Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
Segui la storia  |       
Autore: Breathless92    13/04/2014    1 recensioni
Ho spesso letto delle raccolte di varie storielle auto conclusive dedicate ad un fandom,
così ho pensato di provarci anche io. Scriverò diverse fic dedicate a coppie diverse di tutta la serie di JoJo.
Ovviamente a tema amoroso. Spero possano piacere. Ho messo arancione come rating perchè ho intenzione
anche di scrivere storie più serie e magari potrei soffermarmi su temi più espliciti! :3
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un esperimento insolito
 
 
 
Era buio, la stanza era come velata da un fitto banco di nebbia, forse incenso, forse semplicemente l’umidità, non gli interessava molto in fondo. Era seduto su di una sedia dall’aspetto antico, rovinata ma ancora solida, ed osservava gelido la donna che aveva di fronte. Tremava, come colta dal terrore più puro, i suoi lineamenti erano distorti, pareva cercar di implorare… Ancora… Gli esseri umani sapeva essere davvero noiosi. La giovane era inginocchiata a terra, con ancora ben evidenti sul collo le ferite che Dio Brando le aveva causato quando si era cibato di lei, ma non l’aveva uccisa, no… Non ancora, aveva giocato con lei, esattamente come faceva un gatto con la propria preda, si era divertito. Come molte altre vittime le aveva condotte nella sua abitazione per poi cibarsene, ogni tanto capitava che ne tenesse una come giocattolo, anche sessuale se mai gli fosse servito per umiliarla ulteriormente. Bhe, questo giocattolino non solo lo aveva usato come spuntino occasionale, ma l’aveva persino ingravidata,con il preciso scopo di vederla mettere al mondo suo figlio per poi renderla come lui, un essere demoniaco, che si sarebbe cibata della sua stessa prole, infine l’avrebbe uccisa. Non avrebbe più commesso lo stupido errore di affidarsi a stupidi ghoul privi di intelletto, capaci solo a crear confusione. Poi ora aveva acquisito un nuovo potere. The World. La forza sprigionata dal suo stand era tale da renderlo molto meno preoccupato a riguardo della stirpe dei Joestar.
Si asciugò con il palmo della mano il piccolo rivolo di sangue che scendeva dalle sue labbra, nel farlo ripensò a Jonathan. Il corpo che ora Dio possedeva apparteneva a lui, e questo lo divertiva, parecchio. Il solo pensiero di star uccidendo, umiliando e seviziando altre persone sfruttando lo stesso corpo di chi invece le avrebbe protette, amate ed aiutate a costo della sua vita lo rendeva euforico.
Fece un gesto con la mano e la donna ancora stremata venne portata via, verso le sue “camere”.
Il biondo vampiro si avvicinò alla sua enorme libreria, estrasse un libro e si mise a leggerlo, nella stanza era calato il silenzio più totale, e la stessa malvagità dell’oscuro signore sembrava palpabile, chiunque sarebbe sprofondato nella disperazione trovandosi di fronte a lui in quella oscurità simile alla morte.



 
Era passato diverso tempo, e finalmente il suo esperimento, condotto forse per noia, forse per passatempo aveva avuto frutto, in effetti ella aveva dato alla luce un bambino sano, dagli scuri capelli neri, lo osservò con freddezza, quasi come se il fatto di esserne il padre non lo interessasse minimamente. Nel suo aspetto intravide lo squallido ricordo di Jonathan Joestar, questo lo rese furibondo, prese il pargolo dalle mani della donna senza curarsi troppo delle sue urla spaventate. Il bambino iniziò a piangere con tutto il fiato che aveva in corpo. Che rumore fastidioso… Spostandolo notò che anche lui possedeva la voglia a forma di stella. Per un attimo il fugace pensiero che quello fosse in realtà il figlio del suo antico rivale lo pervase. In fondo il suo corpo apparteneva a quel damerino… Era forse possibile che questo rendesse quel neonato qualcosa nato da un corpo da lui ora posseduto ma appartenente a tutt’altra persona? Era suo figlio ma anche figlio di Jonathan? Come se… No, non volle pensarci. Ma persino lui avrebbe un giorno posseduto uno stand. Questo sarebbe potuto risultargli utile. Lanciò il bambino verso la madre, quasi come fosse un oggetto privo di valore.
“Donna, tu crescerai questo mio erede, e quando sarà sufficientemente adulto lo riporterai da me…”
Non disse altro, si volse e lasciò che la donna fuggisse stringendo a sé il bambino. Nessuno la fermò, era libera.
Per molto tempo Dio si tormentò cercando di capire le motivazioni che lo avevano spinto a tale gesto. Perché aveva lasciato in vita quel bambino? A cosa gli sarebbe mai servita della prole? Lui non sarebbe mai stato ucciso, avrebbe regnato immortale su questo mondo, piegando ogni misero essere umano… Eppure… Quando aveva visto quel bambino, aveva ricordato momenti lontani… Quando Jonathan era morto stringendo la sua testa al suo torace, permettendogli così di sopravvivere… Certo questo il moro non lo aveva immaginato e di certo non lo avrebbe mai intuito… Eppure era in un qualche modo grato al suo rivale per avergli permesso di vivere. Non comprendeva i sentimenti che lo avevano animato, e siceramente li definiva una fonte di debolezza, ma quel bambino, in fondo anche suo, gli parve il giusto modo di ringraziarlo.
Avrebbe rivisto quel bambino e gli sarebbe tornato utile in futuro, concluse infine.
Lo aveva fatto solo per questo. Chissà, forse avrebbe generato più figli… Dio Brando non sarebbe mai morto, ma nella remota possibilità che questo potesse accadere avrebbe lasciato al mondo una traccia di sé, come un parassita minuscolo invisibili agli occhi, che pian piano si ciba della sua vittima espandendosi dentro di lui sino ad ucciderla tra tremende sofferenze. Lui non sarebbe mai realmente scomparso e quel bambino ne era la prova.
Una risata distorta dalla crudeltà riempì il silenzio dell’immensa stanza buia.
Qualunque cosa fosse accaduto d’ora in avanti Dio Brando aveva vinto.




[Angolino dell'autrice]
Scusate per il tempo trascorso senza pubblicare nulla, ho avuto un periodaccio ed ho avuto un sacco di problemi. In verità sono ancora presa, ma pensavo spesso a cosa scrivere quando avevo un attimo di respiro. Spero che questa storia vi piaccia, non ne sono certa, è stato un esperimento siccome LemonKing mi ha chiesto di scrive qualcosa su Dio/Giorno. Non vi avevo mai pensato e sincramente è stata una sfida. Ho voluto però provare a scrivere un "Momento mancante" piuttosto che una scena di Giorno da bambino e Dio. Alla peggio mi farò perdonare con i prossimi capitoli... xD Cercherò di aggiornare quando posso, senza lasciarvi per troppo tempo. Grazie a tutti coloro che mi seguono ancora e alla prossima :)
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo / Vai alla pagina dell'autore: Breathless92