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Autore: ebaxa    08/03/2014    0 recensioni
Questa storia parla di una ragazza ancora innocente, ignara di ciò che è la vita. Incontra il "classico" cattivo ragazzo, ma sta volta è diverso. La storia si svolge durante le vacanze estive, in montagna, in un mondo del tutto lontano dalla sua concezione. Prova nuove esperienze e sentimenti, e piano piano inizia a scoprirne di più su Luca.. Lui non è come si presenta, e Marta cercherà di scoprirlo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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LUNEDI 15 AGOSTO

  • Che ne dite di andare alla festa a Sant’Andrea sta sera? – chiesi speranzosa a Lara e Alice.

  • Sta sera c’è lo Skiuma party qui a Ladole ti ricordo – rispose pronta Lara.

 Per qualche strana ragione non volevo raccontargli di Luca. Non volevo sapessero che lo stavo cercando, e così utilizzavo la scusa delle feste di paese, alla quali sapevo lui non sarebbe potuto mancare.  Il motivo per il quale non dicevo nulla era perché avevo paura che in qualche modo Lara con il suo atteggiamento da prima donna e da “tutti i maschi sono miei” avrebbe cercato di portarmelo via. Senza ombra di dubbio le volevo un bene dell’anima, ma sapevo anche che tre quarti di ciò che diceva erano costituiti da bugie.
La conoscevo sin da quando ero piccola e ci rivedevamo ogni estate a Ladole.  Aveva sempre combinato vari casini ma quest’anno aveva esagerato. Infatti mettendo le corna al suo fidanzato montanaro aveva scaturito la rabbia del resto del gruppo (che costituiva tutti i ragazzi del paese, considerata la grandezza) che la tormentava spegnendole sigarette sulle braccia ed urlandole insulti dietro.
Purtroppo non avevo mai capito la reale versione della storia, considerando che non avevo contatti con gli altri ragazzi, però mi accontentavo.

  • Possiamo venire a casa tua La? –

  • Certo, venite alle tre, ci sarà anche Teo però –

  • Teo?? – urlammo in coro io e Alice

  • Eh si.. Come Martina ha rubato a me Pollo dopo che l’ho tradito, io le ricambio il favore con Teo – rispose con uno strano sorrisetto sotto i baffi.

  • Allora sei una stronza vera, ci vediamo alle 3 Laretta –

 
Eravamo chiuse in casa da circa un’ora con quei due che si sbaciucchiavano sotto le lenzuola e mi stavo annoiando a morte. Così decisi di frugare nei cassetti fino a quando non trovai il diario di Lara. Appena mi vide, invece di ordinarmi di rimetterlo a posto, mi incitò a leggerlo. Non me lo feci ripetere due volte che subito iniziai a leggere la pagina che si intitolava “Amore, sesso e …”.
Inizialmente rimasi sconvolta dalle parole del racconto, anche perché non avevamo mai toccato l’argomento, ma andando avanti a leggere iniziai a essere interessata e rapita, e non mi era mai successo prima.
“E in un secondo il suo dito scese e fu dentro di me, lui era dentro di me”.
Quelle parole mi fecero strano, eppure in quel momento pensavo a Luca, e lo desideravo come mai prima d’ora.

  • Marta sono le 7! – la voce di mia sorella rimbombò tra i miei pensieri.

  • Che cazzo dici? Lara noi ci andiamo a preparare, tra un’ora e mezza dobbiamo essere allo Skiuma Party e ancora dobbiamo mangiare –

  • Andate tranquille, ci vediamo li – rispose lei

 
 
Mia sorella era spaesata, Lara aveva paura che gli stronzi le potessero urlare qualcosa dietro, io mi vergognavo a ballare. Era uno schifo. Inoltre di Luca non c’era neanche l’ombra, ma dovevo immaginarlo, con una gamba rotta non poteva di certo venire a ballare.

  • Hey troia, ho una cosa per te –

Due secondi dopo io e Lara eravamo completamente fradice, ma quella non era acqua, quella era vodka! Stavo per partire a quel pezzo di merda di Carlo, migliore amico di Pollo, ex di Lara, ma per fortuna la diretta interessata mi calmò, chiedendomi di non peggiorare le cose.

  • Io non capisco come tu riesca a sopportare tutto questo. Ti hanno spento una sigaretta sulla pelle, hanno bruciato tutti i tuoi racconti davanti ai tuoi occhi, perché non fai nulla? – le chiesi asciugandomi i capelli.

  • Non voglio creare problemi, loro sono troppi, non voglio peggiorare le cose –

Annuii e andai a cercare Alice per portarla a casa.

Ero triste. Luca non era venuto e non sapevo se avrei mai convinto quelle due ad andare ad un’altra festa di paese, ma non mi sarei data per vinta. Io lo avrei cercato ovunque. Dovevo prendere ciò che ormai era mio.

  
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