Allora
... eccoci qui con l’ultimo capitolo =)
Beh
... lo so,forse questa vi è parsa una storia troppo corta,ma ... boh,non lo so
perché “12” capitoli =]
Comunque,spero
vi sia piaciuta e ringrazio tantissimooo MoonlessNight,Inuyasha__girl92 ed eddy per aver recensito l’ultimo capitolo *_*
e la stessa Sara [Inuyasha__girl92] per aver inserito la storia tra i
preferiti.
Spero
che continuerete a seguirmi anche quando pubblicherò nuove fanfiction =] [ a
proposito ... ho proprio un paio di idee che mi frullano nella mente ... *O*]
Ora
potete dedicarvi alla lettura di quest’ultimo capitolo ...
Baci
-RSara
R
[per
tutte coloro che desiderano l’aggiornamento di “dark Threats” ... dovrete
aspettare,perché uno sgradevole incidente ha fatto in modo che tutto che ciò
avevo scritto si cancellasse dal pc ... >.< Mi dispiace davvero
=(]
“Il
tempo perduto”
(Bella)
Sbattei
più volte le palpebre e finalmente riuscii a mettere a fuoco una figura distesa
al mio fianco.
Il
mio cuore prese il volo quando compresi che era proprio lui: il mio
Edward.
Decisamente
un brutto sogno il mio ... le immagini di me stessa che rischiavo di essere
uccisa ricomparvero nella mia mente,così come quelle di una giovane vampira che
mi stringeva tra le sue braccia,e poi lui che avanzava verso di me ... mi diceva
che mi amava e le mie stupide lacrime ricominciavano a
scorrere.
-Bella?-
la sua voce vellutata mi accarezzò delicatamente.
-Uhm?-
-Come
hai dormito? Sembravi molto agitata ... – rispose,scostandomi alcune ciocche di
capelli dalla fronte imperlata di sudore. Feci spallucce,in segno di
indifferenza.
Mi
chiesi se ciò che avessi vissuto fosse stato veramente un incubo ... lo
credevo,eppure tutti quei ricordi che si susseguivano nella mia mente sembravano
così veri ...
Rammentai
anche una stanza,vagamente somigliante al salotto dei Cullen,dove la giovane
vampira che ora ricordavo si chiamasse Alice mi aveva spiegato cosa era
accaduto.
Già
... Edward aveva finto di dovermi lasciare per aiutare la sua famiglia a
combattere i licantropi .. mi aveva ordinato di aiutare il mio branco,di
partecipare alla battaglia come lui,solamente perché sapeva che non avrei mai
avuto il coraggio di farlo ... Oh beh,tutto pareva seguire una certa logica,ma
quando mi aveva detto addio nella cucina dei Cullen ... altro che logica!
-Jacob?-
domandai all’improvviso.
Edward,accanto
a me e che stringeva i miei fianchi,si irrigidì e si limitò a fare una leggera
smorfia.
Ovviamente
nemmeno quello avevo sognato. Il giovane e forte licantropo del mio branco era
morto. Sul serio.
-Pensi
che ora dovrò tornare a La Push?- chiesi,voltandomi a
guardarlo.
Lui
mi scrutava con un’espressione dolce e angelica,e quando gli rivolsi quella
domanda,le sue labbra si curvarono in un ampio
sorriso.
-Nessuno
ti obbliga.- rispose.
-Bene
... – annuii,facendolo scoppiare in una fragorosa
risata.
-Bella?-
mi richiamò all’improvviso,e lo osservai sedersi più compostamente sul
letto.
-Sì?-
Con
una mano mi aiutò a prendere posto davanti a lui,le mie mani nelle
sue.
-Bella,tu
credi a quello che ho detto ieri sera?-
-Se
ti riferisci ... –
-Mi
riferisco al fatto che ti amo. – mi precedette,- Ma io non ti obbligo ad amarmi.
Forse lì fuori c’è qualcuno meglio per te,che potrebbe renderti felice come io
non potrei mai. E ... –
Ma lo
interruppi avventandomi su di lui e baciandolo come mai avevo fatto. All’inizio
era incerto,insicuro,ma lo costrinsi a sciogliersi,e a quel punto eravamo
divenuti un’unica cosa.
Mi
sorreggeva mantenendo un braccio dietro la mia schiena,mentre con una mano mi
scostava i capelli dal volto .. ogni punto del mio corpo che riusciva a
raggiungere cominciava a bruciare,come se fosse appena entrato a contatto con un
fuoco ardente.
Mi
lambì il labbro inferiore ed io mi lasciai sfuggire una risatina
nervosa.
-Bella,se
davvero ... –
E
ancora una volta non gli consentii di proseguire,ma feci in modo che mi
stringesse ancora di più a lui,che la mia esile figura si adattasse alla
sua,fredda e marmorea.
