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Autore: Revenge    17/04/2014    2 recensioni
Un Futuro Incerto, poche parole per definire un'avventura drammatica che vivremo in questo racconto nei panni di un esemplare raro di Kirlia Shiny.
Lei è uno spirito libero, tutto quello che vuole è vivere in libertà anche se è consapevole di quanto il genere umano sia crudele e schiavista, sa dentro di se come per istinto, che loro usano catturare i suoi simili per poi sfruttarli per i propri scopi. Anche se non ha mai assistito a un evento del genere e non ha mai incontrato un umano in vita sua, fa di tutta l'erba un fascio e la definisce una razza che non merita di esistere, che andrebbe cancellata. Ha giurato più volte a se stessa di non farsi mai prendere, piuttosto la morte, se il prezzo da pagare era la sua libertà.
in questo mio racconto, che sarà un ''Avventura-Dramma'' le cose non prenderanno proprio una bella piega in certi casi si parla di scene piuttosto cruente e dettagliate, ma dopotutto penso sia un po' per tutti quelli che gli piacciono i racconti Fantasy in prima persona, con lunghe descrizioni delle sensazioni che prova il protagonista e i suoi pensieri.
vi auguro una buona lettura.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Giovanni, N, Nuovo personaggio, Team Rocket
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Anime, Manga
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Ehhhh rieccoci qui gente, ancora una volta, purtroppo non puntualissimo ma ho avuto dei problemi, il mio PC e il mio cellulare hanno deciso di abbandonarmi entrambi e il file di testo era andato a farsi benedire, e ho dovuto RISCRIVERE TUTTO DA 0.. Inutile dirvi quanto ero rammaricato e anche un "arrabbiato" (per non diventare volgare) questo non mi ha fermato e infatti eccomi qui :D 
Come sempre vi ricordo che la legenda è fatta "di fortuna" e la troverete nel primo capitolo (il prologo: l'incubo) quindi ora ripartiamo con la solita scheda dei protagonisti a questo punto, visto che al racconto si sono uniti Ryan e il suo Cyndaquill..  
  
Ryan: 13 anni aspirante allenatore, 0 medaglie, Pokemon 2  
  
Cyndaquill: livello 7 
Attacchi primari: Braciere, Attacco Rapido, Azione , Muro di fumo 
Attacchi secondari: nessuno  
Involontari: nessuno   
Combinazioni: nessuna  
  
Kirlia: livello sconosciuto  
Attacchi principali: Psicoraggio, Teletrasporto, Barriera, AssorbiPugno   
Attacchi secondari: Nessuno  
Involontari: Maledizione, Meditazione  
Combinazione: Combo #1, manovra difensiva #2  
Okay ora si può iniziare con il capitolo, buona lettura..  
  
  
(Ryan pov, la mattina seguente)  
  
Aprii gli occhi, guardai velocemente l'orologio,:erano quasi le 8, il Sole non era ancora sorto, dopotutto eravamo in pieno autunno, quindi era normale 
Kirlia probabilmente era ancora sotto l’effetto dell’anestesia.. Volevo assolutamente esserci quando si sarebbe risvegliata, anche se non sapevo come presentarmi, un -Piacere sono Ryan- sembrava cosi informale, ma al contempo non volevo che mi prendesse come un suo -Superiore- al quale obbedire ad ogni comando senza obiezioni.. Mi alzai dal letto con un leggero fastidio ai muscoli, la rapida corsa a freddo di ieri pomeriggio mi aveva provocato diversi stiramenti alle gambe e alle braccia, ma nulla di grave dopotutto, dolori che passano in poco tempo con un po' di stretching. Guardai verso Cyndaquill che ancora dormiva sulla sedia davanti al mio letto..  
"Allora pelandrone, ci alziamo a dare il buongiorno a Kirlia o vuoi dormire fino a domani?" dissi scherzando, chinandomi verso di lui e accarezzando il suo musetto con un dito, lui aprì gli occhi e saltò sulla mia spalla emettendo un verso quasi a esortami ad andare da lei. 
"Va bene, vedo che sei entusiasta eh? dai andiamo a vedere come sta la nostra nuova amica" continuai ridendo rialzandomi in piedi, raccolsi il mio zaino e uscii dalla stanza.  
Raggiunsi la reception, l'infermiera Joy era seduta dietro al bancone, aveva una faccia un po’ stravolta e aveva una tazza in mano, dal forte odore che si sentiva nel piccolo corridoio era quasi sicuramente una bevanda a base di caffè. 
"Buongiorno, dormito bene?" domandò sorridendoci appoggiando la tazza sul banco. 
" Si, molto comodi i letti..Lei si è svegliata?" chiesi 
"Non ancora, ma dovrebbe riaprire gli occhi tra non molto, volete entrare?" rispose facendo un cenno e voltandosi, la seguii e stavolta entrai nella stanza di terapia intensiva dove era ricoverata Kirlia..  
"Ho staccato le macchine per il monitoraggio e rimosso l'ago del braccio, ci tengo a non farla svegliare nel panico, ne ha già passate a sufficienza per i miei gusti.." disse con una espressione quasi indefinibile, tra la commozione e la rabbia, quasi disgustata.. 
"Ha fatto benissimo, Doc" replicai, presi una sedia e la posizionai a circa mezzo metro dal letto dove era sdraiata Kirlia. 
"Vi lascio da soli, e ricorda, vacci piano" disse chiudendosi la porta alle spalle..  
  
