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Autore: littlevampire    12/07/2008    1 recensioni
Questa è la storia di alcuni ragazzi che durante la loro adolescenza scoprono cosa vuol dire amare, soffrire, odiare, morire.È la storia di una profezia che cambierà la vita a due persone e solo una di queste determinerà da che parte la bilancia penderà. Di nuovo il male contro il bene. L´ombra contro la luce. Ma il finale è la scelta fra la vita e la morte. LEGGETE E RECENSITE GRAZIE!
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai.
-    Oscar Wilde-


L´aria della sera era calda e trasportava con se le lievi note della musica proveniente dalla Sala Grande insieme ai profumi dell´estate ormai finita. Ad un certo punto un piccolo vortice di luce illuminò l´area circostante per qualche secondo segnalando la comparsa di una persona. Avvolta il un leggero abito si guardò intorno, cercandolo. Lo vide poco distante dalla riva. La luna delineava quei profili che avrebbe riconosciuto anche ad occhi chiusi. Fissava l´orizzonte perso in chissà quali pensieri, in chissà quali ricordi. Si tolse le scarpe e si incamminò lentamente verso di lui, non producendo alcun rumore. I fili d´erba le solleticavano dolcemente i piedi. Raggiunto lasciò una piccola distanza fra loro, ma non parlò. Si volse anche lei verso l´orizzonte. Poteva percepire su di loro gli occhi di Zaphiro, ma questo non l´aveva mai turbata. Amava quella creatura come amava il suo padrone.
-    Sei in ritardo…- una constatazione che spezzò il silenzio.
-    Lo so… ti chiedo scusa- una risposta e poi ricadde il silenzio. Dopo minuti che parvero ore il ragazzo si voltò e il cuore di entrambi perse un battito. Oh mio Dio… questo pensarono anche se dal loro volto non trasparì nulla. La ragazza distolse lo sguardo e assunse una posa quasi scocciata.
-    Hai intenzione di passare qui tutta la serata o mi porti al ballo?- era dovuta ritornare la solita perché non era sicura di poter resistere ancora per molto al suo istinto. A quell´istinto che non le suggeriva altro che annullare quella poca distanza. In risposta ricevette il suo ghigno. Quello che le aveva rivolto nei primi periodi in cui si erano conosciuto per stuzzicarla. Sexy e irresistibile. Quello che le faceva tremare le gambe, che le bloccava ogni pensiero razionale e che le faceva accelerare i battiti del cuore. Cercò di riprendersi, stupita che un semplice sorriso ancora le facesse quell´effetto.
-    Che hai da ridere?- il ragazzo scosse la testa sempre sorridendo dopodiché inchiodò il suo sguardo con quello della ragazza. Prese a camminare verso di lei lentamente. Verso quella strega che l´aveva riportato in superficie dal baratro in cui era precipitato e che ora si trovava davanti a lui illuminando tutto ciò che c´era intorno. Lei con quel vestito lungo verde con leggeri ricami dorati che le sfiorava le caviglie. Evidenziava le curve perfette e femminili del suo corpo. Un abito raffinato che la faceva sembrare una principessa. Una sola spallina percorreva il tratto dal suo seno alla sua spalla. I capelli rossi ricadevano in dolci e larghi boccoli mentre la frangia era tirata indietro. Il colore dei suo occhi risaltava da un leggero ombretto dorato e una linea sottile di matita. Irresistibile tentazione. Si fermò a pochi millimetri da lei.
-    Gin Gin Gin…non dirmi che ti faccio ancora lo stesso effetto di tre mesi fa?- il tono caldo e ironico accompagnati ancora da quel sorriso la fecero quasi tremare. Ma lei era una Griffyndor e nel suo sangue scorreva l´orgoglio più puro. Se voleva giocare lei avrebbe giocato. Se voleva sfidarla lei avrebbe accolto la sua sfida a braccia aperte. Lei si avvicinò ancora di più a lui. I loro nasi quasi si sfioravano.
-    Ti piacerebbe vero Dan? Ma mi dispiace ti devo deludere- il ragazzo non smetteva di guardarla negli occhi e il sorriso rimase sul suo volto – Sai… se ciò che hai detto è vero…- sempre più vicini -… come mai il tuo cuore…- aveva sollevato una mano facendo scivolare le sue dita dal collo al suo volto -… sta battendo furiosamente?- colpita e affondata. Maledetto traditore. Ma non poteva perdere così. Si allontano da quel contatto che lasciava scie bollenti sulla sua pelle. – Bugiardo- ma la bugiarda era lei. Il suo cuore batteva furiosamente alla velocità di un treno in corsa. Doveva calmarsi. D´altronde era solo Dan.
-    Io sarei un bugiardo?- il tono ironico, mentre si riavvicinava. La ragazza rimase immobile ma questa volta lui le prese una mano e le baciò dolcemente il dorso inchinandosi.
-    Vogliamo andare Mia dama?- un dolce sorriso si dipinse sul volto della giovane.
-    Certamente Mio cavaliere- così dopo essersi inchinata anche lei di fronte a lui si incamminarono a braccetto verso il portone dell´ingresso. Nell´enome atrio la ragazza si rimise le scarpe e fece per incamminarsi verso la scalinata che avrebbe portato alla Sala Grande. Una dolce ma ferrea presa bloccò il suo braccio e si ritrovò faccia a faccia con il ragazzo che quella sera avrebbe eguagliato un dio pagano per la sua bellezza. Lo guardò curiosa e lui in risposta sorrise e si chinò lentamente sul suo viso. Il cuore ricominciò a correre. Non sarebbe potuta andare avanti così per molto. Avvicinò le labbra all´orecchio di lei e il calore del suo alito le trasmesse profondi brividi – Sei bellissima stasera- si spostò sulla guancia e vi depositò un dolce bacio. Dopo qualche secondo riuscì a riprendersi e a sussurrare – Anche tu…-. A braccetto salirono la scalinata e arrivarono alla soglia della porta rimanendo stupiti.

