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Autore: Silver saiyan    21/03/2014    0 recensioni
E se il nostro eroe venisse salvato da qualcuno che viene da un'altra dimensione?
All’inizio non capì dove si trovasse:vedeva solo delle rocce intorno a se.
“Ma dove sono?”.
Voltandosi a sinistra vide un gigantesco gorilla con indosso una tuta blu ed una corazza bianca e pensò “Non è possibile. Quello è… Oh no,Goku!” e volò in suo aiuto.
-Goku? Goku?-.
Confuso “Chichi?”.
Decise di aprire gli occhi.
Ciò che vide fu il volto di una ragazza che assomigliava moltissimo a quello di sua moglie ma non poteva essere lei.
-Chi sei? Dove sono?- chiese Goku confuso.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Dopo quella notte Goa andò a trovare Goku quasi ogni sera per parlandogli o nei sogni o mentre era sveglio. In quel caso usava i suoi poteri per far addormentare profondamente gli altri pazienti.
La notizia che le aveva dato riguardo alla possibilità di arrivare su Nameck e far resuscitare gli amici caduti in battaglia grazie alla scoperta della navicella del supremo l’aveva turbata:era ancora troppo presto per quella scoperta.
A quanto pareva i suoi interventi e la sua presenza avevano fatto cambiare già di parecchio la storia. Restava da chiedersi fino a che punto.
Stava facendo queste riflessioni sul tetto dell’ospedale mentre osservava il tramonto,quando il suo stomaco cominciò a brontolare per la fame.
“O,accidenti! Fortuna che non c’è nessuno oltre a me.”pensò arrossendo. “Ora che ci penso,sono mesi o anni che non mangio. Devo assolutamente procurarmi del cibo o tra un’pò non ragionerò più” poi spiccò il volo.
Inizialmente cercò nelle vicinanze un ristorante aperto ma non lo trovò.
Girovagò tra le abitazioni e notò in una di esse che c’era una famiglia,composto da due genitori e due figli,che stava mangiando.
Si fermò a guardarli e un velo di tristezza le passò nello sguardo. Avrebbe dato qualunque cosa per poter avere anche lei una famiglia normale,anche i suoi poteri e la sua lunga esistenza.
Che ironia:Vegeta sarebbe andato su Nameck per ottenere l’immortalità,come Freezer, mentre lei desiderava una vita breve ma felice. Non che non ne avesse avuta di felicità nella sua vita,ma gli ultimi tempi erano stati davvero dolorosi per lei.
Un altro forte brontolio le fece tornare alla realtà e decise che avrebbe aspettato che la famigliola andasse a dormire per poi nutrirsi di ciò che avevano.
Appena li vide alzarsi e spegnere le luci aspettò ancora qualche minuto in più per sicurezza,poi decise di entrare.
Dopo aver fatto sparire magicamente la porta ed essere entrata,cercò la cucina o la dispensa,sapendo che erano quelli i luoghi dove i terrestri tenevano il cibo,senza fare rumore.
Trovò prima la cucina e si diresse verso il frigo. Lo aprì e vide che all’interno c’era qualche cibo commestibile.
Tirò fuori da esso della carne,dei formaggi,del pesce e qualcosa da bere.
Appoggiò tutto sul tavolo e cominciò a mangiare i formaggi. Dopo passò alla carne e al pesce,che li cosse con i suoi poteri senza fare disastri.
Non essendo ancora sazia cercò la dispensa e dopo averla trovata tirò fuori tutti i cibi commestibili che trovava.
Dopo aver finito di mangiare,lasciò un bigliettino sul tavolo con scritto:Vi chiedo scusa per aver preso quasi tutto il vostro cibo e spero che questo denaro possa bastare a rimediare e vicino ad esso c’era un sacco di zeny,fatto apparire magicamente.
Fece poi sparire i rifiuti coi poteri magici e uscì dalla casa,facendo riapparire la porta una volta uscita.
Mentre camminava nuovamente per strada fu indecisa se tornare nella stanza d’ospedale dove stava Goku o andare a dormire da un’altra parte. Non voleva disturbarlo dal momento che aveva bisogno di molto riposo oltre alle cure dei medici e delle infermiere.
Era immersa nei suoi pensieri,quando una voce maschile disse:-Ehi,bellezza,che ci fai qui tutta sola?-.
Si voltò e vide un energumero vestito con un giubbotto di pelle e dei jeans neri e con i capelli rasati.
“Assomiglia molto a Napa”  -Sto facendo una passeggiata notturna,è forse vietato?- -No. Ma se vuoi compagnia io e il mio amico siamo disponibili-le rispose ghignando e accennando a un essere mingherlino vestito da teppista.
Goa capì subito che quei tipi non erano raccomandabili.
-Vi conviene girarmi alla larga se non volete guai,capito?-gli disse in tono duro. -Ehi,ne hai di fegato per essere una ragazza-disse il mingherlino ridendo. –Forse sarebbe il caso di farle capire con chi ha a che fare.-aggiunse l’altro avvicinandosi minacciosamente a lei.
In Goa si era risvegliata la personalità dell’altra,così gli rispose:-Fatti pure sotto,ciccione!- -Adesso vedrai! Ahhhh!-e si lanciò all’attacco.
Lei schivò tranquillamente i suoi pugni senza usare nemmeno l’un per cento della sua forza. Gli diede un pugno mandandolo contro il muro,poi si voltò verso l’altro che tremava di paura da ciò che aveva appena visto.  
