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Autore: _Ellis_    05/07/2008    12 recensioni
Himitsu significa segreto.
Come quei tanti segreti che si celano nel castello del re.
Lui, ragazzo allegro e sprezzante delle regole, fin troppo per il grande fardello che pesa sulle sue spalle. Dovrà fronteggiare la realtà e scoprire che niente è più come prima, gli arcani dovranno essere svelati.
Sesshoku to genjitsusei.
Si lasciò sfuggire un lieve sospiro, abbassando la testa mentre varcavano i cancelli principali. Essi rappresentavano un confine di libertà, grazie al quale lasciava alle spalle la prigionia. Il varco tra povertà e ricchezza. Quello era un mondo in cui non importava quanto si fosse educati e ben vestiti; l’unica preoccupazione era quella di non sapere come sfamare se stessi o la propria famiglia. Vi auguriamo buona lettura, Sarn & _Ellis_
Genere: Romantico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Himitsu-capitolo due- ultimato
Himitsu
Sesshoku to genjitsusei





L’aria fresca del mattino si insinuava sotto gli abiti, facendola rabbrividire. Si strinse forte al braccio di Naruto, imponendosi mentalmente di non tremare. Era la prima volta in quindici anni di vita che saltava una lezione per avventurarsi nel caotico borgo. Non che non ci fosse mai stata, ma nelle rarissime occasioni, aveva solo dovuto sorridere falsamente e levare una mano in segno di saluto.

Per tutti quanti era la Principessina Ino, buona e obbediente. L’opposto del fratello, insomma. Era la perfetta bambolina da manipolare a proprio piacimento, quella che avrebbe potuto tenere alta la buona immagine della famiglia.

Si lasciò sfuggire un lieve sospiro, abbassando la testa mentre varcavano i cancelli principali. Essi rappresentavano un confine di libertà, grazie al quale lasciava alle spalle la prigionia. Il varco tra povertà e ricchezza. Quello era un mondo in cui non importava quanto si fosse educati e ben vestiti; l’unica preoccupazione era quella di non sapere come sfamare se stessi o la propria famiglia.
Nella biblioteca del Palazzo si era immersa nella lettura di un tomo intitolato “ La storia della Foglia”. Narrava delle epiche gesta compiute nella Terra del Fuoco dai fondatori della città. Guerre, più vinte che perse, ma anche, in particolare, si decantava la straordinaria fibra degli abitanti di Konoha. Persone il cui animo era infiammato dal fuoco della determinazione e della speranza.
Adesso, camminando tra gli antenati di quegli stessi eroi, si domandava se fosse tutta una menzogna. Vedeva persone dallo sguardo spento; la scintilla della vita si era incenerita con i loro sogni. Gli uomini e le donne si muovevano in gruppi compatti, come unico scopo i loro acquisti. I pochi bambini erano mano nella mano con le loro madri, dallo sguardo ansioso e preoccupato.
Le bancarelle del mercato occupavano i due lati della strada. Vendevano articoli di ogni tipo; da generi alimentari a rari commercianti di stoffe, si potevano barattare animali o contrattare sul prezzo degli arnesi da lavoro. I mercanti erano uomini dall’aria dura, abiti logori e una nuova disinvoltura nel portare le armi.
La folla le premeva contro, facendola barcollare. Guardò il fratello, che le rispose con un immenso sorriso. Perfettamente a suo agio in tutto quel trambusto. La prese per mano, aprendosi la strada con decisione.
Il suo corpo fu attraversato da un brivido di ghiaccio quando vide un mendicante rannicchiato in un angolo, con la mano tesa. La ragazza si aprì un varco nella sua direzione, continuando a guardare quell’informe groviglio di stracci, gli occhi velati di lacrime.
“S-signore, mi scusi...” balbettò.
L’altro alzò la testa verso di lei, guardandola. Era giovane, non doveva avere più di trent’anni, ma i suoi capelli erano già completamente bianchi e la pelle sembrava cascare dalle ossa. Il cuore di Ino venne trafitto dolorosamente da una spina di compassione alla vista dei suoi occhi. Non vi lesse altro che sconfinata sofferenza.
“Non ricordo quanto tempo è passato da quando mi hanno chiamato “signore” l’ultima volta...” la voce era bassa, gracchiante, come se non fosse stata usata da molto tempo.

E’ la principessa. Cosa vorrà da me?

