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Autore: Artemis97    17/03/2014    5 recensioni
Avvertimento: i personaggi sono OOC
Naruto è stufo della sua vita, tutto troppo monotono e poi si sente debole e cova dentro di se il desiderio di vendicare il suo maestro Jiraja. Vuole annientare l’organizzazione Alba con qualsiasi mezzo e a qualsiasi costo anche se questo comprende le morte dei suoi amici.
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sai, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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EPILOGO
 
La verità può distruggerti, soprattutto se non si è preparati ad affrontarla.
Naruto non lo era.
 
I suoi genitori avevano dato la vita per il villaggio, avevano dato la vita per difenderlo e avevano imprigionato Kyuubi nel suo corpo.
Solo una raccomandazione: “consideratelo un eroe”
 
Certo, proprio da eroe era stato trattato!
Aveva sofferto, odiato, patito maltrattamenti ingiusti e parole maligne solo perché suo padre aveva deciso di poter sacrificare tranquillamente la sua anima per sigillare un demone dentro il corpo del figlio!
 
No, Naruto non era pronto a sentire la verità che Tezuo gli stava raccontando, Naruto non voleva neanche ascoltarla!
Ma la sentì e rimase completamente assorbito dal racconto dell’altro.
 
I suoi genitori erano molto giovani, molto buoni e animati dalla volontà del fuoco.
 
La stessa volontà che un tempo aveva arso il cuore di Naruto, la stessa volontà che lo aveva portato a essere un grande anche se ostacolato da molti.
Poi il suo maestro era morto, l’unica persona in cui aveva veramente confidato.
Ma anche il suo maestro Jiraja aveva sbagliato in molte cose, egli era il suo padrino!
 
Glielo aveva appena raccontato Tezuo chi era in verità Jiraja per lui e una cocente delusione aveva riempito il suo cuore: era il suo padrino e mai una volta era andato da lui quando era un bambino. Tutte le volte in cui veniva picchiato, maltrattato, dove era il suo padrino? Dove era quella persona che, alla morte dei suoi genitori, avrebbe dovuto prendersi cura di lui?
Beh, certo, che domanda sciocca: era a spiare le signore mentre si facevano il bagno per scrivere i suoi libri!
Come faceva a non domandarsi mai una volta che cosa gli stava succedendo? Come faceva a non preoccuparsi mai per lui?
 
Tezuo sorrideva nostalgico mentre gli parlava del passato.
Tezuo sembrava davvero partecipe quando gli raccontò come era stato trattato al villaggio, lui si dimostrò comprensivo, anzi disse che quelli della Foglia erano stati sciocchi.
“Giudicare un bambino che non aveva fatto niente, trattarlo così male!” aveva detto con sincero odio, Kyuubi si era accoccolata al fianco del vecchio come a confermare che le sue parole erano vere.
E Naruto desiderò che fosse stato Tezuo il suo padrino perché lui non lo avrebbe mai abbandonato alla Foglia a vivere da solo per tutti quegli anni, perché Tezuo, lo sentiva, lo avrebbe preso con se e gli avrebbe insegnato a essere una persone migliore, perché Tezuo non lo avrebbe mai fatto cadere nell’oscurità come gli era successo. 
 
E il suo cuore si riaprì di nuovo alla possibilità di voler bene ad una persona che non fosse Kyuubi, anzi era certo di essersi già affezionato al vecchio.
Lo stesso vecchio che si rivelo un ninja e che gli insegnò le sue tecniche segrete, gli insegnò un’altra arte di combattimento, una molto antica con qui avrebbe potuto prendersi la sua vendetta.
 
Partì una settimana dopo con gli insegnamenti di Tezuo radicati nel suo essere. La sua idea a fine allenamento non era più di vendicarsi, all’inizio aveva pensato di usare quei insegnamenti per prendersi una vendetta, di uccidere e mutilare, invece si ritrovò a ponderare la cosa in modo diverso: quella era la sua rivincita.
 
La sua rivincita sulla vita, sul suo destino sfortunato e avverso. Quella era la sua rivalsa, il momento di far valere il suo desiderio di vivere senza costrizioni e restrizioni.
 
E così annientò l’Alba pezzo per pezzo.
 
Uccise Kisame, stranamente con lui non c’era Ithaci, non c’era nessuno.
Fece fuori anche il resto dell’Alba lasciando per ultimi Konan e il suo compare con il rinnegan. Questi gli raccontarono una storia: la loro.
Poi si fecero uccidere, troppo stanchi di lottare, troppo distrutti dall’aver compreso di aver ucciso e combattuto per un idea insensata. Così, nella morte, si ricongiunsero con il loro compagno, il loro caro amico morto quando erano dei ragazzini.
 
Diede la caccia a Madara poiché Konan lo aveva avvertito, gli aveva detto chi era veramente Tobi e quali erano i suoi piani.
Lui si che fu un avversario difficile da battere, nella lotta dovette più volte fare forza su di se per alzarsi, per non cedere. Animato di nuovo dal vero spirito del fuoco.
La volpe fedelmente era al suo fianco, lasciava a Naruto il libero utilizzo del suo ciakra rosso sangue e combatteva con lui.
Vinsero, vinsero e quasi non ci credettero.
 
Si erano lasciati andare a una risata liberatoria, felici di esserci riusciti.
Avevano vinto e avevano avuto la loro rivalsa.
 
Tempo di riprendersi e Naruto e Kyuubi erano di nuovo in viaggio diretti a quella che sarebbe stata la loro casa per molto tempo ancora. Andarono da Tezuo pronti per una nuova vita.
 
Angolo dell’autrice
 
Okay, letto i vecchi capitoli mi sono accorta di quanto superficialmente avessi scritto questa storia così ho deciso di chiuderla lasciando però un finale aperto.
Lascio alla vostra immaginazione pensare a cosa succederà: Ithaci si avvicinerà di nuovo a Naruto?
Sasuke e gli altri lo troveranno?
Chi sceglierà tra i due il biondino e come continuerà la sua vita?
 
Inoltre specifico che ho voluto che Naruto rimanesse da Tezuo per ovvie ragioni: quelli della Foglia lo hanno bistrattato per anni e anni, perché lui doveva tornare in un luogo dove era stato deriso da tutti?
E poi, nonostante mi spiaccia per Jiraja e lo trovavo simpatico e tutto, perché questi non è mai andato a vedere come se la cavava Naruto quando era un bambino? Anche se pensava che lui fosse stato dato in adozione a una bella famiglia felice, era il suo padrino porca miseria! Avrebbe dovuto andare a dargli un’occhiata una volta tanto!
 
P.S. Tezuo racconta la verità a Naruto sul suo passato che lui conosceva appena, sapeva soltanto che suo padre Minato aveva dato la vita per il villaggio, ma non conosceva i dettagli e ne chi fosse sua madre e la reale identità di padrino di Jiraya.
 
Con questo è tutto. 
 
Spero di aver scritto al meglio questo capitolo, alla prossima!
 
Grazie mille per avermi seguita,
Bacioni,
Artemis97
 
  
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