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Autore: pandaschocolate    07/04/2014    0 recensioni
Jay Addamd e Haileth Levonne, i due tributi del Distretto 9 dei 68° Hunger Games.
Due punti di vista, ventiquattro vincitori e solo un vincitore.
Questa storia ha partecipato al contest "Hunger Games: Original" indotto da Son of a preacher man sul forum di efp classificandosi al Secondo Posto
Genere: Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovi Tributi, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non so chi o cosa avesse avuto la brillante idea di cominciare a cantare quella mattina, fatto sta che la sveglia alle otto non era molto piacevole. Ma evidentemente quel qualcuno non la pensava allo stesso modo. Mi alzai dal letto e mi trascinai nella doccia permettendomi un po’ di relax. Cominciai a premere un paio di pulsanti e alla fine mi ritrovai completamente immerso nel bagnoschiuma. Sorrisi e dopo essermi risciacquato per bene, aver indossato i vestiti che mi avevano lasciato la sera precedente gli stilisti, decisi di raggiungere la pazza dai capelli verdi e i suoi sorrisi sornioni nella sala da pranzo che era stata predisposta nel nostro appartamento. Sorrisi ai due mentori che si litigavano uno strano liquido marrone, notando poi Haileth bere la stessa sostanza. Rena, come al solito, beveva un bicchierino di quella cosa alcolica color marrone chiaro che tanto amava. Sorrisi anche a lei e mi accomodai a tavola trovandomi davanti pietanze che non avevo mai visto in vita mia.
- Quella cosa a fettine si chiama pancetta, quelle sono uova e lì c'è un cornetto. Marcus e Elein litigano per una bevanda chiamata caffè: ha un gusto amarognolo ma se ci aggiungi del miele o dello zucchero diventa delizioso. Poi c’è della cioccolata calda, che ti consiglio di assaggiare immediatamente prima che si freddi. Ci sono ancora biscotti al cioccolato e marmellata di mirtilli che puoi mangiare direttamente. Per il resto, sei pronto?-. Da quando aveva questa strana parlantina ed era così viva di prima mattina? Nessuno lo era, nemmeno un dio greco. Annuii velocemente appuntando in modo semipermanente le informazioni sulla colazione che mi avrebbero servito nei tre giorni seguenti, prima di entrare nell'Arena. Iniziai a mangiare lentamente, cercando di gustare le varie pietanze presenti sul tavolino, quando Rena cominciò a urlare ricordandoci quanto fosse tardi e quanto noi fossimo in ritardo. Lanciai una veloce occhiata verso il piccolo orologio appeso alla parete e notai l’ora. Erano quasi le nove meno venti ed evidentemente era già tardi, nonostante dovessimo scendere al Centro D’Addestramento per le nove. Mi velocizzai quando Rena cominciò a mettermi in bocca qualsiasi cosa che assomigliasse alla colazione e quando riuscii a mandare tutto giù, annuì verso i mentori che si preparavano a dire qualche parola. Elein prese a fare dei rapidi gesti con le mani, cercando di farci capire, ma non riuscendo nel suo intento, ci parlò Marcus.
-State attenti e non andate immediatamente in bocca a quelle belve che non aspettano altro che uccidervi e bere il vostro sangue. Siate cauti e non mostrate i vostri punti di forza: quelli li sfoggerete quando ci saranno le sessioni private. Siate voi stessi per ora e se potete, cercate di trovare qualche alleato.-
Haileth annuì velocemente, facendo dei rapidi gesti verso Elein ed io accennai un breve sì con la testa. Poco dopo fummo scortati in ascensore da Rena. Arrivammo al piano più basso dell’edificio in cui alloggiavamo, e salutammo la nostra accompagnatrice e dopo un profondo sospiro entrammo nella sala. Effettivamente, erano già presenti alcuni tributi che aspettavano impazientemente l’arrivo degli altri per iniziare ad allenarsi e che non vedevano l’ora di mostrare la loro immensa forza bruta. Non notai tutti i tributi presenti, ma corsi velocemente alla ricerca di qualcuno che conoscessi e con cui parlare. C’era Richard, il tributo che ci aveva provato con Haileth, c’erano i tributi dell’1, del 2 e del 4 che avevano già formato il gruppetto dei favoriti e sfidavano due ragazzini di dodici anni poco più in là che tremavano come foglie. Vidi Richard avvicinarsi a noi e sorridere.
