Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: uffauffauffa    17/04/2014    2 recensioni
Irina è tornata in vita, nuove "creature" più veloci e agili dei vampiri e dei licantropi hanno cominciato a muoversi. Cosa vogliono? Sono amici o nemici? Perché Renesmee non ha mai confessato di aver conosciuto due di loro nel bosco?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demetri, Leah Clearweater, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


"Ma che schifo, abitavano in questo letamaio."
 

Rosalie arriccio il labbro in segno di disgusto.
 

"Non giudicare l'edificio dall'esterno. L'interno è davvero bello. Esme tu impazzirai nel vedere come hanno arredato tutto l'ambiente."
 

Dato che non potevano entrare dalla porta principale, i Cullen superarono il muro con un balzo e si ritrovarono nel giardino.
 

"Sabrina lo chiama il giardino segreto, perché è ben nascosto da occhi indiscreti."
 

Esme sorrise, osservò attentamente tutto il perimetro. Era grazioso e gli elementi riciclati si integravano bene. Anche la disposizione di piante e fiori era perfetta.
 

Carlisle aprì la porta a vetri e si ritrovò all'interno. Non era cambiato niente, i ragazzi avevano lasciato tutto come la prima volta che era stato la. Solo il frigorifero con alimenti "umani" era vuoto. L'altro aveva un bigliettino attaccato...
 

*Prendete pure il contenuto*
 


Il dottore aprì lo sportello. Dentro ordinati e con la data di quando il sangue era stato prelevato, c'erano contenitori a chiusura ermetica.
 

La moglie si guardava intorno. Non amava molto gli arredamenti improvvisati, ma questo era diverso. Era bello e ricco di personalità. Anche la compagna di Emmett smise di fare smorfie.
 

"Mi secca ammetterlo, ma hanno fatto un buon lavoro. Certo il pavimento potevano cambiarlo."
 

"No Ros così è perfetto."
 

Alice era entusiasta.
 

Emmett saltò sopra il soppalco.
 

"Ehi questi hanno dei libri in lingua originale... cavolo ma quante lingue conoscono, ci sono volumi in cinese e giapponese, almeno credo."
 

Renesmee prese la parola. Il tono era un po' saccente.
 

"Parlano e scrivono correttamente oltre che in inglese, anche in tedesco, francese, italiano, spagnolo, portoghese, mandarino, giapponese, russo, greco e latino... sia le versioni arcaiche che quelle moderne..."

... non parlano l'arabo, l'aramaico e il gaelico, ma conoscono dei canti tradizionali in queste lingue. Mike dice che l'ingegno degli ibridi deriva dalla parte lupina. Secondo lui i licantropi hanno un'intelligenza molto più sviluppata di quella dei vampiri."
 

Rosalie alzò un sopracciglio, del gruppo conosceva solo Mike e non poteva credere, non riusciva a credere che fosse più colto e intelligente di lei.
 

Alice saltava da una parte all'altra della stanza finché non notò due diverse scalinate di ferro: una portava nel seminterrato e l'altra conduceva alle camere da letto. Scelse la seconda.
 

Nel corridoio diverse nicchie contenevano degli armadi. Erano dipinti e su ognuno c'era la caricatura di uno degli ibridi. Non erano molto grandi, a parte quello per la biancheria della casa. L'unico con ancora il suo contenuto.
 

Le porte delle rispettive camere da letto, erano ricoperte con le fotografie del soggetto cui apparteneva la stanza.
 

Entrò in quella di Mike. Era piccola e stretta. L'arredamento era composto da un semplice letto, una scrivania ricavata da una tavola in legno e da tubature idrauliche, e cassette della frutta per contenere i libri.
 

Alice era un po' delusa, non era brutta ma si aspettava che la stanza fosse bella come il loft. Guardò meglio le pareti e i volumi della libreria improvvisata: le prime erano ricoperte da disegni tecnici molto particolari. Nella seconda trovò, anziché dei libri, dei contenitori ad anelli. Dentro buste di plastica con altrettanti disegni e scritti. Sulle copertine erano segnati dei nomi... Nikolas Tesla (biografia, scoperte, invenzioni), Leonardo da Vinci (Codice Atlantico)...
 

Uscì, ma prese con se alcuni disegni. Raffiguravano la lastra e la lente, e la strana macchina da scrivere notate in soggiorno.
 

Entrò nella stanza di Sabrina. Le dimensioni e l'arredamento erano simili a quella precedente. Solo che la scrivania e la libreria erano degli anni 50. I volumi parlavano tutti di medicina, cure alternative... Le pareti erano decorate con stampe di fotografie ingrandite. Alice dilatò gli occhi quando vide il soggetto: i suoi genitori. Staccò due foto, le più belle. Una raffigurava Esme e Carlisle mentre si tenevano stretti e si coccolavano a vicenda. Da quell'immagine si percepiva tutto il loro amore. Nell'altra si vedeva la famiglia Cullen al completo, il giorno in cui Bella aveva preso per la prima volta in braccio la sua bambina.
 

