Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Alex_J    03/04/2014    4 recensioni
Dal primo capitolo:
« Sento distintamente uno sbuffo sonoro e respiro, avviandomi verso la Jeep. Spero che papà bruci quella partecipazione, altrimenti lo faccio io. Ma chi vogliamo prendere in giro? Non ne ho nemmeno il coraggio. Non ho più nemmeno quello e probabilmente non l'ho mai avuto. »
_______________
C'è un matrimonio, un matrimonio che sta per unire Derek Hale con Kate Argent.
C'è Stiles, coinvolto in una battaglia per se stesso, una battaglia senza superpoteri, portata avanti dai sentimenti.
C'è un matrimonio, e questo matrimonio è da bruciare.
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Allison Argent, Derek Hale, Lydia Martin, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Second Chances'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter 5
 
– Derek, ehi amico, ho un bisogno fisico urgente – oh mio Dio, stai solo peggiorando le cose. – Insomma, il bagno chiama, non è che potresti controllare che qui non si bruci niente? – è comunque un bisogno fisico urgente, non sto mentendo, non può sentire che il mio battito sta aumentando, non può se io non glielo permetto. Se non posso sistemare il mio bisogno sbattendo il padrone di casa sul tavolo, beh, allora l’unica opzione è il bagno.
– Okay – tutte queste risposte positive da Derek mi fanno male, posso iniziare a pensare che risponderebbe “sì” o “certo” oppure un semplice “okay” ad ogni mia richiesta, più o meno lecita. – Non so se verrà via facilmente quella cosa – aggiunge e io gelo.
Non può essersene accorto, no, nono. Oh mio Dio, sono spacciato.
– Quale cosa? – chissà come suona la parola erezione dalle labbra di Derek Hale, forse suona un po’ come orgasmo… quello che Stiles non deve avere in questo momento. Assumi il tuo sguardo più sorpreso e confuso, puoi farcela, amico. Puoi farcela.
– Quella – mi guarda indicando la macchia di pomodoro vicino al bordo della maglietta. Cerco di nascondere il problema accavallando le gambe e coprendolo, recitando la mia miglior parte, con l’aggiunta di saltelli qua e là.
Se ne esco vivo, mi do l’oscar da solo.
– Il bagno chiama, Hale, continua a girare gli spaghetti! Se ne sei capace, ma infondo è una cosa semplice anche per gli stupidi sourwolf come te – non riesco nemmeno a sentire i borbotti di risposta che sono già dentro al bagno con il cellulare in mano.
 
Da Stiles: 
              Ho un grande problema
 
Da Lydia B: 
              Hai molti problemi, Stiles.
              Quale di questi è diventato 
              improvvisamente 
              grande?
 
Da Stiles: 
              Improvvisamente non proprio,
              è diventato solo improvvisamente
              evidente
 
Da Lydia B: 
              Non so di cosa tu stia parlando, 
              quindi se non me lo spieghi 
              non possiamo aiutarti.
 
Ho smesso di chiedermi perché i miei problemi diventano questioni di stato. Riesco a immaginarmi tutto il branco che freme come una fangirl impazzita davanti alla sua OTP. Ma la domanda rimane sempre la stessa: perché a me?
 
Da Stiles:
              Sto cercando di ignorare il plurale nella frase, 
              ci sto provando seriamente
 
Da Lydia B: 
              Due persone sagge sono sempre meglio di una
 
Da Stiles: 
              Non è esattamente un argomento da persone sagge
 
Da Lydia B: 
              Stilinski, parla.
 
Come sospettavo: il branco riunito intorno al telefono. Dove andremo a finire? Dove andrò a finire affidando la mia vita a loro?
 
