Capitolo
5
Il
passato di Ferio
Le
nostre eroine accompagnate da Ferio , continuano il loro
viaggio per poter salvare Cefiro , giungendo la notte e non avendo un
posto
dove passare la notte , si sentirono spaesate e piene di timore , ma
Ferio le
consolava dicendo di andare a cercare legna e qualche liana per poter
costruire
una capanna agevole e capibile per quattro persone . Ferio allora si
allontanò
dal gruppo e cominciò a raccogliere legna . Anemone , sempre
più sospettosa ,
gli andò vicino , non solo per poter ricavare più
informazioni , ma anche
perché si sentiva attratta da lui e dal senso di sicurezza
che le suscitava
dentro , e abbassatasi , cominciò insieme a lui a
raccogliere la legna
necessaria . “ Allora Ferio da dove vieni ? “
chiese Anemone ingenuamente e con
molta timidezza che lasciava trasparire un pizzico di attrazione per il
giovane
che inizialmente non rispose , ma poi , dopo aver preso tra le mani
coraggio ,
diede la risposta da lei desiderata : “ Provengo dal paese
dove un tempo
risiedeva la nostra Principessa Emeraude , ma l’ho lasciato
da tanto tempo e ho
deciso di non tornarvi più “ . “ E
quindi hai abbandonato anche la tua famiglia
? “ . A questa domanda Ferio si sentì spiazzato ,
non voleva rispondere , e si
chiedeva tra se e se perché gli avesse rivolto quella
domanda e come mai non
riusciva a rispondere. Forse temeva che con la sua risposta avrebbe
compromesso
il rapporto che da neanche poche ore si era formato , oppure che se
qualcuno
avrebbe scoperto qualcosa non avrebbe esitato ad attaccarlo. Ma questi
per lui
erano aspetti secondari , più che altro lo tormentava il
lato affettivo che
quella domanda andava a toccare . Non riusciva a trattenere le lacrime
, era
come se quel tratto di maturità che lo caratterizzava stava
sparendo che stava
tornando bambino . Non rispose all’ultima domanda di Anemone
, da una parte
perché non voleva riferire molto di se e poi
perchè era troppo doloroso per lui
raccontare gli avvenimenti della sua infanzia . Tornato dalle altre due
ragazze
senza aver trovato niente che potessero utilizzare per la costruzione
di una
capanna cercò di pensare ad un sistema più
pratico per potersi riparare per
la notte . Improvvisamente e senza alcun
avvertimento . La gemma sulla testa di Mokona brillo di una luce
intensa , più
intensa delle altre volte e ad un tratto un fascio di luce si
staccò dalla
gemma creando l’immagine di una casa , giusto adattata per 4
persone. Le re
ragazze non resistettero all’idea d avere un riparo sicuro
per la notte e
quindi subito si precipitarono e decisero di accamparsi sul promontorio
che
sorgeva prima della Costa Labyna . Durante la cena nessuno
osò parlare si
limitarono solamente a consumare i loro pasti , trovati magicamente
nella casa
e a mettersi vicino al fuoco per ripararsi dal freddo che da un paio di
ore
attanagliava il territorio . Dopo un’oretta le tre ragazze
decisero di andare a
letto e di portarsi Mokona con loro . Stesesi sul letto , ci misero un
po’ per
addormentarsi pensando a tutti gli avvenimenti che costeggiavano la
loro mente
. Ormai erano passate varie ore e le nostre eroine si erano finalmente
addormentate soltanto un letto era ancora sistemato e nessuno vi era
sopra .
