Whoa
… ma ci pensate che sono arrivata all’ottavo capitolo??
Cioè
… è un miracolo!!
Con
qualsiasi altra fanfiction mi sarei già fermata … a corto di idee. Beh,per il
momento l’ispirazione ancora c’è … già già …
Comunque,volevo
ringraziare quelle persone che continuano a recensire [per l’ultimo capitolo :
MoonlessNight
e Inuyasha__girl92
]
,mi
fa davvero tantoooooooooo piacere!!!!!
Comunque,spero
che chi continuerà a leggere questa ficcy voglia commentare e farmi sapere cosa
ne pensa … ne sarei davvero molto felice =) =)
-Sara
[ah,
questo capitolo è raccontato da Bella e oramai non ci sarà quasi più di mezzo la
guerra vampiri vs licantropi ... ora dedicherò i prossimi capitoli a questi due
piccioncini ... e aspettatevi di tutto ....muahahahahaha ...]
“L’addio a casa Black”
(Bella)
Bella
Restammo avvinghiati l’una
all’altro per un tempo
interminabile,finché sentii la sua figura allontanarsi dalla mia con estrema
delicatezza. Alzai lo sguardo sul suo volto,impaurita,chiedendomi cosa fosse
accaduto.
-Nulla … - mi
tranquillizzò,- Non cominci a sentire freddo
veramente?-
-Mm-mm … - annuii
sovrappensiero e stringendomi ancora di più nella mia
giacca.
Possibile che la mia
temperatura corporea,di solito intorno ai quaranta gradi,fosse diminuita così
velocemente e inaspettatamente?
-Andiamo allora … - mi aiutò
ad alzarmi ed insieme raggiungemmo casa Black.
Non riuscivo a guardare il
suo volto,quasi imbarazzata per ciò che era accaduto poco
prima.
In fondo era stato lui a
dare inizio alle scintille,quindi non avevo nulla di cui rimproverarmi
..
E poi,anche se fossi stata
io,non me ne sarei pentita affatto …
Era stata una sensazione mai
provata prima di allora e ne avrei conservato per sempre il
ricordo.
Temevo che non sarebbe
accaduto nuovamente,perciò avrei davvero fatto meglio a non dimenticare
…
Edward mi aiutò a
distendermi sul letto,indolenzita com’ero,e solo pochi minuti dopo,senza
pronunciarsi,uscì velocemente dalla stanza,lasciandosi dietro una scia di …
tensione,preoccupazione.
Non me ne curai,ma
passandomi la lingua sul labbro inferiore riuscii ad avvertire nuovamente la sua
essenza …
Essenza? No,forse era solo
un’illusione … io non riuscivo a cogliere il suo fetore,così come accadeva nei
licantropi nei confronti degli altri vampiri, ma non aveva importanza
…
Nulla in quel momento
contava veramente,
desideravo solo abbandonarmi
ad un sonno profondo.
***
La mattina dopo aprii
debolmente gli occhi e fui accecata dall’inconfondibile brillio della sua
pelle,così simile ad un diamante dalle mille sfaccettature … Indugiai per un
momento sulla luce del sole che filtrava attraverso le tendine della camera di
casa Black,poi mi voltai a guardarlo. Un’espressione angelica dipinta sul
volto,i bei capelli ramati più scompigliati del dovuto; rammentai di averlo
sognato quella notte,ma l’immagine che mi ero figurata nella mente non gli aveva
ovviamente reso giustizia.
-Ben svegliata … -
mormorò,elargendomi un ampio sorriso.
In tutta risposta mi limitai
a sorridere e ,con le gambe piuttosto intorpidite,mi rizzai dal
letto.
-Allora? Sei andato a
caccia? Notizie sulla battaglia?-
Al suono di quelle parole lo
vidi rabbuiarsi in viso. Lo scrutai a lungo,mentre si alzava a sua volta e
prendeva a misurare la stanza a grandi passi.
-Vorrei davvero sapere cosa
sta succedendo . – rispose in un sussurro,rifilandomi una fugace
occhiata.
