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Autore: RichardAnime    15/04/2014    2 recensioni
Era pieno giorno, Ezekiel guardò il soffitto, quel letto era proprio comodo ne avrebbe voluto avere uno così a casa. Già, casa, chissà quanto tempo era passato dall'ultima volta in cui aveva dormito nel suo bel lettone in casa
Genere: Drammatico, Erotico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Violenza
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L' amministratore

< Mike! > gridò Ezekiel sorpreso. Mike era l’amministratore del condominio, colui che si prendeva cura della mamma quando Ezekiel era troppo impegnato a lavorare. Mike la portava a passeggio, le preparava da mangiare, la puliva e molte sere, quando la madre aveva troppa paura per riuscire a dormire, le raccontava storie e favole; insomma una sorta di padre per il ragazzo e un marito per la signora, che di affetto ne aveva molto bisogno.
Mike appoggiò la schiena al muro, sulla faccia si vedeva la sua espressione delusa, < Di nuovo?! > disse con la sua voce rauca e profonda, < Scusa… papà… > Ezekiel cadde per terra e si chiuse a riccio, odiava deludere una delle persone a cui voleva bene, poi si riprese subito ed esclamò < E mamma? Dov’è? > , chiese spaventato il ragazzo, < In Ospedale, a fare degli esami, non ti ricordi che oggi è martedì? Lo sai che il martedì ha lo psichiatra e gli esami alle gambe > , Ezekiel non sapeva se ridere o piangere, ma si poteva essere così scemi da dimenticarsi una cosa così importante? Eppure lui teneva così tanto alla madre da segnarsi tutto, beh dai per questa volta poteva passarsela, dopotutto era stato preso da un turbinio di emozioni al pensiero di vedere nuovamente sua madre, e ciò aveva cancellato ogni pensiero razionale dalla sua testa. < E quando torna? > disse con la sua vocina femminile, < Stasera figliolo mio > disse andandogli in contro, < Ti manca tanto vero? > e dicendo queste ultime parole lo prese in braccio, < Si mamma mi manca così tanto che se passa ancora una settimana senza vederla potrei morire > disse il ragazzo allargando le braccia per stringere l’enorme uomo muscoloso. Per Ezekiel suo “padre” rappresentava l’essere più forte, l’unico in grado di proteggere lui e la madre, e per questo era l’unico essere umano di cui si fidava e con cui si apriva.
Già, come sappiamo il nostro protagonista è molto chiuso in sé, non permette a nessuno di leggere i suoi pensieri e di capire come si sente, oltretutto odia le persone che cercano di aiutarlo o le persone che provano a dirgli cosa fare, quella è una cosa che solo lui può decidere, lui e Mike.
< Sai che oggi papà ha incontrato una brutta persona a lavoro? > disse l’uomo guardando il “figlio” negli occhi, < Ha detto che ti conosce, un certo ... > disse con disprezzo, Ezekiel abbassò lo sguardo, sapeva di chi stava parlando, il suo capo, già quella sudicia persona che da tempo ormai esigeva quei soldi, che il povero ragazzino era obbligato a dargli. Ezekiel guardò il grande orologio della cucina, < Azz… !!! > esclamò, < Mike di a mamma che forse giovedì passo > urlò il ragazzo correndo fuori dall’appartamento, si era appena accorto che doveva andare ad un appuntamento, o avrebbe fatto tardi.
Questo pomeriggio aveva un appuntamento con Kathya, una signora appassionata di shopping a cui piaceva un ragazzo che la accompagnasse nei suoi giri e a cui chiedere il parere dei vari vestiti indossati, di solito Ezekiel era molto tranquillo, quelle giornate con la signora Kathya le passava veramente volentieri, era una signora sulla quarantina che trattava il ragazzo come se fosse un fratello, forse era anche per questo che si era affezionato a lei. Kathya era solita fargli un regalo ogni volta che finivano di fare shopping, questo “regalo” variava dal giorno e da come si sentiva, un giorno gli offriva il gelato, un altro gli comprava una giacchetta che donava molto a parer della donna alla femminilità del ragazzo e una volta addirittura un peluche a forma di Kiwi, a cui Ezekiel rivelava i segreti di un ragazzo della sua età. < Caro, ti piacerebbe uno di quelli? > disse la signora indicando una vetrina, Ezekiel non poteva crederci, era una di quelle cose che sua madre adorava, e se gliene avesse portato uno? E se quella cosa avesse fatto tornare dei ricordi in mente a sua madre? Questi pensieri frullavano nella mente del ragazzo mentre Kathya ne comprava uno.
  
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