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Autore: Lady Numb    13/07/2008    3 recensioni
[Sequel di Green, Good Angels (No more Simple, always rockin'!!)] Il terzo capitolo delle avventure di Joel, Benji, Julia e Kris... ecco per voi le conseguenze dell'amore (non un solo tipo di amore, attenzione...), della gelosia e dell'orgoglio...
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Good Angels'
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Capitolo ottavo:

NDA: in questo capitolo il linguaggio in certi punti è piuttosto volgare, chiedo scusa anzitempo, cerco sempre di censurare dove possibile, ma stavolta per quel che mi riguarda non sarebbe stato possibile senza togliere qualcosa alla scena e all’atmosfera che volevo trasmettere.

 

Capitolo ottavo:

Hurt

 

Una settimana più tardi...

 

‘Julia, sicura che non vuoi restare qui mentre io e Benji siamo via?’.

Julia alzò gli occhi al cielo: Kris e Benji sarebbero partiti per il loro weekend a San Francisco di lì a due giorni e la batterista stava cercando di convincerla a trasferirsi da loro in quel periodo, per paura di Dave e di una sua riapparizione.

‘Kris, non ce n’è bisogno...’ cercò di persuaderla Julia e lo credeva davvero: dopo che Benji le aveva raccontato di aver visto Dave fuori da casa sua la sera in cui lo aveva lasciato, Julia si era decisa a parlare con la polizia ed era stato emanato un ordine restrittivo nei confronti del ragazzo, che ora non poteva avvicinarsi alla cantante, salvo desiderio improvviso di essere arrestato.

‘Non lo so...’ iniziò Kris, dubbiosa.

‘Kris, se avesse voluto tornare all’attacco non avrebbe avuto problemi a farlo in questa settimana, fino a prova contraria ero a casa da sola, giusto?’.

Kris fu costretta ad annuire: Julia aveva ragione, ma lei non poteva fare a meno di essere preoccupata.

‘Ok...va bene, però se dovesse succedere qualunque cosa ti sposti qui,siamo d’accordo?’

‘Va bene mamma...’ la prese in giro Julia.

‘E non scherzare!’ la riprese Kris.

‘Kris, stai tranquilla, ci pensano già i miei e mio zio a tenermi d’occhio...ho il terrore di trovarmi i Green Day accampati in casa dall’oggi al domani...’.

Kris rise, non le riusciva affatto difficile immaginarsi Billie Joe, Mike e Tré davanti a casa di Julia, armati fino ai denti e pronti a difendere la ragazza.

‘Un’immagine esilarante, se me lo concedi...’ disse Kris, sempre ridendo.

‘In effetti...comunque, goditi il tuo weekend e stai tranquilla, andrà tutto bene...’

‘Vedrò di godermelo al massimo...ho visto l’albergo che ha scelto Benji...credo che dovrà faticare per costringermi ad uscire...piscina coperta, sauna, solarium...c’è tutto!’ disse Kris, in estasi al solo pensiero.

‘Wow...’ commentò Julia.

‘Esatto, proprio quello che ho detto io, wow...’

‘Kris, io te lo ripeto, tu sei una ragazza molto fortunata...’

‘Sto pensando di anticipare il matrimonio a Gennaio...insomma, prima lo si toglie dal mercato definitivamente, meglio è...’

‘Grazie della fiducia, eh...’ disse Benji ridacchiando.

Julia e Kris si voltarono, non si erano accorte che il ragazzo si trovava sulla porta della stanza e che aveva sentito tutto.

‘Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, così si dice’ ribattè Kris, sorridendogli.

‘Ad ogni modo, non credo che gli invitati gradirebbero...specie quelli che hanno spostato impegni appositamente per essere liberi il 16 Febbraio...’ osservò Benji.

‘Temo che tu abbia ragione...vorrà dire che tornerò alla soluzione iniziale’

‘Sarebbe?’ chiese il ragazzo curioso.

‘Credo che fosse chiuderti in casa, Benji...’ spiegò Julia, ridendo.

‘Insomma, comunque vada sono un prigioniero...’

‘Rassegnati tesoro...’ gli disse Kris.

