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Autore: Cyanide_Camelia    09/07/2008    3 recensioni
In una cittadina americana, trasposizione dei personaggi di Naruto e delle loro patologie psichiche che verranno esaminate in un centro di riabilitazione. In particolare, l'attenzione e' dedicata alle giovani ragazze di Naruto, che nascondono piu' segreti di quanto si possa pensare...
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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A Ino piaceva sorprendere Kiba

Premessa: il capitolo che vi apprestate a leggere è a contenuto decisamente hot. Quindi bimbi, bimbe, vecchiette di chiesa, cardiopatici eccetera eccetera ALTOLà!!!

 

Sweat, baby, Sweat!

 

Casa Yamanaka

 

A Ino piace sorprendere Kiba. Le piace farlo per il puro gusto di vederne l’espressione stupita ed eccitata passare a quella furbetta ed eccitata. Soprattutto, le piace essere l’artefice delle mille emozioni contrastanti che si scatenano in lui.

Così, lo ha invitato in casa sua.

L’Inuzuka sa perfettamente che quello non sarà un pomeriggio tranquillo.

E così, con la pelle sollevata, varca la porta socchiusa, restando stordito dai mille profumi che lo investono.

 

“Ino?” non risponde nessuno, neanche a chiederlo.

 

I suoi occhi ricadono a terra, dove scorge, nella penombra, un pasticcino con la glassa rosa.

Mmm…fragola…

 

Andando avanti, ne trova un altro, stavolta con  la glassa verde.

Pistacchio…

 

Ed un altro, con la glassa lilla.

Mirtillo…delizioso.

 

Uno con la glassa leggermente aranciata.

Pesca…

 

Uno con la glassa bianca.

Uvaspina…

 

Uno con la glassa arancione intenso.

Mandarino e cannella…

 

Uno con la glassa magenta.

Lampone…

 

Uno con la glassa viola.

Mora del gelso…fantastico…

 

Uno con la glassa gialla.

Limone…

 

Seguendo questo goloso e dolce percorso, accompagnato dagli incensi che bruciavano sulle suppellettili, arriva nella camera di Ino, dove trova la ragazza distesa sul letto, con le gambe leggermente piegate e divaricate, i capelli sciolti e lo sguardo malizioso.

Coperta sul sesso e sui seni con le leggere carte dei pasticcini lasciati sul parquet.

Kiba si morde il labbro inferiore, pieno di bramosia. Sente il sangue ribollirgli nelle vene alla sola vista di lei in quello stato.

Si sorridono reciprocamente con intesa.

Il ragazzo si toglie di dosso con un sol colpo la camicia, rivelandole il suo corpo tonico e la pelle ambrata.

Poi cala i jeans ed toglie le scarpe, per raggiungerla sul letto.

Si inoltra tra le cosce sottili e lisce della ragazza ed toglie la prima carta, brandendola con i denti e gettandola in terra.

Inspira profondamente l’odore caldo ed acre del sesso di lei e l’accarezza con la punta della lingua, facendola sussultare. Sente le dita di lei stringergli la pelle della schiena.

Con i palmi delle mani, scosta le altre carte dai suoi piccoli seni e si porta su di lei.

Studia per qualche momento il suo viso da bambola di porcellana.

Ino protende il viso verso Kiba, ad occhi chiusi, stringendo tra le labbra rosse una fragola che lui non esita ad addentare.

Lo bacia dolcemente per qualche minuto, per poi allungargli il contraccettivo, che il ragazzo indossa con qualche titubanza, prima di penetrarla. Ino lancia un gridolino di dolore, stringendosi forte al corpo di lui.

 

“Tranquilla, ok?” le bisbiglia Kiba, passandole una mano tra i capelli soffici, con fare paterno.

 

“Mhm…” annuisce Ino, guardandolo con devozione.

 

Gli si concede, arrendevole, accompagnando i movimenti secchi di Kiba, che affonda con forza nel suo ventre gracile.

La desidera. La vuole sentire solo sua. Ogni gemito di Ino lo soddisfa, moltiplica il suo piacere, lo fa vibrare di voluttà.

