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Autore: LiveWithoutWarning    20/03/2014    1 recensioni
"Amanda lo guardò. Era molto particolare. Aveva i capelli neri tutti in disordine da cui spuntava una ciocca bionda. Era vestito di nero e aveva la maglietta dei Ramones.
Jack si girò verso di lei e le tese la mano –Piacere- disse –Io sono Jack e tu?-"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Gaskarth, Jack Barakat, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“She... 
She screams in silence 
A sullen riot penetrating through her mind 
We... 
Wait for a sign 
To smash the silence with the brick of self-control” 
 


 
AMANDA
 
-Amanda!!- urlò sua madre dalla cucina. –E’ il primo giorno di scuola!! Svegliati!-
Amanda aprì piano gli occhi e si ritrovò a fissare il soffitto. Si alzò e mentre si vestiva con i suoi soliti vestiti neri, un po’ troppo grandi per la sua corporatura minuta, cominciò a pensare a ciò che la aspettava oggi. “Primo giorno di superiori. Sarà diverso. Non resterò la solita sfigata. Forse starò simpatica a qualcuno.”
Andò in cucina dove sua madre la guardò perplessa. –Vuoi davvero indossare quella felpona dei… Come si chiama quel gruppo?-
-Green Day, mamma.- disse scocciata –E sì la voglio indossare. Non m’importa quello che pensano gli altri.-
Sapeva che sua mamma avrebbe preferito che fosse come tutte le ragazze della sua età, vestite carine e patite di shopping in negozi di marca. Ma lei era felice di come era, anche se le sarebbe piaciuto che qualcuno, invece che guardarla strana per il piercing al naso, le avesse rivolto la parola.
Andò in bagno e si contornò gli occhi di nero. “Questo è il massimo trucco che mi metterò” pensò.
Uscì di casa. I suoi capelli blu scuro svolazzavano leggeri nell’aria mattutina di Baltimora. Si mise le cuffie nelle orecchie e cercò di non pensare a nulla se non alla voce di Kurt Cobain.
Arrivò davanti a scuola. Cercando di non farsi notare entrò e si avviò verso la classe di storia.
Si sedette all’ultimo banco. Guardò i suoi compagni “Sono tutti così fottutamente uguali.” pensò “Stesso taglio di capelli, stessi vestiti di marca e tutti che mi rivolgono lo stesso sguardo di disprezzo.”
Il banco di fianco a lei era l’unico vuoto. “Perfetto!” pensò “E’ esattamente la stessa merda. Uguale alle medie.”
Entrò il professore che fece l’appello e cominciò a spiegare un po’ come funzionava la scuola.
Amanda tirò fuori dalla zaino un quadernino e cominciò a disegnarci sopra e a riempirlo di scritte di canzoni. Dopo circa dieci minuti la porta si spalancò e entrò un ragazzo di corsa. Era sudato e ansimante. Si sedette di corsa vicino a lei e le sorrise. Lei lo guardò perplessa.
-E tu sei?- Disse il professore, evidentemente scocciato.
-Jack Bassam Barakat- disse il ragazzo.
Amanda lo guardò. Era molto particolare. Aveva i capelli neri tutti in disordine da cui spuntava una ciocca bionda. Era vestito di nero e aveva la maglietta dei Ramones.
Jack si girò verso di lei e le tese la mano –Piacere- disse –Io sono Jack e tu?-
-Amanda- rispose lei.
-Fighi i tuoi capelli!- disse sorridendo. Poi posò lo sguardo sulla maglietta di lei. –Cazzo, finalmente ho trovato qualcuno che ascolta buona musica!-
I due passarono il resto delle lezione a parlare dei loro gusti musicali. Jack le disse che sapeva suonare la chitarra e che magari un giorno poteva venire da lui, così le avrebbe fatto sentire qualcosa.
In quel momento suonò la campanella. Lui si alzò di corsa. –Ci vediamo in mensa Amanda!- e corse via.
Amanda passò il resto della mattinata pensando all’ora di pranzo. Jack era proprio come lei e si sentiva strana al pensiero di aver davvero fatto amicizia con qualcuno. Quando suonò l’ultima campanella della mattinata lei si avviò veloce verso la mensa.
Jack era seduto ad un tavolo in fondo alla sala con altri tre ragazzi. Amanda pensò fosse stupido andarlo a disturbare visto che era con i suoi amici e lei non poteva essere di certo la ragazza più socievole con cui Jack aveva fatta amicizia .
Così, triste e di nuovo sola, prese qualcosa da mangiare e si sedette ad un tavolo, sperando che la giornata finisse presto.
Quando tornò a casa sua madre cominciò a tempestarla di domande. Lei rispose a monosillabi e se ne andò in camera sua, saltando la cena.
Si mise ad ascoltare She.
“She… she screams in silence…”. Ripetè queste parole a bassa voce. “Sono io la ragazza di questa canzone. Parla davvero di me.” Si addormentò con questo pensiero nella testa.
 
JACK
 
-Jack!!- urlò sua madre –Se non alzi quel culo dal letto metto in radio Justin Bieber a tutto volume!!-
A quelle parole Jack si buttò letteralmente giù dal letto e urlò a sua madre che era sveglio.
Si vestì e andò verso la porta di casa.
-Jack Bassam Barakat!-  gli urlò di nuovo sua madre. –Vedi di impegnarti quest’anno a scuola, se no la chitarra la ritroverai fatta a pezzi nel cassonetto della spazzatura!!-
Jack chiuse la porta con un tonfo e bussò alla porta della casa affianco.
-Arrivo!- urlò una voce da dentro casa.
Alex, il suo migliore amico, uscì di casa e gli saltò addosso. –Hey bel maschione!- gli urlò ridendo. –Le ragazze continuano a darti buca eh?-
-Non era un appuntamento quello di ieri! E comunque oggi ho storia quindi le parlerò.- disse lui convinto.
-Vuoi chiederle di uscire?- gli chiese Alex.
-Voglio solo conoscerla meglio, è una ragazza davvero simpatica, te la presenterò.-
Nel frattempo erano arrivati davanti a scuola e si incontrarono all’entrata con Zach e Rian.
Parlarono e scherzarono un po’ finché non suonò la campanella.
Jack salutò gli amici e un po’ agitato entrò nella classe di storia. Si sedette vicino ad Amanda.
-Hey!- le disse. –Ieri non ti sei fatta vedere a pranzo…-
-Ho visto che eri con degli amici e non ho voluto disturbarti- gli spiegò Amanda.
-Ma va! Non ti devi preoccupare di loro!- le disse – Anzi oggi te li presento se hai voglia di unirti a noi per mangiare.-
-Silenzio!- urlò il prof –se vi sento ancora fiatare faccio una verifica a sorpresa su tutto quello che avete fatto alle medie!-
Amanda prese il suo quaderno, strappò un pezzo di carta e scrisse:
 
Ci vediamo a pranzo Barakat.
 
Jack prese il bigliettino e sorrise. Quella ragazza cominciava ad interessargli sempre di più.
 

 

  
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