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Autore: _redsky_    17/03/2014    2 recensioni
"Baltimora. Eccoci quì. Papà posa la sua mano sulla spalla della mamma, e mamma posa la sua mano sulla mia; mi giro un attimo a guardare la gente che passa, sperando che qualcuno mi trattenga lì, continuando ugualmente a camminare, ed una volta che mamma mi tira per un braccio, eccomi catapultato sull'aereo. Beh, buon viaggio."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alex Gaskarth
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho appena acconsentito ad accompagnare mamma a fare la spesa, deve ancora ambientarsi anche lei, quindi non mi andava di lasciarla sola..
Qui i supermercati non sono molto diversi da quelli londinesi, alla fine è solo una montagna di cibo, uguale a paradiso per i miei occhi e il mio stomaco esigente. Prendo il carrello ed entro seguendola.
Mi aggiro tra i corridoi con costante lentezza, guardando attentamente gli scaffali, e scrutando le nuove marche, i nuovi tipi di cibo.
"Qui mangiano solo schifezze" dice mamma
"Bene, una volta ogni tanto bisogna omologarsi al resto delle persone, quindi inizia la scorta di patatine e caramelle" dico sorridendo
"Fa pure, ma quando ti farà male lo stomaco non piagnucolare"
"Mamma, per l'ennesima volta, ho sedici anni. S e d i c i"
Lei mi volta le spalle e prende il resto delle cose che le servono, e poi ci dirigiamo verso la cassa.

"Ma guarda quanta roba hai preso" mi rimprovera lei
"Non ti preoccupare per le troppe buste, tanto nella nuova casa abbiamo l'ascensore" pongo fine ai suoi problemi
"Su, sali in macchina e andiamo"

-

 Dopo averla aiutata a disfare la spesa, mentre lei cucina e aspettiamo papà, vado in camera e mi butto sul letto.
Sono stanco.
Anche se devo dire che oggi non ho fatto nulla, e temo sarà così per un bel pó.
Almeno fin quando non inizierà scuola, mi faró una vita sociale e fin quando qualcuno non si degnerà di parlarmi. Forse dovrei uscire un pó, ma non conosco ancora la zona e sono solo; potrei perdermi.

Qualcuno ha presente quelle sere in cui cerchi di trovare un senso a tutto e finisci per farti divorare dalla malinconia?
Mi sento precisamente così. Come un ghiacciolo che si scioglie al sole: destinato a sparire.
Penso proprio che stasera non cenerò, ho tutto chiuso, lo so, è difficile da credere.

Mi avvicino alla finestra, spengo la luce e lascio solo che i miei pensieri se ne vadano per la loro strada. Apro la tenda e noto che il Coffeeshop è ancora aperto: quì è tutta un'altra storia, la vita è di notte, anche nei posti più impensabili, anche davanti i gradini di una chiesa, o davanti la porta di una qualsiasi abitazione: qui c'è la vita. Ma io?
Io me ne sto ad aspettare con Christie Road dei Green Day nelle orecchie.

Staring out of my window
Watching the cars go rolling by
My friends are gone I've got nothing to do
So I sit here patiently
Watching the clock tick so slowly
Gotta get away
Or my brains will explode
Give me something to do to kill some time
Take me to that place that I call home
Take away the strains of being lonely
Take me to the tracks at Christie Road.


Bella eh? Ha sempre uno strano effetto su me, penso proprio di amarla.
A volte è come se io e i Green Day ci conoscessimo da una vita; hanno la solonna sonora per tutto.

E così sto per addormentarmi, con la dolce musica che mi fa da cuscino.
Oggi il tipo con il ciuffo biondo seduto al Coffee non l'ho visto. 
Peccato; non so perchè, ma ci tenevo.
Riprovo a controllare, ma nulla.
Forse è troppo tardi, forse è a casa come me, o forse già dorme, come sto per fare io.

Spero di vederlo domani.
  
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