***
Hermione si guardò in giro soddisfatta. La festa sembrava un vero successo. Gli studenti e i professori erano rimasti piacevolmente stupiti. Le decorazioni erano semplici ma creavano comunque una certa atmosfera. Aveva cercato di rivoluzionare le idee del Comitato studentesco e fortunatamente le avevano dato retta. Niente scenari particolari o riproduzioni di ambienti naturali. La Sala Grande era decorata con eleganti divanetti e poltroncine color crema. Niente stemmi delle quattro case o colori identificativi. Avrebbe portato ad una comparsa dei vari gruppetti. Lei voleva che in quell´occasione fossero semplici compagni, uguali tra loro. Al posto del tavolo dei professori era stato imbandito un tavolo di forma curva su cui si trovavano bevande e leccornie preparate dagli elfi domestici. Al centro c´era una cascata da cui scendeva succo di zucca. Gli stuzzichini si trovavano su livelli rialzati poggiati in vassoi di diverso colore e forma. Accanto alla porta d´entrata, sulla destra, c´era la postazione del dj occupata per quell´occasione da uno studente di origine babbana e appartenente alla casa di Ravenclaw. Hermione aveva dovuto lottare contro Malfoy e la Parkinson per quella decisione ma alla fine con i componenti del Consiglio e gli altri Caposcuola dalla sua parte i due avevano dovuto desistere. Purtroppo non erano riusciti a contattare le Sorelle Stravagarie ma Eric si stava dimostrando un vero genio. Mixava la musica dei maghi con quella del mondo babbano ed il risultato era strepitoso. A dare un atmosfera magica alla serata vi erano le fate. Volteggiavano nel cielo stellato riprodotto da soffitto disperdendo a volte la loro polvere dorata. Quando le luci si abbassavano regalavano uno scenario da togliere il fiato. Si trovava in piedi accanto ad uno dei tanti divanetti quando si sentì afferrare la vita da un braccio con una presa salda e ferrea.
-    Qualcuno voleva da bere?- la voce le accarezzò dolcemente l´orecchio e un calice le arrivò davanti volteggiando e facendola sorridere. Con una mano afferrò il calice e con l´altra prese il braccio che ancora si trovava attorno alla sua vita.
-    Grazie…sei stato molto gentile-
-    Di nulla. Vogliamo brindare mia dama?- a volte le riusciva difficile credere che quello era uno dei suoi migliori amici. Fino al quinto anno era sempre stato impacciato, goffo e timido. Ma dall´anno scorso Ronald Weasley era diventato più uomo, più sicuro di sé e delle sue capacità. Si era riscattato. Non viveva più all´ombra del suo migliore amico e questo aveva fatto accrescere il legame che c´era fra i due. Esteticamente si era fatto un bel ragazzo, soprattutto durante quell´estate, e ora poteva vedere il successo che riusciva a riscuotere fra le ragazze. La stavano uccidendo con lo sguardo. Si voltò divertita sciogliendo quell´abbraccio.
-    A cosa vorrebbe brindare mio intrepido cavaliere?- scoppiarono entrambi a ridere.
-    Beh…- fece lui riprendendosi poco dopo - …brindiamo a noi- la ragazza lo guardò curiosa.
-    A noi?-
-    Sì a noi. Alla nostra amicizia- una strana fitta si impossessò del cuore di Hermione ma non ci fece caso. Alzò il suo calice e brindò con lui – A noi! Alla nostra amicizia!- i calici tintinnarono e il palato dei due venne solleticato dalle dolci bollicine dello spumante, concesso ovviamente soltanto agli studenti del 7 anno.
-    Bene, bene, bene..e questi dovrebbero essere i miei due migliori amici! Bravi! Brindate pure senza di me!- i due si voltarono verso il fulcro di quel famoso trio che ormai costituiva una sorta di leggenda ad Hogwarts.
-    Harry! Come puoi dire una cosa del genere! Noi non lo faremmo mai!- il tono fintamente scandalizzato, come lo sguardo, di Hermione fecero scoppiare l´ilarità. Dopo non molto li raggiunsero Neville con la sua accompagnatrice, una ragazza del 6 anno di Hufflepuff, Seamus con Lavanda, Dean e Calì.
-    Vi divertite ragazzi?-
-    Tantissimo! Devo dire Herm che la tua idea del Dj ha funzionato alla grande. All´inizio ero un po’ scettica ma adesso devo dire che la musica babbana inizia proprio a piacermi!-
-    Sono contenta Lavanda-
-    Gente facciamo un bel brindisi?-
-    Eccolo il solito alcolizzato! Dean ma pensi sempre a bere?-
-    No non sempre…diciamo che altre volte sono impegnato a fare altro…- lasciando la frase in sospeso ammiccò al suo fedele compagno di casa che rispose con una leggera gomitata di assenso.
-    Oddio che schifo!- - Dean insomma!- la parte maschile del gruppo riprese a ridere a quello scoppio scandalizzato delle compagne.
-    Harry…- un leggero sussurro che arrivò alle orecchie del prescelto e che lo fece voltare subito. In tutta il suo splendore davanti a lui si stagliava la sua accompagnatrice. Un delicato abitino lungo fino alle ginocchia e  azzurro le fasciava il corpo. I capelli biondi ricadevano sciolti sulle spalle nude. Gli occhi grandi e luminosi di un profondo turchese erano contornati da un leggero tocco di matita nera, così come le labbra erano messe in risalto da un velo di rossetto trasparente. Il ragazzo si beò di quella visione rimanendo incantato. Un leggero colpo involontario proveniente da uno dei suoi compagni lo fece risvegliare da quello stato di trans. Si avvicinò lentamente alla ragazza e le fece il baciamano.
-    Ciao…- sussurrò, timoroso di rompere quell´incantesimo. Sul viso della ragazza spuntò un timido sorriso e le gote si imporporarono di rosso facendola sembrare ancora più bella e delicata.
-    Ciao…- la prese per mano e la condusse dal gruppo.
-    Ragazzi vi presento la mia stupenda accompagnatrice!- tutti si voltarono, ma la prima fu sicuramente Hermione. Un sorriso caldo le si dipinse sul volto contagiando anche i suoi occhi dorati.
-    Luna!- andò verso la ragazza e la abbracciò teneramente – Sei bellissima!-
-    Anche tu Hermione! Ciao a tutti!-
-    Ecco chi era la misteriosa accompagnatrice di Harry alla fine!-
-    Harry vuoi fare a cambio? Io ti do Hermione e tu mi da Luna?- in risposta ricevette un leggero schiaffo dietro la nuca – Grazie tante Weasley! La prossima volta eviterò di invitarti al ballo!-
-    COSA???- ecco la miccia era stata accesa.
-    Ron non dirmi che ti sei fatto invitare!! Ma sono gli uomini che devono fare il primo passo!-
-    Speranza vana Calì…ormai sono diventati peggio delle donne!- le ragazze scoppiarono a ridere seguite dagli uomini tranne Ron.
-    Si si prendete in giro!-
-    Dai Ron stanno solo prendendosi la giusta vendetta. E comunque non ti darei mai Luna!- ma allo sguardo della sua migliore amica si affrettò a dire – Ovviamente senza nulla togliere a te Herm! Sei meravigliosa lo sai-
-    Il solito lecchino!- altre risate che però vennero interrotte dal cambio di musica. Le luci si abbassarono mettendo ancora più in evidenzia la polvere delle fate. Le note di una dolce canzone si propagarono nell´aria facendo riunire le varie coppie al centro della sala. Hermione fu una delle poche persone che la riconobbe.
-    I´m kissing you…-
-    Come?- la voce di Ron la distolse dai suoi pensieri – Dicevo che la canzone si intitola I´m kissing you. È la colonna sonora di Romeo e Giulietta-  Ron si guardò intorno e senza pensarci tanto afferrò la mano della ragazza incamminandosi verso la pista.
-    Ron! Ron che vuoi fare?- il ragazzo si voltò e le prese le mani posizionandosi.
-    Mi concedi questo ballo?- lei rimase spiazzata. Da quando a Ron Weasley piace ballare? Con un cenno della testa diede il suo consenso e nel momento esatto in cui la voce iniziò a cantare Ron la portò in mezzo a tutti quei corpi che volteggiavano fra loro.

