Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ginny90    14/12/2004    30 recensioni
Ricordi di una notte di fine marzo. Vorresti rinascere anche tu insieme alla primavera, ma non puoi perchè il tuo sole si è spento, tramontato su quell'inverno che l'ha inghiottito per sempre. Le lacrime ti offuscano la vista. Il buio ti avvolge. E poi soltanto ricordi lontani.
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Due paroline prima di cominciare:

Salvissima, gente! Non mi dilungherò troppo, lo sò che il capitolo vi interessa di più (se qualcuno ha un parere contrario è pregato di tenerselo per sè o potrebbe urtare il mio animo di fanwriter sensibile T.T ) .. Bene!
Ooh, me felicissima, è arrivata al terzo capitolo (anche se io ho un "rito"...quando riuscirò a raggiungere i quattro capitoli allora vuol dire che porterò a termine la fanfiction!!) speriamo ;) !! Comunque... questo capitolo in origine doveva essere moolto ma mooolto più lungo, poi una mia friend mi ha fatto notare che in quel modo vi avrei reso ciechi prima del termine del capitolo, quindi onde evitare ciò...zac! L'ho tagliato ^__^ ! A proposito di lunghezze, secondo voi faccio capitoli troppo corti?!
Va beh, avevo detto che non mi dilungavo troppo XDD ora vi lascio al capitolo!!

Baci,

Ginny90




There you'll be

- 3 -

Amara verità




26 Giugno 1998, ore 11.55, San Mungo

- Signorina...come ha detto che si chiama? -

- Weasley, Ginevra Weasley - rispose distrattamente.

- Signorina Weasley, in...? -

Alzò lo sguardo dalle sue gambe penzoloni ed incrociò quello della donna di fronte a sè. Adesso cominciava ad alterarsi.

- In niente, Ginevra Weasley, punto. -

- Oh... -

Ashlee Burnett, o almeno così credeva si chiamasse, adesso mostrava un'espressione inebetita. I capelli a caschetto le incorniciavano il volto magro dai lineamenti appuntiti, gli occhi nocciola, sgranati, la fissavano con crescente imbarazzo.

- Allora? -

Si stava spazientendo. Perchè diamine si trovava lì?


24 Giugno 1998, ore 20.15, Tana

Nausea.

Nausea.

Nausea.

Nausea.

Chinata sulla tavolozza del water e scossa da continui singulti, era l'unica cosa che i suoi sensi riuscissero ad avvertire.

Nausea.

Ah, ma lei rognone non ne avrebbe mai più mangiato. Anzi, da quel momento in poi si sarebbe imposta una di quelle diete vegetariane che fanno tanto bene alla salute. E che sua madre protestasse pure. Addio cibi pesanti!

Nausea.
Ancora nausea.

Dannato rognone!

Toc. Toc.

Due colpi alla porta la destarono dalle sue imprecazioni silenziose, velocemente il suo sguardo saettò verso la fonte del rumore.

- Ginny, sono io! -

Harry...

- E' pronto a tavola! Che fai, non scendi? -

- No, io non mangio! -

- Come? -

Un viso perplesso accompagnato da uno sguardo confuso e titubante fece capolino da dietro la porta. I suoi occhi, nascosti dalla montatura rotonda degli occhiali, si sbarrarono ancor di più alla vista che gli si parò davanti. Ginny era ranicchiata sul pavimento del bagno, il viso solcato da occhiaie profonde, il colorito pallido, gli occhi spenti e arrossati.

- Gin, ma... ma stai bene? -

La ragazza lo guardò di sbieco.

- Oh, sì... una meraviglia. Che fa, non si vede? -

Un'ombra di pungente ironia velava le sue parole.

- Bene... -

Aveva fatto per voltarsi e tornare sui suoi passi.