La bionda si guardò attorno, confusa. Chi aveva parlato?

Cosa sarà venuta a fare qui? A prendersi gioco dei suoi sudditi che muoiono per un pezzo di pane?

Lo sguardo dell’uomo si fece accusatorio.

Mi guarda con gli occhi sgranati...Svegliati dal sogno, bambina. E’ questa la vita reale, non una casa delle bambole. Ma a te, sicuramente, non importa...

“Ti sbagli!” urlò Ino, sgomenta.
“A me sta a cuore il bene di tutti! Non dirlo mai più! E...tieni! Prendi e comprati da mangiare, degli abiti che siano tali e provvedi a te stesso. Basteranno.” Porse al mendicante qualche moneta d’oro, mentre lui la guardava con espressione sorpresa.

Che tu sia benedetta, bambina. Salvaci.

La pelle rugosa dell’uomo si tese, mentre abbozzava una smorfia sdentata che voleva essere un sorriso.
La stretta di Naruto sulla sua spalla la fece tornare alla realtà; la guardava con espressione sorpresa.
“ Gli hai dato un nuovo motivo per vivere” le sorrise, infine, stringendo la mano nella sua.
“Adesso sarà meglio andarcene. Il mercato è troppo affollato e corriamo il rischio che ci riconoscano.” aggiunse, pilotandola verso una via laterale. Attraversarono un labirinto di stradine secondarie, per poi arrivare in una piccola piazza. In quella zona le case sembravano più resistenti e ben messe. E un buon profumo di cibo ben cotto contrastava il consueto fetore.
Esattamente davanti a loro, un'insegna recitava " I Sette Covoni".
" E' lì che ti voglio portare. E' un posto famoso, sono sicuro che ti piacerà " esclamò il fratello, in tono gaio.
Corse in avanti e aprì la porta alla sorella, mettendo nel gesto tutta la sua intenzione di prenderla in giro. Ma ottenne solo un calcio in risposta.
Appena gli occhi della ragazza si abituarono all'oscurità nell'osteria, riuscì a distinguere una ventina di tavoli in legno; stesso materiale di cui erano fatti sia il pavimento, i muri, che il tetto. Le guizanti sagome delle fiammelle proiettavano lunghe ombre scure sulle pareti, creando un'intima penombra.
Forse fu merito del gradevole aroma che aleggiava nell'aria, o della vista del ragazzo dai capelli con l'aria cordiale, intento a masticare una salsiccia, ma quel posto le piacque immensamente.
Il giovane dietro il banco sorrise loro, in un muto invito ad accomodarsi.
" Ciao, Cho! " lo salutò il biondo.
Corse verso di lui e con un balzò atterrò sul bancone.
" Naruto, scendi immediatamente! Ci servo da mangiare lì sopra! "
" Ottimo. Avevo giusto un certo languorino! " replicò allegramente il Principe.
" Naruto Uzumaki! " il tono della sorella, che si era avvicinata, lasciava trasparire, tutto ciò che pensava riguardo alla mancanza di " bon ton " di quell'essere che era suo fratello.
" Hai appena finito di mangiare ! " riprese, " Sei davvero un pozzo senza fondo! "
Un attimo di gelido silenzio, poi il ragazzo dai capelli castani scoppiò in una risata tonante.
" Oh, allora tu devi essere sua sorella! Era ora che qualcuno lo facesse rigare dritto! " commentò.
" Io mi chiamo Choji, faccio parte del Casato Akimichi, è davvero un piacere conoscerti! Ma sei sicura di essere parente di 'sto qui? " aggiunse, indicando un Naruto che ostentava un'espressione offesa.
La ragazza non poté far altro che ridere a sua volta.
" Io sono Ino Uzumaki, il piacere è tutto mio. Forse non ci crederai, ma siamo gemelli. Incredibile, vero? "
Un'altra delle fragorose risate dell'Akimichi le riecheggiò nelle orecchie, mentre prendeva posto su uno sgabello.
Choji non rientrava minimamente nella categoria " bel ragazzo", menché mai per i suoi criteri di ferro, altrimenti detti gusti difficili.
Portava onore al suo casato, come dimostrava la sua corporatura. Chiara conferma della passione per il cibo, comune a tutti gli Akimichi.
Eppure aveva un'altra bellezza. Quella interiore.
Che si manifestava attraverso il suo modo di fare allegro, i modi gentili e cortesi; la sua voce profonda, ma allo stesso tempo dolce.
Per la prima volta, si rese conto di che cosa significasse avere un amico maschio. Un ragazzo che non le piacesse. E che non fosse suo fratello.
Inoltre, non l'aveva trattata in modo particolare, ma si era comportato come avrebbe fatto con chiunque altro. Non le si era rivolto dandole del " lei , ma le parlava a tu per tu, senza badare al divario sociale che c'era tra di loro.
Adesso capiva perché lui lo tenesse in così grande considerazione.
Una voce lenta e strascicata interruppe bruscamente i suoi pensieri.
" Che palle. Cos'è tutto 'sto casino? "
Un ragazzo dai capelli castani raccolti in una coda scarmigliata emerse da sotto il bancone, sbadigliando.
" Ah, ecco dov'eri andato a finire! " commentò Choji, in tono falsamente esasperato.
" Volevo dormire in santa pace, ma a quanto pare è chiedere troppo. " si lamentò, grattandosi la nuca.