Pride can stand a thousand trials,
the strong will never fall
But watching stars without you,
my soul cried.
Heaving heart is full of pain,
oh, oh, the aching.
'Cause I'm kissing you, oh.

Hermione si strinse a lui. Ron la guidava senza incertezze e senza paura. La teneva stretta a se come a proteggerla, come se fosse la cosa più importante. Ma forse erano solo sue sciocche ipotesi. Probabilmente l´aveva invitata a ballare così tanto per fare. Perché gli sembrava carino.
Le fece fare una giravolta in quel valzer appassionato e al contempo tenero. Non vedeva niente al di fuori di lei. Ringraziava solo sua madre e sua sorella per avergli insegnato a ballare l´anno prima.
Un´altra giravolta e venne riacchiappata al volo. Lui non smetteva di guardarla. Con quei suoi occhi così dolci e carichi di affetto. Affetto per un´amica si disse. Distolse lo sguardo.
La guardò un po’ sorpreso. Cos´era quel lampo che aveva attraversato quegli occhi dorati? Non gli piaceva. Si chinò su di lei lentamente mentre continuava a guidarla sulle note di quella canzone – Ti ho già detto che stasera sei bellissima?- c´era riuscito. L´aveva di nuovo fatta sorridere, ma lui voleva fare di più Non sapeva perché ma si ritrovò a pensare che forse Harry aveva ragione. Forse provava qualcosa per la ragazza che stringeva fra le sue braccia. – Sei una Dea…la mia dea- lei alzò gli occhi su di lui e lo guardò stupita.

I'm kissing you, oh.
Touch me deep, pure and true,
gift to me forever
'Cause I'm kissing you, oh.
I'm kissing you, oh.

Aveva sentito bene? La mia dea? Continuava a guardarlo stupita. No, devo aver sentito male. Non può essere. Continuò a volteggiare, a seguire quel ragazzo che in quel momento aveva fatto perdere al suo cuore un battito. Non vedeva nient´altro intorno a lei. Sentiva quelle dolci parole provenienti dalla canzone che ora intonavano la seconda strofa quasi giungendo alla sua fine. Ron la condusse verso il centro. Il gioco di luci creava un effetto indescrivibile.
L´ho scioccata. Dovevo stare più attento. Miseriaccia!Ma non ce la faccio. È troppo bella. Si lo devo fare. Le ultime note della strofa diedero il posto alla musica pura ed in quel momento Ron si fermò al centro esatto della pista. Hermione si stupì ancora di più.
-    Ron ma che…- un dito posato sulle sue labbra bloccò la sua domanda. Ron spostò la mano sul collo della ragazza tenendo l´altra salda alla sua vita. La guardava e si continuava a ripetere quanto fosse bella. Alcune coppie attorno a loro continuarono a ballare, altre si fermarono curiose di vedere cosa sarebbe accaduto. Iniziò ad accarezzarle il collo delicatamente, con le punte delle dita. Hermione non riusciva più a pensare a nulla, non dopo quel tocco così delicato, non dopo quello sguardo dolce. La musica si fece via via più veloce. Il rosso si chinò lentamente su di lei senza perdere i suoi occhi.
-    Ron..è una follia…- sussurrò piano lei, ma era la prima che non si sarebbe mai spostata.
   Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai mia Dea- ormai le loro bocche erano a pochi millimetri e fu proprio in quel momento che gli occhi di Hermione, come fossero richiamati, lo videro. Subito si allontanò come se si fosse scottata, interrompendo quell´attimo meraviglioso.

Where are you now?
Where are you now?
'Cause I'm kissing you.
I'm kissing you, oh

Il ragazzo la guardò confuso. Un attimo prima si stavano per baciare e un secondo dopo lei si era allontanata. Le riprese le mani e terminò il valzer che avevano iniziato senza farle pesare nulla, senza chiederle nulla. D´altronde era colpa sua. Come diavolo gli era venuto in mente di baciarla! Non sapeva nemmeno cosa provava lei. Eppure gli era sembrato che anche lei volesse baciarlo.
-    Scusa Mione…- la ragazza non riuscì nemmeno a guardarlo. Cosa le era preso! Non era quello che aveva desiderato da un bel po’ di tempo? Non voleva sentire quel tono di scuse perché la colpa era solo sua. O meglio di Lui!
-    No Ron non preoccuparti. Ti devo chiedere scusa io- la canzone terminò e dopo un´ultima giravolta il ragazzo condusse la compagna ai margini della pista.
-    Vuoi qualcosa da bere?- domandò lui osservandosi in giro. Lei si sentì uno schifo. Voleva parlargli.
-    Senti Ron io…- - Hermione non mi devi spiegare niente. Stai tranquilla. Ti porto qualcosa da bere. Torno subito- non ebbe modo di ribattere poiché il ragazzo si era subito allontanato. Rimase un attimo li immersa nei suoi pensieri e poi si diresse verso uno dei balconi che davano sul giardino. Quella era stata un´altra idea sua. La creazione di piccoli balconcini in modo che si potesse ammirare lo splendido panorama. Trovarne uno senza la presenza di coppie che consumavano il loro amore fu un´impresa. Alla fine ne scovò uno in fondo alla sala. Appena uscita si beò della brezza fresca e leggera della notte. Si appoggiò alla ringhiera e rimase ad occhi chiusi. Che cosa mi è preso? Come ho potuto reagire così? Ora sarà sicuramente arrabbiato e ha tutte le ragioni. Sbuffò e maledì la sua testa, la sua razionalità. Avrebbe dovuto dare ascolto all´istinto. Rimase così, con gli occhi chiusi forse per una mezz´ora, fino a quando una voce non la riportò alla realtà.
-    Pensierosa Granger?- la ragazza riaprì gli occhi di scatto riconoscendo subito quella voce.
-    Non penso che siano affari tuoi Zabini- non si girò rimanendo con lo sguardo fisso sul lago. Lo senti sogghignare e immaginò il tipico ghigno da serpe sul suo viso. Si avvicinò a lei mettendosi al suo fianco e guardando anche lui verso l´orizzonte.
-    Avrai spezzato il cuore a Weasley dopo lo scherzetto di prima- sentì la ragazza irrigidirsi.
-    Come ti ho già detto prima, non sono affari che ti riguardano- fece per andarsene ma venne bloccata.
-    Si che lo sono. Lo sono dal momento che dopo aver incontrato il mio sguardo ti sei tirata indietro con il Pezzente- ora sul volto della giovane era comparsa un espressione furiosa.
-    Non permetterti più di chiamarlo in quel modo. Lui è cento volte migliore di te e non avanzare ipotesi che non stanno ne in cielo ne in terra. Se mi sono tirata indietro sono solo affari miei, sono stata chiara?-
-    Cristallina Granger. Puoi mentire a te stessa quanto vuoi, ma di certo non puoi mentire agli altri.- si avvicinò a lei tenendo una distanza limitata fra di loro – Non puoi mentire a me…- le sussurrò. Hermione non aveva intenzione di dargliela vinta – E sentiamo, perché non potrei mentire a te?- lui si avvicinò ancora di più ed il cuore della ragazza incominciò a battere più forte – Stai parlando con una serpe Hermione…- sussultò sentendo il suo nome pronunciato da quella bocca - …devi fare attenzione a noi serpenti- si rialzò allontanandosi da lei.
-    Buona serata Granger. Ah e per me rimani la più bella stasera- così dicendo se ne andò lasciandola da sola immersa nel suo profumo e con il cuore ancora a mille.