Da Stiles: 
              ehm… bene.
              Ho un erezione e sono in casa con
              un lupo mannaro dai sensi troppo amplificati
 
Da Lydia B: 
              Non siamo ancora arrivati a quella parte del piano, 
              vacci piano amico. 
              Non accelerare i tempi
 
Da Stiles: 
              Ciao Aiden e no, non chiamarmi amico. 
              Tutta questa situazione ti sta scivolando dalle mani. 
              E comunque non era mia intenzione 
              accelerare nessun tempo, 
              soprattutto quando non ho accelerato niente 
              che non succeda normalmente
 
Come se fosse colpa mia, come se mi divertissi.
 
Da Lydia B: 
              Ho ripreso il controllo del telefono, 
              i licantropi sono così facili da battere. 
              Forse ho un metodo per te: pensa a Scott
 
Scott? Perché dovrei pensare a Scott…
 
Da Stiles: 
              Potevi esserci utile quando è arrivato 
              il branco degli Alpha, banshee
 
Da Lydia B: 
              Pensa a ciò che sicuramente 
              staranno facendo lui e Allison
 
Da Stiles: 
              Mangiare? 
              Oh no, aspetta cazzo afafjhajs
 
Il cellulare vola dalle mie mani per lo shock che ha provocato l’immagine nella mia mente. Almeno la mia erezione è scomparsa.
Grazie Scott… grazie Lydia. Vivrò sempre con questo incubo per il resto della mia vita.
 
