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Autore: CrazyFantasyWriter    20/03/2014    3 recensioni
Mi chiamo Cristina, ma provate a non chiamarmi Cris e vi troverete con la testa spiaccicata al muro. Vivo a Milano, ho diciotto anni e adoro immensamente Michael Holbrook Penniman Jr. Non mi piacciono solo le sue canzoni, mi piace anche la sua personalità, il suo carisma... il suo essere pazzo. Mi chiedete se l'ho conosciuto di persona? Si, non so ancora se per mia fortuna o per mia sfortuna, sta a voi decidere. Volete davvero leggere di come mi sono ritrovata a casa di Mika, di come ho scoperto di essere innamorate di lui, di come lui ha imparato a leggere Dante e di come insieme abbiamo ammazzato le giornate di noia totale? Ehm... si, anche Mika ha dei momenti di noia, pochi, ma anche lui li ha.
Bene, se siete sicuri, ma solo se lo siete veramente andate avanti.
Che la pazzia contagi anche voi!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20- Let her go

E' quasi mezz'ora che aspetto David. Non so cosa mi abbia spinto ad ascoltarlo, ma voglio almeno sentire cos'ha da dirmi.

Guardo dall'interno dell'auto ferma la gente che passa. Sembrano tutti così spensierati e felici nonostante il cielo sia grigio e faccia freddo... A nessuno importa che io e Cris ci siamo lasciati, infondo cosa siamo noi in confronto a tutta la popolazione della Terra? Continuo a guardarmi intorno alla ricerca di David, ma non lo vedo.

Accendo l'autoradio e mi sposto da una stazione all'altra, ma non c'è nulla che mi ispira, poi finalmente risento quelle note che mi hanno catturato fin dalla prima volta che le ho ascoltate.

Cos you only need the light when its burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go


E' proprio bella questa canzone, ho fatto bene a farla cantare a Violetta, sono sicuro che piacerà anche questa sera. Ormai siamo quasi alla fine, i ragazzi devono tenere duro.

La canzone finisce e due deejay cominciano a parlare proprio di XFactor, per scaramanzia non ascolto mai quello che si dice dello show prima della puntata e oggi vale la stessa regola, perciò spengo e ritorno a guardare oltre il finestrino oscurato.

Tamburello con le dita sul volante.

Se David voleva vendicarsi per quella volta che gli ho attaccato il telefono in faccia, lo sta facendo nel peggiore dei modi facendomi aspettare in pieno centro a Milano.

Comincio a canticchiare una melodia a caso tenendo il tempo con le mani sul volante.

Mi piace il motivetto che è venuto fuori. Lo ripeto un paio di volte per non dimenticarlo, appena avrò un momento libero dovrò mettermi al piano e provare a suonarlo, non è male. Potrebbe diventare una canzone sulla speranza o potrebbe semplicemente parlare dei sorrisi della gente che mi circonda in questo momento o ancora: potrebbe parlare di un uomo che aspetta il suo ex-ragazzo chiuso in una macchina nera dai vetri oscurati.

Sorrido.

E' tutto così assurdo!

Bastava davvero così poco per trovare l'ispirazione per un nuovo brano?

Sto ancora ridendo quando vedo David passare accanto alla mia auto. Abbasso leggermente il finestrino e gli faccio cenno di entrare.

Lui mi sorride ed entra.

All'improvviso tutti i pensieri positivi di prima svanisco.

David è seduto affianco a me, mi sorride, ma io non posso ricambiarlo.

Metto in moto.

“Mi sei mancato” dice in francese.

Non rispondo.

“Dobbiamo parlare di quello che è successo a Londra. Io... non volevo dire quelle cose, sai che non volevo dirle”

“Le hai dette” rispondo solamente.

“Non ho smesso un solo giorno di pensare a te da quando abbiamo litigato. Ero geloso. Prova a metterti nei miei panni. E' difficile vederti mezzo nudo a ogni concerto... soprattutto perché io per il mondo non sono nessuno”

“Allora sei invidioso, non geloso” dico accostando.

Scendiamo dalla macchina e cominciamo a camminare per una via stretta.