***

-    Dove diavolo eri finito?- il moro si sedette accanto a colui che gli aveva posto quella domanda.
-    Mi vuoi fare da balia per caso?- rispose bevendo un sorso di birra, entrata clandestinamente.
-    Non ci penso nemmeno. Sai che non sprecherei il mio tempo così-
-    Il tuo amore per me mi commuove ogni giorno di più lo sai?-  due ghigni quasi uguali comparvero sui due volti.
-    Allora mi dici dove sei andato?-
-    Dra hai rotto il cazzo. Sono affari miei dove sono andato ok?- il biondo lo guardò attentamente.
-    Mi stai nascondendo qualcosa Blaise?- il moro bevve un altro sorso guardandosi in giro.
-    Dovrei?-
-    Visto che non mi dici dove sei stato. D´altronde è una domanda normalissima-
-    Non capisco nemmeno perché tu me la stai facendo. Tanto lo so che qualunque risposta io ti dia poi sfrutti la tua dote di legilimens-
-    Questo è vero, sei una sega in occlumanzia tu- il moro lo trucidò.
-    Grazie per ricordamelo. Potresti darmi anche una mano qualche volta. E comunque sai cosa vuol dire la parola privacy? Non te l´ha detto nessuno?-
-    Ma tra me e te non ci devono essere segreti “amore”- l´amico lo guardò con aria schifata.
-    Vaffanculo Dra- si alzò e fece per avviarsi verso il centro della sala.
-    E adesso dove cazzo vai?-
-    Lontano da te. Sai le mie preferenze sessuali sono ancora rivolte all´universo femminile. E poi mi sono rotto di stare sul quel divano- detto quello sparì dalla sua vista in mezzo a tutti gli studenti. Si alzò anche lui con la sua solita eleganza, attirando molti sguardi femminili. Indossava un completo nero con una camicia bianca, i cui primi bottoni erano slacciati, che metteva in risalto la sua pelle diafana e i suoi occhi color ghiaccio. I capelli erano stati lasciati in disordine e gli conferivano un´aria ancora più affascinante. Si avviò verso il tavolo del rinfresco cercando qualcosa che assomigliasse a un alcolico. Optò alla fine per un calice di spumante. Si diresse verso una colonna e vi si appoggiò osservando quell´isulsa massa di gente. Dopo poco si sentì affiancare da una figura, ma non ebbe bisogno di voltarsi per capire chi fosse.
-    Theo- lo salutò.
-    Draco- ambedue tenevano lo sguardo fisso sulla sala.
-    Millicent?- l´aveva vista solo nel momento in cui la coppia era entrata in sala e poi si era dissolta nel nulla.
-    Sarà a caccia di qualche ragazzo- Draco ghignò.
-    A quanto pare non c´è solo Blaise che non è fatto per la monogamia- l´altro sorrise divertito.
-    Avanti Draco. Quanti di noi pensi siano fedeli al proprio compagno o alla propria compagna? E poi nessuno è ancora sposato. La cosa migliore penso sia divertirsi finchè ancora si può-
-    Su questo sono d´accordo. Sono il primo a non essere fedele a Pansy e penso che sia così anche per lei- l´argomento cadde in quel momento poiché erano stati attirati dalle innumerevoli teste che si erano voltate verso l´ingresso. Individuato l´oggetto di tale attenzione il Principe di slytherin ghignò. Si comincia.