Adora stringerla mentre la possiede. Poterla avere avvinta a sé nel momento in cui si libera è la sua più grande soddisfazione.

Sudato, le si sdraia accanto.

Ino si raggomitola accanto a lui, accarezzandogli il petto con delicatezza.

Kiba la guarda e la stringe a sé, baciandole le labbra.

 

“Stai bene?” le chiede.

 

“Sì, grazie.” risponde lei, sorridendo. Poi si porta una mano tra le gambe. Si sente bagnata, troppo bagnata.

 

“Ehi, che c’è?” Kiba le si avvicina e la guarda, interrogativo.

 

“No, nulla…pfff…per fortuna era solo sudore.”

 

Si butta all’indietro, atterrando sui suoi cuscini soffici.

Non può farci niente, teme sempre che qualcosa possa essere andato storto.

Ed infatti, l’ansia le è montata con una ferocia inaudita, tanto da essere infastidita anche solo dalla stessa presenza di Kiba accanto a sé. In quei momenti vorrebbe solo stare da sola.

Ironia della sorte, ogni qualvolta esca, le si materializzano davanti dozzine di donne incinte o con pargoli.

 

Alla vista del faccino contrito della sua principessa, Kiba decide di farla divertire un po’ con una delle sue trovate folli.

Quindi, si alza, tornando nell’ingresso, dove aveva lasciato la giacca di pelle.

 

“Aspettami lì, bambina!” le grida.

 

“Uh? Ok…”

 

Ino nel frattempo va a recuperare i leggeri slip di raso celeste e le sua abituale vestaglia rosa cipria.

Si accende una sigaretta e torna a sdraiarsi sul letto, in posa “Paolina Borghese”.

Dopo qualche minuto, torna Kiba, rivestito di tutto punto, ed inserisce un cd nello stereo della ragazza.

Lei riconosce si dalle prime note, e non riesce a trattenere le risa quando lo vede iniziare a cantare ed improvvisare uno spogliarello.

 

Sweat, baby, sweat, baby, sex is a Texas drought, me and you do the kind of stuff that only Prince would sing about…

 

Il fumo le va di traverso tra una risata e l’altra, tanto da dover spegnere la Lucky Strike e restarlo a guardare.

A metà strada tra il ridicolo ed il sexy, Kiba continua col suo spettacolo, perfettamente soddisfatto dell’effetto sortito su di lei.

Vederla sorridere…vederla felice…intrattenerla, portarla via dalle sue preoccupazione.

Questo è tutto quel che conta.

Le si avvicina e la prende per le spalle, sussurrandole in un orecchio con fare lascivo.

 

You and me, baby, ain’t nothing but mammals, so let’s do it like they do on the Discovery Channel!

 

“Kiba! Sei un porco!” lo rimprovera allegramente lei, dandogli uno schiaffo leggero sulla guancia.

 

“Come se la cosa ti dispiacesse, eh Ino-porcellina? Non sei forse la mia degna compagna?”

 

“Ahahah…sembri Sakura con queste battutine sul mio nome!” soggiunge Ino, fingendosi imbronciata.

 

“Mmm…io scommetto che Sakura queste cose non le faceva con te…” risponde Kiba, leccandole il collo e mordendole il lobo dell’orecchio.

 

“No..direi di no.” Replica lei, prima di trascinarselo sul letto.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

Villa Hyuuga

 

 

“Hinata…prima che tu vada via, avrei piacere a parlarti.”

 

Quella voce. Quei passi. Il suo indelebile peccato. Hinata se ne sta dritta come un fuso davanti alla valigia fatta ed adagiata sul letto.

Inizia a tremare, voltandosi di scatto.

 

“Neji…” mormora, portandosi una mano alle labbra.

 

“Hinata, devo dirti una cosa molto importante prima che tu te ne vada.” Le si avvicina con la stessa lentezza con cui un cacciatore si avvicina ad un cerbiatto.

 

“Non…non c’è b-bisogno, i-io…posso…posso c-capirti se non m-mi vuoi p-più v-vedere dopo…dopo…”

 

I suoi timori erano dunque fondati? Davvero lui l’avrebbe accantonata, buttata via, come aveva fatto con tutte le altre?