- Scu.. scusami, Harry. Non dovrei trattarti così. -

Si accasciò contro la parete, le gambe incrociate, i ciuffi vermigli che sfuggivano alla presa del fermaglio e si sparpagliavano sul suo volto imperlato di sudore.
Fissò il ragazzo davanti a sè. La tristezza si era velocemente diradata dal suo viso, dove, pochi istanti dopo, vide far capolino un sorriso affabile. Lo sguardo si era raddolcito.
Adorava il modo in cui la guardava, con tenerezza. Non ammetteva quel tipo di atteggiamento da nessuno, tantomeno dalla sua famiglia, eppure quel senso di protezione nei suoi confronti la faceva sentire bene. Non amava Harry Potter, questo no, ma provava un'immensa stima ed affetto per lui. Alle volte si domandava se questo sentimento potesse giustificare ciò che era nato fra loro. Forse in parte, ma entrambi erano consapevoli che qualcos'altro si frapponeva all'amore fraterno, qualcosa che nessuno dei due aveva intenzione di rivelare a sè stessi, più per paura di ciò che esso avrebbe potuto comportare che per svogliatezza.
Problemi, problemi e soltanto problemi. E poi c'era Draco... o meglio, c'era stato.

Le si inginocchiò di fronte, prendendole il mento fra le dita.

- Sicura di stare bene? -

- Sì, diciamo di sì... -

Le scoccò un bacio sulla fronte, poi scattò nuovamente in piedi.

- Bene... allora scendi a tavola, Molly ha cucinato rognone! -

Rognone...

Pazienza, la dieta la cominciava domani!


25 Giugno 1998, ore 03.00, Tana

Seduta su uno sgabello sbilenco, accostato alla finestra, Ginny scorgeva l'immenso manto nero che sovrastava l'orticello. Poi il suo sguardo si posò tra le macchie d'inchiostro scuro della pergamena poggiata sulle sue ginocchia, correndo tra le parole che componevano la frase appena scritta.
Il verso di qualche grillo, che di tanto in tanto duettava con quello di un gufo o di una civetta, riempiva il silenzio di quella notte stellata...
Poi si apprestò a volgere nuovamente il suo sguardo verso il cielo.
Stellata...
Oh, ecco una stella! Ah, no, è un lampione.
Con la penna d'anatra tracciò un taglio sulla parola stellata, poi tese l'orecchio concentrandosi sui suoni intorno a lei.
Gufi, civette...
Senza nemmeno impegnarsi, poteva udire i borbottii insistenti che si ripetevano con estenuante monotonia dal terzo piano. Erano di Ron. Dopo sedici anni di convivenza forzata aveva imparato a distinguerli da quelli di Harry e di suo padre che, talvolta, si univano al motivetto. Quindi con un altro scarabocchio cancellò gufi e civette.
Infine, rilesse quanto aveva scritto.
Il verso di suo fratello Ron, che di tanto in tanto duettava con quello di Harry e di suo padre, riempiva il silenzio di quella notte piena di nubi.
Estremamente romantico.
Accartocciò il foglio e lasciò che esso scivolasse per terra ai piedi dello sgabello.
Lei non sarebbe diventata scrittrice. Si annotò mentalmente l'appunto, poi si diresse verso il tavolo da cucina.

Erano le 03.00, ovvero l'ora in cui si teneva il suo quotidiano appuntamento notturno con la caffettiera. Un'abitudine che aveva sviluppato solo in quell'ultima settimana, eppure in lei si era creato un qualcosa di vagamente simile a ciò che in molti chiamano "orologio biologico". A quell'ora, qualunque azione lei stesse svolgendo, automaticamente si rizzava in piedi, dirigendosi verso la cucina dove di lì a poco avrebbe bevuto il suo caffè, sfogliando oziosamente le pagine di qualche sciocca rivista babbana.
Anche quella notte non era destinata ad essere l'eccezione.
Quando il processo acqua-filtro-caffè-fornello fu portato a termine con successo, non senza le rituali complicazioni, versò soddisfatta il liquido bruno nella sua tazzina, sorreggendola con il dito indice della mano destra e sfogliando una rivista particolarmente impegnata, tale Salutest, con la sinistra. Aveva coltivato questo suo interesse per il mondo babbano dai suoi undici anni e adesso era diventato una vera e propria passione. Così, centellinando il caffè bollente, diede una veloce occhiata agli articoli che si susseguivano davanti ai suoi occhi.

