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Autore: Jane_sfairytales    21/03/2014    2 recensioni
Niall è un ragazzo con un enorme problema: riuscirà Ginevra a guarirlo? O dovrà vedere l'uomo che ama allontanarsi e distruggersi a poco a poco?
From Chapter XXIV: « Non mi interessa ragazzo. Il tuo scopo nella vita non è farti ammazzare tentando di salvare persone che spesso si mettono da sole nei guai o che comunque la polizia potrebbe tranquillamente aiutare se tu gli dessi modo di fare il suo lavoro; smettila una buona volta di fare il paladino della giustizia e fai ciò che ogni uomo come si deve dovrebbe fare: amare la donna che il Signore gli ha concesso di avere accanto e rendere felice ogni giorno della sua vita; è un compito più che onorevole ed è tuo dovere farlo bene. Non fartela scappare ragazzo perché senza di lei la tua vita non vale nulla; non te lo dimenticare mai. »
P.S.
Il titolo della Long è dato dalla canzone "Just the way you are" di Billy Joel.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note.
Consiglio "Something great" <3


 







 
Chapter XXXV – Is it too much to ask for something great?
 
« Mi dispiace. »
« Lo hai già detto. » Rispose per l’ennesima volta lei, tremando un po’ per il freddo che le procurava star seduta sulla neve gelata.
« Vieni qui. » La invitò lui aprendo le braccia: subito si sentì meglio.
« Grazie. »
« Dopo tutto ciò che hai fatto sarebbe il minimo. Potrai mai perdonarmi? Ciò di cui più mi vergogno è il modo in cui ti ho trattata ieri sera e le parole che ti ho detto l’ultima volta che ti ho riaccompagnato a casa: non le pensavo davvero e…ero geloso. »
« Cosa?! » La ragazza era totalmente incredula: allora non era vero che non l’amava più. « Sei un infido bugiardo! »
« Sì… ti ho lasciato perché ti amo troppo. »
« Vaffanculo Niall, sei un coglione. »
« Sì. Ma ho deciso di smettere. »
« Menomale, era anche ora. »
« Allora… mi perdoni…? » La guardò con sguardo serio e nonostante i suoi occhi fossero ancora bellissimi, il cuore di Ginevra non era più quello di una volta: era stato mandato in frantumi e certe cose non si possono risolvere con un semplice “Mi dispiace”.
« Credi davvero in ciò che dici? » Lui annuì. « Allora va bene, ti darò una seconda possibilità: non deludermi. »
« Non lo farò. » Era così felice che per poco non pianse dalla commozione, ma quando si chinò per baciarla, lei sgusciò via dalla sua presa e si alzò porgendogli una mano.
« Torniamo a casa. » Disse semplicemente e Niall capì che il passato non si può semplicemente cancellare, ma bisogna aver la forza di ricominciare e ricostruire un futuro nuovo, più bello. Si ripromise che avrebbe fatto qualunque cosa per renderla felice, ma che non l’avrebbe forzata: ci sarebbe stato in ogni momento, ma non avrebbe voluto nulla in cambio, non era pronta e forse non lo sarebbe mai stata; ma si può amare anche senza esser ricambiati, perché il vero amore sta nel dare, non nel ricevere, e lei aveva dato tanto, ma era stata respinta: era giusto che non fosse più disposta a scendere a compromessi. Le afferrò la mano pensando che sarebbe diventato il miglior amico che lei avesse mai avuto, l’amico che avrebbe guarito tutte le sue ferite.
 
