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Autore: PaolaDP    11/07/2008    3 recensioni
"All'improvviso, la ragazza fu investita da una tremenda verità, una consapevolezza pericolosa e terribile: il dr. Gelo voleva fare di loro esseri simili a quelli che stavano affrontando..." C 17 e C 18 non sono sempre stati androidi. La storia di due vite serene, due vite poi distrutte dalla follia di un pazzo.
Genere: Azione, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 17, 18, Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Agguato 2

L'agguato

Ci vediamo domani!”

D'accordo, a domani.”

I due ragazzi, dopo aver salutato Reciél si avviarono verso il vicoletto per cui erano passati quella mattina diretti verso casa. Il sole era ancora alto, ma, come al solito, quella stradina era buia come se fosse stata notte.

E' simpatica la tua amica.” disse il ragazzo alla ragazza, senza guardarla negli occhi ,ma continuando ad osservare una macchina nera nello spicchio di luce visibile in fondo al vicolo.

E me lo dici oggi?” replicò lei con un sorrisetto sorpreso. “La conosco da due anni, sai?”

Il fratello rimase in silenzio, continuando a guardare l'automobile illuminata dal sole.

Tu hai idea di che modello sia quella macchina?” le chiese all'improvviso.

La ragazza prese a fissarla a sua volta. “No, non saprei. Perché?”

E' particolare... non ne ho mai vista una così.”

Con tutte le riviste di motori che leggi...” disse la sorella, guardandolo. Un sorriso compiaciuto le increspò le labbra.

No, dai, seriamente. Hai mai visto una macchina del genere?”

Cos'ha di strano?” chiese la ragazza avvicinandosi per posizionarsi di fianco al fratello.

Non ha niente che segnali la marca, nessuna targa, i finestrini hanno una forma mai vista, sono oscurati; ha tre volumi, vero, ma le proporzioni...”

Evidentemente ti sei lasciato sfuggire un modello, da qualche parte.” gli disse la sorella, con un sorriso divertito e scandalizzato.

Forse hai ragione...”

La ragazza, spazientita, decise di non prestare attenzione alle parole del fratello.“Coraggio, andiamo, dobbiamo ancora mangiare!”

Arrivarono alla piazzetta con il portico ed imboccarono il vicolo di fronte a loro. Giunsero così in una via molto larga, con diverse auto posteggiate e, girato a destra, si ritrovarono nel viale alberato in cui abitavano; si avviarono verso una casa bianca, sviluppata su due piani e con un grande giardino. Entrarono dal cancello, salirono i gradini del portico e varcarono la porta candida, con due colonne bianche ai lati.

Mamma!”esclamò la ragazza appoggiando i libri su un tavolino dell'ingresso. Era una casa molto bella, ordinata, pulita e lussuosa. Si trovava in un quartiere residenziale di alto livello, a pochi isolati dallo studio dove il padre dei due fratelli esercitava la professione di notaio.

Il ragazzo passò per l'arco sulla sinistra ed entrò in un'ampia cucina.

Mamma...” chiamò a sua volta, guardandosi attorno.

Ciao!” esclamò una donna minuta e bionda seduta al tavolo facendo un cenno con la mano. Indossava un vestito casalingo verde pallido, e stava mangiando con gusto una fetta di torta. “Com'è andata la scuola?” domandò masticando un boccone particolarmente grosso.

Il figlio si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia. “Tutto bene, nulla di particolare.”

Volete un po' di torta? Norma ne ha preparata anche troppa, non so dove metterla!” disse sollevando la fetta di dolce.

Grazie. Io ne prendo subito...” esclamò il ragazzo prendendone un pezzo.

Tu non ne vuoi, tesoro?” chiese la donna rivolgendosi alla ragazza.

Ne prendo solo un po'...”

Avete compiti da fare?”

Devo finire una ricerca.” disse il figlio.

Allora sbrigati! Questa sera, quando tornerà vostro padre, avremo circa mezz'ora di tempo prima di andare a ristorante, per i vostri zii.”

Non ti preoccupare, vado subito a finirla.” disse il ragazzo avviandosi verso le scale.

Mi raccomando...”

Io vado a darle una mano...” intervenne la sorella seguendolo.

Tanto lo sai che non ce n'è bisogno: con questa tecnologia si può fare tutto in pochissimo tempo.”

Non si sa mai...” i ragazzi salirono al piano di sopra lasciando la madre a guastarsi in santa pace la sua fetta di torta.

Mangiamo fra poco!” gli urlò la donna, colta da un'improvvisa illuminazione riguardo al fatto che lei si era abbuffata e si stava abbuffando di torta mentre i figli non avevano mangiato nulla dalla colazione.

