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Autore: CrazyFantasyWriter    20/03/2014    8 recensioni
Alessandra detta Alex, ventenne con la passione per la fotografia e un sogno: incontrare Mika, il suo idolo, il suo cantate preferito.
Un giorno per caso a Milano trova un volantino appeso ad una parete. Sarà il caso, sarà la sua voglia sfrenata di avere un autografo dal cantante anglo-libanese... Alex comunque decide di presentarsi agli studi di XFactor: dovrà fare un provino, ma non per diventare una concorrente.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1- I Provini

I quattro giudici di XFactor 7 si scambiano occhiate preoccupate. E' la prima volta che capita una cosa del genere nel bel mezzo delle prove di un programma importante come quello.

“E adesso?” chiede Elio rompendo il velo di tensione che è calato nello studio.

“E adesso sospendiamo” sospira un cameraman.

Alcuni ragazzi, seduti momentaneamente dal lato del pubblico, cominciano a borbottare fra di loro.

Sono tutti agitati: possibile che il fotografo che avrebbe dovuto fare gli scatti per lo show sia in ritardo e irreperibile proprio in questo giorno? E' il primo giorno di prove, poi ci saranno le prove ufficiali domani e infine la diretta, in prima serata, sempre domani.

Simona Ventura va a sedersi sul bancone dei giudici e Morgan la imita, Elio e Mika invece cominciano a chiacchierare animatamente con delle persone del personale, forse sono gli unici a capire davvero quanto è estenuante per i concorrenti sapere che c'è stato un intoppo e vogliono riparare tutto al più presto.

“Io faccio le foto con mio Iphone!” propone l'inglese scatenando le risa di tutti.

Intanto un tecnico arriva in studio tutto trafelato.

“Bernelli ha avuto un incidente” dice velocemente, “Nulla di grave, ma deve stare a riposo per un mese. Ci tocca trovare un altro fotografo”

“Era l'unico?” chiede stizzita la Ventura.

Il tecnico annuisce.

“Gli altri sono dei giornali, non possiamo farci fare le foto da loro”

“Che grande cazzata” commenta la giudice alzando gli occhi al cielo.

Viene tutto sospeso e vengono messi annunci ovunque: su Facebook, sul sito del programma, sulla porta dello studio, all'esterno dell'edificio, vengono addirittura apposti dei volantini in giro per il centro di Milano.

Cercasi fotografo per scatti al cast del programma XFactor, edizione 2013. Per informazioni recarsi direttamente allo studio. Contratto fino a termine programma. Disponibilità: un posto. Età: indifferente. Titolo di studio: indifferente.

URGENTE.

Ho appena finito di leggere il volantino e senza pensarci più di due secondi comincio a correre verso lo studio. So dov'è, ci sono passata così tante volte con la speranza di trovare qualcuno del cast alla fine delle prove... magari proprio di vedere Mika, il mio idolo fin dalla prima volta che ho sentito Grace Kelly.

Sono una ragazza decisamente fuori dal comune e non lo dico per vantarmi, comunque siete liberi di pensare che sia una ragazza come un'altra, non voglio impormi risultando antipatica. Comunque...

Altezza 1, 60. Fisicità mingherlina ed equilibrata. Carnagione chiara e capelli lunghi, lisci e rossi (li odio da morire). Occhi nocciola. Ah... si, porto anche gli occhiali, dei grossi occhiali da vista con la montatura nera e sopra il naso e le guance ho decine e decine di lentiggini (odio anche quelle).

Mi chiamo Alessandra, ma per tutti sono Alex, sono stati gli amici a chiamarmi così. Credo che mi abbiano dato un soprannome maschile perché sono scontrosa a volte e probabilmente non mi sono mai fatta vedere debole da nessuno.

Finalmente sono arrivata davanti allo studio.

Deglutisco.

So che di sicuro non mi prenderanno. Mi piace la fotografia, la adoro a dire la verità, ma ci sono decine di altre persone più in gamba di me e con esperienza alle spalle. Ho vent'anni anni, chi prenderebbe una ventenne per un lavoro del genere?

Sono qui solo per tentare di vedere Mika e di strappargli un sorriso, due chiacchiere... si, ovviamente anche un autografo. Mika è il mio idolo, vivo della sua musica, tuttavia non sono riuscita ad andare nemmeno ad un suo concerto e non l'ho nemmeno mai visto dal vivo, sono giorni che mi apposto qui davanti per beccarlo dopo le prove di XFactor, ma niente.

Mi aggiusto un po' ed entro.

“Sono qui per il posto da fotografa” dico all'uomo della sicurezza che mi accoglie.

“I provini sono da quella parte” mi dice con voce profonda indicandomi un corridoio chiuso da una porta tagliafuoco.

“Grazie” rispondo e apro la porta.