Nii-san, dimmi che non è così…Dimmi che non mi abbandonerai…

Senza riuscire a controllarsi, inizia a piangere, cadendo in ginocchio davanti a lui, le mani sugli occhi, come a nascondere una vergogna inconfessabile.

Neji la guarda sconcertato.

Si inginocchia a sua volta, attirandola a sé nel suo abbraccio.

Le bacia il capo, teneramente.

Sente le piccole mani di Hinata stringersi sul suo costato armonico.

Lei alza il viso umido e resta incantata ad osservare la bellezza di suo cugino.

E Neji perde ogni controllo alla vista di quegli occhioni puri, di quel viso da bambina, di quelle labbra piccole e carnose, turgide dal pianto, di quell’espressione innocente…di quel corpo.

Lo percorre idealmente, riuscendo a stento a trattenere un sospiro eccitato.

La bacia sulla guancia. La bacia sulle labbra. La bacia, corrisposto. La bacia mentre la spoglia freneticamente.

 

La bacia ovunque.

 

Hinata lo inizia a spogliare, lentamente, studiando accuratamente ogni movimento, stupendosi di nuovo della bellezza di Neji, tanto conturbante e sensuale. Esitante, tocca il suo torace scultoreo.

Quasi rompendo quell’incantesimo, Neji la prende per le spalle e la aiuta a rialzarsi.

Si stende sul letto ampio di Hinata e lascia che lei si sdrai su di lui.

Accarezza la sua schiena sinuosa, le gambe tornite e burrose, si perde nelle curve di quel corpo virgineo.

Oops, no, non più…Non dopo quella volta con me, vero, Hinata-chan? Pensa soddisfatto Neji.

Impacciatamene, Hinata sfiora il membro caldo di Neji, arrossendo violentemente, prima di essere lentamente presa.

Incredibile come quel piacere sia nuovo per entrambi.

Neji si meraviglia di come, ogni volta, con lei sia diverso.

Lui si adopera per farla stare bene, per soddisfarla, per non farla stare a disagio, per farle sentire quanto, realmente, la ami.

Hinata, che aveva sempre pensato all’amore come ad un gesto peccaminoso e istintivo, si stupisce di quanto sia in realtà fantastico.

Del piacere e della gioia che si possano provare.

Di quanto l’amore sia tangibile.

Di quanto possano essere compatibili sentimento e lussuria.

 

Di quanto ciò che viene venduto per erroneo e contaminante sia in realtà l’apologia dei sensi e dell’anima.

 

La bacia con dolcezza nel momento di massima libidine.

Neji le accarezza i capelli, come con una bambola, quando Hinata si abbandona su di lui.

Sente il respiro affannoso farsi più regolare.

 

“Neji?”

 

“Sì?”

 

“Cos’era che volevi dirmi prima?”

 

“Che…che, anche se devi andartene, tu non sarai mai sola. Perché io ti amo, Hinata-chan.”

 

“Ti amo anche io…Neji-kun…”

 

Hinata sorride, aggrappandosi a Neji quasi come se con quel gesto possa fermare il tempo in quell’attimo così perfetto, tra sogno e realtà, eros e agape *.

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio Cos: Sembrava impossibile, eh? E invece ce-l’ho-fatta! Ebbene sì, signore e signori, ho a-g-g-i-o-r-n-a-t-o con un capitolo dalle note decisamente piccanti…Il problema è che anche a non volerlo, con queste due coppie mi escono sempre scene hot niente male XD.

Quindi, dedico il capitolo a tutti i pervertiti come me che seguono la long-fic ^_^.

Ringrazio al volo (perché devo uscire :P ) Arwen5786, bambi88, lilithkyubi, littlemoonstar, Talpina Pensierosa, Kurenai88 e Triadine.

 

Buona lettura e, possibilmente, recensite!

 

Un bacione,

 

Cos <3

 

 

PS: la canzone canticchiata da Kiba durante il suo strip (sbav sbav) è The Bad Touch, nota anche con il titolo di Discovery Channel dei Bloodhound Gang ©®.

  
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