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Autore: fedekost    05/07/2008    1 recensioni
Quando Jamie si svegliò quella mattina non aveva idea che la sua vita sarebbe radicalmente cambiata. L'arrivo del misterioso signor Robinson aveva scombussolato la routine quotidiana della sua famiglia, che non sarebbe mai piùritornata come prima. Seguite Jamie nelle sue avventure nel mondo di Hogwarts e (ri)scoprite con lui l'emozione di (ri)vedere tutto come se fosse la prima volta!=PAUSA ESTIVA=
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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=Nota dell’Autore=
Bentornati! Questo è l’ottavo capitolo, il capitolo dello Smistamento. Spero vi piaccia, perché è il più lungo che ho scritto fin’ora e perché a inventare i nomi di tutti i nuovi arrivati ci ho messo un milione di anni, e spero che vi piacciano. Ma adesso passiamo senza ulteriori indugi alla lettura, e mi raccomando: recensite! Mi fa sempre piacere leggere le vostre recensioni, anche se non dovessero essere positive! PS il particolare era che il Vicepreside e i fratelli David e Justin hanno lo stesso cognome: a voi lascio intuire che significa ;-)
Buona lettura!

CAPITOLO VIII
Il resto del viaggio fu particolarmente piacevole, forse perché Justin era andato nello scompartimento con i suoi amici Serpeverde.
Per tutto il tempo Reneè e David parlarono a John e Jamie di Hogwarts e delle meraviglie che nascondeva, limitandosi però ad accennare tutto: infatti non volevano rovinare ai due nuovi arrivati la sorpresa della scoperta delle mille magie che il castello nascondeva.
Mentre Reneè elencava una lista di fantasmi dai nomi più strani come Nick-Quasi-Senza-Testa e Jamie rideva a crepapelle per tutti i nomi assurdi che gli avevano affibbiato, vide John che osservava Reneè perplesso.
-Cos’hai?-gli chiese curioso.
-Oh, bè, quando mio fratello mi ha detto dei fantasmi non mi ha nominato questo Nick-Quasi-Senza-Testa…si sarà dimenticato.-rispose lui con la testa fra le nuvole.
Dopo qualche attimo di silenzio il primo a parlare fu David.
-Chi ti ha pietrificato?-chiese a John con tono severo.
Il ragazzino esitò un secondo e poi si decise a parlare.
-Mio fratello…mi deve sempre dare fastidio.-
Per un momento David e Reneè si guardarono e poi la ragazza parlò.
-Ma tu non sarai mica il fratello di Seth Abrams, il Cercatore della scuadra di Quidditch di Serpeverde?-chiese incuriosita e divertita allo stesso tempo mentre il treno rallentava. Stavano arrivando alla stazione di Hogsmeade.
Mentre Jamie si chiedeva cosa fossero il Quidditch e un Cercatore, John rispose arrossendo un po’.
-Si, Seth è mio fratello.-
Reneè stava per dire qualcosa, ma quando sentì che Seth era il fratello di John si zittì e poi disse, in tono autoritario:
-Uscite di qui, forza! Devo cambiarmi.-
Protestando, Jamie, David e John uscirono dallo scompartimento. Quando furono fuori e John chiuse la porta alle sue spalle, Jamie chiese a David:
-Che cosa voleva dire Reneè riguardo il fratello di John?-
-Bè, non è che sia un tipo simpatico. Piace solo ai Serpeverde: è uno sbruffone. È antipatico a tutte le altre Case.-rispose abbassando la voce David. Poi guardò verso John e aggiunse, anche se non sembrava per niente risentito da ciò che aveva detto-senza offesa.-
-Lo so, non ti preoccupare.-lo rincuorò l’undicenne mentre Reneè apriva la porta e, uscendo, li faceva entrare per cambiarsi.

Quando il treno si fermò totalmente Jamie cominciò ad avvertire tutto quel nervosismo che fin’ora, troppo impegnato com’era a chiacchierare con i suoi nuovi amici, aveva trascurato.
Sentiva il cuore battere a mille sotto la divisa, e si domandava come mai tutti gli altri non lo sentissero.
Cercava di sembrare disinvolto mentre lui e John lasciavano David e Reneè per sentire la voce profonda e calda di un uomo.
