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Autore: Lety_1D    03/04/2014    5 recensioni
Jeannie Melody Malik, sorella di Zayn Javaad Malik, 17 anni, capelli castano scuro e occhi cioccolato come quelli del fratello, talento sovrannaturale per il canto e guardata male da quasi tutta la scuola… Il suo migliore amico? Harry Edward Styles, amico stretto di Zayn. Fin’ora tutto normale no? Bene, perché non lo è affatto!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11:
-Siamo arrivati?
-È la centesima volta che me lo chiedi!
-Ma sono stanca Zay!
-Ti è scappato anche stavolta?
-Forse
-Dai sali in spalla pigrona
Si mise davanti a me leggermente piegato per permettermi di salirgli in spalla e gli saltai sulla schiena.
-Scusa sono cicciona
-Ma zitta
Riprese la strada verso il luogo misterioso ma stavolta camminando, d'altronde gli pesavo sulle spalle.
All’improvviso mi fece scendere e mi tappò gli occhi.
-Siamo arrivati?
-Centouno… si, stavolta si
-Eh… davvero?
-Si
Facemmo ancora qualche passo e tolse la mano dai miei occhi.
-Zayn…
-Ti piace?
-È stupendo
Ci trovavamo su una piccola collinetta. Da li c’era una vista stupenda… si vedevano i colori della città e poi il blu del mare. Sulla collina c’era una piccola casetta in legno, sembrava una baita e vicino era piantato un enorme salice piangente che faceva ombra su quasi tutta la collina.
 -Vengo sempre qui quando sono giù di morale o sono pensieroso… è il mio posto… ora il nostro… se tu vuoi!
-Mi piacerebbe molto
-Fammi un favore però
-Dimmi
-Non portarci nessuno qui, ne Harry, ne Lizzie, ne Niall… nessuno… voglio che sia solo il nostro posto, mio e tuo.
-Ok Zayn, nessun problema
-Mi abbracci?
Lo guardai a lungo prima di fare qualsiasi cosa. Mi guardava con gli occhi da cucciolo abbozzando un leggero sorriso. Aveva le braccia spalancate, aspettava solo il mio abbraccio.
Mi fiondai tra le sue braccia e lui mi strinse forte. Non era un semplice abbraccio. Era un abbraccio tra fratelli… quello che non ci davamo da un pezzo. Forse quello che non ci siamo mai dati veramente.
-Perdonami piccola
-Lo sto facendo
-Ti voglio bene
Mi lasciai baciare la guancia e poi sciolsi l’abbraccio. Zayn prese la mia mano e mi portò nella casetta.
-Ma se ci scoprono?
-Shhh è mia questa casetta, me l’ha lasciata il vecchio proprietario…
-Lo conoscevi?
-Si… è tantissimo tempo che vengo qui e agli inizi c’era anche lui. Ci siamo conosciuti. Era un grande
Non risposi ed entrai nella casetta di legno. Da fuori sembrava piccola ma in realtà dentro era abbastanza spaziosa. Era divisa in due stanze principali, nella più piccola c’era un piccolo bagnetto. Lo spazio era stretto ma abbastanza accogliente. C’era un piccolo lavandino in ceramica bianca, una tazza anch’essa bianca e un minuscolo box doccia dove malapena ci stava una persona. Le pareti erano in legno verniciato di bianco e sulla piccola finestra c’era un vaso con qualche fiorellino azzurro. La stanza principale invece aveva un angolo cottura molto piccolo con quattro fuochi, un mobiletto in legno, per tenere i piatti e le pentole suppongo, un divano a due posti di un verde sbiadito dal tempo. Le pareti erano piene di disegni e graffiti, ai lati del divano c’erano tantissime bombolette spray, alcune piene altre ormai vuote, e delle mascherine, quelle che di solito si usano per lo smog insomma.  
-Zayn sei stato tu a fare questi disegni?
-Ti piacciono?
-Sono stupendi
-Vengo qui sempre dopo scuola e passo qui i miei pomeriggi
Mi avvicinai alla parete e passai la mano su un disegno di dimensioni modeste, raffigurava un cuore nero con delle ali da angelo bianche e all’interno due lettere… una J e una Z.
-L’ho fatto ieri
Mi voltai verso di lui e gli sorrisi.
-È bellissimo, complimenti
Mi abbracciò da dietro e mi baciò la guancia.
-Perché mi hai fatto portare il cambio?
-Altrimenti ti sporchi
-Devo dipingere?
-Dobbiamo dipingere
Mi lanciò una mascherina e la bomboletta di vernice nera e mi fece un sorriso enorme.
-Cosa devo disegnare?
-Quello che vuoi tu
Ci pensai un attimo e poi cominciai a disegnare sulla parete con una matita. Poi l’avrei ripassato con il nero, non volevo sbagliare.
Zayn si mise la mascherina e riprese a lavorare su un disegno che aveva già cominciato. Era il ritratto di una ragazza. Lo stava facendo con uno stencil pre-disegnato da lui e con vernice nera e oro.
-Chi è lei?
Si girò di scatto verso di me e si passò la mano dietro il collo… l’avevo decisamente messo in imbarazzo.
-Ehmm… lei… ehm…
-Eddai Zayn mi sembri Harry
-Si chiama… Pe-Perrie
-Bel nome… è la tua ragazza?
-S-si
-Voglio conoscerla
-Perché?
-Sembra simpatica dal disegno…
-Domani può venire alla tua festa?
-Certo
Sorrise per la centesima volta in una giornata e riprese a disegnare. Continuai anche io a disegnare e dopo due orette di lavoro potevo dire di aver finito.
“Leave your dreams free” era la scritta che appariva sul muro una volta posata per l’ultima volta la bomboletta. Vicino alla scritta c’era un grande soffione distrutto dal vento. I petali, se così si possono chiamare, circondano la scritta, anch’essa mossa leggermente dal vento.
-Ho finito Zayn
-È perfetto
-Grazie, non coprirlo con altri disegni già da domani però eh!
-Non lo farò mai, è il più bello che ci sia qui dentro
-Esagerato!
Si tolse la mascherina e si buttò sul divano stanco. Mi sedetti accanto a lui e stetti in silenzio. Non sapevo che dire o fare. Ormai la situazione tra noi due si era più o meno sistemata quindi avremmo potuto comportarci come due normali fratelli… ma cosa fanno due normali fratelli?
-Sei stata bravissima a cantare su quel palco a scuola
-Nulla di che… ho fatto di meglio
-Beh allora voglio sentire questo meglio
Si alzò dal divano e si avvicinò al mobiletto della cucina. Li vicino c’era una chitarra classica nera e lucida. Si risedette vicino a me e mi passò la chitarra.
-Cosa ti fa pensare che la sappia suonare?
-Hai una chitarra in camera… non credo che sia solo di bellezza
Gli sorrisi e cominciai ad accordarla.
-Cosa devo cantare?
-Quello che vuoi
Pensai un attimo e poi cominciai a suonare “Set fire to the rain” di Adele.