 
Pian piano le giornate tornarono normali, tra lavoro, università, risate tra amici e cene in famiglia: era come se gli ultimi tre mesi non fossero esistiti e aprile aprì le porte alla primavera. Niall si sentiva tranquillo come non era mai stato in vita sua: sapeva chi era e si accettava; la gentilezza divenne la sua qualità più spiccata. I ragazzi presero un posto come band locale e suonavano a sere alternate nei vari pub: il biondino aveva scritto molte belle canzoni nei suoi mesi bui e altre le avevano composte in gruppo in seguito; avevano anche scelto un nome per la band: One Direction. Come aveva pronosticato Niall, Ginevra andava ad ascoltarli ogni sera libera che aveva ed era la loro fan più accanita: conosceva tutti i testi e tutti gli accordi, solo Emily le teneva testa.
Quel giorno la ragazza se lo prese di riposo: era il suo compleanno, quindi niente studio. I regali che le fecero la famiglia Horan furono stupendi, soprattutto perché glieli diedero a colazione presentandosi tutti a casa di Maura per mangiare insieme: giocare con i bambini era la cosa che amava di più.
Quella mattina non aveva corsi, ma i ragazzi sì, quindi accompagnò Niall fino all’uni, andando poi a rifugiarsi in biblioteca: non gli aveva ancora svelato le proprie supposizioni sul suo conto, ma non aveva ancora trovato delle prove e non voleva dargli speranze inutili. Ormai la strada per la sezione Antiche leggende la conosceva a memoria, quindi procedette a passo sicuro in quel labirinto di scaffali; afferrò un libro molto in alto: li aveva letti quasi tutti quelli sui miti siberiani, ma non aveva trovato ancora nulla. Sedette sul pavimento e lasciò scorrere le ore senza accorgersene nemmeno; verso la fine del libro, una strana leggenda attirò la sua attenzione:
Gli uomini-lupo sono uomini posseduti da spiriti guerrieri capaci di mutare forma. Nel corso dei millenni, il nostro popolo è diventato il più forte tra queste tribù guerriere, conquistando un territorio e una prosperità sempre più ampie: il segreto sta nell’aver scelto il lupo come animale in cui mutare. Lo spirito del lupo è forte e fiero, abituato a vivere in branco e cacciare in gruppo, offre una mutazione molto stabile e arguta: gli orsi sono troppo irascibili e poco organizzati, i ghepardi solitari, le volpi troppo piccole, i bisonti sono erbivori.
Ad ogni giovane guerriero, come rito di iniziazione, viene comandato di andare nella foresta ed affrontare i lupi: dovranno strappare una zanna al lupo più grosso. Questa zanna diverrà il loro totem, il simbolo del loro potere: solo i più grandi vi riescono e solo loro potranno divenire capi della nostra tribù guerriera; gli altri si dovranno accontentare di esser semplici sottoposti. Quando il guerriero avrà adempiuto al suo compito di protezione della comunità, sceglierà la compagna più adatta con cui mettere al mondo la propria cucciolata; costruirà una capanna in cui ospitare la propria famiglia e il suo totem verrà appeso allo stipite della porta d’ingresso, come protezione contro gli spiriti maligni. Perché quando un guerriero sopisce lo spirito selvaggio del lupo per diventare compagno e padre, la trasformazione cessa poiché tramanda il compito ai propri figli, e così è di generazione in generazione.
Ginevra rimase immobile a lungo, lo sguardo perso nel vuoto, il cervello bloccato dallo stupore della scoperta appena fatta, ancora troppo scioccato per rielaborarla realmente. Quando infine il cellulare vibrò, ripose il libro miracoloso avviandosi verso la macchina del biondino.
« Hei! » Esclamò lui schioccandole un bacio affettuoso sulla guancia. « Tutto bene? » Chiese poi dopo averla osservata meglio.
« Ho scoperto una cosa… riguarda te… »
« Me? È meglio se mi fermo? »
« Allora? » Riprese dopo che si furono seduti nel parco vicino casa.
« Zayn e Louis, quando fecero quella strana pozione, ci fecero cadere dentro anche una zanna di lupo che il signor Malik tiene come cimelio nel suo studio. È identica alle tue Niall. » Il ragazzo continuò a non parlare: era sì una scoperta, ma se non c’era cura a cosa serviva?
« Zayn ha detto che appartiene ai suoi antenati siberiani, così io ho fatto delle ricerche… oggi ho scoperto che esistevano delle tribù di mutaforma, spiriti guerrieri che si trasformavano in lupi per difendere il proprio villaggio ed espandersi sul territorio. Non so come sia successo, ma credo che tu sia diventato uno di loro.  » L’espressione del ragazzo era identica a quella che aveva fatto lei dopo quella scoperta.
« Quindi… forse dovremmo analizzare la zanna… o magari scoprire come facevano a controllarsi. »
« Come fai tu Niall: non c’è alcuna ragione per cui tu debba combattere, non c’è nessuna minaccia e nessuno da difendere; sei perfettamente in grado di controllarti. » Gli occhi blu prima scesero ad osservare il prato, poi la guardarono di soppiatto.
« Volevo solo essere una persona normale… » Sussurrò piano. Le fece una tenerezza immensa.
« Ma tu lo sei. » Rispose sorridendogli e accarezzandogli una guancia; il ragazzo ricambiò e la abbracciò.
Ginevra non sapeva perché non gli aveva parlato della clausola matrimoniale, ma non se l’era sentita: Niall aveva ancora un debole per lei, ma non si sentiva ancora pronta a lasciarsi andare totalmente; se il ragazzo avesse saputo, avrebbe potuto farsi prendere dalla foga e lei non si sentiva pronta ad affrontare una proposta avventata… non si sentiva pronta ad affrontare una proposta di nessun tipo.
« Grazie, ma adesso non pensiamoci più: è il tuo compleanno e devi prepararti per la sorpresa di stasera! » Esclamò il ragazzo sorridendo; Mare lo seguì e nonostante sentiva di aver fatto la cosa giusta, un forte senso di colpa le invase il petto.
 