-C-cosa?-
Gli rivolse un ghigno e gli disse-Vuoi essere il prossimo?- -N-no! Sta-stammi alla larga!-disse l’altro indietreggiando dal panico.  –Perché invece non ti batti con me?- -A-aiuto!- disse scappando. –Dove pensi di scappare?-.
Il poveretto girò verso un vincolo e scavalcò una rete metallica. Poi riprese a correre.
Credendosi in salvo tirò un sospiro di sollievo,ma non si aspettava che alle sue spalle ci fosse colei dal quale stesse scappando.
Difatti Goa lo aveva lasciato scappare per lasciargli qualche metro di vantaggio.
-Pensavi davvero di sfuggirmi?-.
L’uomo cadde in ginocchio e si mise a supplicarla perché lo risparmiasse,promettendogli che non avrebbe dato più fastidio a nessuno.
“Si vede proprio che è un codardo”.
Fece apparire una piccola sfera d’energia e gli disse maligniamente:-Ora mi sono stancata di questa caccia. Dì addio alla vita- -P-pietà!-.
Un boato.
Un urlo.
Goa si girò e si avviò tranquillamente dalla parte opposta.
Prima di spiccare il volo,però,si fermò e disse:-Mi auguro che tu mantenga la promessa-voltandosi,-o puoi star certo che ti cercherò ovunque e ti eliminerò-. Il tizio era svenuto.
Prima di lanciare la sfera d’energia aveva indirizzato il colpo verso la parte opposta del vicolo,colpendo forse il ciccione.
Si alzò in volo per andarsene il più lontano possibile da quel luogo squallido,ma si fermò in tempo,ricordandosi che sarebbe stato un guaio se quel tipo avesse raccontato quello che gli era successo a qualcuno.
Probabilmente nessuno gli avrebbe creduto ma era meglio non correre rischi.
Tornò da lui e chinandosi gli appoggiò una mano sulla fronte.
Guardò nei suoi ricordi recenti e decise di cancellargli la propria identità da essi,in modo che non ricordasse chi fosse stato ad attaccare lui e il suo compagno.
Dopo aver fatto questo decise di tornare all’ospedale. Sarebbe stato meglio per tutti.
 
Passarono altri giorni.
Bulma e suo padre ripararono la navicella del supremo,mentre gli altri andarono a far visita a Goku tutti i giorni in ospedale. 
-Ti stai lentamente riprendendo figliulo- constatò il genio. –Secondo voi quando sarà pronta la navicella?-chiese Crilin. –Dipenderà da quanti danni abbia e se funziona come le nostre-. –E quanto tempo ci impiegherà ad andare su Nameck?-chiese il piccolo Gohan. –Questo potrà dircelo soltanto Bulma-.
Come se fosse stata chiamata,Bulma arrivò in quel momento esultando:-Ragazzi,la navicella è pronta!- -Davvero? Ma è meraviglioso.-disse Crilin. -Ma chi partirà?-chiese genio.
-Tu devi andarci per forza Bulma. Se la navicella si guastasse servirebbe l’intervento di un buon meccanico- -D’accordo. Ma non intendo andarci da sola. Chi viene con me?- -Verrei volentieri io se avessi un’pò di pazienza. Sarei curioso di conoscere il drago di Nameck.-rispose Goku. -No,tu devi pensare soltanto a guarire e a escogitare un nuovo piano d’attacco contro Vegeta- -Allora vai tu Crilin.- -Quanto tempo ci impiegheremo ad arrivarci?-chiese a Bulma. -Circa tre mesi- -Tre mesi? Non sono pochi- -Voglio venire anch’io!-disse il genio estasiato. –Scordatelo!-fece lei adirata.
“Junior”.
Il ricordo del suo sacrificio e delle sue ultime parole fecero prendere al piccolo saiyan una forte decisione.
-Voglio venire anch’io- -Ma che cosa stai dicendo tesoro?- -Non capisci mamma. Junior si è sacrificato per me e Vegeta è ancora vivo. Devo aiutare a far riportare in vita i nostri amici e a prepararci a un nuovo attacco di quel mostro,capisci?- -Se speri che ti dia il permesso ti sbagli di grosso. Non andrai più da nessuna parte. Devi scordarti di quel mostro di Junior,è chiaro?-fece lei furiosa. -SMETTILA!-urlò il piccolo privo di autocontrollo.   
Anche Goa era arrabbiata. Come si permetteva Chichi di chiamare mostro colui che ha sacrificato la propria vita per salvargli il figlio?
-Co-come di sei permesso di parlare a tua madre in questo modo?- -Mi dispiace tanto,mamma. Scusami. Ma non puoi chiamarlo mostro. Junior ha sacrificato la sua vita per salvarmi,capisci? Io sono in debito con lui.- -Ma Gohan…- -Stavo per essere eliminato da Napa e lui mi ha protetto. Voglio partire insieme a loro per poterlo riportare in vita-. Aveva perfino le lacrime agli occhi quando terminò la frase.
Goku si sentì orgoglioso di lui.
-Non ha tutti i torti,figliola-disse Juma appoggiando una mano sulla spalla della propria figlia.-Glielo dobbiamo. E poi credo che non sia più malvagio,altrimenti non l’avrebbe protetto- -Ma me lo ha portato via per un anno intero-disse quasi sul punto di piangere.
-È stato per una buona causa-.
Alla fine la madre acconsentì e al giorno della partenza lo fece partire con gli stessi vestiti e con la stessa pettinatura che conosciamo noi,più le varie valigie e borsoni per lui.
Tutti,tranne Goku,assistettero alla partenza del trio augurando loro buona fortuna.   
  
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