-Che intendi
dire?-
Scosse impercettibilmente la
testa ed evitò la mia domanda,-
Avevo in mente .. qualcosa per questa
mattina.-
Sorrisi compiaciuta,e l’idea
di dover raggiungere i combattenti scomparve immediatamente dalla mia
testa.
-Ah
si?-
-Già .. – rispose,sorridendo
a sua volta,- Pensavo di … ecco,volevo farti visitare un
posto.-
-Uhm … e dove si trova?-
domandai per non sembrare troppo entusiasta della
risposta.
-Nei boschi.- rispose. Mi
irrigidii e i miei pensieri volarono subito ai licantropi del branco che erano
stati assegnati a quelle zone.
-Non ti preoccupare … - mi
rassicurò,quasi mi avesse letto nel pensiero ,- Sembra che ognuno abbia
abbandonato la zona al quale era stato assegnato. Anche Forks sembra …
innocua.-
-Scherzi?-
-Come potrei se si tratta di
qualcosa di così importante?- rise divertito.
-Okay … quindi in
teoria,potremmo anche abbandonare questa catapecchia?!- gridai entusiasta,e non
mi sforzai di non lasciar trapelare l’entusiasmo dalla mia
voce.
-Esatto. Perciò … che ne
dici di visitare la casa dei terrificanti succhiasangue?- domandò,passandosi una
mano tra i capelli.
Oramai non stavo più nella
pelle.
Avrei risposto sì con tutto
il fiato che avevo in gola,ma sarei
potuta risultare sovreccitata,quindi mi limitai ad annuire con il
capo.
***
Arrivammo a casa Cullen nel
tardo pomeriggio,visto che avevo trascorso quasi tutto il giorno a raccattare
tutte le mie cianfrusaglie nella dimora dei Black. Dissi addio a quella casa con
ben poco nostalgia,che scomparve definitivamente quando mi ritrovai di fronte
alla maestosa,nonché magnifica, abitazione dei
Cullen.
Fu necessario uno strattone
di Edward per costringermi ad entrare,incantata com’ero a rimirare quella
costruzione. Mi scortò sin nel garage,dove potei notare con una punta di
gelosia,che tutti,e dico proprio tutti,i componenti di quella famiglia
possedevano un auto di gran lusso. A partire dalla Volvo tirata a lucido di
Edward alla Porsche 911 Turbo di Alice.
L’interno della casa era
luminoso,spazioso e arioso … mi sembrava impossibile che esistesse un luogo così
.. perfetto.
Ma che si addiceva
pienamente alla natura della persona che mi era accanto in quel
momento.
Depositai i miei bagagli
nella camera stessa di Edward e non potei fare a meno di avvampare debolmente
quando notai il grande letto nel mezzo della stanza … Assurde immagini
comparvero nella mia mente,ma mi affrettai a cancellarle,temendo che Edward
potesse intuire qualcosa.
Quando ebbi terminato il
giro turistico della dimora,mi accomodai sul tappeto della camera in cui ci
trovavamo,e guardai al di fuori dell’ampia vetrata che correva lungo una delle
pareti: era il crepuscolo,e la luna cominciava a far
capolino.
Restammo in silenzio a
lungo,mentre Edward faceva scorrere le dita lungo alcuni dei tanti cd contenuti
dagli svariati scaffali lì presenti. Fui quasi sul punto di domandargli che
genere di musica amasse ascoltare,ma mi bloccai appena lui stesso fece partire
un brano … musica classica,un autore che non avevo mai udito. Forse mi suggerì
anche il nome,ma ero fin troppo concentrata a seguire il tono melodioso e
armonico di quella composizione … Era dolce,e quasi mi stupii del fatto che una
persona come Edward ascoltasse quella roba.
