Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: ehikidrauhl    30/03/2014    1 recensioni
-eih piccola, un giorno sarai mia.- mi girai -uh, mi sente anche quando è in coma profondo.- continuava ad accarezzarmi dolcemente, sentivo il suo respiro sulle mie labbra, cercai di non sorridere, di restare ferma -vorrei sapere se tu mi vuoi come ti voglio io. Mi sto rendendo conto che è inutile parlarti se tu dormi, quanto sono stupido...-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Buongiornoo.- dissi. 
-Buongiorno madame dell'upper east side.- disse Johnny. 
-Solo perché Bieber mi paga la casa.- dissi avvicinandomi ad abbracciarlo. 
-Aravis non gingillarti, vieni a lavorare susu.- disse Jenny. 
-Uff Jenny per favore.- 
-Scherzo muoviti però.- entrammo in "sala caffè" presi un bicchiere di carta e ci misi il caffè dentro. -Lui è il tuo apprendista per oggi.- disse Jenny velocemente, mi fissava impaurito, era carino, col cappellino. Niente apprezzamenti sui cappellini, no Aravis. 
-Tranquillo non mangio vieni.- dissi porgendole la mia mano. -Piacere Aravis.- 
-Tu sei...- 
-...Sì, sono la ragazza di Justin Bieber.- dissi.
-...No sei bellissima, le foto non ti rendono giustizia.- 
-Oh grazie caro, e tu sei?- 
-Jim.- 
-Molto piacere. Seguimi.- dissi tirandolo su e mettendomi il suo cappellino. Aravis non puoi essere attratta dal tuo apprendista. No, pft cazzate. -Allora, lì ci sono le segretarie...- 
-Ciao Aravis!- disse Jill. 
-Ciao.- risposi sorridendo -Qui i bagni, di sopra ci sono gli uffici, nell'altro piano le modelle, se sali più su ci sono palestre e cose varie, limitati a stare sui primi tre. Vieni con me andiamo dalle modelle, vediamo come te la cavi, tutti gli apprendisti stanno lì ora. Ricordati, niente nervosismo, niente cappellini, dallo a me, Lucy non mi dice mai nulla se li uso.- 
-Oh va bene.- silenzio, tombale, aprii la porta di un corridoio e lo feci passare avanti -Com'è essere la sua ragazza?- 
-Bello, stressante ma bello, non sta sempre a casa, a volte lo vedi partire e lo rivedi dopo mesi, devi stare attenta a cosa fai, a cosa gli capita, a cosa fa lui di proposito, a non perdere il rapporto, è come una relazione a distanza a volte.- 
-E come fai?- 
-Lo amo...incondizionatamente.-
-E lui?- 
-Spero faccia lo stesso.-
-Lo tradiresti?- 
-Direi di no.- tipo se tu mi invitassi a cena...accetterei.
-Tu diresti di no? Dico, diresti? Quindi potresti tradirlo.- disse sorridendo.
-Nella vita non si sa mai.- cosa diamine facevo? Non lo sapevo neanche io. Ero solo attratta, in ogni parte, da ogni punto, era carino ed era simpatico, e mi piaceva, e non doveva piacermi. Dio perché non sono lesbica? Potrei sposarmi con Ellen, sicuramente sposarmi con Ellen non mi darebbe alcun problema. Non mi sono mai chiesta se sono lesbica? Perché? Ah già, Justin non mi ha mai permesso certi dubbi, una persona non si scopre lesbica se ama il suo migliore amico, dovrei seriamente pensarci. No non sono lesbica e questo ragazzo mi piace.
Pochi giorni dopo...
-Che cazzo...? No stai zitto.- dissi. 
-Ti rendi conto di quanto sia poco romantico stare in un bagno?- 
-Non lamentarti.- 
-Non posso?- 
-Non puoi stare neanche in questo bagno.- 
-E perché?- 
-Ti chiami Jim, non Lucia.- 
-Allora?- 
-Allora cosa?- chiesi, si avvicinò e mi baciò, stai sbagliando, lo sai Aravis, spostati.
-Questa...-
-...E' la più grande stronzata che io possa fare.- dissi andando via. 
-Fletcher!- 
-No. Non chiamarmi così, non tornerò indietro, sono giorni che andiamo avanti così, e a me non piace, dopo dieci minuti che ci conoscevamo già stavamo in una stanza vuota a baciarci come se fosse l'ultimo giorno di vita sulla Terra! Non sarei coerente con me stessa...- 
-...Non lo sei già perché vuoi me e non lui.- 
-Io non amo te, io amo Justin. Sinceramente ero solo attratta da te.- 
-E ora? Sono il tuo passatempo?- 
-No, vuoi anche spiegazioni? Noi non stavamo e non stiamo assieme.- 
-Mi sembrava di piacerti.- non mi sentii male a lasciarlo in quel bagno, mi sentii soltanto competente con me stessa, mi sentii adulta.
-Sembrava anche a me.- la sera Justin tornò a casa, io uscii dal bagno trionfante. -Ehi.- dissi tranquillamente. 
-Ho comprato un test.- 
-Beh... Qualcuno è arrivato prima di te.- 
-Niente bambino? Niente pannolini? Per ora?- 
-Esatto, per ora.-
-Oh, si sarebbe chiamato Joshua.- 
-Certo come no.- dissi abbracciandolo. Come avrei fatto, come gli avrei detto che avevo fatto cose che non dovevo fare con un mio collega, a lavoro? Ero nella merda, totale.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: ehikidrauhl