“Non sono invidioso” ribatte.

“Hai detto che tu per il mondo non sei nessuno e io invece sono qualcuno, vero?”

“Non intendevo...” cerca di scusarsi.

“Ecco. Vedi perché è finita? Vedi perché non ho più voluto parlarti?”

Si passa una mano fra i capelli e io sento la mia pazienza svanire in un colpo solo.

“Sei tu che hai voluto che ci mettessimo insieme” sussurro, “Sapevi quello che rischiavi. Sapevi cosa avresti dovuto sopportare. Sapevi che non avrei mai voluto dirlo a nessuno che non fossero i miei e i tuoi parenti”

“E infatti sono qui per chiederti scusa” dice.

Mi fermo e mi volto verso di lui.

“Non puoi pensare che adesso si sistemi tutto come se nulla fosse”

“Sapevo che non sarebbe stato facile” dice guardandomi negli occhi.

Rimango qualche secondo in silenzio, poi riprendo:

“Non hai proprio idea di quanto sia stato difficile per me dire davvero chi sono alle persone che mi volevano bene”

“Pensavo l'avessi fatto perché eri sicuro di essere accettato”

“E invece l'ho fatto solamente perché ero stufo di essere guardato male per ogni cosa che facevo, perché i giornalisti continuavano a chiedermi se ero gay o etero, perché ero stanco di tutti i sospetti della gente”

David mi guarda, è sconvolto.

“Non l'hai fatto perché non volevi che ci nascondessimo, altrimenti avremmo potuto dire chi è l'uomo che sta con te da sette anni” mi osserva, truce, poi il suo sguardo diventa deluso, “Non l'hai fatto per me, vero?”

“Adesso devo andare. Ho le prove per un programma” divago.

Lui mi mette una mano sulla spalla e ripete la domanda:

“Non l'hai fatto per me, vero?”

Scuoto la testa.

“No, sono stato un egoista, lo ammetto”

Annuisce appena, non dice una parola.

Io mi sento completamente svuotato, gli ho detto tutto, finalmente gli ho detto tutto. Faccio schifo.

Mi giro e torno in dietro.

Pensavo che David mi chiamasse, mi dicesse ancora qualcosa, ma niente. Evidentemente ha capito che non è l'unico ad aver sbagliato e ha ragione. Non riesco a capire quello che provo per lui. Mi è sembrato sincero, ma sono ancora confuso dalla faccenda con Cris, è stato troppo... diverso per me, mi ci vorrà un po' per capire davvero quello che provo per David. E poi è tutta vera la storia sul coming out, fosse stato per farci sentire più liberi l'avrei detto in un'intervista indicando nome e cognome di David. Volevo solo un po' di privacy.

Il pomeriggio passa in fretta.

Le prove sono andate alla grande, i ragazzi sono stati tutti fantastici, ma la tensione comincia a farsi sentire, infondo la finale è vicinissima. Quando proviamo cerco di fare qualche battuta, di scherzare con Elio... e lancio qualche frecciatina scherzosa alla Ventura, i ragazzi così si distraggono dallo show e la tensione cala un po'. Abbiamo quasi finito e adesso sono io che comincio ad essere teso. Sono certo che Cris accenderà la televisione per guardarmi, non voglio che lo faccia. Non voglio che stia male. Ma la conosco ormai, accenderà la TV e mi odierà ancora di più. Forse anche David mi guarderà, ma non voglio più pensare a lui per un po'. Se dovremo fare pace e tornare insieme sarà così, se non dovesse essere così allora staremo meglio soli, ne sono certo.

Penso a cosa farà Cris dopo cena fino a quando non salgo sul palco e la diretta comincia.

Bene. Ora devo smettere di pensare ai miei problemi o farò una figura di merda dietro l'altra.

La cosa che temevo di più succede.

La puntata è quasi finita è il turno del penultimo concorrente, poi ci sarà la pubblicità e potrò andare a chiamare Cris, devo dirle quanto mi dispiace o non riuscirò a chiudere occhio.