-Primo anno! Da questa parte! Primo anno!-
Quando Jamie e John finalmente raggiunsero la fonte di quella voce insieme ad un gruppo di undicenni spauriti ed emozionati videro un uomo basso, sulla cinquantina, che indossava una giacca di cuoio e un paio di jeans e aveva, nella mano destra, un a lanterna.
-Salite sulle barche a gruppi di quattro…muovetevi!-
Jamie e John non se lo fecero ripetere due volte: si affrettarono a raggiungere la barca più vicina e vi salirono sopra insieme ad altri due ragazzi: uno era uno di quelli che stava parlando con Justin, probabilmente il fratello di qualche suo amico, mentre l’altro era un bambino silenzioso e solitario, che se ne stava in disparte e guardava l’acqua scura del lago.
-Ciao-disse timidamente Jamie ai due nuovi arrivati, rompendo il ghiaccio.-io sono Jamie e…-
-E chi te l’ha chiesto?-aggiunse bruscamente il ragazzo seduto davanti a lui, mentre quello silenzioso rispondeva, guardando sprezzantemente quel maleducato:
-Io sono Brian, piacere-rispose stringendogli la mano.
-Bè, visto che siamo in vena di presentazioni io sono Malcolm, ma ora state zitti.-disse in modo antipatico il ragazzo.
-Sicuramente andrà a Serpeverde.-sussurrò in tono pratico John a Jamie e Brian, che ridacchiarono: Jamie aveva visto come erano quelli di Serpeverde, e quel Malcolm aveva tutti i requisiti giusti.
-Reggetevi forte, si parte!-tuonò la voce dell’uomo da una barca più avanti di loro.
Jamie, emozionato, strinse la presa sulla barca mentre questa si staccava dal molo e, lentamente, si dirigeva verso il castello che ancora non potevano vedere.
Dopo la prima curva, seguito da un boato di “Wow!” e “Caspita!”, apparve alla vista di tutti il castello più grande, maestoso e magico che Jamie avesse mai visto.
Era enorme, pieno di torri e torrette; molte finestre erano illuminate e il tutto si rifletteva sulla superficie liscia e piatta del lago, mossa solo dal passaggio delle barche.
-Benvenuti a Hogwarts!-disse in tono fiero l’uomo mentre ognuno bisbigliava al compagno qualche particolarità del castello che aveva visto.
Presto le barche attraccarono ad un altro molo, e i ragazzi scesero dalla barca per andare a salire numerosissime scale di marmo fino ad arrivare davanti ad una grande porta di quercia.
L’uomo colpi tre o quattro volte la porta con la sua mano e attese in silenzio. Tutti i nuovi studenti fecero lo stesso.
John fece notare a Jamie e Brian che all’interno del castello si sentivano dei passi affrettati dirigersi verso il portone.
-Io non li sento.-disse Jamie dopo un momento in cui aveva cercato di coglier qualche suono.
A quanto pare, però, John aveva ragione: dopo poco la porta si aprì e un uomo che sembrava avere più o meno l’età di quello che li accompagnava disse:
-Grazie, Samuel. Puoi andare.-
Samuel sussurrò un saluto educato e si congedò superando l’uomo e girando a destra subito dopo il suo ingresso.
Dopo pochi istanti l’uomo parlò: era alto, possente; gli occhi d’oro e i capelli neri davano a Jamie l’impressione di averlo già visto, ma non ci fece caso.
-Benvenuti ad Hogwarts. Io sono il Vicepreside Daniel Phoenix, Capocasata di Serpeverde. Fra poco verrete smistati nelle vostre Case, che durante la vostra permanenza qui saranno come la vostra famiglia. Poi vi unirete ai vostri compagni per cominciare il Banchetto d’Inizio Anno. Seguitemi.-
Tutti pendevano dalle sue labbra, evitando di perdere anche una sola parola. Quando pronunciò l’ultima in tono autoritario i nuovi arrivati non se lo fecero ripetere due volte: lo seguirono oltre la porta nella Sala d’Ingresso, una grande sala di pietra alla quale arrivavano delle scale. Passarono davanti ad esse, superarono un’enorme porta di quercia da cui proveniva il brusio delle voci degli altri studenti ed entrarono attraverso una piccola porticina in un’aula vuota.
I banchi erano stati spinti contro un muro e le sedie invece contro l’altro.
Jamie, John e Brian si guardarono intorno un attimo per giungere poi alla conclusione che non c’era niente di magico in quella stanza.