-Allora Nove, siete pronti?- sorrise convincente.
“Certo tu sai usare un’arma, riesci a combattere e hai vagamente delle forme che ricordano i muscoli che un uomo deve avere”pensai.
-Certo Dodici, ci puoi scommettere!-. Certo che sì Dodici: sono pronto a morire ad ogni minimo sforzo che farò qui dentro per guadagnarmi almeno un sette in addestramento. Guardai Haileth al mio fianco sorridere al ragazzo del Dodici e cominciare a parlare.
-Dai Dodici, fai compagnia alla concorrenza? Sai che potremmo ucciderci a vicenda nell’Arena- sbuffò poi quando il ragazzo riprese a parlare. C’era qualcosa di più ironico di Haileth che si prendeva a cazzottate con un tributo che quasi sicuramente l’avrebbe squarciata viva? Mi girai un nano secondo e la notai a testa in giù e con le gambe per aria mentre cercava di camminare avanti e indietro. Dove l’aveva imparato? Che cosa faceva lei nel Nove per riuscire in certe cose?
-Ma dolcezza, sai che non moriremo. Abbiamo più possibilità di arrivare noi in finale e vincere piuttosto che quei sei palloni gonfiati dei Favoriti, e poi sei carina e mi spingi a non prenderti in parola: mi diverto a stuzzicarti-. Richard sorrise alla ragazza che tornò con i piedi per terra, letteralmente. Haileth lo guardò sconcertato, come se non fossero quelle le parole che avrebbe voluto ascoltare da un rivale.
-Sì, certo Richard. Noi faremo ritorno nei nostri Distretti, come ci sono tornati i ventitré sfortunati tributi che sono morti lo scorso anno a causa di uno di quei sei Favoriti laggiù. Che poi, anche noi siamo un po’ sfortunati e non solo per esserci ritrovati qui a combattere per la vita-.
Ormai era ufficiale: Haileth non avrebbe voluto essere in quel momento in quella palestra e non desiderava altro che essere a casa a giocare con la falce. Richard stava per rispondere, ma fu interrotto da un uomo che si era presentato come Generale dell’Addestramento. Non ci aveva detto il suo nome, ma ci aveva spiegato una marea di cose utili e da saper fare nell’Arena. Cominciò a elencare i vari corsi da seguire obbligatoriamente e quelli che avremmo potuto evitare, perché apparentemente inutili, ma che sarebbe stato opportuno frequentare per imparare alcune preziose tecniche di sopravvivenza,. Spiegò brevemente cosa sarebbe successo il giorno delle sessioni private e di come ci saremmo dovuti comportare durante l’addestramento. Infine aveva ufficializzato i nostri orari; in altre parole saremmo dovuti restare a fare corsi obbligatori e non per tutta la mattina fino all’ora di pranzo e poi ci saremmo potuti allenare fino alle sette della stessa sera. Quando terminò il suo discorso, ci sorrise, ci fece mettere sull’attenti e ci spedì alle varie postazioni d’addestramento e sopravvivenza che dovevamo frequentare obbligatoriamente. Io mi diressi immediatamente verso le postazioni delle piante commestibili e fui seguito da Haileth e da Richard, che evidentemente ne sapeva meno di noi. Dopo passammo al corso di sopravvivenza e infine Haileth si avvicinò alla postazione di chimica, dove l’istruttore fu davvero felice di avere un’allieva che lo ascoltava molto volentieri. Non capii l’utilità di quel corso, ma in caso di catastrofe apocalittica e di un’arena invivibile, Haileth avrebbe potuto tranquillamente sopravvivere utilizzando la scienza e la chimica che quel ragazzo dagli enormi occhiali neri e i capelli viola le stava insegnando. Sorrisi commosso alla scena di Haileth che gli sorrideva riconoscente e lo abbracciava contenta, mentre il ragazzo un po’ spaesato ricambiava le manifestazioni d’affetto della ragazza.