" Oh, scusa tanto se ti abbiamo disturbato! " commentò la bionda, in tono apertamente ironico.
L'altro si voltò verso di lei, riducendo gli occhi a due fessure; dopo qualche secondo sembrò aver realizzato chi fosse la persona che si trovava di fronte.
" E tu che cavolo ci fai qui? " chiese, seccato.
" Vedo che i tempi di reazione di un Nara sono sempre li stessi..." commentò la ragazza, sarcasticamente.
Naruto si mise prontamente in mezzo ai due, spiegando: " L'ho portata a fare un giro."
" Non vorrei essere nei vostri panni quando Tsunade-sama lo scoprirà. Non che me ne freghi qualcosa, sia chiaro. "
" Dai, Shikamaru, potresti essere più gentile! " lo rimproverò Choji, cercando anche lui di calmare le acque.
Gli occhi cerulei di Ino, così simili a quelli del fratello, si fecero di ghiaccio, come succedeva sempre quando erano tristi o arrabbiati.
" Beh, se ti da così fastidio che io sia qui..." iniziò, in tono mortalmente calmo.
" Non ho detto questo. "
" Che cosa? "
" Sei una seccatura, ma..." sospirò il ragazzo con il codino, " non mettermi in bocca parole che non ho detto. "
Gli occhi della Principessa sfumarono nel consueto color acquamarina. La parole di Shikamaru, una dozzina scarsa, erano stati come sassi lanciati nel suo mare, in grado di produrre onde di gentilezza e affetto che le avevano sfiorato il cuore con una dolce carezza.
Le sue belle labbra s'incresparono in un sorriso.
Shika, come lo chiamava lei, era stato il primo ragazzo che aveva conosciuto. La notizia del suo quoziente intellettivo superiore a duecento aveva raggiunto il castello. In un attimo era diventato il migliore stratega del Regno.
Con il passare degli anni aveva imparato a conoscerlo: era l'essere più pigro sulla faccia della Terra, amava dormire e guardare le nuvole per ore.
Non teneva in considerazione il suo aspetto- cosa che per lei era a dir poco un'eresia- né gli importava di cosa gli altri pensassero di lui.
Sembrava troppo distratto e disinteressato per accorgersi di cose gli succedeva intorno, invece si rendeva conto di tutto con estrema precisione.
Era sfaticato anche nel modo di parlare: si esprimeva a monosillabi e con pungente sarcasmo.
Eppure aveva imparato che lui non era in grado di esprimere a parole ciò che provava, al massimo diceva mezze verità. Per questo, abituata com'era a decifrare significati nascosti, le parole che le aveva rivolto la colpirono così tanto.
Fece finta di sbuffare, lanciandogli un'occhiata maliziosa.
" Ah, Shiky, se tu fossi più gentile e ti comportassi da gentleman..." esclamò, in un perfetto tono afflitto.
" Chissà che tu non possa diventare il mio ragazzo ideale! " concluse, facendogli l'occhiolino con aria seducente.
Shikamaru inarcò lievemente un sopracciglio. Lei lo interpretò come un segnale di sorpresa.
" Non chiamarmi Shiky. " le disse, in tono minaccioso.
" E poi...io sono io e tu sei tu. E' stupido paragonarsi ad altri. "
Un attimo dopo, con un fracasso assordante, la porta si splanacò di botto. Entrò un ragazzo altro, che indossava una calza maglia verde. Aveva i capelli neri come l'inchiostro tagliati a caschetto.
" Salve, gente! " gridò, correndo verso di loro.
" Lee, prima o poi mi sfonderai la porta! " borbottò Choji.
" Gomen, non l'ho fatto apposta. " si scusò il nuovo arrivato.
" Hey, Mr Sopracciglia, come va? " domandò Naruto.
La sua battuta gli costò una poderosa pacca sulla schiena.
" Ahi...! Hai sempre la forza di un orco! " gemettè il biondo.
" Oh, chi è questa giovane donzella? " chiese il ragazzo dai capelli neri, vedendo Ino.
" Lei è mia sorella Ino. L'ho portata a vedere la città." rispose il principe.
" Quale piacere vederti, Madamigella Ino! " fece per continuare, ma l'amico lo interruppe.
" Sorellina, lui è Rock Lee. Ma puoi chiamarlo anche Mr Sopracciglia o Sopracciglione, come preferisci. "
Incerta su cosa dire, la ragazza strinse la mano che gli era stata porta.
" Oh, ehm, piacere di conoscerti...Lee." usò quello che era il meno offensivo dei nomi proposti dal fratello.
Rock Lee le mostro il pugno con il pollice alzato, aprendosi in un sorriso a trentadue denti, con tanto di stelline.
Questo, più di qualunque altra cosa, confermò la sua tesi, secondo la quale quel tizio mancasse di sanità mentale.
Un rumore improvviso la fece voltare, sperando che fosse la sua ancora di salvezza.
Ma il ragazzo che era appena entrato, con passo baldanzoso, non aveva un'aria decisamente rassicurante.
Aveva i capelli castani che gli cadevano in modo disordinato sulla fronte, la pelle scura, bruciata dal sole di chi passa tutto il giorno all'aria aperta. Sulle gote aveva strani tatuaggi triangolari color sangue. E i suoi occhi, scuri come l'ebano, la fissavano con evidente malizia.
Arretrò istintivamente, trovandosi al fianco del ragazzo con la coda.