‘Comunque, ero qui per un altro motivo...Kris, non vorrai davvero portare tutta quella roba?’ chiese Benji, facendo riferimento alla montagna fra vestiti e oggetti che la ragazza aveva accumulato nella loro camera.

‘Benji, è solo il minimo indispensabile...’

‘Certo...se dovessimo esiliare in Alaska potrei anche crederti...ma si parla di tre giorni...anzi, due giorni e mezzo, volendo essere pignoli...’ commentò Benji.

‘Molto spiritoso...’ disse Kris, fulminando con lo sguardo Julia, che stava accennando una risata.

‘Non stavo cercando di esserlo...’ rispose lui.

‘Sia chiaro che ho già eliminato l’eliminabile’.

Benji scosse la testa e decise di lasciar perdere, annuì e disse che tornava di sopra.

‘Poveri facchini!’ urlò il ragazzo mentre saliva le scale e a quel punto Julia non poté più trattenere le risate, mentre Kris alzò gli occhi al cielo, ma era evidente che anche lei era piuttosto divertita.

‘Beh...io adesso...andrei...’ disse Julia, cercando di smettere di ridere ‘Sto finendo di sistemare la mia stanza e vorrei finire entro stasera, altrimenti mi toccherà dormire sul divano...’

‘Perché?’ chiese Kris.

‘Perché ho messo tutto sul letto...e tu non hai idea di cosa si nascondesse nel mio armadio...’

‘Non oso immaginare...allora ci si vede domani sera, ricordi?’

‘Tutti a cena da voi alle otto, lo so’ rispose la cantante.

‘Brava...oddio, che è stato?’ chiese Kris preoccupata, dal momento che lei e Julia avevano sentito un tonfo provenire dal piano di sopra.

‘Kris! I tuoi vestiti stanno cercando di seppellirmi vivo!’ urlò Benji.

Kris scosse la testa, esasperata.

‘Sempre esagerato...vado a salvarlo, a domani!’

‘Ok!’.

Julia salutò la batterista, poi uscì di casa e si diresse verso la sua auto.

‘Buondì!’

‘Ciao Joel!’ lo salutò Julia, vedendo il ragazzo, che stava dirigendosi verso la casa del fratello ‘Io non lo farei se fossi in te...’

‘Cosa?’ chiese lui curioso.

‘Andare da Benji in questo momento...’

‘Perché?’

‘Perché è appena stato travolto da una valanga di vestiti di Kris e non credo sia di umore roseo...’

‘Ah...in questo caso rimanderò la mia visita...’ rispose Joel, evidentemente divertito ‘Anche se a dirla tutta una foto gliela farei volentieri...credo che nella prossima newsletter ai fans potrebbe diventare un punto di forza...’

‘Certo, se vuoi una morte molto rapida credo che sia il modo migliore di ottenerla...’ osservò Julia.

‘Sciocchezze, non mi farebbe mai del male...’

‘Sicuro?’

‘Sì...beh, almeno credo...’ rispose Joel.

‘Basta crederci, Joel...’ commentò Julia divertita.

‘Infatti...tutto ok, comunque?’

‘Sì...Kris è convinta che io sia in immediato pericolo di vita, ma credo che esageri...’

‘Sicura?’

‘Non ti ci mettere anche tu, ti prego!’ rispose Julia, implorante.

‘Scusa, è solo che...beh, devi ammettere che la situazione è alquanto inquietante’

‘Te la concedo, ma è anche vero che non si è fatto più vedere...l’ha capita, non credo si farà arrestare per me...’

‘Spero che tu abbia ragione’

‘Un po’ di fiducia, Joel!’ disse lei, sorridendo.

‘Ok...domani sera ci sei anche tu?’ chiese il ragazzo, cambiando discorso: la verità era che lui la pensava esattamente come Benji e Kris, l’ordine restrittivo non li rassicurava affatto, finchè Dave era in giro nessuno di loro aveva intenzione di stare tranquillo, nonostante Julia continuasse a ripetere che esageravano.

‘Certo...e se avessi anche solo provato a dire di no, credo che Kris mi avrebbe giustiziato sul posto...’.