-Aspettate qui: la cerimonia dello Smistamento comincerà fra pochi minuti.-disse il professor Phoenix uscendo dalla stanza e lasciandoli soli.
-Che noia…-esclamò qualcuno.
-Già!-assentì un altro, e presto tutti cominciarono a chiacchierare.
-Secondo voi il Cappello che c’entra nello Smistamento?-chiese Jamie e John e Brian, curioso.
-Non ne ho idea: fino a un mese fa non sapevo nemmeno di essere un mago!-rispose divertito Brian.
-Già, nemmeno io.-assentì Jamie. -Io lo so.-disse invece timidamente John.-Mio fratello me lo ha detto.-fece una pausa ad effetto: aveva capito che i due amici pendevano dalle sue labbra-Ti fanno indossare il cappello e lui ti dice quale sarà la tua Casa.-concluse in tono sapiente.
-Tutto qui?-disse Brian stupito dopo poco.
-A quanto pare sì.-risolse la questione John mentre, con stupore di tutti, dalle pareti cominciavano ad entrare nella stanza numerosi fantasmi.
Uno di loro passò attraverso Jamie, che avvertì la sgradevole sensazione di essere stato gettato all’improvviso sotto una doccia gelata.
-Ehi, attenzione!-esclamò irritato al fantasma sanguinolento di un uomo, che lo ignorò e proseguì per la sua strada dicendo:
-Oh, ecco i nuovi studenti! Spero che quelli Purosangue fra di voi vengano a Serpeverde!-
-Purosangue?-chiesero insieme Jamie e Brian guardando interrogativi John, che un po’ spazientito gli rispose.
-I Purosangue sono quelli che hanno il sangue –come dicono alcuni, anche se secondo me sono tutte cavolate- puro, cioè non si sono imparentati con i Babbani o con maghi figli di Babbani. Tutti i Serpeverde sono Purosangue.-spiegò John mentre il professor Phoenix entrava nella saletta.
-Siamo pronti a ricevervi. Venite, in fila per uno.-e senza aggiungere altro girò i tacchi e, seguito da una colonna di giovani maghi e streghe, oltrepassò la porta della Sala Grande.
Jamie non aveva mai visto nulla di così maestosamente bello: c’erano quattro lunghi tavoli di legno affiancati fra loro, e di fronte ad essi c’era un tavolo dove sedevano i professori.
La Sala era illuminata da numerose candele, alcune attaccate ai candelabri ma per la maggior parte fluttuanti in aria, sotto un soffitto –Jamie si sorprese- stellato.
C’era un gran vociare ma tutti però si azzittirono quando i nuovi studenti entrarono e sfilarono fra i tavoli fino a fermarsi di fronte al tavolo dei professori.
Davanti ad esso, Jamie lo aveva notato solo ora, vi era uno sgabello con appoggiato sopra un cappello di pezza consunto e pieno di toppe, che sembrava tremendamente malconcio.
Il professor Phoenix lo raggiunse e, srotolando una pergamena presa da una tasca, disse:
-Allora, quando chiamerò il vostro nome vi farete avanti, io vi metterò il Cappello Parlante in testa e lui vi Smisterà nella vostra Casa. Ma prima sentiamo cosa ha da dirci quest’anno.-
Alla fine delle sue parole uno squarcio alla base del Cappello Parlante si aprì a mo’ di bocca e cominciò a recitare una lunga filastrocca, alla fine della quale tutti applaudirono. Poi, senza ulteriori indugi, il Vicepreside srotolò la lunga pergamena e chiamò il primo studente.
-Abrams, John!-
John, che era in fila proprio dietro Jamie, lentamente e timidamente si allontanò dalla fila per andare a sedersi sullo sgabello.
-Vai forte!-gli sussurrò Jamie quando ancora poteva sentirlo.
Dopo pochi istanti di indecisione lo squarcio del Cappello si aprì di nuovo.
-GRIFONDORO!-
Il tavolo all’estrema destra della sala esplose in un boato mentre John si univa ai suoi occupanti gettando un’occhiata al tavolo di Serpeverde, probabilmente al fratello.
Prima che John avesse il tempo di sedersi la voce del Vicepreside risuonò per la Sala Grande facendola nuovamente cadere in silenzio.
-Abul, Korin!-echeggiò per tutta la sala.
Una ragazza bassina, dai lineamenti affilati ed i capelli castano scuro come gli occhi si aprì un varco fra i suoi coetanei in piedi e si sedette sullo sgabello.