L’ora di pranzo arrivò fin troppo in fretta, e dopo una decina di corsi sulla sopravvivenza, su cosa mangiare e cosa no, fummo tutti richiamati in una stanza minuscola e grigia che ospitava la nostra mensa. Richard occupò un tavolo poco più in là con una ragazza molto più piccola di lui e ci fece segno di andare verso di lui. Io ricambiai il sorriso e andai a sedermi davanti ad un possibile alleato.
-Lei è Rosalie, tributo femmina del Dodici e non parla molto.- ci presentò la ragazza vicino a lui e Haileth, capendo quello che intendeva il ragazzo, prese a parlare con i gesti di un qualcosa che a me era del tutto sconosciuto. Dopo la breve pausa e il lungo silenzio che era sceso sui tributi, fummo richiamati nella Sala dell’Addestramento per proseguire gli allenamenti con le varie armi che erano state messe a disposizione dagli Strateghi. Questi ci osservavano dal loro balcone mangiando del succulento maiale. Accennai un sorriso quando intravidi una serie di lance e Haileth ci si fiondò sopra analizzandole. Erano diverse dalle nostre falci: non avevano la mezzaluna tipica, ma anzi erano affilate e finivamo con una punta che sembrava micidiale. Annuii lentamente alle varie tecniche che stava spiegando Haileth e sorrisi nel vederla così concentrata su un’arma.
-Ricordati: riserva il meglio per la sessione d’addestramento privata-. Lei annuì e ripose lentamente la lancia, dirigendosi verso le postazioni dei corsi non obbligatori, cominciando ad andare di qua e di là come una trottola.
Il primo giorno d’addestramento finì abbastanza in fretta, e come quello, arrivarono il secondo e il terzo, con la differenza che durante il secondo giorno ci concentrammo sul combattimento armato e il terzo giorno ci fecero allenare liberamente solo di mattina perché nel pomeriggio avremmo avuto le sessioni private. Eccoci qui, dunque. Siamo pronti per essere giudicati dagli Strateghi che ci hanno osservato in questi giorni e che hanno cercato di darci una piccola valutazione. Oggi decideranno se possiamo sopravvivere o meno nell’Arena che hanno progettato apposta per noi. Poco dopo il pranzo hanno cominciato a chiamare i vari tributi, e nel giro di poco sarebbe toccato anche a Haileth e a me. Insomma, non dico che il Distretto Nove sia l’ultimo, ma quasi e quindi gli Strateghi, quando entreremo noi si staranno tranquillamente riempiendo lo stomaco di whiskey, quella sostanza alcolica che beveva sempre Rena, e di stufati caldi. Scatto in piedi quando una voce gracchiante chiama il mio nome, facendomi tornare sul Pianeta Terra e invitandomi a entrare. Entro nella stanza e il Generale mi spiega brevemente quello che devo fare, il tempo a mia disposizione e mi fornisce le istruzioni da seguire una volta finita la mia prova. Prendo appunti mentali e mi dirigo verso alcune postazioni che ho scelto per dare spettacolo di me. Prendo lo spadino e mi dirigo verso gli ologrammi. Imposto determinate possibilità e faccio in modo di ottenere gli effetti desiderati e comincio a combattere, cercando di distruggere i vari ologrammi che mi si presentano davanti. Soddisfatto del mio lavoro con lo spadino, prendo i pugnali e comincio a lanciarli verso i diversi manichini che simboleggiano gli altri tributi e poco dopo ricevo dagli Strateghi il permesso di uscire faccio un breve cenno di rispetto e me ne torno nell’appartamento del nono piano aspettando Haileth.