*
 
La lotta con la macchia è stata più faticosa del previsto, ma ho abbandonato la causa dopo neanche cinque minuti, ricordandomi di scaricare per tenere viva la farsa. Ho fame e una stupida macchia è più importante del mio stomaco pieno.
– “Nella battaglia tra l’uomo e le macchia, oggi la macchia ha vinto" – declamo, in onore di Adam*. – Si è bruciato tutto? – chiedo, notando che Derek è di nuovo lontano dai fornelli.
– No, ho spento perché era tutto pronto e ho anche apparecchiato la tavola – prima o poi capirò perché quel libro è più interessante che guardarmi negli occhi. Ho dei bellissimi occhi, sono più importanti di un libro alto un metro e largo cinque. E’ un paradosso ma il libro di chimica dato da Harris era più piccolo e sembrava molto meno pesante… e quel libro mi ha fatto venire i muscoli sulla schiena. 
– Te l'ho detto io che avresti dovuto fare la casalinga, invece che andare in giro a mostrare i tuoi dentini affilati e i tuoi occhi blu brillanti – lo ribecco, non sapendo trattenermi.
– Siediti e mangiamo, che sto morendo di fame. E no, Stiles, non ci provare – mi avvisa, alzandosi.
– A fare cosa? – dico con tono innocente.
– A fare quella dannata battuta – sono così prevedibile? Io non sono prevedibile!... Forse un pochino, forse…
– Non farò nessuna battuta Derek, non voglio ritrovarmi i tuoi canini sul collo, di nuovo – un’erezione al giorno basta e avanza, grazie. – E comunque sei tu quello che deve sedersi, io ho cucinato e io servo – dico, e seguo il consiglio di Lydia: « Per conquistare un uomo devi sorprenderlo con il dolce e con l'amaro. Devi sempre tenerlo in sospeso, sul filo del rasoio tra saltarti addosso per scoparti o per ucciderti. Sei tu che devi tenere le redini del gioco ».
Di Lydia mi fido, anche se non lo sto dicendo ad alta voce quindi nessuno sta ammettendo niente. Mai fidarsi del diavolo, e lei lo è. Ma le sue ultime conquiste sono state due creature soprannaturali con una testa molta dura… e con dei bei addominali killer, aggiungerei. A me è andata male con lei perché sono solo un povero umano magrolino, con cervello e sarcasmo a supportare la causa.
Tiro indietro la sedia di Derek, beccandomi uno sguardo perplesso in risposta.
– Sto facendo il gentiluomo, non è un piano per ucciderti – il metodo del dolce non serve con gli Hale. Lo rifiutano lo zucchero, solo carboidrati e proteine. E bottiglie**. Scott dice che secondo lui Derek per mantenersi in forma mangia bottiglie. Potrebbe avere ragione e, nel caso, inizierò anche io a mangiare bottiglie se mi può aiutare a diventare un dio greco come il signorino. 
Rassicurato annuisce e si siede, lasciandomi l'arduo compito di trascinarlo con delicatezza verso il tavolo. La parte difficile è utilizzare il "con delicatezza" quando stai trascinando Derek Hale, i suoi muscoli, la sua testardaggine e quintali di plastica probabilmente presente nel suo organismo.
Ignoro il dolore alle braccia e trattengo un sospiro di sollievo, per prendere la padella e cercare una forchetta. Cercarla come se io non ne conoscessi il posto, quando le ho usate fino a mezz'ora prima.
Mi piego per dargli un panorama fenomenale del mio lato B. Perché il mio lato B è fenomenale, anche Derek lo deve sapere.
– Sfrutta i doni che la natura ti dà – 
Ethan, Ethan, Ethan. Come puoi dire certe cose e risultare sempre un innocuo beta non più Alfa? Ora capisco perché stai con Danny, non può sospettare che sei un fottuto licantropo con quella voce. Secondo me Danny sa tutto e loro sono gli unici stupidi che non l'hanno capito.
– Il mio sarcasmo? – la natura ha abbondato di quello con me, è un buon dono.
– Ethan vuole dire il tuo culo e il tuo bel faccino, Stiles, ma non ne ha le palle – dice Lydia. Lydia. Aspetta... Lydia?
– Lydia Martin, sei tu? Sei sicura di ciò che stai dicendo? Non c'è nessun demone a possederti? E perché le stai dicendo ora? – la cosa strana di tutta questa situazione è che le sue parole non mi sconvolgono più. Se me le avesse dette anni fa, io e i miei ormoni avremmo fatto festa ballando a braccetto e ubriacandoci fino a vomitare farfalle. Chi lo avrebbe mai detto che ora non mi fa più niente?
– Perché ci sono cose che si possono dire solo se le persone sono pronte a sopportare. Tu saresti impazzito probabilmente, e avresti iniziato a progettare il nostro matrimonio – 
Non ci voleva così tanto per quello: ho programmato il nostro matrimonio dopo che mi ha sorriso accidentalmente una volta, durante la verifica di matematica in quinta elementare.
– Quindi, ricapitoliamo: sorridi, spostati accidentalmente i capelli a volte e piegati più volte ad angolo retto –.
Lydia non aveva accennato al fatto che avrei potuto bloccarmi in queste posizione, ma fortunatamente non sta succedendo veramente a me, anche se rialzarmi sembra un impresa impossibile. Piego le ginocchia, fingendo di continuare nella ricerca. Oh, ci sono riuscito, grandioso. Sono intero e posso prendere una forchetta dal suo esatto cassetto.
– Scommetto, Derek – Lydia non accennato a contare fino a dieci prima di parlare, forse perché crede che sia una regola appurata. Non con Stiles Stilinski. 
– Scommetti che cosa? – mi chiede perplesso, mentre gli verso nel piatto spaghetti e polpette. Sorrido, mettendomi a sedere dopo aver versato una porzione abbondante di cibo nel mio piatto.
– ...che hai una fame da lupo – lo sguardo accigliato e lievemente irritato ripaga come al solito il rischio di morte prematura.
– Sei fortunata che tutto questo ha un buon odore e che, sì, ho una fame da lupo, altrimenti… – mi dice a denti stretti.
– « Ti staccherò la testa... con i miei denti », battuta antiquata, amico. Ora mangia –
Non riesco a non sorridere e sorprendentemente neanche Derek, facendo impazzire il mio cuore ancora una volta. Ma non mi dispiace, non mi dispiace affatto.
 