Con lei la scelta fu più lunga, ma dopo poco il Cappello Parlante dichiarò la sua scelta.
-SERPEVERDE!-
Il tavolo all’estrema sinistra della sala esplose in urla di giubilo mentre Korin si andava a sedere fra di loro e poi, quando Anderson, Lilian fu smistata in Grifondoro espresse nuovamente il suo disprezzo.
Seguirono poi due Tassorosso, Barker, Jane e Bixop, Anne, e Jamie le vide sedersi al tavolo della loro Casa felici e pronte ad assistere allo Smistamento mentre conoscevano i loro nuovi compagni di Casa.
-Booster, Isaac!- esclamò d’un tratto il professor Phoenix, e il ragazzino emerse dalla fila e si sedette spavaldamente sullo sgabello per unirsi poi ai Serpeverde.
Anche le due ragazze che gli seguirono furono smistate in quella Casa, ma Collins, Sarah divenne la prima Corvonero, e la stessa sorte toccò a Damon, Katlin e Danville, Sophie.
Seguirono poi due ragazze Grifondoro, un Tassorosso, una Serpeverde e poi nuovamente un Tassorosso, e mano a mano che la fila si accorciava Jamie non vedeva l’ora che arrivasse il suo turno, guardando con invidia quelli che andavano allo sgabello e maledicendo i suoi antenati per avergli dato un cognome che iniziava per una lettera fra le ultime dell’alfabeto.
-Jackson, Claire!- disse ormai in tono quasi annoiato il Vicepreside mentre un certo James Holmes si univa al tavolo dei Corvonero. Poco dopo anche alla ragazza toccò la stessa sorte. -Johnson, Brian!- echeggiò la voce del professor Phoenix per la Sala Grande.
Brian, il nuovo amico di Jamie, sussurrò a quest’ultimo –ci vediamo!-mentre si distaccava dalla fila ed andava ad indossare il Cappello.
-In bocca al lupo!-gli rispose Jamie, sebbene non fosse sicuro che Brian avesse sentito.
Dopo un paio di minuti che Brian lo indossava, il Cappello Parlante urlò con tono fiero:
-GRIFONDORO!-
Questa volta Jamie si unì agli applausi del tavolo dei Grifondoro mentre Brian si andava a sedere fra di loro, e non potè fare a meno di sperare che anche lui venisse smistato in quella casa.
Seguirono poi due gemelli, Amanda e Christopher Jones, che divennero Grifondoro seguiti da un altro ragazzo, Chester Leòn.
Furono numerosi i ragazzi che vennero dopo, e la maggior parte fu smistata fra i Corvonero, mentre a Tassorosso e Serpeverde ne andarono tre.
Quando anche Steven, Alexis, una ragazza magra dai capelli rossi, si unì ai Serpeverde, finalmente il Vicepreside pronunciò finalmente il nome di Jamie.
-Summers, Jamie!-
Il ragazzo sentì tutti gli occhi della sala puntati su di lui quando uscì dalla fila e cominciò a camminare verso il Cappello. Il percorso sembrava interminabilmente lungo, e per distrarsi Jamie guardò verso il tavolo di Grifondoro, dove Brian e John, seduti vicini, lo guardavano speranzosi. Reneè gli fece l’occhiolino e Jamie rispose quando finalmente arrivò allo sgabello si sedette tremando leggermente.
Senza troppe cerimonie, il professor Phoenix gli cacciò il Cappello in testa e Jamie attese, finchè una vocina penetrante non gli sussurrò all’orecchio:
-Ciao ragazzo…sei nervoso? Bè, non sei il primo che mi capita. Però il nervosismo nasconde qualcosa, sì: nasconde il desiderio di apprendere, la curiosità e il coraggio…conosco io la Casa giusta per te, e credo proprio che ti ci troverai bene, visto che stai ripetendo il suo nome da quando mi hai indossato.-a questo punto Jamie ammutolì mentre il Cappello Parlante urlava a tutta la Sala Grande:
-GRIFONDORO!-
Sorridendo, Jamie si tolse il cappello, lo consegnò al Vicepreside e osservò il tavolo dei Grofondoro, dove tutti si erano alzati e Brian e John si erano addirittura messi in piedi sulle panche per festeggiarlo, mentre Reneè applaudiva, contenta.
-Ottimo lavoro amico!-si congratulò Brian mentre Jamie si sedeva davanti a lui e John stringendo un sacco di mani e osservando Water, Robert diventare un Tassorosso.