Caffeina: non esagerare!

Sbuffò e deglutì un sorso del liquido amarognolo, continuando a leggiugghiare i trafiletti del giornale.

D'un tratto fu costretta a posare la tazzina sul ripiano di legno, portandosi una mano alla bocca.

Nausea.

L'ennesimo attacco d'ira della giornata la colse, gravitando anch'esso attorno ad un unico assillante pensiero.

Rognone...

Ignorando il malessere che si accresceva dentro di lei, tornò a bagnarsi le labbra con il caffè, leggendo distrattamente alcuni articoli. Poi il suo sguardo si soffermò su una paginetta.

La salute in gravidanza.

Più in basso, alcune donne di diversa età esibivano sorridenti il loro ventre prominente, mentre, a seguire, l'articolo mostrava varie raffigurazioni dell'embrione e del feto con rispettive didascalie. A piè pagina, infine, una tabella che elencava passo dopo passo i sintomi della gravidanza.

Primo mese: nausea, dolori di tipo mestruale.

Ginny roteò gli occhi.

- Per tutti i Troll di montagna, Ginevra, è soltanto rognone! -


26 Giugno 1998, ore 12.05, San Mungo

Ecco perchè si trovava lì.

Nella parete di fronte al lettino sul quale era seduta, stava affissa una targhetta dove a caratteri grandi e leggibili era inciso:

Reparto ostetrico.

Poche parole che da qualche minuto a quella parte la stavano ossessionando.

- Signorina? -

La donna dai grandi occhi inquisitori e le folte sopracciglia castane le sventolava animatamente una mano scarna davanti agli occhi. Così fece risalire lo sguardo lungo tutta la figura della dottoressa, soffermandosi sul volto. Ashlee Burnett le sorrideva controvoglia, era palese: uno di quei sorrisi che ormai ostentava meccanicamente.

- Congratulazioni signorina Weasley! -

Sentì la mano ossuta della donna stringersi attorno alla sua spalla. Una morsa dalla quale avrebbe voluto fuggire.

- Il test è risultato positivo... è incinta! -

Incinta...

Portò una mano al grembo, serrando tra le dita la maglietta rossa di cotone, come per cercare in essa un'appiglio per non cadere giù. Si sentiva sprofondare. Quel lettino, la stanza atipica, la donna di fronte a sè che si esibiva nell'ennesino sorriso forzato, la cartella clinica che stringeva nelle mani nodose, tutto la stava inghiottendo.

Incinta...

La testa le girava e un forte senso di nausea si impadroniva del suo corpo.

Incinta...


26 Giugno 1998, ore 12.20, Diagonalley

Le strade pullulavano come sempre di gente che si accalcava davanti alle vetrine dei negozi, che affollava i marciapiedi, che riempiva l'aria di schiamazzi e mormorii eccitati di fronte ad un nuovo acquisto.
Risate argentine e stridolii acuti di bambini le giungevano alle orecchie. Talvolta fissava i passanti con la coda degli occhi e non di rado le capitava di osservare qualche donna dal volto allegro e sorridente stringere la mano paffuta del suo bambino nelle proprie.

Lo avrebbe fatto anche lei?

Incinta...

In quel momento non era in grado di pensare, sentiva solo mille parole e frasi sconnesse che si rincorrevano nella sua mente.

Sarebbe stata una buona madre?

Solo quella parola, "madre", era così distante da lei...

Ma lo sarebbe diventata realmente?

Le sue mani intensificarono la stretta attorno alla pancia.

Lei non lo sapeva. Non sapeva niente. Niente.

Alzando lo sguardo scorse il cartello che portava la scritta Ottery St. Catchpole, pochi isolati più avanti si trovava la Tana. La Tana. Con i suoi genitori, i suoi fratelli, Harry, Hermione. Cosa avrebbe fatto una volta entrata là dentro? Avrebbe detto "ehilà, cosa ne dite di adibire il garage a cameretta? A breve avremo un nuovo Weasley!". Poi avrebbe avuto sua madre sulla coscienza per il resto della vita.

Voleva solo piangere.