Joel sorrise: era più o meno la stessa sorte che gli aveva prospettato Benji quando lo aveva invitato se avesse osato rifiutare.

‘Devo dire che sono una coppia molto tranquilla...’ commentò Joel.

‘Hanno minacciato anche te?’ dedusse Julia.

‘Bingo’

‘Si sono decisamente trovati...’

‘Il che sarà una fortuna per loro, ma non so cosa ne possa pensare il resto del mondo...’

‘E dì la verità che sei contento...’ disse la ragazza.

‘Per lui, di sicuro...’ rispose Joel.

‘E questo è quel che conta...adesso scappo, ho una camera da riordinare che mi attende...’ spiegò Julia.

‘Buon divertimento...’

‘Spiritoso...a domani, ciao!’.

Joel la salutò a sua volta, poi decise di seguire il consiglio di Julia e di tornare a casa sua, dando il tempo a Benji di riprendersi dallo shock post- valanga di vestiti e a se stesso di riprendersi dalla chiacchierata con Julia: non lo aveva ancora detto a Benji, ma era stato costretto ad ammetterlo almeno con se stesso, la cantante gli piaceva ancora, eccome se gli piaceva, e il dover fingere di essere semplicemente un amico ogni volta che la incontrava stava diventando stressante.

Esattamente come all’inizio, si ritrovò a pensare, con l’unica differenza che stavolta prometteva di essere una situazione permanente.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Julia fu bruscamente risvegliata dal suono del telefono e sobbalzò sul letto, leggermente spaventata, poi guardò la radiosveglia: chi accidenti la chiamava la mattina alle otto?!

‘Pr-pronto?’ rispose la ragazza, cercando di svegliarsi del tutto.

‘Tesoro, scusa, sono Kris, ho bisogno di un favore, è un’emergenza’

‘Kris? Ma tu non dovresti essere in aeroporto da almeno mezz’ora ?’ chiese Julia, piuttosto confusa.

‘Sì, dovrei, ma non riesco a trovare il cellulare...c’è qualche possibilità che ieri sera lo abbia preso tu per sbaglio? Ho chiamato Joel, ma dice che lui non lo ha e poi mi è venuto in mente che l’ho messo vicino alla tua borsa...’ spiegò la ragazza.

‘Mmh...dammi un secondo e controllo...’ rispose Julia, allungando un braccio per prendere la sua borsa, che aveva appoggiato sul comodino la sera precedente.

‘Allora...ah ah! Sì, è qui...dammi dieci minuti e te lo porto, ok?’

‘Meno male! Ok, ti aspetto!’ rispose sollevata Kris, riattaccando.

Julia riattaccò a sua volta, poi si alzò a fatica dal letto ed iniziò a prepararsi, maledicendo la sua distrazione.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

‘Grazie, grazie, grazie!’ disse Kris a Julia, precipitandosi fuori di casa.

‘E di che? Scusami tu, non me ne sono proprio accorta ieri...’ rispose la ragazza.

‘Ok, allora ci vediamo lunedì...mi raccomando, attenta e fai la brava!’

‘No, vedete di fare voi i bravi...giusto Benji?’

‘Che vorresti insinuare?’ chiese il ragazzo.

‘Io? Niente... vedete di non tornare in tre, però...’.

Julia e Kris scoppiarono a ridere vedendo che al chitarrista era quasi venuto un colpo, quella era una battuta che non si aspettava.

‘Scherzavo Benji...su, andate, ciao ciao!’

‘Ciao!’ salutò Kris.

Benji salutò a sua volta, poi salirono in auto e partirono sgommando.

Julia fissò preoccupata l’auto dei due, pregando che non andassero a schiantarsi da qualche parte, poi decise di tornare a casa e rimettersi a letto.

Salì in macchina, ma anziché mettere in moto lasciò cadere la testa sul volante, era troppo stanca persino per guidare.

Quando sentì qualcuno picchiettare sul vetro balzò a sedere impaurita, ma poi vide che si trattava di Joel, allora fece scendere il finestrino.

‘Dolce risveglio tramite telefonata?’ chiese il ragazzo.

‘Anche tu, mi pare di aver capito’

‘Già...tutto ok?’

