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Autore: Eerin    14/12/2004    2 recensioni
Ascoltami bene ragazzo: lei deve morire. Attendiamo da anni la sua morte e tu sai cosa questa morte significa per noi. Vuoi davvero buttare all'aria tutto per una cosa così piccola e sciocca... l'amore?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jennifer si stancò presto di ballare. Iniziava ad esserci troppa gente in pista e non si sentiva libera di muoversi come voleva. Così si fece largo fra la folla (gomitata più, gomitata meno) e si allontanò dalla pista, recuperando un minimo di spazio vitale.
Elizabeth invece avrebbe potuto andare avanti a ballare tutta la notte. Amava la musica, muoversi a ritmo le veniva naturale fin da quando era piccola. Non faceva nessuno sforzo per muoversi in modo armonioso, semplicemente ascoltava la musica e si lasciava trasportare da essa. Ballando si sfogava e si rilassava insieme.
A un tratto si ritrovò a pensare a William. Al di là del fatto che la sua voce fosse meravigliosa c’era qualcosa in quel ragazzo che la colpiva. Non riusciva a identificare che cosa, né se fosse positiva o negativa. Sentiva che quel ragazzo aveva qualcosa di diverso rispetto agli altri e lei aveva imparato a fidarsi ciecamente delle sue sensazioni.
Il fatto era che Elizabeth non era una persona come tutte le altre.
Lei avvertiva i sentimenti della gente.
Quando guardava attentamente una persona si sentiva per un attimo invasa dallo stesso sentimento che quella persona provava.
Se qualcuno era arrabbiato, per esempio, era inutile che si sforzasse con Liz di presentarsi rilassato. Lei avrebbe sentito subito la sua rabbia dietro alle parole controllate.
Era così da sempre, per quanto si ricordava. Sin da piccola, all’asilo. All’inizio la cosa le aveva creato un sacco di problemi, non riusciva più a capire cosa provava lei e cosa gli altri, visto che per forza doveva essere in contatto continuo con tantissime persone.
Col tempo aveva imparato a controllare il suo potere. Riusciva a limitarlo e a nasconderlo. Nessuno ne era al corrente.
Quello che Elizabeth non riusciva a spiegarsi era che la cosa funzionava con la maggior parte delle persone, ma non con tutte. Le era capitato di incontrare gente che, per quanto lei potesse sforzarsi, restava impenetrabile al suo sguardo.
Come Jennifer, per esempio.
O come William.
Per quanto Liz si ostinasse a fissarlo, non avvertiva nessuna emozione estranea.
Questo in parte la tranquillizzava, perchè mantenere buoni rapporti con persone di cui controvoglia conosci i sentimenti non era sempre facile. Dall’altro lato però era comunque inquietante.
Così, mentre ballava, Liz finì col porsi quelle domande che chissà quante altre volte si era trovata ad affrontare.
Perché mi succede questo? Perché con alcuni si e con altri no? Che senso ha tutto ciò?
Completamente ignara dei pensieri delle sua amica, Jennifer aveva finalmente trovato un gruppo di gente che conosceva.
_ Ma la festeggiata? Dov’è finita?
Disse finendo di bere il suo Bacardi. Forse più tardi si sarebbe concessa qualcosa di più pesante.
_ Margaret? L’ho vista prima insieme a due ragazzi!…
La ragazza con cui parlava Jen si guardò attorno:
_... Non la trovo più… Starà ballando!
_Già… proprio una bella festa, non c’è che dire!
_Davvero! Pensa, ho sentito dire che la organizza da più di un mese…
_Beh, diciott’anni vanno festeggiati bene!
_Non vedo l’ora di compierli Jen!
_Quanto ti manca? Due o tre mesi no..?
_Si! Sono di Gennaio. Sarà fantastico!
Jen rise:
_In realtà non cambia poi molto sai? Almeno… io ho diciotto anni e mi sento tale quale a prima.
_Dite tutti così, in realtà anche voi non vedevate l’ora!
