY, QUESTA NON CI VOLEVA. 


Spazio autrice: VI PREGO, VI PREGO, CHIEDO PERDONO, SCUSATE, LO SO, E' UN PAIO DI MESI CHE NON AGGIORNO, VI PREGO ABBIATE PIETA' DI ME!  Prometto che mi impegnerò ad aggiornare regolarmente! c: Grazie in anticipo a chi non mi vorrà picchiare e anche a chi recensirà! 
Ps: chi di voi ha visto gli ATL in una delle date italiane? Io ero a Milano, aw.
ALLA PROSSIMA, BOYAAAAAAAAH.


 
  
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