Stupita come non mai mi ritrovo ad essere l'ultima di una fila di decine e decine di persone. Ci sono ragazzi poco più grandi di me, donne di mezza età che telefonano a figli e mariti e uomini in carriera che probabilmente hanno deciso di affrontare i provini per incrementare le entrate del loro studio fotografico.

Mi sento incredibilmente stupida, ma devo rischiare, magari mi faranno fotografare i giudici, potrei vedere Mika. Altrimenti troverò un altro modo, tanto so che siamo nello stesso edificio. Dev' esserci un modo per vederlo!

I minuti passano e sono sempre di più le persone che tornano indietro con la delusione stampata in volto.

“Tutto bene?” chiedo fermando una ragazza che piange a dirotto.

“Sono degli stronzi” dice la sconosciuta mentre le lacrime le rigavano il viso.

“Ti hanno fatto fare qualche scatto?”

La ragazza scuote la testa.

“Hanno sono guardato quello che c'è nella fotocamera”

Poi la fila va avanti e io perdo di vista la fotografa sfortunata.

Agitata frugo nella borsa, fortuna che porto sempre la macchina con me! Comincio a guardare gli scatti che avevo fatto e mi accorgo che sono davvero banali. Non ci sono paesaggi, non ci sono foto artistiche. Non ho mai fatto un corso, non faccio quel tipo di scatti, fotografo perlopiù i miei amici e quello che mi attira di più quando sono in giro.

Pensavo di essere abbastanza tesa, ma quando entro in una stanza per i provini cominciano addirittura a sudarmi le mani.

Un uomo e una donna siedono oltre una scrivania.

“Ciao” dicono cordiali all'unisono.

“Salve” rispondo impacciata sedendomi dalla parte opposta.

“Hai la fotocamera con te?” chiede la donna.

Annuisco e le porgo la mia Nikon.

“Non è proprio una macchina professionale” commenta l'uomo mentre la collega attaccava la Nikon ad un proiettore.

“No, ehm... ho studiato al Liceo Artistico, ma non ho mai fatto un corso di fotografia” spiego imbarazzata.

La gigantografia di Marco, il mio migliore amico, assieme a Serena, l'altra mia migliore amica appare sulla parete bianca di fronte a me.

Sono seduti a terra, schiena contro schiena, con la testa voltata l'uno verso l'altra.

Poi la foto cambia.

C'è un cane che aveva visto alla fine dell'estate in centro. Era buffa come foto, perché il cane aveva appena fatto una doccia sotto la fontana e si stava scrollando tutta l'acqua di dosso.

Mi ero divertita a scattarla.

“Carina” ridacchia la donna, ma il collega non sembra soddisfatto.

Passano avanti velocemente e si fermano quando trovano una delle poche foto che ho fatto al Duomo.

Era il tramonto e il sole rendeva le guglie, prese lateralmente, magnifiche. Sembrava quasi splendessero a quella luce aranciata.

Il tecnico si porta una mano alla bocca, poi indica convinto la fotografia.

“Ecco. E' questo che volevo. Stupenda!”

Entrambi gli ingaggiatori mi sorridono, la donna mi restituisce la fotocamera e, andandomi ad aprire una porta che non avevo nemmeno notato dice:

“Buona fortuna”

Attraverso la porta e rimango spiazzata. Il corridoio è completamente deserto.

E tutta quella gente che era in coda con me, dov'è finita?

“Ma cosa...”

“Sei la quarta” mi distrae una voce.

Mi giro.

Un ragazzo dai capelli corvini con una leggera barbetta sul mento sta seduto su uno sgabello a due metri da me.

“Come?” chiedo confusa.

“Funziona così” mi spiega il ragazzo con aria esperta, “Fai vedere le tue foto a quei tizi là dentro, se hai qualche possibilità passi, altrimenti ti scartano subito. Sono passate due ragazze, ho visto la prima tornare indietro quasi un'ora fa: piangeva”

La ragazza che ho visto anche io, probabilmente.

“E' tanto che aspetti?”

“Quasi due ore” risponde dando uno sguardo all'orologio, “Ma è normale, devono vedere se riesci a gestire la situazione, se bilanci bene la luce... insomma, se hai la stoffa per lavorare per loro”

“Ma...” stò per chiedere una cosa di vitale importanza per me, “Ma... Dobbiamo fotografare i giudici?”

“Certo, anche i concorrenti. Dobbiamo fare degli scatti di prova, così se ci prendono non resta che aggiungere foto a quelle già fatte dalla stessa persona... Mica scemi questi!”

Annuisco, no, non sono scemi per nulla.

“Io comunque sono Alex” mi presento stringendogli la mano.

“E io Stefano” dice il ragazzo con un sorriso.