_Hai ragione, hai ragione…
In quel momento la conversazione fu interrotta dall’arrivo di una ragazza alta, con lunghi capelli scuri legati a coda di cavallo e l’espressione un po’ assente. Teneva in mano un blocco grande per gli appunti.
_ Ehi Lilli! Ciao!
La salutò Jen, conosceva Lillian abbastanza bene perché abitava nella sua stessa via. La ragazza la guardò inespressiva:
_ Ciao… scusate ragazze, potete darmi i vostri nomi? Sto facendo l’inventario dei perseti alla festa..
Disse, e vedendo i loro sguardi un po’ stupiti aggiunse: “Margaret ci teneva molto a tenere l’elenco”.
Jennifer e la sua amica diedero i nomi e osservarono Lillian andare a chiedere a un altro gruppetto di gente.
_ Un inventario dei nomi? Che idea strana!
_Neanche troppo sai? Mi era già capitato a un'altra festa…
_Sarà una nuova moda allora. Mi raccomando, alla prossima festa non dimentichiamocene!
Le due ragazze risero e poi andarono a procurarsi qualcos’altro da bere.
Si sedettero a un tavolo ad osservare chiacchierando la gente che ballava. Ogni due secondi qualche loro conoscente si fermava a salutare, a parlare, a tentare di trascinarle nelle danze. Alla fine le due ragazze si lasciarono convincere e si ributtarono in pista.
Jennifer riuscì a ritrovare Liz in quella baraonda di gente.
_ Oh, rieccoti qui Jen!
_ Come va? Hai incontrato qualche tipo interessante?
_ Uhm.. no, però ho ballato un po’ con un tizio simpatico. E’ a scuola da noi, in 5E.
_ Wow! Poi me lo fai vedere eh!
_ Se ci tieni, ma non aspettarti nulla. Ci ho solo parlato!
_ Dicono tutti così…
Risero sulle note finali della canzone che la band stava suonando. Poi la musica cessò e William annunciò che avrebbero fatto una pausa di 10 minuti prima di ricominciare a suonare.
_ Guardali, pure le pause si prendono!
Scherzò Jennifer, non fece in tempo a finire la frase che Lee era già accanto a lei, con William e Simon, il batterista.
_ E’ meglio per voi se facciamo pause Jen, o rischiamo di stonarvi le canzoni!
_ Parla per te Lee! Io non stono mai!
Ribattè ironicamente William. Simon rise e Jen sorrise soddisfatte.
_Visto amore? Solo a te servono le pause…
_ Se se… Will, non ti azzardare a mettermi in cattiva luce con la mia ragazza!
_ Ma non ho fatto niente!
Lo canzonò William, facendo l’occhiolino a Jen. La ragazza strizzò l’occhio a sua volta e stampò un bacio a Lee :
_Lo sai che sei fantastico anche se stoni..
Gli sussurrò all’orecchio.
_ Grazie amore… se non ci fossi tu…
_ Ma che melensi!! Io me ne torno sul palco prima che mi venga un attacco di nausea…
Disse Simon, e si allontanò. William fece un cenno di saluto e lo segui.
Infine anche Lee dovette andare, perché i 10 minuti erano finiti.
_ Ah…’sti ragazzi, sempre a punzecchiarsi fra loro!
Constatò Jen. Liz annuì:
_ Già.. che facciamo? Balliamo ancora?
_ Che ore sono?
_ Undici e mezza.
_ Massì, è presto. Scateniamoci ancora un po’.
La musica riempì nuovamente il locale e le due amiche si trovarono trascinate a ballare.
Liz presentò a Jen la sua nuova conoscenza, il ragazzo di 5E. Appena si fu allontanato, Jennifer dichiarò che era già cotto perso di Elizabeth. Lei si schermì:
_ E allora tu e Will? Credi che non abbia notato il vostro occhiolino?
A Jen ci volle un attimo per capire a cosa si riferiva.
_ Ahh! Ma quello era solo uno scherzo…
_ Lo so scema! Ti prendevo solo in giro…
_ Stupida.. io invece dicevo sul serio. Quello ti guardava come un apparizione divina…
_ Tu sogni Jen. Sta zitta e balla!
  
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