‘Sì...sono in coma, ma quando riuscirò a tornare a casa andrà meglio...’

‘Caffè?’ offrì lui ‘Non vorrei averti sulla coscienza lasciandoti guidare in questo stato’

‘Mmh...proposta accolta’ accettò lei, scendendo dall’auto e seguendo il ragazzo in casa sua.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

‘No, non posso credere che tu glielo abbia detto davvero!’ disse Joel, mentre riaccompagnava Julia alla sua auto, all’incirca mezz’ora più tardi.

‘Sì, gliel’ho detto, testuali parole, vedete di non tornare in tre!’ rispose la ragazza.

‘E lui che ha risposto?’ chiese il ragazzo curioso.

‘Non ha risposto, credo che abbia avuto un principio di infarto o un ictus, avresti dovuto vedere la sua faccia!’ spiegò lei, ridacchiando.

Joel dovette fermarsi e appoggiarsi al cancello dal ridere, l’immagine di suo fratello dopo aver sentito una battuta del genere di prima mattina era a dir poco esilarante.

‘Ehy, non morirmi qui, per piacere!’ disse Julia, che stava ridendo a sua volta.

‘Scusa...scusa...oddio...’ disse lui, riprendendo a camminare ‘Comunque, non la escluderei come ipotesi...’

‘Un piccolo Benji...o una piccola Kris...certo che non sarebbe male...’ osservò Julia.

‘Non corriamo troppo con la fantasia...’

‘Giusto, piedi saldamente piantati per terra...dovevo fargli una foto, accidenti...’

‘Già...peccato...’ commentò Joel.

‘Va beh, sarà per la prossima volta...grazie del caffè, ci vediamo prossimamente!’ disse la ragazza, salendo in auto.

‘Di nulla, ciao!’.

Julia mise in moto e fece un cenno di saluto a Joel con la mano e il ragazzo ricambiò, poi rientrò in casa, sempre meditando sull’espressione che Benji doveva aver avuto quella mattina.

Nessuno dei due si accorse dell’auto che era ferma poche case più in là e che partì poco dopo che la macchina di Julia aveva imboccato l’uscita della strada dove vivevano i gemelli.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

‘Quindi mi consigli il Sand Beach?’ chiese Rob a Julia.

‘Sì...’ rispose la ragazza, preparandosi la cena mentre parlava al telefono col bassista ‘Si trova fuori Los Angeles, in effetti ci vuole un po’ per arrivarci, però è davvero molto carino...l’ideale per una serata romantica, fidati di Julia’

‘Mia cara, io mi fido ciecamente di te...allora andrò lì, deciso...grazie, tu sì che te ne intendi!’

‘Figurati Rob! Per curiosità, Alex che ne pensa?’ chiese la cantante.

‘Alex...chi ha detto che Alex deve saperlo?’ chiese il ragazzo, facendola ridere.

‘Quindi Alex non è a conoscenza del fatto che vuoi trascorrere una romantica serata con sua sorella il più lontano possibile da lui...’

‘Ci sono molte cose di cui Alex non è a conoscenza...ed io e Lily abbiamo deciso che non dovrà mai saperle...’

‘Se mai doveste chiamare idea, chiamami, vorrò esserci per vedere la sua faccia’

‘Senz’altro, carissima...ci vediamo lunedì, grazie ancora...anche da parte di Lily, sono certo che ringrazierebbe’

‘Quando vuoi, buona serata Rob!’ rispose lei, poi riattaccò.

La ragazza si ritrovò a guardare fuori dalla finestra quasi involontariamente mentre rimetteva il cordless sulla base: anche se aveva detto a tutti che stavano esagerando riguardo a Dave e che non c’era nulla di cui preoccuparsi, tutto quello che le avevano detto la stava rendendo leggermente paranoica, specie ora che sapeva che Kris non era esattamente a portata di mano.

Quando vide che fuori era tutto tranquillo si sentì sollevata e tornò a preparare la cena, dandosi della stupida, non c’era nulla di cui preoccuparsi e doveva smetterla di crearsi inutili complessi mentali che avrebbero ottenuto l’unico risultato di non farla dormire.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Julia sentì un fastidioso movimento d’aria colpirla proprio in pieno viso e fu per questo che si svegliò.

