Ebbene sì,eccomi qua con l’undicesimo capitolo :]
La
storia è agli sgoccioli ....
Allora,vi
ho fatto prendere un bel colpo con l’ultimo capitolo,eh?
Beh,ora
vedrete cosa succede ...
Grazie
a MoonlessNight,
gianna88 e Inuyasha__girl92 per aver recensito; e scheggia94 per aver
inserito la storia tra i preferiti.
Grazie
a tutte,davverooo!!!!!!! =)
-Sara
<3
“Prometti di
credermi?”
(Bella)
Attesi
che l’oscurità mi inghiottisse,ma stranamente non accadde. O meglio,non era
ancora accaduto.
Forse
Jacob voleva solamente prendere tempo ... farmi soffrire di
più.
In
effetti se mi avesse lasciata morire in quel preciso istante avrei abbandonato
quel dannato mondo più velocemente,e tutte le sofferenze che mi aveva causato
...
Ancora
una volta mi fu difficile ricacciare le lacrime,ma forse quella era davvero
l’ultima volta in cui avrei potuto abbandonarmi ad uno dei miei pianti,quindi
tanto valeva che le lasciassi scorrere.
Sentii
le guancie bagnarsi del mio dolore e non osai aprire gli occhi: non volevo
guardare in faccia la morte.
Desideravo
affrontarla quasi incosciente ...
Udii
nuovamente un ringhio nascere da quella creatura che mi imprigionava,un ringhio
quasi di soddisfazione.
Ancora
una volta il suo volto ... il volto della persona che avevo tanto amato,
comparve nella mia mente.
Rividi
i suoi lineamenti perfetti che provocarono altre lacrime amare,altro
dolore.
Non
riuscivo a capire perché Jacob non si desse da fare .. cosa diavolo
aspettava?
E
poi,come una perfetta illusione,la sua voce mi giunse all’orecchio,soave come
sempre:
-Non
osare,cane ... – sibilò.
Stavo
di nuovo impazzendo. Non riuscivo a togliermelo dalla testa anche in fin di
vita.
Possibile
che fossi così stupida? Così ... masochista? Mi stavo infliggendo delle
sofferenze inutili quando non ne avevo davvero bisogno
..
Con
la mascella serrata e le palpebre degli occhi chiusi,attesi qualche altro minuto
.. impaziente.
E poi
tutto avvenne con la stessa rapidità con la quale aveva auto inizio il
combattimento poco prima: sentii l’imponente corpo del lupo sopra di me venir
sbalzato via violentemente,e nel frattempo un paia di braccia fredde e forti che
mi aiutavano a rimettermi in piedi.
Temevo
di aprire gli occhi,scoprire cosa stesse succedendo.
Ma
una vocina dolce e tenera si affrettò a tranquillizzarmi:- Va tutto bene ...
tutto bene ... – e decidendomi a dischiudere le palpebre,mi resi conto di
trovarmi a pochi passi dalla zona in cui avevo rischiato di morire. Ma ora ero
stretta tra le braccia di una giovane vampira,la ragazza con i capelli corvini.
Mi voltai ad osservarla per un momento,e sul suo volto vidi dipinta
un’espressione dolce e preoccupata allo stesso tempo. Non mi curai di chiederle
cosa stesse accadendo,ma mi affrettai a cercare con lo sguardo lui.
Lo
scorsi nel lato opposto della radura,intento in uno scontro con
Jacob.
Quella
scena rievocò i fatti di poco prima,quando lo avevo salvato dalle grinfie del
lupo,rischiando io stessa di morire.
Avrei
rischiato ancora una volta,ma mi sentivo debole,indolenzita,ed era come se
avessi due tronchi di legno al posto delle gambe.
Non
riuscivo a muovere un solo muscolo.
-Bella
... Bella ... calmati ... – continuava a ripetermi la vampira,accarezzandomi
freneticamente il braccio.
Non
capii a cosa si riferisse finché non mi accorsi di essere nel bel mezzo di un
altro dei miei pianti.
Tentai
invano di calmarmi,mentre davanti ai miei occhi,Edward continuava a fronteggiare
Jacob con aria di sfida. Trasalivo quando gli si avventava addosso,o lo stesso
lupo lo scagliava contro la roccia più vicina.
Non
riuscivo più a resistere a quel tormento senza fine e mi chiesi perché le
rispettive famiglie non si degnassero di aiutarli: era necessario davvero il mio
coraggio? Se avessi potuto,avrei volentieri tentato di salvare la vita a colui
che amavo ...
Ma
non potevo.
Scrutai
indignata il branco di licantropi posizionati sul lato destro della radura,e nel
frattempo i vampiri schierati nella zona opposta.
Sentivo
nascere profondi ringhi dal mio petto,ma nessuno sembrava
curarsene.
Trattenni il respiro mentre il lupo
veniva sbalzato in aria per l’ennesima volta ed Edward lo aggrediva,mostrando
gli aguzzi canini.