(Risveglio di Kirlia, Ryan Pov)  
 
Non passò molto tempo da quando l'infermiera lasciò la stanza, forse qualche minuto, e lei si risvegliò aprendo lentamente i suoi bellissimi grandi occhi arancioni, si mise praticamente seduta sul letto con le braccia conserte, i gomiti appoggiati sulle ginocchia piegate verso il corpo, guardava fuori dalla finestra, era come se fosse incantata.. 
  
*Perché? Perché lo hai fatto? Perché non mi hai lasciato morire?* Domandò una voce femminile che si udì in tutta la stanza, non capivo da dove proveniva, mi sembrò dietro di me, ma voltandomi non vidi nessuno, il tono pareva triste e depresso, ma li in quella stanza eravamo solo io e Cindaquyll, oltre a lei..  
  
(Kirlia ha non solo il potere di poter comunicare stabilendo un contatto telepatico diretto con qualcuno, ma anche di "parlare" con la mente senza indirizzare a nessuno di preciso le sue parole, captabili da tutti nelle vicinanze come voci "dietro alla loro testa")  
  
(Kirlia Pov)  
  
-Perche lo hai fatto, Abra??- era l'unica domanda che continuava a ripetersi nella mia mente. Non sapevo bene dove mi trovavo, ero in una stanza e il mio sguardo si era bloccata fuori dalla finestra, era molto che non assistevo al sorgere del Sole.. 
Nella stessa stanza dove mi trovavo percepivo la presenza di altri due esseri viventi, ma ancora non mi ero voltata verso di loro..  
"Non potevo lasciarti morire, non me lo sarei mai perdonato.." disse una voce, non mi voltai, chinai il capo sulle braccia conserte e nascosi la faccia tra le ginocchia, sapevo cosa era successo, ero ancora una volta diventata schiava di un essere umano..  
"Comunque io sono Ryan e..."  
*E tu sei il mio Master* lo interruppi senza muovermi, non volevo farmi vedere mentre piangevo, alzai soltanto leggermente la testa in modo da vedere il mio futuro aguzzino con la coda dell'occhio senza che lui potesse completamente vedermi in volto, riconobbi un Cindaquyll che stava sulla spalla dell'umano che pareva essere molto più giovane di Andrew, non sapevo come si evolvessero gli esseri umani, non avevo nessuna ipotesi riguardo a come funzionasse, ma comunque istintivamente  la mia impressione fu quella.. 
"Master? Ehm.. Non suona molto bene, comunque ti trovi in un centro Pokemon, ti ho portata qui affinché potessi essere curata, puoi stare tranquilla ora..'' disse avvicinandosi e allungando una mano verso di me.. COSA VOLEVA FARMI?! 
  