Chiedendosi come avesse potuto dimenticarsi di chiudere la finestra fece per alzarsi, ma un secondo dopo si ritrovò di nuovo sdraiata sul letto e le ci volle qualche istante per capire che era stato a causa di uno schiaffo.

Impiegò qualche istante ad abituare gli occhi al buio e capì chiaramente che c’era qualcuno nella stanza.

Fu colpita in volto da un altro schiaffo e improvvisamente capì di chi si trattava.

‘Sei una puttana! Non aspettavi altro che tornare da lui!’ urlò Dave, tentando di colpirla di nuovo, ma stavolta Julia riuscì ad evitarlo, scese dal letto e riuscì a rifugiarsi in bagno.

Chiuse a chiave la porta appena in tempo, ma il ragazzo stava bussando violentemente e temeva che prima o poi l’avrebbe buttata giù.

‘Vieni fuori, non puoi scappare, vieni fuori!’ stava urlando lui e Julia tratteneva a stento le lacrime, aveva bisogno di avere la mente lucida e pensare in fretta, molto in fretta.

Fortunatamente aveva seguito il consiglio di Kris di dormire col cellulare nella tasca del pigiama, per cui ora doveva chiamare qualcuno.

Benji e Kris ovviamente erano esclusi, così come Rob, il locale in cui si trovava era a più di un’ora d’auto da casa sua e anche Alex era escluso, abitava esattamente dalla parte opposta di Los Angeles e temeva che la polizia ci avrebbe messo troppo tempo.

La sua unica possibilità era che Joel rispondesse al telefono.

Compose il numero del ragazzo, raggomitolandosi in un angolo, mentre Dave continuava ad urlare dall’altra parte della porta.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Joel aveva appena spento la televisione, erano le due di notte e lui si era appena svegliato e si era accorto di essersi addormentato sul divano guardando la televisione.

Stava per salire in camera sua quando il telefono iniziò a squillare.

Iniziò a cercare il cordless preoccupato, le due di notte non erano esattamente l’ora tipo per ricevere una telefonata e quando trovò l’apparecchio sepolto sotto i cuscini del divano rispose.

All’inizio sentì solo una voce maschile urlare, poi riconobbe la voce di Julia e la preoccupazione si tramutò in paura allo stato puro.

‘Julia, che succede?’

‘Dave, è impazzito, è entrato...’ ma la ragazza si interruppe di colpo e Joel riuscì solo a sentire lei che gridava e sentì che le urla del ragazzo si erano fatte molto più distinte, segno che si era avvicinato.

Il cantante non ci pensò due volte, riattaccò, prese le chiavi dell’auto e si precipitò fuori di casa, mentre col cellulare chiamava la polizia: era convinto che non sarebbero arrivati prima di lui, ma valeva la pena di fare un tentativo.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Julia era finalmente riuscita a parlare con Joel, ma proprio mentre cercava di spiegare a Joel quello che stava succedendo, Dave era riuscito a buttare giù la porta.

La ragazza aveva lasciato cadere il cellulare e aveva tentato di uscire, ma lui l’aveva afferrata per i capelli e l’aveva sbattuta a terra, iniziando a picchiarla violentemente mentre la insultava.

‘Sei una puttana, sei corsa subito da lui, vi ho visti, stamattina, l’altro giorno, chissà da quanto tempo andava avanti,eh?! Vero?! La devi pagare, puttana che non sei altro!’.

Julia si sentiva stordita, sentiva solo un gran male in ogni singolo muscolo, ma era ancora abbastanza lucida da capire che doveva scappare se non voleva che lui finisse con l’ucciderla.

Riuscì ad alzarsi in piedi e ad allontanarsi da lui, ma Dave la riprese subito e la trascinò verso le scale.

Julia cercò di lottare, ma era troppo debole e lui aveva ricominciato a picchiarla.

Sentì che le mancava la terra sotto i piedi, poi batté la testa contro qualcosa e non vide più nulla.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Julia aprì gli occhi e la prima cosa che avvertì fu un tremendo mal di testa.