La camera di Annie aveva un tavolo da disegno e una libreria decorate con schizzi di colore, piccoli disegni, immagini incollate, pezzi di tessuto e carta da parati. Le pareti erano ricoperte da altrettanti disegni e stampe di quadri famosi. Alla ragazza ricordava l'aula da disegno della scuola. Uno schizzo attirò la sua attenzione. Raffigurava un ragazzo, ma al posto della testa c'era un enorme hamburger al formaggio. Quando lesse la frase scritta sotto scoppio a ridere.

 

*Faccia d'hamburger Edward*

 

Prese lo schizzo e due quadernoni ad anelli. Dentro si trovavano altri disegni che raffiguravano la crescita di Sabri e Jake: dalla nascita fino alla fine del loro sviluppo.
 

La stanza di Evan sembrava una nuvola, era bianca compreso l'arredamento. I colori appena accennati decoravano le pareti e raffiguravano il cielo. Aveva libri illustrati e non che parlavano degli angeli.
 

Nel gruppo deve essere la più sensibile.
 

Dalla stanza prese un quaderno di poesie scritte da lei. Alice ne aveva letta qualcuna e si era commossa.
 

Entrò nelle ultime tre. Quella più grande era di Didyme. L'arredamento era classico, non c'era materiale di recupero, ma dei bei mobili in legno di noce dei primi del 900. Probabilmente era stato Mike ad arredare tutto l'ambiente. Da quello che aveva visto negli ultimi giorni il ragazzo adorava sua madre. La libreria era piena di album fotografici e biografie: La vita segreta di Maria Antonietta, Le sorelle Bronte...
 

Prese tutti gli album.
 

L'ambiente di Bree era tipicamente adolescenziale, dai libri stile "Il club delle baby-sitter", ai poster di attori e cantanti famosi. Una cosa però attirò l'attenzione della ragazza, una casa delle bambole in legno dipinto d'azzurro. La costruzione era recente, ma rappresentava una villa degli anni 60-70. Sopra il tetto c'era un bigliettino:
 

*Per Renesmee*

 

L'ultima era di Jake. Era colorata con tonalità accese, ma non violente. Piena di cuscini e scatole rovesciate. Non c'erano libri solo un letto con una zanzariera e una scrivania con un altra zanzariera che nascondeva le gambe del tavolo. Aveva letto da qualche parte che agli autistici piacevano posti piccoli dove si potevano nascondere e stare più raccolti.
 

Non prese niente dalla stanza, perché non c'era nulla da prendere. Le pareti erano ricoperte da fogli pieni di numeri, ma nessuno di loro era in grado di decifrare quel codice.
 

Alice tornò dagli altri, le braccia cariche di "cose" tenute in precario equilibrio. Depose tutto quanto e tornò nell'ultima stanza per prendere la casa. Stava per tornare giù quando si accorse che sulla scrivania della ragazzina c'erano diversi quaderni. Dei diari. Li mise dentro la casa delle bambole e "volò" in soggiorno.
 

"E tutta questa roba?"
 

"Era nelle loro stanze. Queste foto le ha scattate Sabrina."
 

Esme e suo marito si commossero.
 

"Tutta la sua stanza è tappezzata con foto che vi ritraggono. Ha diversi libri di medicina. Non è diventata infermiera solo per starti più vicino, la sua è una vera e propria vocazione."
 

Alice continuava a parlare, consegnò i disegni di Annie, gli album di fotografie di Didyme...
 

Emmett nel vedere il ritratto del fratello non riuscì a trattenere le risate.
 

"Ecco una ragazza che non ha ceduto al tuo fascino."
 

Garrett guardò le foto degli album, alcune erano molto vecchie.
 

"Sihung, questo è il loro maestro."
 

Il compagno di Rosalie si avvicinò all'uomo.
 

"Così questo è il tizio che ha insegnato le arti marziali a Mike."
 

"Che bugiardo, a me ha detto che non prendeva nessuno come allievo, soprattutto i vampiri."
 

Mentre il resto dei Cullen e dei Denali guardavano le foto, leggevano i diari di Bree e il quaderno di poesie di Evan, Eleazar sistemava sopra il tavolo i disegni di Mike.
 

Erano talmente complicati, nemmeno lui riusciva a capire qualcosa. Osservava gli schizzi e i tre prototipi che raffiguravano.
 

Chiese alla figlia di Bella se sapeva che cos'erano.
 