(Ryan pov, in quel momento)   
  
Sembrava molto triste per qualche ragione, probabilmente non riesce a capire che non volevo farle del male.. Volevo provare a consolarla e rassicurarla, a farle capire che non c’era nulla di cui aver paura, allungai la mano per accarezzare la sua fronte, sfiorai la sua frangetta dai capelli azzurri..  
*NON MI TOCCARE!!!* strillò la voce femminile, la sentii tuonare direttamente nel mio cervello, il dolore allucinante era indescrivibile e si propagò in tutto il corpo, scendendo lungo la schiena e diramandosi alle gambe e alle braccia, quasi come un elottroshock, tanto potente da farmi perdere l'equilibrio e da costringermi sulle ginocchia, le sue tre parole continuavano a rimbombare nella mia mente, misi entrambe le mani sulle tempie, avevo la fronte praticamente schiacciata contro il pavimento, provavo un senso di nausea sempre più forte.. Caddi di lato, passarono altri 5 interminabili secondi dopodiché l'eco cessò, mi rialzai a stento sulle ginocchia e puntai lo sguardo verso di lei, notai con stupore che Kirlia mi stava guardando, sul suo volto leggevo la sua espressione tra la paura e il pentimento, due fiumi di lacrime fluivano sulle sue guance dai sui bellissimi occhi arancioni, era come impietrita e le palpebre erano sbarrate dal terrore..  
*Non mi punire ti prego, mi spiace* supplicò voltandosi di spalle nascondendo il suo volto tra le mani e rannicchiandosi su se stessa a riccio nel letto tremando come una foglia..  
Mi rialzai completamente in piedi allontanandomi un paio di passi da lei massaggiandomi le tempie, sentivo come se la mia testa stesse per esplodere..  
"Io..punire?" dissi mentre mi dirigevo verso la porta con Cindaquyll in spalla zoppicando, completamente stordito dal malditesta..  
Quando uscii dalla stanza vidi Joy che era ferma davanti al vetro e guardava con le lacrime agli occhi Kirlia ancora nel letto in stato di shock..  
"Povera anima tormentata.." disse con la voce un po' strozzata l'infermiera senza voltarsi verso di me.  
"Ma che è successo? Perché.." chiesi sussurrando, come se temessi che Kirlia potesse sentirmi da dentro la stanza..  
"Molte delle ferite che aveva, non erano da parte di un Pokemon.." rispose voltandosi verso di me.. 
"È stata picchiata da un allenatore?" domandai con stupore e quasi rabbia, non ho mai supportato la gente che maltratta i propri Pokemon.  
"A quanto pare si.. I lividi sul volto e i segni sulle gambe sembrano state fatte da mani umane, probabilmente un pervertito ha persino cercato di.... Abusare di lei" continuò rigirandosi verso la vetrata con la voce strozzata.. 
"Abuso?! Dice che qualcuno ha cercato di stu.." mi fermai quando lei annui scoppiando in pianto, il maltrattamento era già una cosa che mi faceva ribollire il sangue, ma arrivare persino a compiere un atto del genere, era impensabile, non riuscivo a immaginare la scena, o inconsciamente mi rifiutavo di pensare quella povera creatura, cosi simile a una bambina, in un contesto del genere..  
"Quindi è per questo che ha reagito cosi quando ho cercato di accarezzarla" dissi  
"Esattamente, lei credeva che le avresti fatto del male, probabilmente in vita sua non ha mai avuto una carezza... Ricorda che lei è costretta ad obbedirti perché sei il suo allenatore ora, anche se lo farà a malincuore e con una certa diffidenza, non si fiderà di te e stare in mezzo ad altre persone potrebbe mandarla nel panico e potrebbe fraintendere ogni tipo di atteggiamento da parte degli esseri umani e reagire come adesso con te, anche se è della specie "Emozione" quindi sarebbe in grado di leggerti l'anima, la sua mente è troppo corrotta da quello che ha passato e quindi non ha più questa capacità al momento, per cui bisogna andarci piano con lei, col tempo si riprenderà anche se nulla cancellerà ciò che è successo" spiegò l'infermeria.  
"Okay quindi evitare ogni tipo di contatto e provare ad aprire un dialogo con lei, magari fargli capire che non tutta l'umanità è crudele come il suo ex-possessore.. Ma ora come dovrei agire con lei? Io dovrei andare dal professore per ritirare la mia licenza da allenatore, senza contare che voglio iniziare il mio viaggio oggi, non posso lasciarla qui da sola e non voglio costringerla con la forza..." dissi sospirando affranto, volevo dimostrargli che c'è del buono in fondo nella umanità per poi magari liberarla magari in una zona con altri suoi simili, ma senza renderla ulteriolmente infelice durante questo ‘cammino’ 
"Bhe ora è ancora terrorizzata ma penso si calmerà se provi a parlarci mantenendo una certa distanza fisica, poi col tempo tutto si sistemerà, sei un ragazzo sincero e intelligente.. Ora prova a tornare dentro.." disse voltandosi e andando verso il bancone.  
Rientrai nella stanza, Kirlia aveva smesso di tremare, ma era ancora rannicchiata e voltata verso l'altra parete.. Decisi di mantenere una distanza di circa un metro, cosi da magari farla stare a suo agio, o almeno da non turbarla ulteriormente.. Cercai di prepararmi un discorso, l'obiettivo era quello di lasciare la stanza con un pizzico della sia fiducia, o per lo meno senza costringerla ordinandoglielo o rinchiudendola nella Pokeball, non volevo peggiorare la situazione.. 
"Scusami per prima, non so cosa hai passato.. Ma io non volevo farti del male, mi hai frainteso.. Non tutti gli umani sono malvagi, come i Pokemon del resto, ci sono quelli buoni e quelli crudeli, ma si tratta solo di capire quali sono, e io e Cyndaquill non siamo cattivi.." dissi provando ad essere il più convincente possibile, purtroppo non sono mai stato bravo nei monologhi e la testimonianza fu che lei non si mosse di un centimetro 
  
