Tony scavalcò un grosso tubo di ferro, poi aprì delle tende fatte a strisce di plastica e si trovò davanti una specie di posta, ma c’erano solo i cardini, all’interno era come se ci fosse stata dell’acqua
<< dah dah ! è che te ne pare ?! >> chiese Bunner, non vedeva l’ora di una riposta
<< sarebbe stata  più figa una specie di assemblea contro lo S.H.I.E.L.D. >> pensò ad alta voce, Bunner era perplesso
<< scusa, un pensiero ad alta voce. Comunque che cos’è esattamente? >> chiese Tony incuriosito
<< è tipo Stargate, sai, lo hai visto il film no? Bhe è una specie di porta dimensionale che ti collega a diversi mondi paralleli, si potrebbe addirittura andare a fare una visitina a Thor e a suo fratello >> Stark rimase a bocca aperta, non riusciva proprio a riprendersi, lui aveva inventato armature fighissime che funzionava a energia pulita, ma quello che aveva davanti agli occhi era pura fantascienza trasformata in realtà, ora capiva perché aveva scelto quella catapecchia, per non dare nell'occhio. Altro che un materiale per una nuova armatura, questa era pura follia, pura scienza messa in pratica
<< ma come hai fatto?! Cioè hai riprodotto il Tesseract! Soltanto che è molto più, insomma ingombrante e difficile da portare in giro >> Bunner era divertito
<< se ti devo dire la verità, era proprio questo che volevo ottenere, l’unica pecca che ha è che ti porta dove vuole lui, e non puoi viaggiare in epoche diverse, non so se mi spiego, non puoi andare nel medioevo ma puoi andare in Israele anche se loro sono nel 4776, insomma, è bella ma fino a un certo punto >> si spiegò Bunner, Tony era incuriosito e guardava la porta dimensionale, che emanava bagliori blu, come un bambino guarda un gelato.
<< ogni invenzione ha le sue pecche, ma questa va oltre l’immaginazione umana, ma come hai fatto a crearla? >> gli chiese Tony, che non stava più nella pelle, aveva milioni di domande che gli frullavano nel cervello
<< ci sto lavorando da quando mi portasti a casa, sono subito venuto qui per lavoraci, questa cateppecchia come la chiami te è dei miei genitori. Ma fa niente, non lo sapevi, per riprendere il discorso, allora  è stato difficile all’inizio, per poco non stavo per far collassare il pianeta, ma questa è un’altra storia, ora sarebbe troppo lungo e complicato spiegarti come sono arrivato alla creazione di questa porta, ma volevo fartela vedere, pensavo ti sarebbe piaciuta >> Bunner sapeva far star sulle spine Stark, era una delle sue specialità.
Tony era ancora esterrefatto
<< è come se appena ricevuto un regalo per il mio compleanno solo che non lo è ! comunque per me sei sempre stato un genio, ma questa volta ti sei superato. Scusa la sfrontatezza, ma non è che si potrebbe provare? >> chiese impaziente Tony , il viso di Bunner si scurì in volto
<< no tony, questo è fuori discussione, non si sa dove  potrebbe portarci o portati, magari su un pianeta con l’atmosfera fatta di CO2, o peggio infestata da mostri  che mangiano carne umana, poi non so se si potrà tornare indietro >> ripose
<< ma se invece finiamo in un posto tutto rose e fiori dove si possono costruire armature a volontà e ogni cosa è stata creta con la scienza! Insomma prova a pensarci, pensa ai primi astronauti, nemmeno loro sapevano se ci sarebbero riusciti… >>
<< sono morti Tony! MORTI!!, m-o-r-t-i, lo vuoi capire, potrebbero esserci anche mondi fatti così come dici te, ma sai che le miei idee non sono sbagliate >> Bunner aveva tolto le parole di bocca a Tony che ora era lì ancora con la bocca aperta come uno stupido
<< amico mio, so che le tue idee non sono sbagliate, ma nemmeno le mie, se te non vuoi ci entrerò io, che tu sia d’accordo o no >> rispose Tony
<< non se ne parla ! sei un mio amico, e poi non ci pensi a Pepper, non te l’hanno mai detto che sei un egoista ? >> disse Bunner che cercava con tutte le sue forze di mantenere la calma
<< vuoi la lista in ordine alfabetico o cronologico? >> ripose Tony facendo il sarcastico
<< non ti sopporto quando fai così! Cerca di essere ragionevole ! >> urlò Banner
<< io sono ragionevole! >> rispose a tono Stark, Banner sentì qualcosa dentro di sé muoversi, doveva controllarlo, non poteva fare del male a Tony
<< senti non voglio litigare, ora restiamo calmi e nessuno fa nulla di avventato ok? >>  disse Banner, cercava di fare respiri lunghi, Tony capì, era sulla linea critica.
<< ok, ok, scusa, non pensavo… >>
<< esatto tu non pensi mai, agisci, agisci e basta ! >> lo sgridò Bunner
<< non dovevamo stare calmi ! >> abbaiò Tony
<< te non mi dici cosa devo fare! >> urlò Bunner, Tony si rese conto di aver trapassato quella linea sottile. Vide i bicipiti del suo amico ingrandirsi, i bottoni della camicia partirono, la bestia aveva preso il sopravvento, aveva la pelle verde, le pupille dilatate al massimo, ed era alto pressappoco tre metri.