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Autore: tini fray    28/03/2014    3 recensioni
TRATTO DAL 18esimo CAPITOLO
"Alec sorrise in modo beffardo e lo stregone non riuscì a ribattere quando si avvicinò lentamente fronteggiandolo.
Il cervello di Magnus aveva staccato la spina ed era andato alle Hawaii con un volo diretto da Idris.
Alec non sembrava... Alec."
Ambientato alla fine di COLS.
E se nuove persone entrassero a fare parte della vita del cacciatore moro e Magnus, geloso più che mai, non fosse più così sicuro della sua decisione?
Malec/Clace/Sizzy
SPOILER DI TMI E DI TID
*FANFICTION IN REVISIONE DAL PRIMO CAPITOLO*
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Jace Lightwood, Jonathan, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Era da un bel po che Magnus era uscito dalla cucina .
Sicuramente lo stregone aveva incontrato qualcuno di molto importante se ci stavano mettendo così tanto.
Evidentemente Magnus preferiva sprecare parole con questo "sconosciuto" piuttosto che con un branco di ragazzini adolescenti, Alec compreso.
Il Nephilim si diede dello stupido , era forse geloso?
"...Alec?" Il ragazzo alzò lo sguardo e vide Aline che lo osservava stranita.
Si accorse che non era solo la cugina a guardarlo ma tutti i commensali, Jace incluso.
"...cosa?"
Domandò Alec non capendo perché lo stessero guardando.
"Sembravi... come dire... con la testa per aria.." disse Helen.
"Stavamo iniziando a preoccuparci ,sembravi come Jace" disse Isabelle. 
Jace la guardò male.
"Vabbene ,parlarmi pure alle spalle ma io adesso ci sono, ti vedo, ti sento e ...." disse il cacciatore biondo.
"....E ti posso trafiggere con una lama angelica" completò Simon in sollucchero.
Jace lo guardò truce.
"Quello era sottointeso"
"Ragazzi mi dispiace interrompere le vostre divertenti e interessanti conversazioni ma vi vorrei informare che dobbiamo andare un attimo in città a tenere un discorso..." esclamò Maryse.
"Oh , vabbene zia veniamo subito il tempo di prepararci e.." rispose Aline alzandosi da tavola.
"No. Ho detto noi ma intendevo io e gli altri membri del conclave" la interruppe la zia.
"Ah, allora vengo subito" esclamò Alec alzandosi da tavolo e spostando la sedia.
"No Alec... tu no"
Alec alzò lo sguardo verso la madre confuso.
"C-che cosa? Perchè?"
Alec aveva uno sguardo ferito ma non troppo, se lo aspettava.
"Il console ha ... preferito che tu fossi qui a controllare i ragazzi..."
Isabelle e Jace si guardarono e capirono che la madre aveva mentito.
"Ah... vabbene"
E forse lo aveva capito anche Alec.
"Bene io vado... se chiamano e chiedono di me dite che sono uscita e segnatevi il nome"
"Certo mamma" rispose Isabelle annoiata come se quella domanda le fosse stata posta milioni di volte.
Alec si alzò e sparecchiò la tavola e Helen lo aiutò.
"Quanto vorrei andare ad una di quelle missioni che fanno la mamma e la zia.." sospirò Aline sognante.
Nessuno rispose.
Tutti gli altri erano ancora seduti tranne la Phenallow che era appoggiata ad un mobile.
Un silenzio imbarazzante si propagò nella stanza.
"Allora... che si fa?" Chiese Simon che si era sdraiato ben benino sullo schienale della sedia.
"Non lo so... è tutto così noioso qui.."disse Jace "non ci sono armi nè posti interessanti..."
Aline fece finta di non essere offesa.
"Jace ricordati che stai parlando di casa mia..." lo guardò truce e il biondino fece un sorisetto "..ma dopotutto non hai tutti i torti, il palazzo è la casa più noiosa e antica in cui io abbia mai vissuto in tutta la mia vita"
Alec sembrò interessato seriamente e per un attimo il pensiero del Conclave andò a farsi benedire.
"Antica? Da quanto tempo è qui questa casa?" Simon diede voce ai pensieri di Alec.
"Ha più anni di Magnus?" Chiese Isabelle ridendo. 
"Mh, non saprei. Però sono certa che sia stata costruita circa nel 600 circa. È stata proprietà di tantissimi reali Shadowhunters e consoli."
Isabelle assunse un'aria pensierosa e poi chiese.
"Ma quanti anni ha Magnus? " Isabelle non sapeva se guardare Alec o Raphael.
Alec stava per rispondere ma con sua orribile sorpresa fu il vampiro a prendere il suo posto.
"Più di 900 di sicuro ma credo che si arrivi a 1000 e passa."
Risero.
Alec no.
Riusciva a provare solamente un sentimento in quel momento, e di sicuro non era divertimento.
Gelosia.
Gelosia perché Raphael sapeva tutto su Magnus.
Gelosia perchè Raphael aveva conosciuto Magnus prima di lui. Gelosia perché Raphael in questo periodo stava sempre attaccato allo stregone e gelosia perché lui avrebbe voluto essere al suo posto...
 