*
 
– Allora – segui il piano, segui il piano e non crollare, – Ti sposi tra un mese –
– Non voglio parlare del mio matrimonio – oh fantastico, un punto in più Derek! – Il resto del branco ne parlerà abbastanza da farmi pentire di avervi invitati. Parliamo di te – mi dice, puntando la forchetta contro di me per qualche secondo per poi riprendere a mangiare senza staccarmi gli occhi di dosso. Cosa che non mi aiuta a mangiare o fare qualsiasi azione normale e comune.
– Di me? – vuole parlare di me. Ne è sicuro? La mia vita è parecchio triste, anche grazie a lui. Soprattutto "grazie" a lui.
– Di te, Stiles Stilinski. Manca meno di un mese alla fine della scuola, quali sono i tuoi piani? – a parte rovinare il tuo matrimonio, dici? Cercare di farti capitolare in meno di un mese e mezzo. E stavo cercando di dimenticare l'altra parte della mia bellissima condizione.
– Criminologia – giro distrattamente gli spaghetti, – alla Upenn – dico , distogliendo il contatto visivo.
– Oh, congratulazioni. Lo sceriffo sarà orgoglioso – molto, troppo. Sto per partire e lui è felice. Perché non posso affrontare un problema alla volta?
– Grazie. Sì, lo è, molto –  non ho più fame, si è creato un altro pesante mattone che è andato sul mio stomaco accanto a quello del matrimonio di Derek. La tensione sessuale di solito non dovrebbe far venire l'effetto contrario?
– Di cosa hai paura? – alzo lo sguardo e Derek è ancora lì, con la forchetta in mano e lo sguardo fisso su di me. Anche senza super-vista da licantropo posso descrivere ogni sfumatura dei suoi occhi vedi, non perché sono troppo vicino o perché mi sono incantato, e ho scoperto all'improvviso che razza di dio greco ho davanti. Se fosse successo tutto questo non sarei in questa bruttissima situazione, potrei ancora uscirci. Ma il problema è che di Derek non ti innamori a prima vista e se succede non riesci ad accorgertene perché sei troppo spaventato dal grande Alfa con i canini affilati. Di Derek ti innamori a piccoli passi, pestandogli i piedi e facendomi riempire di ringhi e di battute sarcastiche. E dopo un po' ti sorprendi a ricordarti troppe cose, ad avere troppe sensazioni che hanno sostituito la paura ed è troppo tardi. Conosco bene la paura e non è il sentimento che provo ora.
– Paura? – 
– Di-cosa-hai-paura? – scandisce, ma non perde la calma. Cosa che non sto facendo io. Le mani mi tremano, di nuovo. Spalanco gli occhi senza un apparente motivo, sbuffo e distolgo lo sguardo.
– Io non ho paura – dico, ma mi escono parole incerte. Come puoi colpirmi così a fondo senza nemmeno conoscermi veramente?
– Stiles – non è tono che non ammette repliche, è più esasperato e quasi supplicante. Tono che non mi aspettavo certo da questa situazione, ma, wow, credo che non me lo scorderò facilmente. Potrebbe ritornarmi utili.
– Upenn, in Pennsilvanya. Sai quanti chilometri sono? 3646,1 km. Tremilaseicentoquarantasei virgola uno chilometri lontano da qui, senza soprannaturale e senza famiglia ne amici, che lascio qui, in una cittadina sperduta della California del nord, che riesce ad attrarre tutte le cose spaventose di questo mondo che tutti credevano fossero solo delle fottute leggende. E guarda ora: sto parlando con un licantropo, il mio migliore amico è un licantropo così come la maggior parte dei miei amici fatta eccezione della mia migliore amica che è una fottuta banshee! Le banshee dovrebbero essere degli spiriti bianchi e trasparenti, che urlano ad ogni tuo minimo movimento e invece lei è in carne ed ossa, con dei capelli biondo fragola infiniti e con la mania di bacchettare tutti, me compreso. Non dimentichiamoci della ragazza del mio migliore amico, mio fratello, che è una cacciatrice di licantropi e bestie simili, con al suo fianco una famiglia che fa quel mestiere da secoli! E io li sto lasciando tutti qui, per andarmene ad imparare tutto quello che devo sapere per credere di poterli salvare da qualcosa da cui non posso salvarli. Non so cosa voglio fare nella mia vita, non ci ho mai pensato sul serio. È stata la prima cosa che mi è venuta in mente, ho pensato di poterla fare ed ho fatto domanda per il miglior corso possibile insieme ad una serie di scuole di riserva. Mi hanno preso con una borsa di studio che copre metà della retta dei miei primi tre anni. Non è una cosa che posso rifiutare facilmente, nessun’università da queste opportunità. E sai qual è il bello dell'ultimo anno? Che non ti fa pensare alle decisioni che prendi perché te ne mette subito di fronte mille altre. Io sono iperattivo e penso il doppio dei miei compagni, il triplo di Scott per esempio e questo non mi fa per niente bene, ma sono comunque arrivato solo ora a pensarci seriamente. Non ho un fottuto futuro e… – per completare l'opera sono bisex, non lo sa ne il mio migliore amico, ne mio padre e sono innamorato di te. 