Sono l'ultimo a dover commentare la performance di Michele e quando mi chiedono come ho trovato la sua canzone rispondo con:

What?”

Il pubblico e i giudici attorno a me ridono, ride perfino Michele, quindi mi adeguo e riparo alla figuraccia dicendo:

“Era così bella che sono rimasto senza parole”

Poi alzo le spalle e sorrido.

Pubblicità.

Pausa.

Sospiro e vado dietro le quinte. Morgan si avvicina a me e mi guarda con aria preoccupata:

“Tutto ok?” chiede mettendomi una mano sulla spalla, “Sei pallido”

“Oh... si” rispondo con un sorriso, “Grazie, ho solo un po' di sete, bevo e arrivo” mi giustifico.

Poi mi chiudo nel mio camerino e prendo il cellulare. Chiamo Cris. Squilla. Aspetto un po', ma lei non risponde. Riprovo. Nulla. C'è la segreteria.

“Cris, scusami. Perdonami per non averti fermata ieri. Volevo spiegarti... sorry. So che non ascolti la segreteria, nessuno la ascolta, ma devo parlarti. Quindi... quindi se la ascolti chiamami, ti prego. Ricorda che ti voglio bene”

Attacco.

Non ascolterà mai il messaggio, non conosco una sola persona che ascolti la segreteria del cellulare, ed è un ragionamento giusto: se qualcuno vuole parlarmi mi richiama.

Fosse così facile con Cris!

All'improvviso mi accorgo di aver davvero fatto tardi, torno in studio imbarazzatissimo, quando la pubblicità è già finita.

“Che fine hai fatto, Mika?” chiede divertita la Ventura attirando l'attenzione di tutti su di me.

“Scusate, non ho sentito la campana” spiego.

“Ma non avevi l'orecchio assoluto?” chiede Elio e Morgan scoppia a ridere, non ho capito la battuta, ma sorrido ugualmente e lo spettacolo riparte.

Quando finisce l'XtraFactor sono completamente andato e raggiungo casa in pochissimo tempo, fortuna che è vicina alla studio.

Prendo un'altra volta il cellulare e richiamo Cris.

Non risponde ancora.

Attacco e sospiro. Non so cosa succederà adesso, so solo che voglio fare pace con quella ragazza.


NOTA:
tadan!!!! Ho un mucchio di cose da dirvi, perciò cerco di essere sintetica.
1- ho finito di scrivere la storia, sono elettrizzata di farvi leggere la conclusione * . * mi piace molto, spero che piacerà anche a voi.
2- ci saranno solo più 2 capitoli e chiuderò la storia ç ç
3-questo è stato tutto su Mika, il prossimo capitolo sarà tutto su Cris e poi ci sarà la conclusione. Surprise!!!
4-ho in serbo un'altra ff su Mika con come protagonista una ragazza di diciannove anni chiamata Alex, cioè: Alessandra detta Alex ^^ dovrei riuscire a postarla entro stasera, ma non ho ancora idee per il titolo, quindi non sono sicura di farcela. Comunque confido nel vostro supporto. Sarà completamente diversa da questa e... non vi svelo nulla: leggerete nella trama XD
5-mi dispiace un po' di non aver ricevuto recensioni lo scorso capitolo, spero che questa volta mi scriviate le vostre impressioni, se no non so davvero se sto scrivendo nel modo giusto.
6-questo è un capitolo un po' incasinato, lo so, ma è perché Mika ha un bel casino in testa, si nota soprattutto quando incontra David, almeno gli è tornata l'ispirazione, dai!!!
7-ho scoperto leggendo il discorso che Mika ha fatto alla Bocconi durante la lezione di MArketing che ha tenuto che non ha la patente. Mi sono data della stupida, perché dovevo intuirlo, ma ormai il danno l'avevo fatto "facendolo guidare" nei capitoli precendenti, quindi guida anche qui, nella prossima ff mi assicurerò che Mika viaggi solo accompagnato da un autista ;)
8-sto scrivendo cose senza un ordine preciso, mi dilungherei ancora, ma devo andare a cercare un titolo per l'altra storia, quindi scappo: ciao!!!
Alla prossima

  
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