La serata era cominciata da un po’ ed i ragazzi avevano già eseguito alcuni pezzi ormai divenuti di repertorio; in quel momento stava presentando Harry.
« La prossima canzone è stata scritta da uno di noi circa due mesi fa, in un momento di grande difficoltà. È la prima volta che la facciamo, ma stasera è un giorno speciale: è il compleanno della nostra splendida amica e Directioner Ginevra! Spero davvero che questo possa cambiarti la serata tesoro… »
«… Though I try to get you out of my head
The truth is I got lost without you
And since then I've been waking up to
 
Only half a blue sky
Kinda there but not quite
I'm walking around with just one shoe
I'm half a heart without you
I'm half a man at best
With half an arrow in my chest
I miss everything we do,
I'm half a heart without you… »
 
« Questa di adesso sarà l’ultima canzone della serata. C’è un motivo per cui abbiamo deciso di chiudere con quest’altro inedito o meglio, per cui ho chiesto ai ragazzi questo favore: la canzone l’ho scritta io, pensando alla donna più speciale del mondo, all’unica donna che conta per me, l’unica per cui questa vita ha un senso… l’unica che ho ferito e che temo d’aver perso per sempre… Oggi è il tuo compleanno e io non ho saputo far di meglio che donarti il mio cuore: scusami se è poco, ma è quanto di più prezioso io abbia, dopo di te. Ho scritto queste parole e questa musica pensando a te, soprattutto la notte, poiché avvertivo il vuoto tra le mie braccia, nel posto che prima occupavi tu: non sei mai svanita dalla mia mente, neanche nei momenti più bui, neanche in quelli in cui non ero in me; c’era un’unica costante che non mi abbandonava mai e che mi riportava alla realtà: eri tu, il tuo volto, il tuo profumo, la tua gentilezza, la tua essenza. So di averti ferita e di non meritarti, ma giuro che sono cambiato, sono tornato come prima anzi, sono diventato migliore: ho capito che sei tu l’unica ragione per vivere questa vita, che sei tu la mia salvezza, che senza te sono perso e nulla ha un senso. Ti supplico, permettimi di percorrere insieme a te questo lungo cammino e lo renderò meraviglioso. » Si sedette sullo sgabello ed afferrò la chitarra facendone scaturire una melodia dolcissima che la voce di Liam riempì dopo poco di splendide parole, subito seguito da Zayn.
« One day you'll come into my world and say it all
You say we'll be together even when you're lost.
 
One day you'll say these words
I thought you'll never say
You say we're better off together in our bed. »
La ragazza era arrossita e il cuore le era balzato in gola, mentre brividi d’emozione le percorrevano la schiena: adorava quei profondissimi occhi blu e, per quanto potesse provarci o potesse fingere, non avrebbe mai smesso di perdervici totalmente dentro, cadendo in loro potere ogni volta che la guardavano in quel modo speciale, che lui dedicava solo a lei, così carico di significati sentimenti, così carichi d’amore.
« The script was written and I could not change a thing
I want to rip it all to shreds and start again.
 
One day I'll come into your world and get it right
I'll say we're better off together here tonight. »
Sì avvicinò a Ginevra seduta quasi in fondo al locale, allo stesso tavolo che aveva condiviso con il riccio appena due mesi prima, la sera in cui avevano litigato di brutto e si erano persi. Gli intensissimi occhi blu le bucavano le pupille travolgendole di mille emozioni e facendole mancare il fiato; la musica terminò proprio mentre le si inginocchiava davanti, poi la voce dolcissima di Louis riprese a cantare da sola.
« You’re all I want, so much it’s hurting.
You’re all I want, so much it’s hurting. »
Il ragazzo continuò a restare immobile davanti a lei, quasi fosse un condannato che aspettasse la sentenza definitiva, e forse era proprio così: se lei lo avesse rifiutato, il mondo avrebbe smesso d’esistere per lui e la vita avrebbe perso ogni significato. Paul aveva sempre avuto ragione: a cosa serve vivere se non hai più accanto l’amore della tua vita? Aveva paura che fosse troppo tardi, che l’avesse persa per sempre, che di quel sentimento bello e magnifico che avevano vissuto insieme non fosse rimasta altro che polvere sedimentata nel suo cuore. Poi però vide quelle pozze color cioccolato riempirsi di lacrime ed un timido sorriso fiorire sul suo viso: gli gettò le braccia al collo stringendolo forte e lasciando andare tutta la sofferenza accumulata in un oceano di singhiozzi. La folla si aprì in un applauso scrosciante, ma per loro due non esisteva nient’altro che la presenza reciproca, il sapere che ci sarebbero di nuovo stati l’uno per l’altra, che qualunque cosa fosse accaduta, si sarebbero amati… per sempre.

Spazio d'autrice.
...
Beh e questo era l'ultimo capitolo: non vi abbandono ancora perché ho scritto anche un prologo.
Che dire, spero che questa storia vi sia piaciuta e ringrazio ognuno di voi per averla seguita e soprattutto per avermi supportato con le proprie recendioni, in particolare 
Alena18 e La Directioner Senza Nome che non mi hanno mai abbandonata.
Adesso che è conclusa, mi piacerebbe sapere complessivamente com'è venuta fuori e se secondo voi ci sono dei miglioramenti che potrei apportare (non a questa ma magari alla mia nuova FF appena iniziata: si chiama 
I mille volti dell'essere. , e se vi va di passare, a me non può che far piacere :) ) .
Scusate se ho pubblicato così tardi e se non ho letto o recensito le FF che ho in sospeso, ma questa settimana non ci sono proprio stata a casa! Provvederò al più presto ;)
Con affetto, Jane. :D

 
  
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