-Ora
sei tu che devi credermi Edward.-
-Cosa?-
-Ti
amo. –
-Credimi,anch’io.-
***
Quel
pomeriggio impiegai tutto il tempo che avevo a disposizione per conoscere la
famiglia Cullen al completo.
Si
rivelarono persone a dir poco perfette,e far parte di loro non mi sarebbe
dispiaciuto per niente ...
Sapevo
che a stento riuscivano a trattenersi dal saltarmi addosso visto il mio odore,ma
Edward doveva averli preparati.
-Oh
Bella,non sai come sono felice che tu sia qui con noi!!!- gridò Alice,in
salotto,dopo le varie presentazioni.
-Ehm
... anch’io lo sono.- risposi,vagamente imbarazzata.
Edward,seduto
al mio fianco sul divano,mi strinse la mano ed io rivolsi un sorriso allegro a
chi era lì con noi,valeva a dire:
Alice e Emmett.
Sapevo
che proprio lui, “l’assassino” di Jessica Stanley avrebbe dovuto nascondersi per
molto altro tempo,fin quando i licantropi non avrebbero dimostrato di non voler
annunciare a tutti che era proprio lui il colpevole.
Io
non avevo intenzione di recarmi al funerale di Jacob,sapendo che in troppi mi
avrebbero puntato addosso i loro sguardi accusatori.
Fortunatamente
i Cullen si erano dimostrati ben disposti ad accogliermi fin tanto che non
avessi deciso di far ritorno a La Push.
Consideravo
questa un’opzione che avrebbe potuto sostare per molto tempo in qualche angolo
recondito della mia mente,e l’opinione di Edward era la medesima: potevo
tranquillamente rimanermene a casa Cullen per tutto il tempo che avessi
desiderato.
Lui
sperava che questo “tempo” si trasformasse in “eternità”,ma sapevamo bene
entrambi che in qualche modo sarei dovuta tornare a La Push ... almeno per dire
addio a Charlie e gli altri licantropi.
Forse
dire addio era esagerato,ma probabilmente avrei evitato di recarmi a trovarli
per molto tempo.
Il
tempo necessario per far riprendere tutti dallo shock della morte di
Jacob,causata nientemeno che dal fidanzato del licantropo Bella Swan,un tempo
anch’essa parte del branco.
-Allora
Bella,- eruppe Alice,facendomi sobbalzare,- come sai dovrai arrangiarti con i
vestiti che hai ... E che,se mi
permetti,non sono un gran che ... –
Le
rifilai un’occhiata confusa,ma lei non si diede la briga di fornirmi
spiegazioni,- Ma ti assicuro,che presto andremo a fare un po’ di
shopping,eh??-
-Ehm
... Certo.- annuii,guadagnandomi un’occhiata divertita da parte di
Edward.
-Ma
sappi cara sorellina,- intervenne lui,sorridendo gioviale,- che Bella sarà mia
prigioniera per un bel po’ di tempo ... –
Sbottò
in una risata allegra quando notò la mia espressione terrorizzata,e quindi si
affrettò a spiegare,- Come sai ... dobbiamo recuperare un po’ del tempo perduto
... –
-Tempo
perduto?! Intendi dire un ... giorno??- esclamò
Alice,sogghignando.
-Esatto
... –
-Ok
... posso anche aspettare ... –
Non
riuscii ad evitare di sorridere di fronte alla sua espressione delusa,subito
sostituita da una irritata quando Emmett le scompigliò i capelli con un gesto
repentino.
Li
guardai discutere a lungo,mentre Edward continuava a fissarmi come fossi una
reliquia.
-Vieni?-
mi chiese all’improvviso,alzandosi e prendendomi per
mano.
-Dove?-
domandai,mentre mi conduceva fuori casa.
-Non
lo so ... – mormorò,lo sguardo perso nel vuoto mentre ci dirigevamo sul
retro.
-Che
vuol dire .. “ non lo so”?-
-Non
lo so davvero ... –
-Andiamo
Edward,che stai dicendo ... –
-Questo.-
e fermandosi in prossimità di un sentiero che conduceva nel bosco,mi prese il
volto tra le mani e mi regalò un bacio impetuoso,quasi avesse paura che
quell’occasione non gli si sarebbe più presentata.
I
pochi secondi in cui mi lasciava riprendere fiato gli erano necessari per
scorrere con le labbra lungo il mio collo,e quei suoi gesti così ... agitati,mi
fecero preoccupare.
-C’è
qualcosa che non va,Edward?-
-Dovrebbe?-
-No
... –
-Sai
... mia sorella può essere tremenda,quindi vale la pena godere al meglio di
questi momenti ... –
Ero
felice che parole del genere uscissero dalla sua bocca, ed estatica
risposi:
-Sono
d’accordo.-