“ Hey Shika! Una nuova preda? Niente male davvero!” esclamò il nuovo arrivato, avvicinandosi.
Le cinse la vita con un braccio, sussurrandole all’orecchio : “ Se dovessi stancarti di quel patito di nuvole da strapazzo, ci sono sempre io. Kiba Inuzuka, molto lieto di conoscerti."
Lei rispose con voce altrettanto sensuale: “ Se non mi togli quelle zampacce di dosso entro tre secondi, giuro che non potrai più godere dei piaceri di una donna. E no, non è affatto un piacere fare la tua conoscenza."
Il ginocchio di lei era esattamente in mezzo alle gambe di lui.
L’altro sbiancò, mentre il fratello esultava.
“ Grande sorellina! Così si fa! “
Lee guardava la scena terrorizzato e ammirato.
Con un cigolio sinistro, la porta venne chiusa, facendo piombare l'oscurità.
Si fece avanti una bella ragazza dai lunghi capelli di una meravigliosa sfumatura rosata, identica a quella dei petali di ciliegio che ormai non fiorivano più da quelle parti, nemmeno in primavera. I lineamenti morbidi del viso erano distorti dalla stizza e gli occhi verde chiaro mandavano fulmini e saette.
Con passo pesante, si diresse verso il ragazzo con i tatuaggi, prendendolo per la casacca.
" Kiba! Razza di bastardo mal cresciuto! Se ti azzardi ancora a mettermi in mezzo ai tuoi furti da quattro soldi, giuro che ti ammazzo! " urlò, la voce talmente alta che sarebbe stata in grado di frantumare il vetro.
La vittima della sua ira si trovo scaraventato contro il muro, l'occhio diventato un bozzo nero e informe.
" Ahia...imploro il tuo perdono, Sakura..." gemetté.
La giovane donna si ricompose, aprendosi in un sorriso amabile, rivolto a tutti gli altri.
" Buongiorno, ragazzi! "
" Konnichiwa, Sakura-chan! " esclamò Naruto, in tono adorante. Si affrettò a scendere dallo sgabello, in modo che fosse lei a potersi sedere.
" Arigatou.." sussurrò la ragazza, simulando il suo stupore.
Il biondo si aprì in uno dei suoi meravigliosi sorrisi, mentre le fossette spuntavano maliziose sulle guance. Socchiuse gli occhi cerulei, felice di aver fatto qualcosa di buono per lei.
" Oh, ehm..Naruto? Potresti dirmi chi è quella? " la pacca sulla spalla e la voce di Ino lo riportarono alla realtà.
" Oh, certo! Sakura-chan, lei è mia sorella. Ino, lei è Sakura Haruno..." si affrettò a spiegare, con entusiasmo.
"...la mia ragazza!" aggiunse, in tono gioioso.
" I-io sarei cosa, Baka?!? " Sakura scattò in piedi, il pugno alzato.
" Gomen, gomen, Sakura-chan! Non volevo farti arrabbiare! Ma, scusa, era solo il mio sogno più grande, che male cè? " mugolò, mentre le sue iridi si scurivano dalla delusione.
"...Usuratonkachi." sussurrò l'altra, voltandosi per nascondere il rossore che le aveva imporporato le gote.
Ino dovette sforzarsi per reprimere un moto di stizza. Chi era quella lì, per trattare suo fratello in quel modo?
Assorta da pensieri del genere non si accorse che l'altra giovane donna aveva puntato il suo sguardo color giada su di lei, ma non sembrava decisamente amichevole.
A testa alta, ricambiò l'occhiata.
L'aria attorno a loro si fece tesa, persino Naruto si era zittito. Lo sguardo di tutti guizzava dall'una all'altra.
La bionda si chiese il perché di quell'atteggiamento.
Negli occhi chiari che aveva di fronte a se non leggeva altro che ostilità, misto ad amarezza. Non riusciva a capire.
E che cos'era quell'ombra scura che oscurava quel colore smeraldino?
Dolore.
Lo seppe, nel momento in cui tutto quel flutto di sentimenti negativi le venne riversato addosso.
Perché?
E ancora, quella sensazione peculiare a quando era stata al mercato.