Subito dopo sentì delle voci e poco dopo capì che appartenevano a Rob ed Alex, seduti accanto al suo letto.

‘July, come ti senti?’ le chiese il bassista, osservandola preoccupato.

‘Mi fa male la testa...dove sono?’ chiese la ragazza, confusa.

‘Sei in ospedale, July...ti ricordi cos’è successo?’ chiese Alex, avvicinandosi a lei.

‘Sì...Dave è entrato in casa mia...ho chiamato Joel, ma poi non ricordo più niente...’ disse la ragazza: per quanto cercasse di ricordare, non ricordava cosa fosse successo dopo che aveva chiamato il cantante.

‘Proprio nulla?’ chiese gentilmente Rob.

‘No...ma deduco che non sia nulla di buono, se sono qui...’ rispose lei.

‘Già...ti ha picchiato Julia e non ci è andato piano...’ le spiegò Rob, con una rabbia nello sguardo che Julia non gli aveva mai visto.

La ragazza annuì,iniziando a ricordare qualcosa.

‘Joel?’ chiese lei, ricordandosi che il ragazzo era ancora in linea quando Dave l’aveva raggiunta.

‘Grazie a Dio è arrivato dopo la polizia, altrimenti temo che sareste in ospedale in due...’ spiegò Alex.

‘Ma come...’ iniziò a chiedere Julia, sapendo che era impossibile che la polizia fosse arrivata prima di Joel.

‘Un fotografo appostato fuori casa tua...’ disse Rob ‘Per una volta la stampa è stata utile, lo ha visto entrare e ha chiamato immediatamente la polizia’

‘Ah ah...quindi Joel sta bene?’

‘Sì, adesso gli stanno facendo un paio di domande, ha detto che sarebbe venuto qui non appena avessero finito con lui’ le rispose Alex.

‘Ok...come sono messa?’ chiese poi Julia.

‘Allora...oltre ai lividi, qualche costola fratturata, una microfrattura all’indice sinistro e un trauma cranico e ti sei rotta la gamba sinistra cadendo dalle scale’.

Julia assentì, ricordando che prima di perdere i sensi Dave l’aveva trascinata verso le scale.

‘L’hanno preso, vero?’ chiese poi la ragazza.

‘Sì...a quanto pare ha colpito un poliziotto, era fuori di sé...’ spiegò Alex.

‘Ed è per questo che siamo estremamente felici che Joel non sia arrivato prima della polizia’ concluse Rob.

‘Già...’.

Julia si interruppe vedendo la porta aprirsi e sorrise quando vide Joel entrare nella stanza.

‘Ehy, come ti senti?’ le chiese lui, andando a sedersi dall’altro lato del letto rispetto a dove si trovavano Alex e Rob.

‘Un po’ a pezzi...’ rispose lei ‘Tu sei sicuro di stare bene?’

‘Sì, non te lo hanno spiegato?’ chiese lui, riferendosi ad Alex e Rob.

‘Sì...ma è sempre meglio non fidarsi...’ rispose lei, accennando un sorriso.

‘Grazie della fiducia...’ ribattè Alex, ma sorrise a sua volta, se faceva dello humour Julia stava chiaramente meglio.

‘Comunque tutto a posto, sul serio...mi hai solo fatto venire un mezzo infarto, ma ora va meglio...’ continuò Joel.

‘Hai avvisato Kris?’ chiese Julia.

‘Sì...arrivano domani mattina, si sono messi in viaggio praticamente subito...Kris era in preda ad una vera e propria crisi isterica...’ spiegò Joel.

‘Immagino...spero che Benji sia riuscito a calmarla’

‘Me lo auguro,ma non credere, mio fratello era messo quasi come lei...’

‘Molto confortante...’ commentò Julia.

‘Già...’ rispose Joel ‘Beh, adesso direi di lasciarla riposare, che ne dite ragazzi?’ chiese poi, rivolto ad Alex e Rob.

‘Perfettamente d’accordo’ rispose il bassista e anche il chitarrista annuì.

‘Allora ci vediamo domani, ok?’ chiese il cantante a Julia.

‘Va bene...’ rispose la ragazza: in effetti ora che aveva avuto tutte le risposte di cui aveva bisogno si sentiva incredibilmente stanca.

