Era un lunedì mattina molto presto ero l’unica. Quando mentre camminavo, verso l’entrata, sul piazzale dei bus mi scontro con qualcuno, e cado. Quando alzo lo sguardo per guardare chi era il ragazzo a cui ero andata addosso. Cazzo era il ragazzo della mia super cotta.
Io:“Oddio scusa non guardavo dove andavo, davvero scusami.”
Mi rialzo e senza dargli il tempo di rispondere me ne vado. Per il resto della giornata fortunatamente non lo incontro. Alle 11.35, cioè alla fine delle lezioni esco e mi avvio verso la strada che porta al Mec, quando qualcuno mi ferma. Mi volto e me lo ritrovo davanti.
X:“Zitta non dire nulla, fammi parlare, ok?”
Io:“Va bene.”
X:“Per prima scusami ma sono io che ti sono venuto addosso, non tu. L’ho fatto di proposito. Scusa.”
Io:“Aspetta tu sei Andrea, perché sei venuto addosso a me?! Di proposito??!”
A: “Perché è dall’inizio dell’anno che ti osservo.”
Io:“Perché mi osservi??!”-Non ci stavo capendo nulla-
A:“Perché mi piacerebbe conoscerti.”
Io:“Sei sicuro di stare bene?! Ti sei reso conto di chi sono??!”
A:“Sto benissimo.Si so chi sei. Sei Jade.”
Penso o cazzo allora sa il mio nome.
Io: “No tu non stai bene. Senti se sei qui per prendermi in giro fai pure tanto sono abituata. C’è tu sei uno dei ragazzi più popolari della scuola e vuoi conoscere me???! La ragazza più sfigata e insignificante della scuola. No non stai bene.”
A:“Si sto benissimo. Non mi interessa un cazzo se sei sfigata o no è dall’inizio dell’anno che ti osservo e si io uno dei ragazzi più popolari voglio conoscerti è un problema???”
Io:“No non è un problema.”
A:“Bene allora andiamo a mangiare.”
Ci avviamo e chiacchieriamo per tutto  il tragitto. Oltre ad essere figo è pure simpatico proprio come pensavo. Arrivati al Mec ordiniamo, ci sediamo e mangiamo. Ovviamente anche nel ritorno chiacchieriamo quando ad un certo punto si ferma e fuma una sigaretta.

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