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Autore: aguilerasboobs    14/03/2014    1 recensioni
[Fantascienza\\Fantasy]
Travolta da un evento catastrofico Amy dovrà provare di tutto per riconquistrare ciò che era suo di diritto.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Ero alla fermata dell'autobus, pioveva a dirotto ed era freddo, odiavo novembre come mese, era il pegiore.
Il bus non arrivava, ovviamente, come tutte le mattine aveva qualche minuto di ritardo, alzai il volume della musica, 'Missing You' di John Waite, la mia preferita.
Intrvidi l'auobus, mi misi quasi sul ciglio della strada per alzare il braccio e farmi vedere, dubitavo ci riuscisse con quella nebbia.
Si fermò, come sempre pieno zeppo, spingendo riuscì a ritagliarmi uno spazzietto, mi squillò il cellulare, Nicholas, lessi:
"Amy, piccola, dove sei?"
risposi: "In corriera, arrivo.<3", in effetti ero un po' in ritardo, ma non ci davo molta importanza.

Dieci minuti dopo scesi dalla corriera, iniziai a camminare veloce sotto la pioggia, cercando di aprire l'ombrello, quando arrivai davanti all'entrata di scuola, per fortuna non era ancora suonata la campana, mi levai le cuffie, chiusi l'ombrello e entrai dentro, "Ehy! Finalmente!", Jenna, la sua voce così squillante di prima mattina mi irritava, ma la sopportavo, è la mia migliore amica, "Scusa", le dissi,"la corriera è arrivata tardi per la pioggia..", la guardai, era sempre così bella, così impeccabile: capelli rossi, occhi verdi, snella, io, in confronto a lei, ero anonima.
"Comunque", iniziò, "Auguri!", disse felice.
"Per cosa?", la guardai confusa.
"Oggi! E' il tuo compleanno!", fece un enorme sorriso, " Auguri! Sappi che domani sera sei mia, festeggiamo!"
"Veramente pensavo fosse mia.", questa voce la riconoscerei fra mille, Nicholas, mi abbracciò da dietro, mi voltai verso di lui, sorrisi e mi diete un leggero bacio a stampo, brividi.
Jenna sbuffò, "Sìsì...", alzò gli occhi al cielo, "domani sera a casa mia. I miei sono fuori."
"Perfetto.", dissi.
Suonò la campanella, andammo in classe, Nicholas mi fermò prima che entrassi.
"Ci vediamo dopo, ok?", mi sorrise, "Ok.", sussurrai, lui mi si avvicinò e mi baciò.


Finalmente la campanella dell'ultima ora, "Finalmente è finita!", Jenna mi guardò e rise, "Sì, davvero."
Cercai Nicholas con lo sguardo, lo vidi vicino al cancello della scuola, "Ci vediamo domani sera, Amy", Jenna mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
"Andata bene la mattinata?", lo guardai in attesa di risposta.
Mi sorrise, "Sì, tranne che mi ha interrogato di economia, e preso quattro!", rise.
"Sei proprio stupido. Se studiassi magari ti andrebbe meglio, che dici?", dissi ironica.
"Bhè, forse sì.", si avvicinò e mi bacio, la mia bocca si schiuse sotto la sua, e le nostre lingue si intrecciarono. Nicholas è stata la mia prima relazione seria, ci siamo conosciuti tre anni fà, quando lo vidi la prima volta pensavo che fosse uno stupido, uno di quelli che si credono Dio sceso in terra, ma era così dannatamente bello: moro, occhi d'un azzuro chiarissimo, altezza normale, un sorriso mozzafiato. Siamo usciti per due mesi prima di metterci insieme.
Quando sì staccò dal bacio mi prese per mano e iniziammo a camminare verso casa mia.
Arrivammo davanti alla porta, "Lo sai che ti amo, vero?"
Mi prese alla sprovvista, non me l'aspettavo...non sapevo che dire, era la prima volta che me lo diceva. Poi decisi:
"Sì, anche io ti amo.", mi avvicinai e lo baciai con dolcezza.
Dopo ci fù un lungo abbraccio, si staccò, "Ci vediamo domani, e auguri piccola.", "Grazie.", sorrisi, mi baciò a stampo e se ne andò.
Entrai in casa, andai in cuicina dove trovai mia madre.
"Ciao mamma!", sorrisi e le baciai una guancia.
"Ciao tesoro,auguri, è andata bene a scuola?", mi guardò.
"Grazie, e sì..", andai verso il frigo e mi aprii una coca.
"Bene.",sorrise.
Uscii dalla cucina, andai nella mia stanza e mi levai lo zaino dalle spalle, giacca, scarpe, poi andai in salotto e mi buttai sul divano.
Accesi la tv, c'era il telegiornale, stavano parlando di uno strano satellite che lanciava una specie di raggio laser e che avrebbero fatto degli esperimenti, cambiai canale.

Venni risvegliata da mia madre che mi annunciò l'ora di cena, guardai il telefono: erano le otto e mezza. Mi alzai dal divano e andai in cucina a mangiare.
Quando finì, andai nella mia stanza e mi misi a dormire.
  
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