Vattene. Non ti vogliamo qui.

Che cosa?

Vattene. Sparisci dalla mia vista, maledetta!

Le parole le arrivarono come un lontano eco. Sinfonia funesta di collera e malinconia.

E ancora, per l'ennesima volta in quel giorno, si chiese. Perché? E che cosa sta succedendo?

" Nii-chan " sussurrò, con voce tremante. " Andiamo.."
" Ma cosa?! " il biondo si voltò verso di lei, per poi tornare a guardare Sakura.
" Ho ancora tante cose da vedere, no?" riuscì a sfoggiare un sorriso quasi convincente, nel tentativo di non allarmare maggiormente il fratello.
" Ma, nee-chan, sei sicura?" chiese ancora, preoccupato.
" Certo! Andiamo! " esclamò, prendendolo per un braccio.
" Ma..." ultima flebile protesta del fratello, guardando indietro.
" Ci vediamo, Naruto-kun " il saluto sussurrato di Sakura.


" Mi odia. " sussurrò, la testa china, appoggiandosi alla parete di una chiesa.
" Chi? Cosa? "
" Sakura. "
" Ma, cosa dici? Neee,Sakura-chan è un pò violenta, ma sotto sotto è un angelo! Posso garantire io! " disse il principe, con un sorriso sornione.
" Ah sì? Perché? Cosa cè tra voi due? "chiese, sperando che l'abituale tentativo di imbarazzare il fratello, riuscisse a dissipare la nube scura che aleggiava nella sua mente.
In risposta, lo vide arrossire fino alla punta dei capelli, mentre si grattava la guancia in un gesto imbarazzato.
" Kami-sama, Naruto! " gridò lei, guardandolo dritto negli occhi.
Iriridi limpide, cielo in cui soffiavano venti di...
" Ti sei innamorato! "
" Neee, Ino, m-m-ma che..."
Interruppe il suo balbettio senza senso quando alle orecchie gli giunse il famigliare rumore di zoccoli e tintinnio di armature.
Il gemito che stava per fuggire dalle labbra della ragazza, fu prontamente soffocato dalla mano di Naruto. Si posò un indice sulle labbra e sbirciò dietro l'angolo.
Sussultò.
" Accidenti! "
" Cosa c'è? " chiese lei, allarmata.
" Non pensavo scoprissero la nostra fuga così presto. Di solito non si fanno vedere prima del pomeriggio. "
" Che cosa facciamo? "
Lui ghignò, sapendo il fatto suo.
" Giochiamo a nascondino. "













