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Autore: jaseywantsthiseasy    05/04/2014    2 recensioni
Cinque canzoni, cinque baci.
Per una volta, tutto era giusto. Nessun litigio, nessuno ad interrompere. Solo loro.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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2JLTitolo: Say Something
Personaggi: Lily Evans, James Potter
Pairing: LilyJames
Rating: Giallo
Genere: Triste, Romantico, Song-fic
Avvertimenti: one-shot, What-if, missing moments
Note: Hey. Essì, volevo fare qualcosa di triste su loro due. I feel sad now. Aaaaarrrghh- (prometto che questa sarà l'unica triste-credo. Spero.)
Disclaimer: James e Lily sono della Rowling e Say Something di A Great Big World.









Say Something




James Potter non era mai stato un uomo di buon senso. Letteralmente a ventun'anni poteva appena definirsi come "uomo adulto".
Ma se c'era qualcosa che per lui era indiscutibile era il suo amore per sua moglie e per suo figlio.
E di come li avrebbe protetti fino alla morte.

“Say something, I'm giving up on you
I'll be the one, if you want me to
Anywhere I would've followed you
Say something, I'm giving up on you”

«Lily, rimani qui e non far rumore.»
«James Potter, non provare a dirmi cosa devo fare o ti scaglierò una fattura.»
James sospirò e si mise una mano tra i già disordinati capelli neri, disperato. Sentì Harry piangere nella stanza, mentre Lily continuava a reggere il suo sguardo, seria. Sua moglie era sempre stata maledettamente ostinata.
«Lils, ti preg-» «Oh, niente "Lils, ti prego"! Non ti lascerò andare disarmato da Voldemort! È un fottuto suicidio, James!» gli urlò contro, spaventando ancora di più il loro bambino. Il ventunenne le mise le mani sulle spalle, guardandola ostinatamente negli occhi verdi.

(Perché sa che questi sono gli ultimi momenti che potrà mai avere con lei e vuole che i suoi occhi siano l'ultimo colore che vedrà)

“And I am feeling so small
It was over my head
I know nothing at all”

Era una notte senza stelle, quella del 31 Ottobre 1981, come se esse e la luna si nascondessero dal massacro che doveva ancora compiersi.
Fino a quel momento era stata una giornata come tante altre: James aveva giocato con Harry e aveva fatto spalancare i suoi occhioni verdi facendo incantesimi semplici. Ma aveva lasciato incautamente la bacchetta in salotto. Dopotutto, chi se lo sarebbe mai immaginato che il Signore Oscuro avrebbe deciso che quel giorno avrebbe ucciso il bambino destinato a sconfiggerlo?

(Dopotutto aveva solo ventun'anni. Che ne poteva sapere?)

“And I will stumble and fall
I'm still learning to love
Just starting to crawl”

Lily si aggrappò alla sua determinazione ferrea, come se fosse l'unica via per salvare la vita di suo marito. I capelli rosso fuoco le svolazzavano intorno al viso e sperava che nascondessero le lacrime che minacciavano di rigarle le guance. Lily Potter non avrebbe pianto.

(Ma anche lei aveva solo ventun'anni. Perché doveva sopportare tutto questo?)

“Say something, I'm giving up on you
I'm sorry that I couldn't get to you
Anywhere I would've followed you
Say something, I'm giving up on you”

La rossa, però, sapeva che la caparbietà propria era equiparata
(e a volte anche superata) solo dal quella del marito, quindi non aveva possibilità di fargli cambiare idea.
Si insultò mentalmente per aver passato tutti quegli anni a "odiarlo".
Insultò mentalmente James per non averle mostrato prima che uomo si celasse sotto la facciata del malandrino.
Ripensò a tutto quel tempo passato a convincere se stessa che mai e poi mai si sarebbe innamorata del folle, ma incantevole, James Potter. E invece eccola là.
Innamorata così tanto da voler andare al posto suo e morire per lui. Ma Lily Potter sapeva che lui non le avrebbe mai permesso di farlo; entrambi non potevano vivere senza l'altro.
L'idea di vivere senza il consorte era impensabile, insopportabile, insensata. E lei era una donna di buon senso.
Quindi fece l'unica sensata del momento: lo baciò.

(Perché niente aveva senso in quel momento. Seriamente, chi avrebbe ucciso due ragazzi così giovani e un bambino di un anno? Non aveva senso.)

“And I will swallow my pride
You're the one that I love
And I'm saying goodbye”

Era un bacio tenero, pieno di addii che non avrebbero mai avuto il tempo di essere detti. Di promesse infrante di una vita lunga e felice, l'uno al fianco dell'altro.
Quando si separarono, lui le baciò la fronte mormorandole "Ti amo". Lily si morse l'interno della guancia per non scoppiare a piangere.
E poi andò via. In un soffio. In un battito di ciglia, Lily Potter era da sola.
Andò immediatamente da suo figlio piangente, cercando di calmarlo in ogni modo.
Ma quando sentì un "Avada Kedavra" e un tonfo, non potè fare a meno di urlare.
Urlò il nome di James in un modo così disperato che avrebbe giurato che tutto il mondo si fosse azzittito.

(Ma lui stava arrivando anche da lei.)

“Say something, I'm giving up on you
And I'm sorry that I couldn't get to you
And anywhere I would've followed you
Say something, I'm giving up on you”

E quando fu reclamata anche la vita di Lily, ci fu estremo silenzio.
Lei aveva dato la vita per suo figlio, proprio come James aveva sacrificato la propria per entrambi.
Perché lui era James e lei era Lily, e se c'era qualcosa d'indiscutibile, era l'amore che provavano l'uno per l'altra e per Harry.
Dopotutto entrambi non erano persone di buon senso.

“Say something, I'm giving up on you
Say something...”
   
 
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