 
 
 
 
 
Uno squillare iniziò a estendersi per tutte le pareti dell'istituto fino ad arrivare alle orecchie dei ragazzi. 
Era il telefono. Isabelle si precipitò di fronte all'aggeggio e alzò la cornetta.
Per sbaglio mise il vivavoce.
"Pronto chi parla?"
"Pronto Maryse sono Antonio , dall'istituto di Roma, sei andata a casa di Fell per fare le verifiche che ti ho chiesto?"
Tutti alzarono lo sguardo verso il telefono e una lucina dentro Alec sembrò illuminarsi. 
Un angolo dentro il suo cervello da cacciatore gli diceva che doveva andare a casa dello stregone.
Prese il telefono di mano alla sorella.
"Pronto Antonio, sono io Robert, scusa era mia figlia, non avrebbe dovuto rispondere al telefono, mi dispiace" disse Alec.
Isabelle e Jace erano scioccati.
Helen si avvicinò ad Alec per sentire meglio.
Dall'altro capo del telefono la voce rispose più imbarazzata e amichevole.
"Ah ciao Robert, non fa niente è che la voce di tua figlia era molto simile a quella di tua moglie , impressionante.
Comunque, ero rimasto d'accordo con Maryse di andare a visitare la casa di Fell e dato che io sono bloccato qui in Italia volevo sapere se potevate occuparvene voi al posto mio."
Alec prese al volo l'occasione.
"Certo Antonio ce ne occupiamo immediatamente non ti preoccupare."
Dall'altro lato si sentì un sospiro, mentre parlare si capí che stava sorridendo.
"Oh grazie te ne sono grato. Non so come sdebitarmi"
Alec sorrise malignamente.
"Oh, non ti preoccupare nessun disturbo anzi..."
Antonio rise 
"Grazie, è stato un piacere parlare con te dopo tutto questo tempo!"
Alec sghignazzò e sua sorella aveva un espressione sbalordita dipinta sul volto.
"Il piacere è stato tutto mio Antonio..." chiuse il telefono.
Si girò e guardò gli altri che ancora non riuscivano a capire.
"Bene, si và tutti da Ragnor Fell! " Esclamò Alec.
 
 
 
 
I ragazzi erano turbati e Aline si mise di fronte ad Alec.
"Ma cosa hai fatto Alec! Adesso saremo nei guai non posso neanche immaginare quello che succederà se i nostri genitori lo scopriranno!"
Jace sembrava approvare le sue parole in un muto silenzio. 
"Non eri proprio tu quella che desiderava così ardentemente partecipare ad una di quelle missioni che fanno la mamma e la zia?"
 Disse Alec con le stesse parole che aveva usato la cugina.
Aline guardò Alec in modo strano e sembrò quasi perdersi negli occhi del ragazzo come se stesse cercando qualcosa che avrebbe potuto testimoniare che Alec non era impazzito.
Aline aveva ancora la bocca spalancata e il cugino invece aveva un'aria calcolatrice, un sopracciglio alzato e le braccia leggermente aperte come ad aspettare un responso.
"S-si ma io intendevo con loro non da soli!" Urlò Aline seguendo Alec che aveva iniziato a camminare a passo deciso verso non si sa dove, insieme al gruppetto.
"Oh ,credimi ,non cambia poi così tanto" rispose Alec senza girarsi neanche verso la ragazza. Jace era sbalordito, quello era il suo parabatai?
Quello era il ragazzo che a 12 anni aveva rimproverato Isabelle perchè non aveva lavato i piatti e fatto i compiti?
Jace sentì un leggero bruciore sul braccio e si accorse che era la runa parabatai.
"M-ma Alec e se i nostri genitori tornassero prima di noi?"
Chiese Jace con voce timorosa quasi correndo per raggiungerlo. Da quando era così veloce?
"Il segreto stà nel partire subito" rispose Alec senza scomporsi.
Ci fu un secondo di silenzio.
"E come pensi di andarci genio?" Chiese Helen.
Alec si fermò improvvisamente. 
Per loro sorpresa fu Aline a rispondere. 
"Beh, possiamo sempre prendere i cavalli che ci sono in scuderia.."
Simon guardò Aline e suoi occhi chiusi a due fessure dicevano come "ma tu da che parte stai?"
"Prendere i cavalli per fare cosa?"
Tuonò una voce. Ai ragazzi gelò il sangue nelle vene.
 
Angolo delle pazze:
Questo capitolo fará di sicuro piú schifo degli altri ,perdono!
Il fatto é che questa settimana io, Tini, ho avuto la febbre, poi il tablet con gli appunti si é bloccato di brutto e ho rischiato di perdere tutto quindi mi ritrovo venerdí sera a pensare alla ff.
 Potete pure tirarci i pomodori.
In questo capitolo vediamo un Alec geloso, al solito, e... strano.
Il suo comportamento cambia molto spesso... ed é un importante particolare della storia perché da questo scaturiranno molte... situazioni... sgradevoli o meno ;)
Preferiamo tenerci sul vago.
Siamo rimaste un pó deluse dalle 2 recensioni dell'altro capitolo ma lo comprendiamo, di questi tempi facciamo, anzi faccio (Tini fray), schifo.
Anyway.
~Alla prossima♡♡♥
 
  
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