Pochi metri più avanti le giunsero le voci concitate dei suoi amici. Le bastò avanzare di qualche altro passo e svoltare l'angolo per assistere alla scena che la sua amica Hermione in seguito avrebbe definito drammatica. La ragazza, avvinghiata al corpo di Ron, volteggiava in aria sulla scopa del compagno che si esibiva in numerose piroette ed acrobazie. Hermione urlava di terrore. Harry, Fred e George, invece, osservavano la scena divertiti.

Lei in quel momento non ne era capace.

Così volse lo sguardo altrove e si diresse verso l'entrata della Tana.
In cucina i suoi genitori parlavano sommessamente di Merlino sà cosa. Affari del ministero, sicuramente.
Meglio, non l'avrebbero notata.
Com'era prevedibile, infatti, scivolò silenziosamente fino al secondo piano, senza essere importunata dalle domande indagatrici di sua madre. Quando raggiunse la sua stanza, chiuse a chiave la porta appoggiandovisi poi con la schiena.

Gli occhi le cominciarono a bruciare.

Le girava la testa, si sentiva debole.

Nausea e ancora nausea.

Incinta...

Si lasciò cadere mollemente sul materasso e finalmente diede libero sfogo alle sue lacrime. Le coperte disfatte si aggrovigliarono attorno al suo corpo, mentre lei stringeva il cuscino al petto traendo conforto da quel contatto. Calde lacrime le rigavano il volto.

Incinta...

Quand'era piccolina sua madre le raccontava spesso le favolette babbane. Aveva sempre creduto che l'amore fosse magico, che quando c'era lui tutto si tingeva di meraviglia, che ogni cosa diventava bellissima. Pensava che un giorno avrebbe aspettato un bambino, sognava una gravidanza felice, coccolata dal suo principe azzurro.

Sbuffò.

Il principe azzurro.
Sorrise amaramente all'immagine di Draco Malfoy su un bianco destriero e lei che, con il pancione, tentava di salirvi cadendo ripetutamente.

Scacciò velocemente il pensiero dalla sua mente.

Aveva sempre visto Harry nel ruolo del suo principe azzurro. Almeno fin quando aveva tredici anni. Poi quella cotta infantile era tramontata, mentre al suo posto sorgeva qualcosa di molto più complicato.

In quel momento si era sentita incredibilmente stupida.

Doveva diventare madre, madre, guidare quella vita che le cresceva in grembo, tenerle la mano durante tutta la prima fase del suo lungo tragitto e invece non riusciva nemmeno a mettere ordine nella sua, di vita.

Apettava un bambino da Draco Malfoy.

Inizialmente era ancora troppo shockata per realizzare quell'amara verità, ma adesso quasi le veniva da ridere. Rideva. Rideva per non ricominciare a piangere che sicuramente sarebbe stato più doloroso. Che cosa c'era poi da ridere in tutta quella situazione assurda, non lo sapeva nemmeno lei. Forse, proprio l'assurdità della situazione stessa.

Era inutile. La psicologia non era mai stata il suo forte. Non riusciva a capire gli altri come non riusciva a capire sè stessa.

Amava Draco Malfoy?

Sì, no, forse. Sì. Amava il ragazzo diciassettenne, quello che aveva conosciuto nei corridoi di Hogwarts, quello che l'aveva sempre derisa e offesa, ma che inspiegabilmente era riuscito a farla invaghire di sè. Quello che ormai era morto. Aveva scelto di diventare Mangiamorte e di quel ragazzo non era rimasto più niente. Soltanto il ricordo.

Cosa avrebbe detto a suo figlio? Cosa gli avrebbe propinato? La favoletta romantica e poi soltanto un enorme ammasso di ricordi?

Aspettava un bambino da un Mangiamorte.

Diciamolo, non era esattamente il tipo di padre che aveva sempre sognato per suo figlio.

- Ginny, a tavola! - il richiamo di suo fratello Ron le giunse nitido alle orecchie.

- Sì, sì arrivo. - mugugnò, certamente senza aspettarsi una risposta.