A lui seguì l’ultima Grifondoro della serata, Mildred Withe, che si sedette vicino a lui e si presentò anche agli altri.
Quando finalmente Carmen Ylee si unì al tavolo dei Tassorosso e Malcolm Zeith, senza alcuna sorpresa da parte di Jamie, Brian e John, a quello dei Serpeverde, una figura femminile al tavolo dei professori si alzò in piedi.
-Ragazzi, benvenuti e bentornati.-disse la donna al centro del tavolo con dei lunghi capelli bianchi raccolti in una treccia ordinata e una veste viola scuro con i bordi d’orati, elegante.
-Chi è?-chiese Jamie a un ragazzo più grande seduto vicino a lui, che prima gli si era presentato come il Prefetto Arnold.
-Come chi è? È Mafalda Prestley, la Preside!-gli rispose quello in tono quasi sprezzante, e Jamie stava quasi per ribattere quando la Preside continuò.
-Un altro anno qui ad Hogwarts è cominciato, e spero che vi troverete bene come in tutti quelli passati. Vi faccio i miei auguri per i vostri studi, ma ora devo passare alle comunicazioni importanti.
-Dunque, per prima cosa volevo informarvi dell’arrivo qui a scuola del nuovo professore di Incantesimi, il professor Gordon Brown: benvenuto.-
A questa dichiarazione seguì un piccolo applauso mentre un uomo basso e grassoccio si alzava per farsi vedere.
-Inoltre, come ogni anno, vi informo che l’accesso alla Foresta Proibita è severamente vietato agli studenti.-
A questo punto ormai si era alzato un vociare poiché tutti pensavano che ormai il discorso della Preside fosse terminato, ma inaspettatamente l’anziana donna continuò, facendo nuovamente calare il silenzio in sala.
-E ora una comunicazione ufficiale. Le lezioni di Astronomia si terranno, da quest’anno, non più nella torre più alta ma bensì in giardino, perché da questo momento la torre sarà adibita ad un nuovo scopo. È tutto: inizi il banchetto!-concluse con un gesto teatrale mentre sotto gli occhi di tutti si materializzava, sui piatti e vassoi d’oro, ogni genere di cibo. Jamie, che fino al suo turno non aveva desiderato altro che si sbrigassero per essere smistato, da quel momento in poi voleva solo che arrivasse la fine per poter mangiare, e quando la Preside finì il discorso seguito da un fragoroso applauso il ragazzino non diede nemmeno tempo al cibo di comparire.
Mentre mangiava fece la conoscenza dei suoi nuovi compagni di classe: c’erano le ragazze LIlian, Elizabeth, Sophie, Joyenne e Amanda che si rivelarono abbastanza simpatiche, mentre arrivò alla conclusione che con John, Brian, Chester e Christopher come compagni di stanza si sarebbe divertito un mondo.
Durante la cena i Chester, Christopher e John si lanciarono in complicate spiegazioni delle regole del Quidditch, lo sport dei maghi giocato su manici di scopa, elencando una marea di falli terribili, ognuno dei quali con un esempio di un evento realmente successo. Quando anche l’ultima briciola di torta si smaterializzò e i ragazzi, con la pancia piena, si abbandonarono sulla panca, la Preside si rialzò e senza troppe parole disse:
-Il banchetto è finito, noi siamo tutti stanchi e domani cominciano le lezioni: buonanotte!-
Con un raschiare di panche sul pavimento di pietra tutti si alzarono, e seguendo il Prefetto Arnold i nuovi Grifondoro giunsero al settimo piano, davanti al ritratto di una signora particolarmente grassa.
-Parola d’ordine?-disse suscitando la sorpresa di molti. Jamie ancora doveva abituarsi all’idea di vedere i quadri parlare e muoversi.
-Idromele-rispose prontamente Arnold e senza farselo ripetere il quadro si scostò per mostrare loro un buco nel muro che portava dritto in una sala circolare. -Questa è la Sala Comune di Grifondoro. I dormitori delle ragazze sono di sopra a destra, per i ragazzi lo stesso a sinistra. Dormite, altrimenti domani non riuscirete a seguire le lezioni.-
Ma quando Jamie, John, Brian, Chester e Christopher raggiunsero il loro dormitorio dove qualcuno aveva portato i loro bagagli fecero di tutto tranne dormire.
  
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