Rimaniamo in silenzio per un po', ognuno immerso nei propri pensieri, poi Stefano dice:

“Vuoi sederti? Ne avremo ancora per un po'”

“No grazie” rispondo e comincio a camminare avanti e indietro. Sono decisamente agitata.

“Tranquilla, sei giovanissima, è già un buon traguardo essere passata alla prima scrematura, no?”

Sorrido. Non so se dire la verità o mentire spudoratamente, alla fine scelgo per la verità, Stefano non gli sembra il tipo da giudicare le persone.

“A dirla tutta io non sono qui per il provino in sé. A me basta vedere Mika e chiedergli un autografo”

Il ragazzo scoppia a ridere.

“Bé, meglio per te allora, perché lo vedrai sicuramente”

Stò per rispondere quando una ragazza, probabilmente quella che era passata prima esce da una stanza in fondo al corridoio.

“Allora?” chiede impaziente Stefano.

La nuova venuta scuote la testa e va via con lo sguardo basso.

Stefano si alza e prende un bel respiro.

Sto per augurargli buona fortuna quando lui mi interrompe.

“Non lo dire!” esclama, “Porta male”

Non capisco quello strano ragionamento, ma non dico nulla, sorrido solamente.

Rimango sola, passano quaranta minuti e nessun altro potenziale fotografo entra nel corridoio.

Ad un certo punto la porta in fondo si apre e esce Stefano.

Sorride, probabilmente è andato bene il provino.

“Hanno detto che ci pensano” sentenzia.

Sorrido e comincio a percorrere il corridoio, poi mi volto:

“Stefano? Hai fotografato i giudici?” chiedo ancora, voglio esserne sicura.

“Si” risponde ridendo e quella è l'ultima cosa con un senso logico che vedo.

Mi chiudo la pesante porta alle spalle e mi ritrovo Elio, Simona Ventura, Morgan e Mika davanti agli occhi, tutti in un colpo solo. Inutile dire che è un colpo.

“B-buongiorno” balbetto, non so nemmeno se è ancora giorno, forse no avevo aspettato un sacco di ore là dentro.

“Ciao” mi salutano.

“Mika è stanco quindi dovrai farlo sedere” mi dice con un sorriso Elio.

Rido e rispondo con un'altra battuta:

“Almeno così starà nell'inquadratura”

Non so proprio da dove mi è uscita questa, ma mi vergogno tremendamente quando sia i giudici, che i tecnici, che i ragazzi che sono presenti nello studio scoppiano a ridere.

Per rompere il ghiaccio mi dicono di fotografare prima i ragazzi.

Io comincio, ma sono tesa ugualmente, sotto lo sguardo attento di tutte quelle persone.

Poi è la volta di Elio. E' semplice da immortalare, a sempre delle espressioni buffe. Dopo fotografo la Ventura, Morgan ed infine è il turno di Mika.

“Ciao” mi dice quando mi raggiunge dietro il grosso tendone che uso come sfondo per gli scatti.

“Ciao” saluto cercando di sembrare più naturale possibile.

“Non mi siedo, tranquilla” mi avverte.

Sorrido.

“Cominciamo” dico.

Lui si mette davanti il tendone bianco, incrocia le braccia al petto e mi guarda sorridente.

Faccio fatica a non tremare, mi ci vorrebbe un treppiedi. E' davvero un bell'uomo.

Facciamo un paio di scatti, poi io devo posare la macchina fotografica un attimo, perché davvero non riesco più a tenerla ferma.

Mika si avvicina a me e mi mette una mano su una spalla, cosa che mi fa agitare ancora di più.

“Tutto ok?”

“Ehm...” deglutisco, “E' un po' di agitazione”

“Bene” dice con un sorriso, “Andiamo, sei stata bravissima” e insieme raggiungiamo il palco dove sono riuniti tutti i tecnici. Mika mi lascia per andare dagli altri giudici.

Poco dopo mi dicono che sono stata presa.

Guardo tutti stranita, credo di essere ad uno di quei programmi dove gli amici ti fanno gli scherzi. Sul serio, tutto questo non può assolutamente essere vero.





NOTA:
Ciao!!!
Rieccomi con una nuova ff su Mika (no, non posso vivere senza di lui XD) ho avuto un po' di problemi con il titolo che per ora è Click, come il suono della fotocamera (si, è patetico) SONO BEN ACCETTI ALTRI TITOLI, QUINDI SUGGERITEMI!
Inoltre non posso mettere nessuna immagine perché non ho trovato nessuna e dico NESSUNA immagine di ragazze con i capelli rossi, lisci e gli occhiali, possibile che non esistano??? O.O
Comunque, spero che vi piaccia, dovrei aggiornare sabato, altrimenti lunedì pomeriggio, vedo quanto sono incasinata ^^"
Alla prossima e.... aspetto i vostri pareri ;)
  
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