(kirlia pov, in quel momento)  
  
-E come posso verificare le sue parole?- pensavo, l'umano che avevo davanti, Ryan, sembrava essere sincero, ma tutti gli esseri umani sono egoisti e ipocriti, pensano solo ai loro affari e sfruttano i Pokemon per i loro scopi come schiavi, perché sennò lui mi avrebbe catturata? Solo per farmi curare come va dicendo? No, gli servivo viva semplicemente, per essere utilizzata, non sapevo per cosa ma sicuramente aveva un secondo fine, forse anche lui per combattimenti cruenti all'ultimo sangue, o forse anche peggio..  
"Bhe, comunque sia, ora dovremmo andare.. Se riesci a camminare puoi viaggiare con me fuori dalla tua Pokeball, oppure..." continuò, non so perché ma questa sua frase mi sembrò quasi una minaccia del tipo: O mi segui con le tue gambe, o ti chiudo dentro la tua sfera e non cambia niente; tipico degli esseri umani a quanto pare, loro vogliono prendere il controllo di tutto e di tutti..  
*Preferisco camminare..* risposi, probabilmente interrompendolo, non volevo sentirmi rinchiusa in uno spazio stretto, era una sensazione che non riuscivo a immaginare e che di certo non volevo provare se ne avevo la possibilità, non sono mai stata da cosciente in uno di quei marchingegni sferici, ma melo immagino come un posto buio e con pochissimo spazio..  
"Ottimo, allora possiamo andare?" disse con un ghigno soddisfatto, quasi trionfante per la risposta ricevuta, per avermi costretto a scegliere quando scelta non avevo, ero sua..    
Mi alzai dal letto, era rialzato dal suolo rispetto a quello che era nella mia cella che era composto da un sottile strato di erba secca stesa sul suolo, saltai giù, alzai lo sguardo e vidi l'umano che teneva la porta aperta, mi incamminai verso di lui, rassegnata, passai davanti uscendo dalla stanza..  
  
(Ryan pov)  
  