*^*^*

Scusateci tanto per il ritardo, ma il mio computer ha deciso di ammattire all'improvviso; cancellando, per ben tre volte, il capitolo ultimato. Inoltre, la connessione mi è saltata, per cui ho perso giorni preziosi di lavoro. Ah, è Ellie a parlare XD

Beh, che cos'altro aggiungere su questo capitolo?
Ci terremmo a far notare, anche per evitare eventuali critiche, che il linguaggio utilizzato per i dialoghi è volutamente dialettale; essenziale per evidenziare gli ambienti differenti che troverete più avanti nella storia.
Ringraziamo infinitamente chi ha letto, recensito e addirittura messo questa nostra Fan Fiction nei preferiti: vi adoriamo! <3

Il titolo del capitolo significa Contatto con la realtà.

E, per la felicità di voi lettori, abbiamo ingaggiato i vostri personaggi preferiti per rispondere alle vostre recensioni. Anche se non possiamo assicurarvi di aver usato maniere esattamente ortodosse o pacifiche.

Ringraziamo dal più profondo del cuore
-CloudRibbon
-igniflia
-Mat Hyuga
-Princess Hina
-Secchan
-Talpina Pensierosa
-Tifalockhart
-Uzumaki94

per averci messo tra i preferiti! Siamo due autrici felici! ç****ç

Ringraziamo in anticipo chi recensisce o anche solo chi legge.

Un bacio,
Sarn & _Ellis_



.:+* RISPOSTE ALLE RECENSIONI *+:.


InoShippuudenIno Yamanaka risponde a Princess Hina:
Eccomi qui, la kunoichi più bella di Konoha è finalmente pronta a risponderti. *-* Allora...ovviamente ti ringraziamo per aver recensito, è una cosa che fa sempre molto piacere! Grazie Mille! ^_- Comunque...è OVVIO che questa Fic sia bella, visto che ho molta importanza nella storia! Cosa? Ah, beh, certo...ti ringraziano tantissimo ugualmente! ^w^ Spero che ti sia piaciuto anche questo secondo capitolo dato che sono la protagonista! Continua a seguirci, mi raccomando! *O*

GaaShippuudenSabaku no Gaara risponde a White Angel:
Sono Gaara e risponderò alla tua recensione. Le autrici sono incredule perché hai definito il capitolo " fantastico " ...ma non mi sembra poi un granchè. Naruto e Ino sono fratelli, non Sakura. Poveri noi, chissà quanti casini combineranno...Ah, già, ovviamente ti ringraziano per la recensione. Continua a leggere. Scusa ancora per il ritardo.


GaaShippuudenSabaku no Gaara risponde a Hilly89:
Perché continui a tormentarmi? Non ti è bastato prendere la mia foto da Kankuro? Adesso devo anche rispondere alla tua recensione? E va bene...*sospira* Purtroppo, le autrici di questa storia non sanno cosa sia la puntualità * sguardo assassino di Ellie * cioè...proveranno ad aggiornare puntualmente. Sei dici che la storia è intrigante...potrebbe esserlo. Io non ci vedo niente di che. Se vuoi continuarla a leggerla, fa' pure...

InoShippuudenIno Yamanaka risponde a _Rael_89:
Yeah! Finalmente qualcun'altro che sa apprezzare la bellezza! Sono contentissima di rispondere alla tua recensione, Rael-chan! *-* Sì, devo dire che la storia non è male...bella. Ma quel che fa la differenza sono i personaggi! Modestamente, ho fatto la differenza! Sorella di Naruto? Eheh, ci penso io metterlo in riga! Mi dicono di dirti che il loro modo di scrivere non è niente paragonate alle tue bellissime recensioni! Dicono che potrebbero continuare con la fic soltanto per quelle! E raccomandano di continuare a seguirle! Certo! Rael, non puoi mancare! Vedrai che parti avrò! *w* Quindi, alla prossima! ;*

GaaShippuudenSabaku no Gaara risponde a Secchan:
Wow, probabilmente sono il personaggio più popolare. ò_ò Sapete distinguere il meglio. Allora...dicono che se lo stile di scrittura ti è piaciuto così tanto, cercheranno sempre di migliorare. Se ci riusciranno. Il fantasy non è male come genere ed è quello che rende decente la storia. Ino? Mah. In qualunque modo la vedo è...fastidiosa. Sorella di Naruto? La cosa mi sdubbia...ma non sono affari miei. Raccomandano di continuare a seguirle, ma se non hai voglia fa niente. Trovati qualcos'altro di meglio da fare. Ho risposto alla tua recensione, contenta?