Scese dal letto per dirigersi al piano di sotto. Stava quasi per abbassare la maniglia della porta, quando indietreggiò di qualche passo fino a ritrovarsi di fronte allo specchio sull'anta dell'armadio. Doveva avere proprio un aspetto terribile.

I capelli rossi erano scompigliati, sembravano una matassa infuocata di rovi intrecciati, ci sarebbero volute ore per pettinarli, il viso pallido, i suoi avrebbero sicuramente detto che era più scarno obbligandola quindi a trangugiare tutto il ricettacolo culinario di sua madre, i vestiti stropicciati non avevano più un verso.

Fissò attentamente la sua figura.

Ciò che lo specchio rifletteva era l'immagine di una ragazzina che non sà ancora cosa fare della sua vita.

E sarebbe dovuta diventare madre.

- Ginny! A tavola! -

- Sì! Arrivo! -

Stavolta rispose in maniera più udibile. Si diede due spazzolate veloci ai capelli sperando di ottenere così qualcosa che assomigliasse ad una piega, si riassettò i vestiti e simulò un sorriso di fronte allo specchio. Forse un cieco l'avrebbe ritenuto convincente. Quindi si affrettò a scendere gli scalini saltandone due alla volta.

"Alt, Ginny. Potresti cadere e rotolare giù, cosa che al tuo bambino non farebbe molto piacere..."

Si sorprese del suo stesso pensiero, ma cominciò a scendere i gradini con più calma.



***



Finish capitolo! Come vi sembra? Ero molto indecisa sull'inviarlo oppure no, vi giuro che in classe stavo provocando una crisi isterica generale o.O !! Era troppo noioso? Troppo fettoloso? Troppo...troppo qualunque-aggettivo-dispreggiativo-che-vi-venga-in-mente? Io mi sono impegnata tanto tanto ç__ç !! Comunque, come avete visto, Dracusso non è comparso in questo capitolo. Mi spiace dirvelo ma... non ci sarà per un altro pò di tempo, la sua assenza mi serve per sviluppare la trama =)) !! Prima o poi però tornerà, statene certi ^__- !! Adesso però vi pongo un ultimo quesito prima di lasciarvi ai ringraziamenti: come farà adesso Ginny (vi ricordo che deve frequentare ancora l'ultimo anno ad Hogwarts) ?

Baci

Luna Malfoy: me essere crudele e indegno T.T !! Come ho potuto non commentare mai le tue fanfiction?! Ho vissuto nella convinzione di recensirti puntualmente ad ogni capitolo, ne ero profondamente convinta =__= mah..! Comunque sono io quella perplessa et imbarazzata, ancora non riesco a credere che tu trovi interessante questa schifezza partorita dalla mia mente ç__ç sono tanto tanto commossa.

Sissichi: sgrunt... sul tuo nome dovrei sorvolare, e lo sai perchè?? Pecchè tu ancola non hai pubblicato il seguito di "In gara per la vittoria" ç__ç cattivona! Ihih, va beh sei perdonata a patto che al più presto troverò il sequel tra gli aggiornamenti v.v (sono intransigente su questo punto) ! Come vedi io ho aggiornato abbastanza presto ^__^ eh, sì. Ginny sedotta, abbandonata e pure gravida XDD ghgh, come ssssono crudeleee!! Come andrà a finire? Beh, ancora per la fine mi sà che dovrai aspettare un bel pò carissima =)) (non saprei se prenderla come una buona notizia al tuo posto, io la interpreterei come una minaccia^^) !!

Enika: che bello, abbiamo un'altra new ^__^ !! Ciao Enika, grazie per il commento e per il carina =)) ! Ti piacciono le D/G?! Anche a meeeeee (oddeo, ma non l'aveva capito nessuno!) ... spero che continuerai a recensire ^^ !!

Marcycas - the Lady of Darkness: ciao (che originalità =__= ) !! Hai colto in pieno... Draco è un bastardo [ma... ndDraco a cuccia tu ndme siiigh ndDraco] ! Nemmeno io mi capacito di come questo str...emh, caaaaaro ragazzo abbia potuto congedare Ginny con quelle due paroline striminzite, tzé...se pensa che la passerà liscia ¬.¬ *prepara la stanza delle torture* ghgh!! E purtroppo sì, c'hai visto giusto, Ginny è incinta ^__^ !!