***
Ancora sulla soglia entrambi avevano osservato l´intera scena che si era verificata durante il valzer. Ginevra era rimasta alquanto perplessa dalla reazione di Hermione. Aveva capito che a lei suo fratello piaceva e da quanto aveva potuto osservare era pienamente corrisposta. Allora perché si era staccata? Perché aveva interrotto quell´atmosfera di magia prima del bacio. Dan al suo fianco non aveva parlato. Si era limitato anche lui ad osservare e nulla più.
-    Vogliamo entrare?- Ginevra annuì con il capo e tenendosi al suo braccio si fecero avanti. Nel momento in cui varcarono la soglia un bel pò di teste presenti nella sala si voltarono verso di loro ammutolendo.
“ Odio quando fanno così” il ragazzo ghignò.
“ Non sarebbe successo se qualcuna di mia conoscenza si fosse presentata puntuale all´appuntamento”. La ragazza in risposta gli conficcò le unghie nel braccio rivolgendogli un sorriso tutt´altro che dolce. Continuarono a camminare incuranti degli sguardi, anche se lei ne sentì su di sé uno più insistente degli altri che le procurò un certo fastidio. Si guardò intorno cercando di capire chi fosse il responsabile, ma la sua ricerca fu vana. Riuscì a scorgere i suoi compagni di casa in un angolo della sala e si diresse verso di loro. Contemporaneamente ritornò anche Hermione che aveva visto dirigersi verso uno dei balconi in fondo alla sala. Il suo sguardo però non le piacque molto. Si avvicinò a lei prima che raggiungesse gli altri e l´afferrò per un braccio. La grifona sobbalzò a quel contatto facendo preoccupare l´amica ancora di più.
-    Herm tutto bene?- Hermione fece un sorriso poco convincente cercando di rassicurare l´amica.
-    Si Gin non di preoccupare. Ti spiegherò tutto in dormitorio ok?- la piccola Weasley annuì guardandola seriamente e tornando dal suo accompagnatore raggiunse con lui il resto del gruppo.
-    Ciao ragazzi!- il gruppo, che era stato uno dei pochi a non far caso all´entrata dei due rimase a bocca aperta. Le donne per la figura di Dan e i ragazzi per Ginevra. Ron che era tornato da loro dopo essersi svuotato due calici di spumante iniziò a boccheggiare.
-    No Ron tranquillo. Rilassati!- andò verso il fratello e lo fece sedere su un divano.
-    Ron respira per Merlino!- il ragazzo parve calmarsi. Alzò lo sguardo su di lei e la incenerì.
-    Come diavolo ti sei vestita?- la ragazza inclinò la testa di lato e lo guardò come fosse un pazzo.
-    Ron quanto hai bevuto?- il ragazzo parve innervosirsi di più.
-    Che diavolo centra quanto ho bevuto! Cos´è quel coso che hai addosso?-
-    Ron si chiama vestito!-
-    No si chiama straccetto! Non ti copre per niente!- la ragazza si riguardò e non si vide molto scoperta, anzi.
-    Ron le metà delle ragazze indossano vestiti più audaci di me, non mi sembra il caso di fare tutte queste scenate-
-    Non mi interessa delle altre! Tu sei mia sorella e hai 16 anni!- la ragazza sbuffò. Stava per perdere le staffe.
-    Ok Weasley stammi a sentire…- a nessuno piacque il tono della giovane – Ho 16 anni come hai detto tu e non sono più la bambinetta che ha bisogno di protezione o di sentirsi dire cosa deve o non deve fare. Chiaro? Se vuoi darmi dei consigli va bene, li accetterò perché sei mio fratello e ti voglio bene. Non osare farmi la paternale però! Ora fila in bagno a sciacquarti quella faccia da cadavere che ti ritrovi e goditi la serata, come io intendo fare- il fratello dovette assentire e seguì il consiglio della sorella consapevole che non doveva avere un bel aspetto. Gli amici guardarono senza parole la ragazza.
-    Gin ricordami di non farti mai arrabbiare- tutti risero all´uscita di Dean.
-    Gin sei a dir poco bellissima- la ragazza sorrise.
-    Grazie Harry- abbracciò l´amico e gli diede un leggero bacio sulla guancia scorgendo così Luna.
-    Oh Merlino! Luna!- la ragazza si precipitò ad abbracciare l´amica di Corvonero.
-    Sei bellissima! Ti sta un incanto questo vestito!- la bionda la ringraziò con uno dei suoi sorrisi luminosi.
-    Grazie Gin. Uno di questi giorni dobbiamo trovarci e parlare di un po’ di cose- la rossa le fece l´occhiolino in segno di complicità.
-    Hey potrei riavere la mia accompagnatrice?- Ginevra si voltò verso Harry un po’ stupita. Poi si volse verso l´amica con uno sguardo malizioso.
-    Certo Harry, è tutta tua!- si staccò dall´amica e qualcuno l´avvicinò da dietro.
-    E io posso riavere te?- un sussurro ancora in quella lingua sconosciuta che però le procurò non pochi brividi. Si aggrappò a quella stretta beandosi di quel contatto, appoggiando la testa sul petto di lui. Gli altri continuavano a parlare e a scherzare senza però evitare di lanciare qualche occhiata curiosa ai due. Passarono un po’ di minuti in cui Ginevra si rese conto di ciò che la circondava. Di come Harry teneva teneramente la mano a Luna, di come Neville fosse ascoltato con attenzione e non più preso in giro, da come i suoi amici non fossero cambiati. Calì e Lavanda sempre alla ricerca di qualche nuovo pettegolezzo, Dean e Seamus pronti a fare conquiste. Provò a cercare fra la folla Sarah e Dafne ma si rese conto che era un´impresa impossibile. Voltandosi verso l´entrata vide suo fratello entrare. Fortunatamente si era ripreso. O almeno così sembrava esteriormente. Sperò con tutto il cuore che le cose fra i due riuscissero a migliorare.
-    Tutto bene fratellone?- il ragazzo la guardò per poi soffermare il suo sguardo sul braccio intorno alla sua vita. Stava per replicare ma incontrò lo sguardo di fuoco della rossa e si rimangiò tutto.
-    Si Gin tutto bene- la ragazza gli regalò uno splendido sorriso e gli diede un buffetto sulla guancia. Il fratello contraccambiò con una dolce carezza e ammonendo con lo sguardo il ragazzo che l´abbracciava, per poi tornare dagli altri.
