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Autore: Distretto_12    09/04/2014    0 recensioni
Vi siete mai chiesti com'era la vita dei tributi prima di entrare nell'arena?
Quali sono stati i fattori che hanno portato i vari personaggi a comportarsi nel modo in cui li vediamo?
Leggendo questa fan fiction scoprirai la vita dei protagonisti del primo capitolo della saga prima di entrare in arena.
Spero che vi piaccia il mio modo di scrivere e di interpretare e inoltre spero che mi seguirete nel corso della storia. Grazie mille e buona lettura! ❤️
~P.S Attendo vostre critiche -spero positive! ❤️ Mi interessa veramente molto il parere dei miei lettori! ❤️ Grazie infinite!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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-Tutti i cittadini si rechino al palazzo di Giustizia del proprio distretto per scegliere, votando, il proprio stemma.- ecco il nuovo annuncio del presidente Snow. Difficile pensare ad un distretto che non possiede ancora uno stemma, no? Secondo Cato lo stemma del suo distretto, il 2, deve essere rappresentato da delle sbarre e da una corona; le sbarre come simbolo di prigione e la corona come simbolo di sottomissione ad un capo. Sì, il distretto 2 è proprio così: sottomesso e imprigionato. Tutto ciò, ovviamente, secondo Cato; gli altri abitanti del suo distretto sono fortemente contrari. Lui è un ragazzo semplice, furbo, umile, intelligente e piuttosto attraente (rima casuale pt. 2, il pt 1 e' nel titolo); ama correre, giocare e cacciare tra i boschi e i campi. Il suo distretto però non permette a nessuno di andare nei boschi a cacciare come dei poveracci, essendo uno dei quattro distretti favoriti di Capitol City; se una qualsiasi persona dovesse trasgredire questa regola... Fucilazione! Ma Cato se ne infischia; secondo il distretto 2 lui dovrebbe alzarsi alle nove di mattina, fare colazione servita dal suo personale domestico, allenarsi otto ore al dì in preparazione agli Hunger Games (che gli toccheranno l'anno prossimo), fermandosi dopo quattro ore per pranzare, farsi una bella doccia calda nella sua lussuosissima vasca idromassaggio con casse per la musica incorporate, cenare e andare a coricarsi. Una vita di merda, secondo il suo parere. Preferisce alzarsi all'alba, verso le sei, mettersi il suo zaino in spalla, con l'occorrente di cui ha bisogno (cibo, vestiti puliti, armi e un libro) e addentrarsi nel bosco poco distante dalla sua villa. Ed è proprio quello che ha fatto stamattina; ora è sdraiato sotto una quercia a leggere il suo libro preferito intitolato 'Lontano dalle mura, vicino al bosco'. -Amerei la mia vita se fosse sempre così. Ma che c***o me ne frega a me di vincere gli Hunger Games e arricchirmi? Per poi magari morire a metà del "gioco"! Me ne dovrei scappare. Si, ecco: scappo, me ne vado. Come faccio quasi tutti i giorni per la verità; scapperò lontano, nel distretto 12 magari. Sarei andato anche nel 13 se non fosse stato raso al suolo. Mi sposerò, avrò una mia famiglia e una vita incantevole. Semplicissima ma incantevole. Proprio come la voglio io.- Un rumore; proprio dietro le spalle di Cato. Si volta. Lì, proprio davanti a lui, si trova Clove, anch'essa cittadina del distretto 2.
  
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