Pallina: non credo ti servano ulteriori delucidazioni, no? Mi sembra piuttosto ovvio che adesso Ginnussa è incinta v.v ihih, quanto sono sadica! Cosa succederà adesso [già, cosa succederà? Non ne ho idea nd me -_-' nd tutti] ?! Comunque sì, le ho lette e le amo, mi piacciono tantissimo per cui sei obbligata a continuare "Can you feel the Love" (lo pretendo v.v) !! Grazie per aver letto anche l'altra mia fanfiction su Peter Pan, ho lasciato anche dei ringraziamenti se non te ne fossi accorta =)) ! Grazie per l'appassionante e il travolgente *__* me commossa!

hermione: sei arrivata all'alba dell'11 [tutti i presenti incrociano le dita e chiudono gli occhi pregando silenziosamente] ?! Già, entrambe abbiamo una predilezione per i personaggi confusi [forse perchè lo siamo anche noi? ndme parla per te... ndhermione] ma spero di rimettere le idee a posto a Ginny nei prossimi capitoli ^__^ !! Anche a me le recensioni gratificano più dei buoni voti (anche se quelli non mancano nemmeno ^__^'') quindi RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE *tink comincia a ballare al centro della stanza improvvisandosi ragazza ponpon* !!! Comunque, grazie per avermi chiarito il dubbio....io sono un annetto più picciola di te ^^ ho 14 anni (nel 2005 ne faccio 15), adesso te la tolgo io la curiosità! Spoiler credo intenda le fanfiction dove sono contenute delle anticipazioni, ad esempio quando uscirà il sesto libro di HP tutte le fanfiction che conterranno eventi avvenuti nel Principe Mezzosangue faranno parte di quella categoria! Spero di essere stata chiara (ma soprattutto di non aver sparato fesserie -.- )

Lily90: grazie per i complimenti... sono contenta di avere fra le recensioni qualcuno che non ama come me le D/G, è una sfida in più :) !! Comunque mi ha fatto anche tanto piacere sapere che il "mio" (magaaari) Draco sia quello vero e non lo sdolcinato e mieloso, perchè anche io non lo reggo proprio >.< !!! Anche se qualche cambiamento piano piano lo dovrà fare (senza farlo diventare naturalmente tutto zuccheroso da diabete =__= ) ^__^ !!! Speriamo =) !

vega: già, chissà, chissà cos'era, ihih!! Sono contenta che "quella scena" ti sia piaciuta e che non l'abbia descritta troppo fettolosamente, mi sono creata mille trip mentali o.O !! Grazie tantissime per avermi rassicurata su questo punto e per i complimenti :-* a presto!

Ryta Holmes: e finalmente arriviamo a te *__* !! Lo sai che potrei denunciarti per tentato omicidio? Mi sono sentita mancare quando ti ho vista fra le recensioni O.O ! Sogno o son desta? Adesso mi sento tanto un puffo perchè a furia di darmi pizzicotti son diventata tutta blu XDD mi dovrai pagare la lampada!! Comunque per conoscere la risposta alla tua domanda dovrai aspettare niente-popò-di-meno che......la fine della fanfiction o.O !! Sì, sì, infatti si saprà chi è la persona che adesso non c'è più per Ginny solo alla fine della storia ^__^ ghgh, mi sto vendicando di tutti i capitoli spezzati sul più bello e di tutte le storie che non aggiorni da mesi XDD !! Per la seconda domanda, invece, sicuramente le occasioni non mancheranno, ma... ma dovrai aspettare un pò anche per questo ihih!! Comunque... davvero scrivo pulito ed elegante *tink improvvisa una danza indiana attorno al tavolino del soggiorno* ??? Attenta che mi gaso tutta ( voooolaaaaaaaareee oohoh XDD) !!! Continua a recensirmi, ti prego, ci tengo tanto =*


RECENSITE!!!
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ginny90