 
Mezz’ora dopo Haileth rientra e si accomoda sul divano, quasi distrutta e completamente persa nei suoi pensieri. Chissà cos'ha combinato? Chissà a cosa stava pensando in quel momento? Sbuffo quando Haileth si alza e, con la scusa di una doccia, s’isola in camera sua. Nessuno indaga sull’evidente rabbia della ragazza, ma alla fine Haileth si rifà viva per l’ora di cena e la comunicazione dei risultati dell'addestramento. Mangiamo tutti in religioso silenzio, e verso le nove ci accomodiamo davanti all’enorme schermo per vedere Caesar commentare le nostre sessioni comunicandoci un voto che può essere compresi tra l’uno e il dodici, come i Distretti.
Perché quel programma ancora non inizia? Perché impiegano così tanto ad elencare i risultati che ci si sono stati dati? Sbuffo ancora quando l’ennesima messa in onda s'interrompe. Poco dopo le nove e mezzo appare sullo schermo Caesar Flickerman nel suo sfavillante completo grigio, con i suoi capelli e le sue sopracciglia di un color lampone davvero forte. Sorride, scusandosi per i vari problemi di trasmissione. Finalmente inizia ad elencare i voti. Comincia dal Distretto1, aggiungendo un breve commento e sorridendo alla telecamera quando alza lo sguardo. Dopo esserci gustati quasi un’ora di programma, finalmente appare il nostro Distretto.
-Distretto Nove, tributi Jay Addams e Haileth Levonne, che a dirla tutta si credevano già spacciati dalla Mietitura, ma si sono rivelati delle fantastiche macchine da guerra. – sorride abbassando lo sguardo sul foglio del voto e del commento. Comincia da Haileth.
-Haileth Levonne, voto undici! Il Primo Stratega riguardo al suo voto afferma che la ragazza si è rilevata davvero un pericolo pubblico e difficilmente potrà essere colpita in guerra. Afferma che non ha punti deboli e che se li avesse, riuscirebbe tranquillamente a nasconderli, così da evitare di essere presa alla sprovvista.- sorride mostrando i denti perfettamente bianchi e facendo apparire sullo sfondo una foto di Haileth con il voto in sovrimpressione. Rimango a bocca aperta: lei non era una macchina da guerra. Lei piangeva se doveva uccidere un topolino che si era stabilito in casa e alla prima difficoltà scappava e si rifugiava in posti che conosceva solo mio fratello. Rimango sbalordito nell’associare la dolce ragazza che conoscevo a una terribile macchina da guerra, senza pietà e con la voglia di uccidere qualsiasi essere vivente la sfiori. Poi, lentamente, mi volto verso di lei guardando quel filo di rabbia comparirle negli occhi e vidi i suoi pugni stringersi. Comincio ad avere paura di lei... Adesso però è il mio turno.
- Jay Addams, voto nove! Nonostante il fisico inesistente si è davvero rilevato imbattibile nella lotta corpo a corpo, mettendo in mostra tutte le migliori tecniche di combattimento apprese nelle varie sessione di addestramento. Tuttavia non ha ricevuto un voto alto a causa della poca fiducia in sé stesso e il suo essere fin troppo prevedibile lo rende vulnerabile-. Aspetta. Vulnerabile? Sono un bambino adesso? Ok, non sono un guerriero, ma so il fatto mio se mi è stato dato un nove. Noto la mia foto, il voto e poi sbuffo. Farò vedere a tutti quanti chi è il vero e unico vincitore di questi Hunger Games, perché Jay Addams non è un pappamolle, e domani, nell’intervista con Caesar lo mostrerò a tutta la nazione.

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Ringrazio Yvaine_ per aver betato il capitolo (: 
  
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