Sento il rumore di una forchetta che si appoggia sul piatto, segno che ha finito di mangiare. Non ho nemmeno più fame.
– Mangia – mi dice.
Grandioso, fantastico.
Gli ho appena confessato la maggior parte dei miei dubbi e timori esistenziali e lui mi dice di mangiare. Lo odio, cazzo se lo odio. Non mi fa nemmeno ribattere, che mi ammonisce con lo sguardo.
Lo assecondo per inerzia, con la rabbia che scorre e la fame che ritorna ancora più forte di prima. Il tremore è ritornato ed è un misto di emozioni: rabbia, frustrazione e delusione.
– Con tutto l'impegno che ci hai messo nel cucinarla, dobbiamo almeno finire tutta la pentola – tutto l'impegno che ci ho messo solo per te, stupido sourwolf. L'impegno che metto da un anno e mezzo a questa parte per farmi notare da te, per farmi apprezzare, mentre tu stai per sposarti con una Argent, e non una qualunque, ma la tua sadica ex Kate Argent. Una cacciatrice che non esiterà a pugnalarti alla prima occasione, nel senso letterale del termine.
Mangio anche l'altro piatto che mi versa Derek, lasciandomi trasportare dalla rabbia e dall'immensa voglia di piangere che ho dentro da stamattina.
Lui invece è calmo, il volto della tranquillità. Come se le mie emozioni non lo toccassero minimamente, come se non le percepisse affatto. Come se non riuscisse a capire la mia voglia di spaccargli la faccia con violenza e poi curarlo con altrettanta intensità.
...o forse è solo un metodo per farmi sfogare.
– Devo ammettere che non mi aspettavo fossi così intelligente – riesco a dire, mentre riprendo il controllo del mio corpo.
– E io non mi aspettavo che fossi un cuoco così fenomenale, siamo pari – no, quel sorriso che cerci di nascondere ti porterà sempre in vantaggio, stupido sourwolf.
– Direi di sì – sorride sicuro, facendomi perdere molti battiti, per poi farsi improvvisamente serio. – I numeri spaventano, Stiles, ma tu non sei un ragazzo che si lascia spaventare facilmente. Ne da me, ne dai numeri e nemmeno dalle possibilità. Traferirsi al college non significa per forza fuggire, nessuno ti impedisce di ritornare qui ad ogni vacanza. E soprattutto, nessuno si dimenticherà di te, ce la caveremo. Come può Beacon Hills dimenticarsi dell'irritante, iperattivo, troppo intelligente e con la passione per cacciarsi nei guai figlio dello sceriffo? Non sei un ragazzo sconsiderato, se hai scelto la Upenn e la facoltà di criminologia è perché è la strada giusta per te. È normale essere spaventati, hai solo diciotto anni e non sei mai uscito da questa città – wow, wow. Un discorso serio fatto da Derek Hale, un discorso per rassicurarmi, per tirarmi su il morale. Siamo sicuri che stiamo parlando dello stesso antipatico sourwolf che tutti conosciamo? Forse non ho proprio dei brutti gusti in fatto di uomini.
– Magari potrei seguire le tradizioni di famiglia – azzardo, per spezzare il silenzio.
– Qualcosa mi dice che la tradizione non sta nel diventare sceriffo –
– Troppa intelligenza in una sola giornata. Woo, rallenta amico. Hai azzeccato solo una piccola parte della cosa, diventare sceriffo e arrestarti, l'ultima volta è stato divertente da vedere – non mi ritrovo nessun canino alla gola o  sguardo truce, ma solo un sopracciglio alzato, seguito da un sorriso beffardo.
– È ora di andare a letto, Stiles – mi dice, alzandosi a portare i piatti nella lavandino, dandomi una visione perfetta del suo sedere ancora più perfetto.
– Ma non sono nemmeno le dieci! – posso reggere ancora un po’ di Hale in questa spaventosa giornata.
– Domani hai scuola – come se non lo sapessi.
Questo è il Derek che conosco, la mamma chioccia nei confronti dei suoi pulcini. E il fatto che io sia un pulcino e non il suo gallo, la cosa non aiuta.
– Grandioso, il divano è pronto? – chiedo, trattenendomi dallo sbuffare. Ora capisco perché Peter è pazzo: vivere con Derek è come essere costantemente su una altalena con una ragazza in pieno ciclo.
Distolgo uno sguardo dalla quella paradisiaca visione un attimo prima che lui si volti, con uno sguardo accigliato sul volto.
– Non dormirai sul divano – bene, grandioso.
Sono ritornato un senza tetto. Mi toccherà imbucarmi da Scott, sperando che Melissa non mi scopra. 
– Potevi dirlo subito – dico, cercando di farmi scivolare addosso la delusione.
Derek sbuffa e incrocia le braccia.
– Non lascio dormire gli ospiti sul divano – mi dice.
Ooh… oh.
Oh, no cazzo, nononono.
– Cosa...? – cerco di ribattere ma non me lo permette.
– Vuoi che ti accompagno? – mi chiede, sfoggiando il suo perfetto sorriso anti-Stiles.
– No, grazie – non ho bisogno di essere portato in braccio nel tuo letto.
Un letto coperto dal tuo odore, in cui tu dormi tutte le notti e chissà cos...
Domani mattina avrò bisogno del metodo Scott, ne avrò tanto bisogno.
 