Salutò i tre prima che uscissero dalla stanza, poi chiuse gli occhi e si addormentò profondamente.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Joel era seduto su una delle sedie nel corridoio dell’ospedale, era tornato a trovare Julia, ma in quel momento la polizia le stava facendo alcune domande riguardo alla sera precedente e doveva aspettare che finissero.

‘Joel!’ sentì improvvisamente chiamare dal fondo del corridoio.

Si voltò e vide Kris che si stava dirigendo verso di lui, evidentemente preoccupata, seguita a ruota da Benji, che non era certo messo meglio.

‘Come sta?’ chiese la ragazza, trafelata, sedendosi su di una sedia e riprendendo fiato.

‘A pezzi, ma si riprenderà...’

‘Cosa intendi esattamente con “a pezzi”?’ chiese Benji, sedendosi vicino a Kris.

‘Gamba sinistra rotta, indice sinistro con microfrattura, qualche costola fratturata...ah, sì, trauma cranico...e shock, ma quello mi pare ovvio’ spiegò Joel.

‘Io lo ammazzo...’ sussurrò appena Kris.

‘Non sei la sola a volerlo fare, credimi...’ le disse Joel.

‘Come mai sei fuori ora?’ chiese Benji.

‘La stanno interrogando, ieri sera era troppo stanca’ gli rispose il fratello ‘Dovrebbero aver quasi finito comunque, è quasi un’ora che sono dentro’

 ‘Povera July...accidenti,lo sapevo,lo sapevo che quello era pericoloso!’ disse Kris.

‘Lo sapevamo tutti, ma sinceramente non credevo arrivasse a questo punto...’ commentò il cantante.

‘Se solo mi avesse dato ascolto, gliel’avevo detto di non restare da sola...’ continuò la ragazza, tormentandosi il bordo della maglietta con le mani.

‘Ehy, calmati...’ le disse Benji, appoggiandole una mano sulla spalla ‘L’importante è che Julia ora stia bene, ok? Sarebbe stato meglio se non fosse successo, ma non possiamo cambiare le cose, adesso dobbiamo solo cercare di farglielo dimenticare alla svelta, ok?’

‘Ok’ rispose Kris, calmandosi.

Dopo pochi minuti i poliziotti uscirono dalla stanza di Julia e i dottori dissero ai tre ragazzi che potevano entrare, allora Kris si precipitò all’interno, seguita da Benji e Joel.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Hello!

Allora, che mi dite? Ve lo aspettavate, non ve lo aspettavate...venghino, signore e signori, venghino con i loro commenti!

La storia però non è ancora finita... sappiamo benissimo che ci sono ancora delle cosucce in sospeso... e dei missing moments che sono già pronti per la pubblicazione... non vi libererete mai di me...^__^

Besitos!

 

Thanks!

 

OOgloOO: hallo!

Direi che il tuo presentimento era più che azzeccato... direi che Dave non era ancora uscito di scena, ma direi che ora non lo rivedremo più...

Mi stai simpatica, questo è certo, ma chissà se farò andare le cose per il verso giusto... ormai dovresti aver capito quanto sono imprevedibile... mai dire mai, spesso più che al cuore io ascolto il mio sadismo...^__^

Bacioni, al prossimo capitolo!

 

Valery_Ivanov: hola!

Dave l’ha fatta grossa comunque, non ci eri andata lontanissima... e Joel probabilmente lo ucciderà comunque... sempre che non lo uccida prima Kris... o Benji...^_^

Non farei mai finire Joel in prigione, però non so se anche a piede libero si rimetterà con Julia... io sono molto crudele, non si sa mai cosa può balenarmi in questa mia testolina buffa... chi leggerà il prossimo capitolo, scoprirà!^_-

Baci!!!!

 

Lithi: bonjour!

Accipicchia, se gli volevi rompere le gambe prima, non oso immaginare cosa tu voglia fare a Dave ora... ma qualunque cosa sia, credo che i gemelli Madden e Kris saranno ben felici di unirsi a te!^_^

Sono molto happy che il capitolo ti sia piaciuto!

Besos!

   
 
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