Ad un certo punto la ragazza si sentì cullare e assecondò il movimento senza opporsi, richiudendo gli occhi.
-    Mi concederesti un ballo?- lentamente sciolse l´abbraccio e si voltò verso di lui. Guardandolo negli occhi gli sussurrò un dolce “Si”. Dan la prese per mano e la condusse in mezzo alla pista. Le luci tornarono ad abbassarsi ricreando un´atmosfera intima quanto surreale. Una melodia dolce cominciò ad espandersi per la sala. Lui la fece avvicinare e incominciò a guidarla. Sembravano volteggiare, leggeri come piume. Le coppie intorno si fermarono per evitare di rovinare quello spettacolo. Ballavano con un´armonia mai vista, completandosi l´un l´altra, come se le note di quel piano scaturissero dai loro corpi. Ballavano come se loro stessi fossero musica. Erano una coppia che dall´inizio dell´anno aveva fatto scalpore e aveva attratto non pochi curiosi. Lui il nuovo arrivato con Lei, la sorella del miglior amico di Harry Potter. Lui un serpeverde e lei una grifondoro. Lui che rinnegava i compagni e che stava con Lei. Ma loro fin dall´inizio non avevano badato al pensiero degli altri. Non avevano dato peso a nulla che fosse al di fuori delle cose o delle persone veramente importanti per loro. Dopo una giravolta si staccarono continuando a ballare senza toccarsi. Sempre uno di fronte all´altra. Le mani si sfioravano leggermente e gli occhi non si perdevano mai di vista. L´ametista con la giada contornata da venuzze dorate. Due persone che si sarebbero riconosciute fra mille.
Le note del piano continuavano a scorrere. Harry prese Luna e la condusse al centro. Voleva che Gin e il suo accompagnatore si godessero il ballo tranquillamente e voleva ballare con quella fata che ora si trovava fra le sue braccia. Altre coppie seguendo il suo esempio ritornarono a danzare. Dan riprese Ginevra fra le sue braccia, le mise le mani sulla vita e la tirò su facendola volteggiare. La sua risata cristallina si sparse per la sala e per lui costituì una sorta di paradiso. La fece scivolare lentamente giù e quel contatto li ipnotizzò e li travolse come un´onda. Un´ultima giravolta e poi l´accompagnò giù facendole fare un caschè mentre la musica piano piano scemava. Con un sorriso ritornarono uno di fronte all´altra e dopo che Ginevra ebbe preso la mano che il giovane le porgeva, si incamminarono verso gli altri.
-    GIN! GIN!- in mezzo a tutta quella gente e con la musica che era tornata ad essere scatenata la grifondoro non potè non riconoscere la voce di quella pazza di Dafne. Si fermò e girandosi le intravide su delle poltroncine poco distanti mentre le facevano segno di avvicinarsi.
-    Mi scusi un attimo? Devo andare da quelle due altrimenti sono capaci di uccidermi- il ragazzo guardò prima le due ragazze e poi quella a cui stringeva la mano. Soppesò la richiesta e facendo finta di pensarci seriamente alla fine disse – No-. La ragazza lo guardò stralunata.
-    No scusa, temo di non avere capito. Cos´hai detto?- il ragazzo le rivolse il tipico ghigno da serpe che oramai era utilizzato come una sorta di segno identificativo per gli slytherin.
-    Ho detto di no. Tu non vai da nessuna parte. Non so se non ti è chiaro ancora il concetto ma tu stasera…- e si avvicinò di più -…sei mia- ok se voleva farla rimanere senza parole c´era riuscito. L´aria dell´inghilterra aveva sicuramente fatto male a Dan perché non l´aveva visto così.
-    Dan hai bevuto prima mentre ero girata per caso?- il serpeverde sbuffò.
-    Sei un asso a rovinare i momenti come questi- lei stava per ribattere ma una voce la precedette. Una voce che irritò entrambi.
-    Mistral dovresti saperlo che la Weasley non è buona a far niente. Dovresti cercare merce migliore.-
-    Malfoy non ho bisogno dei tuoi consigli. So scegliere da solo- il biondo ghignò.
-    A quanto vedo no Mistral-
-    Malfoy…- la ragazza si era messa fra i due per evitare che arrivassero ad una conclusione spiacevole -…ti ricordi del nostro incontro vero?- il ragazzo la guardò schifato.
-    Detto così sembra che abbiamo avuto un incontro romantico e con pezzenti babbanofili come te non voglio avere niente a che fare- la ragazza lo trucidò con lo sguardo. Se prima i suoi occhi rappresentavano calma e gelida freddezza ora erano una tempesta di fuoco. Si avvicinò ancora di più a lui e sussurrò in moddo che solo lui potesse sentire scandendo bene le parole.
-    Ascoltami bene furetto della malora, non ho intenzione di permettere ad uno stupido biondo platinato pieno di boria e segatura nel cervello di rovinarmi questa serata. Del tuo razzismo e delle tue parole non me ne faccio niente. Sei l´ultima persona a cui darei ascolto e di cui terrei in considerazione le parole. Bada però, la mia pazienza ha un limite e se tu lo superi non ci sarà nulla che mi fermerà. Potrebbe arrivare Merlino in persona o il tuo santissimo Salazar ma non mi impediranno di ridurti la vita ad un vero inferno. Ora se mi vuoi scusare, evapora- si voltò verso Dan e prendendolo per mano si diresse lontano da quel ragazzo che riusciva a farle montare una rabbia sorda quasi quanto quella donna che era la sua insegnante di difesa. Il Principe delle serpi rimase senza parole. Nessuno aveva mai osato rivolgersi a lui in quel modo. Nessuno aveva mai osato voltargli le spalle senza il suo permesso. Nessuno era mai riuscito a fronteggiarlo e a metterlo quasi in ridicolo. Nessuno tranne lei. Quell´insulsa ragazzina. Una grifondoro. È già la seconda volta Weasley. La prossima me la pagherai cara. Io mantengo le mie promesse. Si voltò alla ricerca del suo compagno e quando lo trovò si diresse verso di lui a tutta velocita.