-Ha un'aria cosi abbattuta, sembra quasi che l'abbia costretta contro la sua volontà, ma io non ho dato ordini di alcun tipo- pensai sospirando chiudendo la porta della stanza, salutai velocemente l'infermiera Joy e ci dirigemmo tutti e tre verso l'uscita del PokeCenter..  
Adesso dovevo riprendere il mio itinerario, ci dirigemmo verso la prima tappa: dal professor Elm, dovevo andare da lui per registrarmi come allenatore, avrei dovuto ottenere la licenza quando avevo 10 anni, ma poi a causa di quella aggressione in quel giorno maledetto da parte di quel branco di Mightyena, rimasi traumatizzato a tal punto da non riuscire quasi a mettere piede fuori da casa oltre ad aver subito anche delle ferite piuttosto gravi ad una gamba, che mi costrinsero a diverse operazioni e a mesi di riabilitazione e a una convalescenza più lenta del previsto.. 
Non ambivo, al contrario di altri ragazzi, a diventare a tutti i costi Campione della Lega, anche se non mi sarebbe dispiaciuto diventarlo, ma la mia aspirazione era più viaggiare per il mondo che combattere per la fama, ma in ogni caso sapevo bene che dovevo crearmi un team forte e affiatato per precauzione.. 
Avevamo appena passato il Pozzo Slowpoke, oramai chiuso da tempo a causa di un terremoto che è avvenuto  qualche mese fa ad Azalina, diedi uno sguardo con la coda dell'occhio: Kirlia seguiva me e Cindaquyll a un paio di passi di distanza e dava occhiate a destra e a manca con una certa preoccupazione, quasi come se non fosse mai stata all'aria aperta, probabilmente il suo crudele ex-proprietario la teneva segregata o non la faceva mai uscire all'aperto, magari persino dalla quando è venuta al mondo, una cosa piuttosto triste a pensarci..  
Eravamo arrivati davanti alla Grotta di mezzo, apparentemente era l’unica via per arrivare verso Violapoli, ma Non c’era modo di entrarvi, Cyndaquill poteva illuminare il percorso ma si sarebbe stancato in fretta perchè ancora non era abbastanza forte, se ci avrebbe lasciato al buio, avremmo probabilmente subito un assalto da parte di Zubat e altri Pokemon pericolosi e feroci.. C’era una seconda possibilità ugualmente rischiosa ma per lo meno un po'illuminata e anche meno lunga da compiere: il sentiero del Bosco, non era una strada segnalata sula mappa, ma era una scorciatoia che veniva utilizzata piuttosto spesso..  
(Kirlia pov)  
 
-Una foresta? No...questo posto non è uguale a quello di quella volta...- il sentiero era leggermente spianato, ai lati l'erba alta, la luce era ostacolata dai rami della vegetazione e quindi si intravedeva appena a illuminare la nostra via.. Mentre camminavo provai una strana sensazione, completamente nuova, più un presentimento come se qualcuno mi stesse osservando e inseguendo,i cespugli parevano muoversi, vedevo strane ombre sfrecciare velocemente tra i rami degli alberi.. 
-Uccidi l'umano- faceva una voce nella mia testa  
-Ritorna libera- continuava..  
-Non farlo per te, Fallo per Abra, il suo sacrificio è stato inutile, come la tua esistenza- proseguiva  
La mia mente si stava ribellando, io volevo tornare libera, non avere legami con nessun essere umano, ma ora senza Abra ero completamente persa, svuotata dell'unica ragione di vita che avevo oltre alla libertà che di certo non volevo riguadagnarmela con un'altro omicidio, il senso di colpa per tutte le vite spezzate in passato ancora si faceva sentire, ma questo non aveva importanza in quanto mi accorsi di una cosa, involontariamente stavo cercando di eseguire l'ordine dettato dalla mia mente, non avevo il controllo di me stessa, mi fermai distesi il braccio, presi la mira e aprii la mia mano per eseguire un Psicoraggio, ma c'era un problema: NON AVEVO PIÙ I MIEI POTERI!!   
Caddi al suolo rotolando, provai a rimettermi in piedi ma non ne ebbi il tempo manco di alzare lo sguardo che il mio aggressore si apposto su di me bloccandomi per le braccia: un Scyther! 
  
(Ryan pov)   
  
"Kirlia NO!" urlai, quello era uno dei pochi e più feroci tra i tipi Coleottero, oltre ad essere tra i predatori a mietere più vittime nella natura, tendendo imboscate a bersagli isolati per ucciderli e divorarli velocemente .. Lei si era distaccata parecchio da noi senza che me ne accorsi, vidi con la coda dell'occhio Cyndaquill stava preparando il suo attacco Braciere:le fiamme che spuntavano fuoriscivano dalla schiena e dalla sua bocca  
  