OrociockOrochimaru risponde ad Uzumaki94:
Sssssalve...sono qui per risssspondere ala tua recensione, come avevi chiesssto. Pensi che sssia una bella storia? Manca il ssssangue per i miei gusssti. Dovrebbero uccidersi tutti *ç* Cosssa? Grazie tante per aver recensito. Continua a sssseguire. Promettono che aggiorneranno pressssto. Alla prosssssssssima.

SasuShippuudenSasuke Uchiha risponde a ladykiki:
...Immagino che debba rispondere alla tua recensione. Ma non provare a pensare che mi faccia piacere, quella dobe di mia sorella mi ha costretto -____- Sì, in effetti le descrizioni non farebbero poi così schifo se qualcuno * guarda verso Ellie * non avesse rovinato tutto. Usuratonkachi. E poi...bisogna essere proprio degli stupidi per non capire che Ino non balbetterà mai, perché è troppo fastidiosa e piena di sé. E sì, purtroppo continueranno con 'sta menata. Cosa? Stupida sorella, hai intenzione di vendermi? Che cavolo fai, Teme! * Ellie mostra carello con scritto: Vendesi Sasuke Uchiha alias fratello rompiballe...correte: costa solo una ciotola di Ramen! *

Lau risponde a Shinji Kakaroth:
"la tua recensione si distingue sempre dalle altre, chissà perchè...ma veramente non hai capito che era AU? -___- la prossima opinione per una fanfic bisognerà chiederla ad Aya-chan xD "

PhotobucketItachi Uchiha risponde a Tifalockhart:
Visto che non avevo niente di meglio da fare, ho pensato di risponderti. Allora...che devo dire? Ringraziano per i complimenti e non importa per il ritardo. Sono contente che ti piaccia e sono curiose di sapere cosa ne pensi di questo [orribile] capitolo. Sono contentissime per aver messo la storia tra i preferiti. Chiedono di contniuarle a seguire. Se lo farai, ti odierò, così come odio quelle due.

YondaimeYondaime risponde a Kaho_chan:
Innanzitutto, non preoccuparti del ritardo: l'importante è che tu abbia letto ^_^ Complimenti, hai colto il messaggio che il primo capitolo voleva trasmettere ai lettori. Anche se mi hanno detto che non potrai seguire la Fic per un tempo indeterminato, io sarò qui ad aspettarti, per rispondere alle tue recensioni. A patto che tu mi offra dei Ramen!

PhotobucketItachi Uchiha risponde a Tsuyuko:
Tanto per mettere in chiaro che non puoi paragonarmi a quel Gaara, risponderò alla tua recensione. Questo capitolo dovrebbe chiarire i tuoi dubbi. Facci sapere. No, non penso che Dobby entrerà nella storia o_O Ringraziano per i complimenti e raccomandano di continuare a leggere!

InoShippuudenIno Yamanaka risponde a ino_chan96:
Yay, un'altra mia fan! Sono contentissima di risponderti! Penso di aver capito perché la fic ti piace: ci sono io, neh? ^_- Un momento...io con Naruto?!? Oh, che storia è questa! Nonono, per l'amor del cielo! Scusa tanto, ma l'idea mi ripugna! Naruto è il mio nii-chan!*-* Mi raccomando, non perderti il prossimo capitolo! ;*
ShikaShippuuden Shikamaru Nara risponde a Mimi18:
*sbadiglio* Eh? Io? Che palle... Solo perchè sei del clan Akimichi, ok? Quelle due...sì, loro. Ecco, rigraziano e.. =.=" Ino sorella di Naruto? Ma di chi è stata quest'idea idiota? vabbè, in ogni caso purtroppo temo che andranno avanti...ma non vi rompete a fare 'ste cose? E' estate, fa caldo, c'è il sole, siete in vacanza...e scrivete? Vabbè, lasciamo stare... Ah, giusto.. Visto che sono "tuoH" come dici, potresti offrirmi la cena. Yoshino non c'è e non ho voglia di pensarci io.. Devo scrivere ancora qualcosa? Oh, ok. Sono felici dei complimenti e...ma non vi sentite uke a dire cose così zuccherose? *Lau picchia Shikamaru*
































  
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