-    Si gli allenamenti sono andati bene. Siamo riusciti a trovare dei degni sostituti che secondo me sanno il fatto loro- stava dicendo il bambino sopravvissuto.
-    Bene! Mi raccomando Harry, quest´anno dobbiamo vincere e fare tacere quelle serpi schifose-
-    Non ti preoccupare Dean. Secondo me non avremo problemi. La prima partita però è contro i tassi- guardò di sottecchi la ragazza che accompagnava Neville e lei sentendosi osservata arrossì,
-    N-non preoccupatevi. Parlate pure io non mi offendo. Chi vincerà è perché se lo meriterà-
-    Molto saggia- la ragazza arrossì ancora di più.
-    Io non lo sopporto già più! E la scuola è a malapena iniziata!- Ginevra Weasley aveva raggiunto il gruppo dicendo quell´affermazione.
-    Di chi stai parlando scusa?-
-    Di Malferett! Quello stupido serpeverde che mi sta dando già troppa noia- Ron e Harry come da copione si misero subito sulla difensiva.
-    Che è successo? Cosa ti ha fatto quello sporco mangiamorte?-
-    Niente di che Ronald. Per ora si è limitato ai soliti insulti-
-    Cosa vuol dire per ora? Gin non ti mettere nei guai- la ragazza si volse verso quello che era stato il suo amore infantile.
-    Io?? Mettermi nei guai? Harry quella è una tua prerogativa- tutti scoppiarono a ridere alleggerendo così la tensione – E comunque troverà pane per i suoi denti se dovesse sfidarmi-
-    Su questo non ci sono dubbi- sorrise rivolta a Seamus. Si ricordò del richiamo di Dafne e si congedò dagli altri.
-    Ragazzi vado un attimo da Dafne e Sarah altrimenti quelle sarebbero in grado di uccidermi- poi guardandosi intorno vide che mancava una persona – Scusate dov´è Hermione?- anche i ragazzi si accorsero solo in quel momento della mancanza della grifona e la rossa sbuffò.
-    Va bene ora vado da quelle due pazze e poi cercherò Hermione. Ci vediamo più tardi- ma non se ne andò senza prima aver lanciato uno sguardo d´accusa al fratello e uno di scuse a Dan.
La sala si stava via via svuotando per via dei vari coprifuoco e ormai risultava facile spostarsi da una parte all´altra. Così raggiunse le sue due compagne accerchiate da un bel po’ di ragazzi. Appena la videro salutarono i ragazzi e si diressero verso di lei.
-    Gin! Sei bellissima!-
-    E così è questo il famoso vestito che non potevamo vedere. Beh devo dire che sei un incanto e molti ragazzi la pensano come me da quanto abbiamo visto prima-
-    Perché cos´è successo prima?- le due le guardarono con la bocca aperta.
-    Pronto? Gin sei con noi? Sbaglio o sei tu quella che ha ballato con quello schianto di serpeverde?- la ragazza continuava a non capire.
-    Si ho ballato con Dan ma cosa centra?- le due si guardarono scuotendo la testa.
-    Era nel mondo delle nuvole…-
-    Beh chi non lo sarebbe con quello schianto fra le braccia Dafne?-
-    Ehy io sono ancora qui!-
-    Ginny stavate ballando solo voi due! Le ragazze mangiavano lui con gli occhi e i ragazzi te! Non penso ci fosse qualcuno che non vi ha visti. Solo dopo che Harry è andato al centro con Luna gli altri sono sembrati risvegliarsi come dal coma-
-    Ah. Non ci ho fatto caso- le due scoppiarono a ridere.
-    Beh nemmeno noi avremmo tenuto conto di ciò che c´era intorno se avevamo un cavaliere come quello! A proposito chi è?-
-    Lui?- chiese voltandosi e incrociando il suo sguardo dall´altra parte della sala. Non la perdeva d´occhio. – Lui è Dan. Un ragazzo che ho conosciuto durante quest´estate-
-    E…?-
-    E cosa?-
-    Oh andiamo Gin non dirci che non hai combinato nulla con lui!- la ragazza quasi si strozzò con la saliva.
-    No! Non ho proprio combinato nulla con lui!-
-    Guarda che abbiamo sentito certe voci di corridoio…- la rossa iniziò a incupirsi. Odiava le voci di corridoio.
-    Che genere di voci?-
-    Oh sai…- iniziò Sarah ma venne interrotta.
-    Possiamo chiedervi l´onore di un ballo?- due ragazzi, che dovevano avere la loro età comparvero come dal nulla.
-    Si certo!-
-    Sarah! Ma stavamo parlando!- l´altra sorrise.
-    Oh dai Gin! Abbiamo un intero anno scolastico a disposizione!- e così se ne andò come Dafne con il suo cavaliere, lasciandola li. Certo che quelle due avevano una faccia tosta! Le guardò volteggiare un po’ imbronciata e poi si mise alla ricerca di Hermione. Il rintoccare di un orologio le indicò che era mezzanotte e ormai nella sala si aggiravano solo gli alunni del sesto e del settimo anno. Vagò per un quarto d´ora per la sala ma non riuscì a trovarla. Iniziò un po’ a preoccuparsi. Dove poteva essere andata. La Biblioteca era chiusa! Non poteva essersi rifugiata li! Era assurdo. Decise che l´avrebbe aspettata nella sala comune. Si girò di scatto per tornare indietro ma finì addosso a qualcuno.
-    Ma che diavolo…- volle morire. Non era possibile. Ancora lui. – Weasley! Impara a camminare, non voglio rischiare di insudiciarmi ancora di più, anche se ormai dovrò bruciare questo abito- la ragazza sbuffò annoiata.
-    Malfoy sai mi hai stancata. Sei diventato monotono- una risata mal trattenuta attirò l´attenzione della gryffindor. Guardò di fianco al biondo e vi trovò un altro serpeverde.
-    Zabini..-
-    Wealsey- le rispose con un sorriso divertito – Avanti Dra, andiamo- ma il biondo non aveva intenzione di muoversi. Un ghigno non molto rassicurante gli si era dipinto sul volto. Alzò la mano e la tese in direzione della ragazza la quale lo guardò stranita.
-    Malfoy ma cosa…-
-    Vuoi ballare Weasely?- il compagno che stava sorseggiando lo spumante rischiò di sputarlo tutto. Guardò l´amico con sguardo stralunato. La rossa scoppiò invece in una sonora risata e a stento riusciva a riprendersi.
-    Ti ci va ancora molto pezzente?- la ragazza smise di ridere e lo guardò con odio.
-    Non ci penso neanche a ballare con te- fece per andarsene ma il suo orgoglio venne punto sul vivo.
-    Paura Weasley? Non ti mangio mica- la ragazza fece dietro front e si piazzò di fronte a lui battagliera.
-    Io paura di te? Ma non farmi ridere. Non riusciresti nemmeno ad avvicinarti perché ti ritroveresti subito a terra- il moro osservava la scena con attenzione. Cercava di capire cosa passasse nella mente dell´amico e quello sguardo non gli piaceva per niente.
-    Accetti allora?- la mano era ancora li. Tesa per lei. lo guardò con sfida e la prese con la sua. Una scossa invase entrambi nel momento in cui le loro mani si incrociarono. La ragazza allontanò la sua furiosa.
-    Che diavolo hai combinato Malferett?-
-    Che cazzo hai fatto tu Weasely! Io non ho mosso un muscolo!- i due continuarono a fissarsi in cagnesco.
-    Sentite stare qui a fare i bambini non mi sembra la soluzione più giusta. Quindi o andate a ballare oppure si va ognuno nel proprio dormitorio visto che ormai manca poco al coprifuoco-
-    Che ore sono???- chiese la ragazza stupita.
-    È l´una meno un quarto Weasley-
-    Per Merlino…- la sala era praticamente vuota. Suo fratello e i suoi compagni non c´erano più. Nemmeno Dan. Solo qualche corvonero, due tassorosso e qualche serpeverde compresi loro.
-    Weasley non starò qui tutta la notte-
-    Oh al diavolo Malfoy! Facciamo questo dannato ballo e poi sparisci- il biondo ghignò soddisfatto. Si avviarono verso la pista e Malfoy andò verso il Dj. La ragazza rimase al centro con le braccia incrociate. Quella era davvero un´idea stupida. Che diavolo le era saltato in mente. Intanto Blaise osservava attento seduto su un divantetto poco distante.
-    Pronta pezzente?-
-    Non mi sfidare Malfoy…quando vuoi io sono pronta anche se è una follia- ad un cenno del capo la musica partì. Il suono di un violino iniziò ad espandersi per la sala. Una melodia inquietante quanto ipnotizzante. Lentamente sciolse le braccia mentre il serpeverde iniziò a camminare in cerchio squadrandola come un cacciatore fa con la preda. Ad un tratto il piano prese ad accompagnare le note del violino e la musica di un tango prese forma. Entrambi continuarono a girare intorno. Non perdendo nessun movimento dell´altro. A poco a poco sempre più vicini, come fossero attratti da una calamita. La sala era quasi buia, illuminata dalla luce delle poche candele rimaste accese. Un gioco di luci e ombre che scopriva e copriva lembi di pelle. La musica prese ad aumentare velocità e loro presero a sfiorarsi. Si prendevano e si respingevano come due duellanti. Lui che le imprigionava le mani e lei che indietreggiava strisciando sensualmente il piede a terra. Lei che si liberava abilmente dalla sua presa e lo respingeva indietro come una regina.