____________________________________________________
* Adam, del programma su real time Man vs Food. 
** tratto da un video di imitazioni di Tyler Posey (appena lo ritrovo ve lo metto)

 

 

 







 
Angolo dell'autrice:
Ehm, salve a tutti. Chiedo immensamente persono per questo ritardo, ma sia io che la mia beta abbiamo avuto problemi con il computer e mi sono ritrovata a postare ora. IL CAPITOLO NON E' BETATO, per cui chiedo venia.
Piaciuto il capitolo? Recensite e ditemi cosa vi è piaciuto!
Il capitolo vi ha fatto schiro e dovrei darmi all'ippica? Recensite comunque!
*Mi sento tanto Chris Colfer nel video di presentazione di Struck By Lighting*
Anyway, spero che ritardi del genere non succedano più e vi chiedo ancora scusa.
A martedì prossimo,

Alex_J


Angolino ancora più piccolo della beta:
(Il capitolo è stato betato). Okay ragazzi, giù i forconi dalla vostra Alex_J e puntateli su di me! Lo so che non dovrei intrufolarmi e fare angolini a caso, ma ci tenevo DAVVERO DAVVERO a dirvi che tutta la colpa ricade su di me! *si inchina umilmente*
Se volete inforchettare qualcuno, inforchettate me!
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Alex_J