"NO! Potresti colpire anche lei,vado io, tu tieniti pronto" dissi fiondandomi sulla creatura selvatica, sbalzandolo lontano da Kirlia colpendolo con un calcio in testa, era stordito, ma ci avrebbe messo poco a riprendersi e a riattaccare "Ora!! Braciere e subito dopo muro di fumo" urlai a Cindaquyll caricandomi in braccio Kirlia che era ancora cosciente seppur immobile e con gli occhi sbarrati, forse paralizzata dalla paura, non reagì in nessuna maniera nonostante il contatto, anche se respirava in modo molto agitato quasi se in preda ad un attacco di panico. Non aveva subito ulteriori attacchi oltre a un ExtraRapido di Sycher, quindi non era stata ferita gravemente, però era palesemente spaventata. Corsi il più velocemente possibile tra gli alberi del bosco con la cortina fumogena alle mie spalle che Cindaquyll continuava a creare mentre scappavamo emettendo una densa nube nera dalla bocca mentre correva di fianco a me.. 
 
(fuori dalla foresta, Ryan pov) 
 
Vedevo la luce che aumentava di intensità ad ogni passo, eravamo fuori pericolo e anche dal Bosco, di fianco alla mia destra l'entrata della Grotta di Mezzo: eravamo arrivati a Violapoli . 
Appoggiai Kirlia in posizione seduta contro la parete rocciosa, i suoi occhi arancioni parevano perdersi nel vuoto, ancora sbarrati dal terrore. 
Alzò leggermente le braccia, si guardava i palmi delle sue mani che avevano 3 dita ognuna 
*T-tu.. M-mi..* disse tramite la telepatia 
Sapevo bene che non stava cercando di ringraziarmi con un -Tu mi hai salvato la vita- 
"Io..mi spia.." non finii la frase, lei scoppiò in pianto nascondendo la faccia fra le ginocchia circondandosi il capo tra le braccia conserte, Cyndaquill mi guardava perplesso come a chiedermi -ma che è successo-  
"Non lo so.. Ma è meglio lasciarla in pace" 
Dissi sospirando e sedendomi a un paio di metri da lei.. 
 
(Kirlia pov) 
 
-Perché- ancora una volta questa parola  echeggiava nella mia testa, tormentandomi, troppe domande a cui non riuscivo a darmi una risposta.. Perché non mi ha lasciato morire? Perché è intervenuto salvandomi e rischiando lui stesso la sua vita?  
-Lui prova piacere nel vedermi soffrire, nel vedermi miserabile- questa era l'unica risposta che riuscii a trovare.. 
Ero disperata, mi mancava Abra, lui sarebbe sicuramente stato capace di consolarmi, ma lui si è sacrificato per farmi fuggire.. 
*Che succede?* domandò una vocina, smisi di piangere e alzai lo sguardo girando leggermente la testa e guardandolo con la coda dell'occhio , era Cyndaquill che mi guardava con aria perplessa, forse persino preoccupato.
*Niente* risposi seccata, l'ultima cosa che volevo era parlare con qualcuno, anche se lui era un Pokemon, potevo fidarmi di lui, forse poteva capirmi, ma non di certo come Abra.. 
*Niente?!? Ma pensi che sono uscito dall'uovo ieri? Se piangi è perché sei triste, se sei triste c'è un motivo, e io lo vorrei sapere* disse deciso, quasi in modo autoritario, sul suo piccolo musetto notai un'espressione molto determinata, probabilmente non avrebbe smesso di assillarmi se non avrei dato una risposta che lo avrebbe soddisfatto.. 
*Io..Mi sono.. Solo spaventata..* mentii spudoratamente cercando di essere il più convincente possibile, alzando la testa e guardandolo negli occhi.. 
*Beh in effetti hai rischiato parecchio poco fa.. Ma ora tutto è passato, rilassati e magari la prossima volta stai un po' più vicina a noi, e non distrarti, ma in caso di bisogno ricorda che puoi contare sempre su di me..* disse, quasi con tono fiero, credendo alla mia piccola bugia 
*Si, tranquillo, starò più attenta..* risposi, mi sentivo come risollevata dal suo interesse nei miei confronti, Cyndaquill ci teneva a me anche se non mi conosceva, non sapeva nulla del mio passato, ma comunque non voleva che passassi guai, solo una creatura prima di lui face la stessa cosa, e ora si trova nel Mondo dei Morti... 
Guardai di fianco a lui, qualche passo più in la c'era Ryan che stava seduto contro la parete con una espressione in volto indefinibile, probabilmente pensieroso 
 