Una volta salite due rampe di scale, i due fratelli arrivarono in un lungo corridoio; aveva le pareti verniciate di bianco, su cui troneggiavano diversi quadri e stampe, e sul pavimento c'era un lunghissimo tappeto persiano con temi dorati e color porpora. Girarono a destra e lo percorsero, per poi imboccare una porta alla loro sinistra, proprio in fondo al corridoio; entrarono in un'ampia stanza con un letto su cui c'erano una pila di riviste automobilistiche e un pallone da basket, una scrivania con un computer, diversi scaffali pieni di modellini di automobili, un enorme armadio che ricopriva un'intera parete e un balcone affacciato sulla strada di fronte.

Su che cos'è la ricerca?” domandò la ragazza al fratello sedendosi sul letto. Era molto morbido con una coperta di pile blu; era incassato fra gli sportelli di un grande armadio, proprio come la scrivania.

Su Mendel.” le rispose lui senza guardarla ma continuando ad osservare lo schermo del computer in accensione.

Ti è capitato lui, eh?”
“Per essere uno che ha passato la vita osservando la riproduzione dei piselli...” ribatté il ragazzo con un sorrisetto divertito.

Hai ragione.” rispose la sorella guardandolo con aria affettuosa. I loro caratteri erano molto simili: erano entrambi piuttosto introversi e taciturni con gli altri, ma fra di loro erano molto più socievoli. Contrariamente a quanto accade talvolta fra fratelli, i due andavano molto d'accordo; lui tendeva ad essere protettivo nei confronti della gemella, e lei a sua volta si sentiva in dovere di aiutarlo in tutto. Non erano sempre vissuti in quella casa: dopo essersi sposati, i loro genitori avevano abitato un delizioso appartamento proprio nella via porticata che ora percorrevano per andare a scuola, via dell'Agorà; delizioso, sì, ma estremamente piccolo! Quando Brian e Cidonia, i loro genitori, avevano scoperto di aspettare un figlio avevano pensato che, con un po' di impegno, avrebbero potuto far bastare lo spazio. Quando avevano scoperto di aspettarne ben due, si erano sforzati di resistere ma quando i gemelli avevano 7 anni si erano resi conto che tutta la buona volontà di questo mondo non può tenere due bimbi nella stessa camera e avevano deciso di cambiare; si erano trasferiti in quella villa, sempre nella stessa zona; in questo modo, la loro compagnia non era cambiata e sempre le stesse persone venivano a cena da loro. La migliore amica di Cidonia era Elora, una donna che era stata loro vicina di casa in quell'appartamento, ne abitava uno più grande sullo stesso piano, con un bel terrazzo rivolto ad Est.. Elora era una donna di media statura, con i ricci rossi, gli occhi scurissimi e il naso appuntito; aveva avuto una figlia, Avina, a vent'anni, molto presto, ed allora era già diventata nonna di un nipotino di nome Jhamli. Il marito era un costruttore e non era mai a casa. Lei e Cidonia andavano al cinema e in palestra insieme, soprattutto quando i due gemelli andavano ad allenarsi nelle arti marziali; partecipavano spesso a competizioni a livello regionale e nazionale ed erano addirittura finiti sui giornali per la loro bravura. Ora frequentavano l'ultimo anno di liceo e si apprestavano a portare avanti i loro studi all'Università. Entrambi volevano diventare ingegneri, lui per le auto, lei per l'elettronica in generale.

Conosci qualche sito interessante?” chiese il ragazzo rivolto alla sorella voltandosi finalmente per guardarla.

Non ne ho idea.” replicò lei con aria pensierosa. “Prova a guardare su Google. Comunque...” continuò con aria maliziosa. “... una ricerca andrebbe scritta, non scaricata...”

Sorvoliamo.” replicò lui con aria sommessa, concentrandosi sullo schermo.

Ecco qua il nuovo capitolo!

Ringrazio calorosamente tutti coloro che hanno recensito il precedente!

Selhin: ti ringrazio molto per aver controllato le ripetizioni e grazie mille per i complimenti! Non mi aspettavo che piacesse... Comunque, penso che la parte                   drammatica arriverà solo quando ci sarà  il confronto Gelo-Gemelli. Sono felice che tu abbia approvato la mia idea di continuare a chiamarli in questo               modo! Penso che ne vedremo delle belle...

Juu_Nana: Sono felicissima di aver trovato qualcun altro appassionato, fan sfegatato degli androidi! Soprattutto il povero C 17 viene sottovalutato, poverino!                      Continua a leggere e a recensire, mi raccomando, ho bisogno di qualcuno che li conosca molto bene, temo sempre di uscire dai personaggi!

LadyGaunt:Grazie per i complimenti! Come vedi ho aggiornato molto presto, come mi hai chiesto tu... Complimenti, piuttosto, per le TUE storie: aspetto il                           seguito di "Amore e Circuiti."

  
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