Will drive you!
Will drive you!
Will drive you!

E poi la voce del cantante proruppe con tutta la forza dando inizio al vero ballo.

MAD!
ROXANNE
You don't have to put on that red light
Walk the streets for money
You don't care if it's wrong or if it is right
ROXANNE
You don't have to wear that dress tonight
ROXANNE
You don't have to sell your body to the nigh

Lui la riprese e iniziarono a ballare come non si sarebbero mai aspettati. Blaise li guardava incredulo. Non potevano essere loro due. Loro due si odiavano e si sarebbero uccisi. La coppia invece che i due occhi cobalto stavano osservando era tutt´altro.
I corpi vicini si muovevano insieme. C´era rabbia in quei movimenti, voglia di prevalere sull´altro, voglia di dimostrare qualcosa. Ma c´era anche passione. Passione per quei passi che uscivano spontanei. Un giro e il ragazzo si ritrovò dietro di lei. le prese le mani e alzò le braccia. Iniziarono così a camminare avanti, strisciando i piedi, con il suo viso immerso in quei capelli rosso fuoco. Lei alzò la gamba e poi girò di nuovo ritornando di fronte a lui. Si lasciò cadere in avanti e lui la prese sotto le spalle e la trascinò camminando indietro.

His eyes upon your face
His hand upon your hand
His lips caress your skin
It´s more than I can stand!

Occhi negli occhi. Una luce di sfida. Mani nel mani ritornarono a ballare vicini. Il volto di lui che si abbassa lentamente e sfiora il collo di lei con le sue labbra. A quel contatto la rossa si staccò. Lui la riprese. Tre passi avanti sempre occhi negli occhi, come a sfidarsi. Due passi indietro e poi la ragazza scese giù, chinata su un ginocchio mentre l´altra gamba era tesa dietro. Il vestito si tirò su lasciando scoperta la pelle morbida della giovane.

Why does my heart cry?

ROXANNE!

Feelings I can't fight!
You're free to leave me but
Just don't deceive me!
...And please believe me when I say
I love you!

Di nuovo in piedi. Di nuovo la camminata in avanti per poi fermarsi. Ginevra fece dei passi incrociati sul posto. Le mani strette. Il corpo morbido e fluido. Per una volta sembrava che i conflitti fra i due non vi fossero. Blaise non avrebbe saputo descrivere quel momento. C´era elettricità nell´aria. Anche gli altri nella sala si erano accorti della tensione ma non riuscivano a staccare gli occhi da quelle due figure che nemiche da sempre si ritrovavano a ballare insieme. Un giro e poi di nuovo le braccia su in alto. Lui che le teneva i polsi e che la guidava giù in una sorta di caschè. Lentamente ritornò su e ripresero a camminare in tondo, sempre con lui che le teneva i polsi. La fece girare di nuovo e poi lei alzò una gamba piegandola afferrando e circondando quella sinistra del ragazzo. Lui l´afferrò e toccò quella morbida pelle chinando poi la sua gamba indietro e facendo stendere l´altra. Ritornò solo la musica con una leggera voce in sottofondo e si allontanarono lentamente camminando all´indietro. Lui si tolse la giacca e la lanciò lontano. Un gesto che apparentemente poteva essere normale ma che in quel contesto aveva un che di sexy. Non poteva credere di aver fatto una proposta del genere a quella mocciosa. Eppure ci sapeva fare, eccome. Anche semplicemente ballando riusciva a tenergli testa. Quella rossa…

Y yo que te quiero tanto que voy hacer
Me dejaste, me dejaste por un mont¨on de monedas
El alma se me fue
se me fue el coraz¨on
Ya no tengo ganas de vivir
porque no te puedo convencer
que no te vendas coraz¨on

Che diavolo stata facendo?? Si trovava li con Malfoy! Se suo fratello l´avesse vista probabilmente le sarebbe arrivata una bella sberla seguita da una ramanzina made Weasely. Eppure era li con il Principe di Slytherin a ballare. Continuava a guardarlo. Con lui era meglio non abbassare mai la guardia. Quando si era tolto la giacca si era come bloccata come a contemplare quel gesto. Ogni suo movimento racchiudeva eleganza, sicurezza. E forse era questa una delle tante armi del ragazzo che utilizzava per attirare le sue prede. La musica ricominciò ad alzarsi e a farsi più veloci e due voci si sovrapposero mentre loro aumentavano la velocità per ritornare uno di fronte all´altra.

ROXANNE!
 
Why does my heart cry?

You don't have to put on that red light!
ROXANNE!
 
Feelings I can't fight!

You don't have to wear that dress tonight!
ROXANNE!
You don't have to put on that red light!
ROXANNE!
You don't have to wear that dress tonight!
ROXANNE!

I movimenti si fecero più veloci. I giri, le prese, tutto. La passione si fece più intensa, i corpi vicini quasi timorosi di staccarsi e perdersi. La musica sempre in crescendo e sempre più veloce. La mente non ragionava più, solo l´istinto. Solo la voglia di sentire un corpo vicino. Fino a quando la musica non terminò ed i loro volti non si trovarono a pochi millimetri di distanza con le braccia alzate mano nella mano. Il respiro affannato e lo sguardo sorpreso per le emozioni provate. Dopo aver ripreso coscienza si staccarono e si allontanarono. Ginevra distolse lo sguardo, stupita e spaesata. Dopo poco lo riportò sul volto del ragazzo ma non riuscì ad interpretare cosa provasse. Si voltò e si mise a correre, scomparendo oltre la soglia del portone d´ingresso della sala. Il ragazzo rimase fermo a guardare il muro di fronte a se. Solo quando una mano amica si appoggiò sulla sua spalla si volse e trovò il suo amico con un´espressione strana. Gli porse la giacca e senza una parola si diressero fuori dalla sala, seguiti dai pochi che ancora erano presenti.
Una follia. Una follia il cui ricordo sarebbe rimasto impresso per molto tempo. Anche agli occhi di qualcuno che aveva osservato tutto nell´ombra.







Note:

Gente ce l´ho fatta!!Finalmente!!Chiedo scusa per l´enorme ritardo ma con gli esami che ci sono stati e con la poca ispirazione che ho avuto in questi tempi..beh..ci ho messo un pò..adesso per il prossimo capitolo chissà! Spero di pubblicarlo prima di partire. Ho una settimana di tempo! Perdonatemi ancora e come mio pegno ho "fabbricato" questo chap solo per voi! Spero che vi piaccia!
Io ringrazio ancora tutti quelli che mi avevano messo tra i preferiti e quelli  nuovi che si sono aggiunti. Quindi un grazie di cuore a:
elipotterina94_n6
hila
hinataevans
isabell89
Lady85
lostinyou
scheggia94

Risposte ai commenti:

lostinyou: eh si marty! Io ribalto sempre tutto!Dai altrimenti che gusto c´è???Ah ah ah..spero che qst chap ti piaccia! un bacione grande!
isabell89: dirti ancora che non ci sarà una love story fra i due che vorresti servirebbe a farti desistere???Mmmmm..mi sa di no!
hila: sono contenta che i dialoghi ti facciano ridere e ti piacciano..eh sì Blaise è proprio un bel giovincello!Ah ah ah..ma sei tu quella ke ha riempito la sua storia con dei figaccioni da paura!

Per tutti quelli che hanno la pazienza di aspettare i capitoli e di leggerli GRAZIE!!!Vorrei chiedervi però un favore...RECENSITE!Ne ho bisogno davvero!Grazie e buona lettura a tutti!













  
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