Passarono forse due o più
minuti,ma il brano non sembrava voler terminare .. e a quel punto vidi la mano
di Edward allungarsi fino a sfiorare la mia e afferrandola mi costrinse ad
alzarmi. Lo fissai con aria interrogativa ma lui mi rivolse semplicemente un
ennesimo sorriso e cingendomi la vita con le braccia,cominciò a muoversi a passo
di danza …
-Edward … io non …
-
Ma lui si affrettò a
portarmi un dito alle labbra e ricominciò con quei movimenti che non riuscivo
minimamente a seguire. Cercai di rammentare una sola volta in cui avessi danzato
in vita mia,ma le uniche possibilità che mi si erano presentate erano stati i
balli di primavera e fine anno a Phoenix,ai quali mi ero rifiutata di
partecipare. Mi chiesi cosa stesse pensando Edward in quel momento,così assorto
.. concentrato sul mio volto. Tentai di sorridergli,ma ero troppo a disagio …
sentivo i miei piedi che urtavano i suoi,ma lui si limitava semplicemente a
sorridermi incoraggiante
….
La musica continuò ad
echeggiare nella stanza,nella mia mente,per diversi minuti,ed anche quando
terminò,Edward non cessò di volteggiare,trascinandosi dietro tutta la mia
goffaggine.
Odiavo pensare,sapere …. Che non riuscivo a muovermi a passo
di danza con la stessa naturalezza con cui effettuavo la mia trasformazione in
licantropo … possibile che lui fosse tanto
perfetto?
Già … a quanto pareva era
possibile.
Oramai anche la stanza
sembrava volteggiare,e quell’improvvisa sensazione di vertigini che iniziai a
provare,mi spinse ad appoggiare il capo contro il petto di Edward … lui mi
strinse ancora di più a sé con una delicatezza innaturale,e lasciò scorrere le
sue dita lungo la mia schiena .. Era un contatto piacevole,unico … Gli cinsi il
collo con le braccia e inspiegabilmente lacrime amare cominciarono a rigarmi il
volto.
Cercai di
nascondergliele,affondando ancora di più nella sua camicia. Non riuscivo a
comprenderne la causa …
Ma alzando leggermente lo
sguardo sul suo volto,vidi chiaramente la risposta … la lessi nei suoi
occhi,nella sua espressione: era lui,lui la causa delle mie
lacrime.
Era una sensazione che non
provavo da tempo,forse mai davvero provata …
Sentivo che non volevo perdere la causa delle mie
lacrime. Avrei lasciato che continuassero a scorrere solo se la causa fosse
stato lui. Ciò sarebbe significato
che lo .. amavo più di ogni cosa,lo
consideravo ciò che di più importante avessi mai potuto
ricevere.
Forse non era lo stesso ciò
che lui provava nei miei confronti … Ma i miei sentimenti,in ogni cosa,non
sarebbero cambiati.
-Bella?- mi richiamò
preoccupato. Intuii immediatamente che si fosse accorto delle
lacrime.
Cercai di evitare il suo
sguardo,ma una sua mano arrivò a sollevarmi il mento,e allora fui costretta
a guardarlo in
viso.
-Cosa c’è?
–
-Niente,niente ... –
risposi,scuotendo vigorosamente la testa.
-Qualcosa non va? Vuoi
tornare ... –
-No,no Edward.- lo
interruppi,cercando di risultare il più calma
possibile.
-E allora ... queste?-
continuò,asciugandomi alcune lacrime con un
dito.
-Bella,- sospirò,- non
voglio che tu abbia problemi ... parlami,dimmi quello che ...
–
-Edward,smettila.- lo
zittii,rifilandogli un’occhiata disperata.
-Se ho fatto qualcosa,voglio
saperlo. Voglio esserne messo al corrente. Non voglio assolutamente che te ....
–
Sospirai rumorosamente e
affondai nuovamente il volto contro il suo petto freddo e duro come il
marmo.
-Sul serio Bella,se sono io
la causa di queste lacrime ... –
Perfetto. Aveva intuito
tutto. Non nel senso desiderato,ma ci era andato
vicino.
-No ... Edward,falla finita
... –
-Bella,ti prego ... mi stai
facendo impazzire. Posso stare tranquillo se so che ogni tanto potresti
scoppiare a piangere ... inaspettatamente?-
-Certo che puoi ...
–
-No
invece.-
-Ok Edward.- mi
rassegnai,alzando nuovamente lo sguardo ed incatenandolo al
suo.
-Sì?-
-Dimmi,cosa provi per
me?-