Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: kerryjackson95    17/03/2014    1 recensioni
La piccola Susie era una dolce, intelligente e bella come tutti i bambini; sua madre era drogata e suo padre chiuso in un manicomio; Anna, sua sorella maggiore, era l'unica che l'amasse e si prendesse cura di lei, ma un brutto giorno morì investita da un camion mentre stava andando al mercato. Susie fu mandata dal nonno che si ubriacava e la violentò per due anni. Nei momenti di sconforto Susie saliva nella sua stanza per ascoltare il suo carrilon. Un giorno il nonno uscì di casa lasciandola in balia di se stessa, al suo ritorno trovò Susie morta in una pozza di sangue, in fondo alle scale: non si seppe mai chi la uccise, le sue ceneri furono buttate nel fiume perchè al nonno non interessavano. Perchè Susie fece questa fine atroce? Perchè nessuno arrivò in tempo a salvarla. Ma se qualcuno l'avesse salvata? Chi meglio di Michael? Susie è solo una de tanti bambini che hanno sofferto ingiustamente, ecco perchè penso sia importante regalarle almeno con la fantasia un finale più dolce e una storia un po' meno dura: perchè Susie ha visto cose che nessun bambino dovrebbe mai vedere.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Michael Jackson, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Michael parcheggiò in cima alla collina, spense il motore… lui e Diana rimasero in silenzio… la luna brillava su di loro. Diana era così bella:
“Diana, ascolta c’è un motivo per cui ti ho portato qui!”
Il cuore di Diana si fermò, lui lesse la sua preoccupazione:
“Sta tranquilla, non mi trasformo in un lupo mannaro ora!”
Lei rise dolcemente…
Lui le prese le mani: “Insomma. .. Io non sono bravo con le parole… è anni che ti conosco e ecco… ti ho sempre amato!”
Diana strabuzzò gli occhi, una lacrima le cadde dal viso:
“So che ti sembrerà strano, ma tu sei l’unica persona di cui potrei fidarmi, su cui ho sempre potuto fare affidamento quando avevo qualche problema, che non mi ha mai lasciato solo, non mi ha mai tradito, che non mi tratta come una specie di dio (disse questa frase con un tono di rabbia, ripugnanza e dolore).  Ho sofferto molto, sono stato solo… ma anche nei momenti più bui la fiamma che mi rischiarava la via sei stata tu e se non fosse stato per te io non avrei mai conosciuto i piaceri della vita di un ragazzo normale. Ogni volta che sto con te io sono me stesso, non ho paura, dimentico ogni problema e sento che con te potrei fare tutto…”
Michael abbassò la testa, iniziò a piangere silenziosamente.
Diana lo abbracciò e sussurrò con gli occhi pieni di lacrime:
“Anch’io ti amo Michaelino. Ti ho sempre amato e non te l’ho mai detto… mai… non mi sneto alla tua altezza, ma ti amo.”
“Vorresti essere la mia fidanzata?”
“Ti sposerei anche domani.”
Michael l’abbracciò e le accarezzò i capelli baciandola appassionatamente, poi le spostò i capelli baciandola dolcemente sul collo, lasciandole una scia umida. Poi le mordicchiò l’orecchio e dopo aver smesso un attimo per prendere respiro disse:
“Quanto mi è mancato tutto ciò, l’ho sognato per troppo tempo.”
“Perché hai smesso?” chiese Diana baciandolo sul collo con bacetti delicati. Lui continuò a baciarla sul collo mentre Diana sospirava e sorrideva di felicità.
Dopo essersi coccolati per venti minuti Michael disse:
“Torniamo a casa. Susie ci aspetterà! Per te va bene se l’adottiamo?”
“Voglio un sacco di bambini, lei sarà a prima e poi insomma, è anche grazie a lei mio angelo se ora ho te.”
Dopo un ultimo bacio Michael sfrecciò verso casa. Appena arrivarono a casa Diana disse: “Susie dorme?”
“Michael si portò un dito sulle labbra: “Silenzio!” sussurrò, guarda disse sedendosi sul letto di Susie.
Michael teneva in mano un quadernetto: il quaderno dei disegni i Susie;  l’ultimo disegno ritraeva lei Michael e Diana per mano a lei e sopra c’era scritto: la mia famiglia.
A Diana e Michael vennero le lacrime agli occhi, le diedero un bacio sulla fronte a testa e dopo averle rimboccato le coperte uscirono dalla stanza.
Decisamente Susie si era affezionata a loro: non potevano abbandonarla, aveva sofferto troppo. Aveva bisogno di una famiglia, era n innocente angioletto senza colpa che finalmente aveva avuto un po’ di felicità.
Michael si sentì felice, rinato pieno di grinta: ora la sua vita non era più incentrata sulle esibizioni e i concerti che ti danno un’ora di gloria e poi una volta che le luci dei riflettori si sono spente sei più solo di prima; ora aveva due angeli, i suoi due più preziosi tesori da proteggere, difendere e rendere felici: la sua figlia adottiva, Susie e la sua prossima mogliettina Diana, la donna che aveva sempre sognato: dolce, buona, affascinante, sensuale,  bella, ma soprattutto dolce, buona, sensibile, profonda, leale, fedele e piena di amore.
Diana era al settimo cielo, la sua vita era cambiata, come si dice… dalle stalle alle stelle… il giorno prima era una ragazza invisibile segretamente innamorata di un ragazzo che pensava di non poter mai avere; il ragazzo dei suoi sogni; ora era la sua fidanzata anche se lei si vedeva già come sua moglie; con una bambina a cui non pensava di poter essere così legata, dolce e buona che amava già come se fosse sua figlia.
Certo non sarebbe stato facile: l’adozione è una cosa lunga, il matrimonio anche e poi per il resto del mondo loro erano sempre Michael Jackson, la moglie di Michael Jackson e la figlia adottiva di Michael Jackson…  o meglio lo sarebbero stati dato che per ora il mondo non lo sapeva ancora… Susie, l’adozione, il matrimonio che ci sarebbe stato tra lei e Michael: sarebbe stato tutto sotto i riflettori, sbandierato al mondo? Ci sarebbero state complicazioni con l’adozione di Susie? Avrebbero avuto un po’ di privacy o sarebbero stati sotto gli occhi di tutti… completamente trasparenti?  Erano tutte incognite…
Ma quando hai accanto a te le persone che per te sono le più importanti al mondo e rappresentano il tuo mondo e tutto quello che hai… dov’è il problema? L’amore sopporta tutto anche le cose più brutte… avrebbero superato ogni problema tutti loro tre ne erano convinti e questo bastava…  chi se ne importava come li avrebbe visti il mondo? La gente?  I media? Per loro tre erano una famiglia fantastica: la famiglia Jackson… il loro mondo composto dal vedere realizzati i loro sogni più reconditi in un modo ancora più bello di quello che avevano immaginato.


Angolo autrice: Ecco la storia è finita attendo recensioni spero vi sia piaciuta...
  
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