(Ryan pov) 
 
"Bene, io ho fame e voi due?" dissi rialzandomi in posizione chinata ed appoggiando lo zaino a terra, lo aprii e estrassi una borraccia con un paio di bicchieri di plastica due pacchetti di croccantini per Pokemon e una fetta di pizza per me, aprii i due sacchettini e li versai in due piatti il contenuto, Cyndaquill si precipitò per mangiare con uno scatto impressionante, divorando la sua porzione di cibo in un istante per poi sdraiarsi sul posto, mentre Kirlia rimase ferma dove era con un'aria meno triste di prima, forse era il momento giusto per provare a farle capire che non sono un essere umano crudele.. 
"Non hai fame?" dissi alzandomi e camminando verso di lei con il suo piatto in mano 
*No* tagliò corto, senza muoversi e senza voltarsi, fissando il vuoto davanti a se, con entrambe gambe raccolte verso di lei e i gomiti appoggiati sopra 
"Avanti, hai bisogno di mang.."   
*Sono apposto* interruppe, il suo tono di voce non cambiava mai, sempre molto pacato e tranquillo, ma sul suo volto potevo leggere la sua espressione irritata, aveva cambiato posizione, una gamba era distesa e l'altra raccolta, il gomito destro poggiava sul suo ginocchio sinistro e l'altra mano toccava il suolo, quasi come se volesse alzarsi in piedi, da come stringeva il pugno sembrava essere li per li per perdere la pazienza, ma lei in teoria non poteva farmi niente, anche se ero un po'intimorito da questo suo atteggiamento non avevo nessuna intenzione di demordere, lei doveva capire che io tenevo a lei e alla sua salute.. Riabbasso il capo di lato guardando per terra.. 
"Avanti, non è avvelenato, Mangia.." feci con tono deciso, quasi autoritario, volevo convincerla che non c'era nulla da temere 
*È un ordine?* chiese,  e guardandomi con i suoi occhi arancioni, al contrario della sua espressione di qualche secondo fa, pareva calmo, quasi come se si fosse rassegnata all'idea di dover obbedire, ma il mio non era un comando, non volevo arrivare ad obbligarla, volevo che lei stesse bene, ma per farlo doveva tornare in forze e se non si nutriva, sarebbe potuta svenire durante il cammino prima di sera.. 
"Ehm... No.. Ma sarebbe meglio se.."  
*Bene, allora non darmi fastidio* interruppe per l'ennesima volta, sulla sua faccia ritorno quello sguardo seccato che aveva poco prima di iniziare questo dialogo e stavolta persino la sua voce pareva parecchio arrabbiata, non potevo andare avanti, se non obbligandola, cosa che avrei preferito evitare per non renderla infelice o comunque per non apparire un aguzzino nei suoi confronti... 
"Okay... Tra poco riprenderemo il viaggio, il tempo di raccogliere le mie cose e andiamo" conclusi, lei guardava ancora per terra, con aria rammaricata, forse persino pentita per qualche ragione.. 
 
-Cosa posso fare con lei?- meditavo mentre rimettevo nel contenitore i croccantini che Kirlia non aveva manco assaggiato davo una sciacquata ai piattini con un panno inumidito...
-Come posso fare?- sempre il solito quesito al quale non riuscivo a trovare una risposta.. L'unica opzione era il dialogo ma con lei era pressoché impossibile, troppo diffidente nei miei confronti, chissà cosa le era successo per avere questo atteggiamento..  
"Questa sarà una sfida, e io ho deciso di affrontarla e non cederò" sussurrai chinandomi vicino a Cyndaquill, accarezzandolo mentre riposava vicino al mio zaino, si svegliò e balzò in spalla, raccolsi il tutto e mi rialzai.. Era ora di proseguire il nostro itinerario.. E per questo capitolo è tutto gente, scusate se ho tagliato in questo momento, ma come già detto ora sono indietro con i capitoli, ma comunque nel prossimo si cambia ''argomento'' quindi dopotutto potrebbe essere una scelta giustificata Quindi a settimana prossima, più o meno
  
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