Non
so cosa avrei dato per raggiungerlo .... impedire ad entrambi di farsi del male
a vicenda ...
E poi
eccolo. Un gemito sommesso proveniente dal corpo del lupo,disteso sulla terra
umida.
Era
inerme. Impietrito. Tanto immobile da sembrare un
vampiro.
Lasciai
vagare lo sguardo dalla sua sagoma ad Edward,in piedi accanto a lui,lo sguardo
sprezzante.
Guardai
per un momento la vampira che mi stringeva tra le braccia,come me intenta ad
osservare i due combattenti.
Quelli
che trascorsero sembrarono i minuti più lunghi della
storia.
Edward
ancora lì,concentrato a scrutare la grande figura del lupo. E lui ...
Jacob,nella stessa posizione di poco prima.
Un
guaito acuto proveniente dalla zona in cui erano disposti i licantropi mi fece
destare dall’apatia di cui ero caduta vittima,e mi ritrovai a fissare l’immagine
di un lupo che raggiungeva con uno scatto repentino
Jacob.
Solo
allora compresi.
Era
davvero accaduto.
Era
... morto.
Vidi
tutti i licantropi accorrere nella zona dove era situato il lupo,e con un
leggero stupore,mi accorsi che anche i vampiri si stavano avvicinando. Sentii la
vampira dai capelli corvini sciogliere la presa attorno a me ed unirsi ai suoi
famigliari.
Io me
ne restai al limite della radura,lo sguardo perso nel
vuoto.
Avevo
appena assistito alla morte di un ... essere vivente.
Il
mio corpo era scosso da brividi di freddo ... forse terrore,che non cessarono
nemmeno quando notai la sagoma perfetta di Edward abbandonare la folla e
dirigersi verso di me con passo incerto.
Alzai
lo sguardo su di lui,ed incontrai i suoi occhi ... Il volto era una maschera di
preoccupazione,dolore ... amore.
Resistetti
all’impulso di corrergli incontro e stringerlo fra le mie braccia,sicura che mi
avrebbe respinta.
-Bella
... – sussurrò,a pochi metri da me.
Non
risposi,ma lo fissai con espressione totalmente vuota.
-Perdonami
.... – continuò,una punta di vero dolore nella voce. – Io non ...
–
Ma
non proseguì.
Non
ebbi nemmeno il tempo di accorgermi che con un passo aveva coperto la distanza
che c’era tra di noi,ed ora mi stringeva con forza tra le sue
braccia.
Sentii
gli occhi riempirsi di lacrime,che inumidirono la sua
camicia.
-Scusami
... scusami ... – bisbigliò,il volto appoggiato contro i miei
capelli.
Il
suo respiro freddo mi dava i brividi,ma in quel momento non riuscivo a
curarmene.
Ero
lì. Tra le sue braccia. Non potevo desiderare altro.
Quando
mostrò di voler allentare la stretta,lo costrinsi invece ad aumentare,fui quasi
tentata dalla voglia di obbligarlo a farmi mancare il fiato ... lo avrei
accettato.
Singhiozzando
paurosamente contro il suo petto,sentii una sua mano carezzarmi delicatamente i
capelli e nel frattempo sussurrarmi scuse di ogni genere ... scuse che non
desideravo udire ... non ne avevo bisogno,perché mai doveva chiedermi di essere
perdonato? Per aver ucciso qualcuno che aveva osato cancellarlo dalla mia vita
per sempre?
No,non
aveva nessun bisogno di farsi perdonare.
-Bella,
ti prego di ... –
-Edward,basta
.... – lo ammonii,alzando lo sguardo sul suo volto.
Mi
scrutava con aria innocente,quasi confusa.
-Edward,non
devi ... non devi .. – ma non riuscii a dire altro. Le lacrime me lo
impedivano.
-Bella,se
ti dico una cosa,prometti di credermi?- chiese,con tono
implorante.
-S-sì
.. – balbettai. Avrei creduto ad ogni sua parola in quel momento. Gli avrei
creduto anche se avesse detto che non aveva ucciso Jacob
Black.
-Bella,io
ti amo. –
-Anch’io.-
risposi.
Al
suono di quelle parole mi strinse ancora di più a sé.
E
tutto quel dolore che mi aveva divorato nei precedenti minuti scomparve
all’improvviso,tanto velocemente che sembrò quasi non aver mai causato le mie
stupide lacrime.
-Non
ti lascerò mai ... –
-Prometti.-
-Certo.-
rispose,guardandomi in volto con i suoi occhi penetranti,- Non lo farei
mai.-
-Lo
hai fatto.-
-Ma
non ho intenzione di ripetere l’errore ... –
-Mi
dirai almeno cosa ti ha spinto a lasciarmi,nel bel mezzo del mio pianto
isterico?-
-Certo,lo
saprai ... magari anche Alice ti spiegherà qualcosa ...
–
-Ed ora?-
-Ora
cosa?- chiese,perplesso.
-La
battaglia,intendo.-
-Suppongo
sia finita.-