“I let it fall, my heart,
And as it fell you rose to claim it.
It was dark and I was over,
Until you kissed my lips and you saved me.

My hands, they were strong,
but my knees were far too weak,
To stand in your arms without falling to your feet,

But there's a side to you that I never knew, never knew.
All the things you'd say, they were never true, never true,
And the games you'd play, you would always win, always win.

But I set fire to the rain,
Watched it pour as I touched your face,
well it burnt while I cried,
Cause I heard it screaming out your name, your name!

When I lay with you
I could stay there, Close my eyes,
feel you here forever,
You and me together, nothing is better!

Cause there's a side to you that I never knew, never knew,
All the things you'd say they were never true, never true,
And the games you'd play, you would always win, always win.

But I set fire to the rain,
Watched it pour as I touched your face,
well it burnt while I cried,
Cause I heard it screaming out your name, your name!
I set fire to the rain
and I threw us into the flames
well it felt something died
Cause I knew that that was the last time, the last time!

Sometimes I wake up by the door,
that heart you caught must be waiting for ya.
Even now when we're already over
I can't help myself from looking for ya

I set fire to the rain,
Watched it pour as I touched your face,
well it burnt when I cried,
Cause I heard it screaming out your name, your name
I set fire to the rain,
and i threw us into the flames
Cause I knew that that was the last time, the last time.

Oh, oh no
let it burn
let it burn, let it burn”

A circa metà canzone cominciò a cantare con me anche Zayn, eravamo un buon duo. Era bravo, anche tanto, avremmo potuto cantare assieme più spesso.
-Sei bravissima Jen
-Anche tu
-Dovremmo cantare assieme ogni tanto
-Direi di si
Mi abbracciò e mi lasciò un bacio sulla tempia.
-Zayn è l’una, ho fame, che ne dici se andiamo a mangiare?
-Certo, andiamo subito, prima mettiti i vestiti puliti che questi son sporchi di vernice.
Presi nella borsa il cambio e poi andai nel minuscolo bagno a vestirmi. Misi un maglioncino a righe bianche e blu, un paio di jeans scuri e le Converse bianche basse.
-Eccomi, andiamo?
-Certo Jen
Mi prese la mano e cominciammo a camminare verso il centro città. Era una bella sensazione, finalmente io e lui senza litigi e odio, solo due fratelli che si vogliono bene. Si, gli volevo bene e lo avevo perdonato. Era ora di dirglielo…
-Zayn?
-Si piccola?
-Ti voglio bene

 

 

 

 

  
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