Era il letto di Ferio ,che stava ad ammirare il mare della costa . Il
mare
quella sera era più limpido delle altre volte , la Luna si
rispecchiava in esso
, tracciando un’immagine molto limpida nell’aria e
illuminando il volto di
Ferio costeggiato dalle lacrime . Era si infatti un ragazzo molto
arrogante ed
impulsivo , ma ne aveva passate così tante che dietro quella
corazza che gli
avvolgeva il cuore , c’era un ragazzo sensibile , che tiene
molto alle persone
che gli sono vicino . Il passato in quella notte gli ritornò
alla mente e lui
non potè trattenere quei ricordi che si facevano spazio tra
le responsabilità
della sua mente e tra gli avvenimenti degli ultimi anni . Ferio infatti
aveva
sofferto molto per la separazione dalla sua famiglia . Pochi infatti
conoscono
il passato del giovane e pochi sanno le disgrazie che colpirono la sua
famiglia
e la sua gente . Una bellissima fontana d’argento
è quello che ricompare nella
mente del giovane ragazzo , una mente scombussolata dal dolore , e li
vicino vi
è una donna che allatta un bambino dal dolce volto , il
quale è ingenuo e
spensierato e non sa nulla della vita che lo aspetta , improvvisamente
si
presentava davanti alla madre una bambina che allegra e sorridente
accarezzava
il volto del bambino . La bambina era bionda con
i capelli molto lunghi , con occhi blu che
ricordavano il mare e le profondità dell’oceano,
una veste lunga e bianca le
costeggiava il corpo e un sorriso radiante e sereno le affiorava su sul
viso
limpido e roseo . La madre della piccola , mostrandole il fratello ,
disse : “
ecco Emeraude , questo è il tuo fratellino…
coraggio non avere paura di lui , è
piccolo ed indifeso di ha bisogno di coccole , avanti dai “ e
Emeraude , timida
e con la mano tremante lo accarezzò e il padre giunto da
poco per far compagnia
alle due prese in braccio improvvisamente il bambino e proclamava, come
in modo
solenne : “ Ferio , questo sarà il tuo nome , mio
piccolo bimbo “ . Così dicendo
posò il bambino tra le braccia di sua madre , intanto la
scena si spostò ,
dalla sua nascita ormai erano passati già 6 anni e lui ormai
era diventato un
bambino bello grande , non riusciva ad immaginare niente altro che
giocare e
scherzare , tutt’un tratto la sorella gli venne vicino e gli
diede il duro
colpo che cambiò non solo la sua vita ma anche quella della
sorella e di tutta
la sua gente . Emeraude con tono m triste , troncato dal pianto
annunciò la
fatale notizia , cercando di essere più affettuosa possibile
e più dolce che
mai , poiché in quel momento , una sciagura si era imbattuta
su di loro .
Emeraude allora disse : “ Ferio so che questo è un
duro colpo ma ti prego di
non reagire in maniera furiosa ed impulsiva , purtroppo oggi mamma e
papà …” e si
bloccò scoppiando in lacrime per quella notizia che le aveva
scioccato l’animo
,, ma poi trovando il coraggio continuò dicendo :
“ … mamma e papà , sono morti
“ . Un vuoto pervase la mente del bambino che si
bloccò , mai aveva pianto fino
a quel giorno di tristezza e che annunciava una sciagura orribile .
Ferio si
sentì trapassare dentro un gelido brivido che lo
colmò di tristezza e di dolora
, la perdita dei suoi cari lo colpì tremendamente e non
sapeva come reagire ,
le lacrime cadevano subito come gocce di rugiada che cadono su una
foglia e
tutto il suo dolore sfociava in un pianto e improvvisamente una fitta
al cuore
lo prese . Svenne per il forte dolore che lo attanagliava mentre la
principessa
preoccupata ordinò di soccorrerlo e portarlo in camera sua .
Quella notte la
principessa la passò tutta nella
stanza di suo fratello e con le lacrime che gli scendevano non solo sul
viso ma
anche nel cuore , cercava di poter colmare il cuore dei genitori ormai
morti di
gioia e di tanto amore . Abbracciando il fratello
Emeraude si sentì come liberata da quella
paura che la opprimeva e ripromise a se stessa di stare sempre vicino
al
fratello . Un giorno però quella promessa fu infranta dagli
avvenimenti che
avevano riempito gli ultimi anni di regno della principessa e tutto
intorno a
lei diveniva oscuro
. Zagato la guardia
del corpo della principessa cominciò a progettare vari piani
per impossessarsi
del potere , ma nessuno aveva mai avuto successo , per via
dell’assoluta protezione
di Emeraude . L’ultimo piano però fu il
più spietato di tutti . Zagato era un
uomo alto con capelli neri lunghi e occhi neri riempiti
dall’oscurità , era la
fedele guardia del corpo della principessa e mai nessuno aveva pensato
che
proprio lui , che si distingueva per la sua fedeltà potesse
aver progettato una
cosa del genere . In una notte di luna piena Zagato , camminando
lentamente ,
non solo per non essere scoperto , ma anche perché quello
era il suo portamento
, cominciava a mettere in atto il suo mostruoso piano . Inizialmente
cominciò
ad uccidere con la sua magia le varie guardie del palazzo e notte dopo
notte le
morti cominciavano a divenire numerose . Nessuno sapeva chi era
l’oscuro
fautore delle recenti morti e nessuno riusciva ad intuire che potesse
essere .
Solo Emeraude purtroppo aveva già posto nella sua mente una
specie di lista del
presunto aggressore . Così chiese a Rafaga , sua guardia del
corpo di
accompagnarla nella stanza dell’unica persona cara che le era
rimasta : il
fratello Ferio.