Renesmee era felicissima e chiese l'attenzione di tutti. Il tono questa volta era solenne.

Image and video hosting by TinyPic

"Questo è un autotipo, vuol dire che funziona senza batterie, ed è alimentata con energia solare. Sembra una comune macchina da scrivere, solo un po' strana, invece è un apparecchio che trasmette e riceve a una frequenza elettromagnetica discontinua che non può essere intercettata. Mike ha fatto solo un prototipo. L'ha costruito con materiale di recupero verso la fine dell'800."
 

I presenti si guardarono in faccia. Erano increduli. Per loro era solo una bizzarra macchina da scrivere.
 

"In realtà non la mai provata, ma sa che può fare tutto quello che vi ho descritto."
 

"Che presuntuoso."
 

Rosalie era ritornata saccente.
 

"No, non lo è. E con questo vi renderete conto di quanto è intelligente."
 

Prese la lastra di metallo incisa e vi posizionò sopra la lente. L'oggetto sprigionò diversi fasci di luce e dal pavimento cominciarono ad affiorare delle immagini all'inizio sfocate, poi via via più nitide.

Image and video hosting by TinyPic
 

Alla fine si mostrò per quello che era, l'ologramma di una città antica e futuristica allo stesso tempo. Era in perfetto stile Steampunk. Ogni spazio libero dell'edificio era stato occupato da quell'immagine in 3d. Jasper notò che si espandeva anche all'esterno e persino nei punti nascosti dell'ambiente.
 

"Non può espandersi in questa maniera, un ologramma non può arrivare a tanto."
 

"Un ologramma normale zio, ma non questo."
 

Alice si avvicinò al suo compagno.
 

"E' incredibile vero, sembra così reale, peccato che sia solo un'illusione."
 

La ragazza allungò una mano e sfiorò uno dei lampioni. La fiamma vibrò leggermente e il metallo dell'oggetto fece un piccolo suono. Lei e Jasper si guardarono sorpresi e confusi.
 

I vampiri rimasero letteralmente a bocca aperta. Persino Ros aveva smesso di criticare aspramente gli ibridi. Ognuno cominciò a toccare l'immagine. Emmett poggiò la mano sopra un treno in movimento e lo fermò. Rosalie sfiorò le eliche di un dirigibile... I Denali toccavano le pareti.
 

Esme sollevò un immagine che raffigurava un passante. Quest'ultimo stava camminando lungo il marciapiede. Anche se a mezz'aria non smetteva di muovere le gambe. Lo depose nuovamente a terra e questo si allontanò.
 

Emmett era incredulo.
 

"Non può essere!! si può toccare, questo è un ologramma che si può toccare... Oh mio Dio, Mike è un genio e io che credevo fosse solo uno sciocco e insulso ragazzo ossigenato."
 

Lo sguardo di Rosalie si fermò prima sul suo compagno, poi sulla nipote che guardava sorridente lo zio.
 

"Mike lo chiama ologramma fisico."
 

Ros si avvicinò e le accarezzò la testa.
 

"Scusa tesoro, per come mi sono comportata con loro e per quello che ho detto. Hai ragione sono straordinari."
 

"Sono felice che tu te ne sia accorta."
 

"Hai chiesto scusa tesoro, stai bene."
 

"No, no Emmett non sto bene, se stavo bene non sceglievo un bestione come compagno di vita."
 

"Adoro il tuo senso dell'umorismo amore mio."
 

"Quale umorismo."
 

Jasper li canzonò leggermente.
 

Verso sera rientrarono in casa, con loro portarono soltanto i quaderni di Annie, il diario di Bree e i contenitori con dentro il sangue.
 

Rosalie, prima di ritirarsi nella sua stanza con Emmett, si offrì di tenere pulita l'abitazione degli ibridi.
 

"Sei sicura?"
 

"Si tesoro e tu mi darai una mano."
 

"Cosa?"
 

"Se lo fai ti faccio giocare con le invenzioni di Mike."
 

Ammiccò.
 

"Ok."
 

Eleazar fu l'ultimo ad andare via dalla stanza. Prima parlo con i coniugi Cullen.
 

"Demetri sarà già tornato a Volterra, certo non ha visto molto, ma ha capito che nascondiamo degli ibridi e che Irina è ancora viva. Aspettiamoci una loro visita."
 

Detto questo si ritirò.
 

In soggiorno rimasero solo Esme e Carlisle. Ancora non si erano accorti del secondo furto.



 

"Demetri, bentornato. Dimmi come sta il mio più caro amico."
 

"Il dottor Cullen sta bene e avete ragione, nasconde qualcosa di grosso."
 

Il segugio porse la mano al suo maestro.
 

"Interessante, molto interessante altri ibridi... 'figli'?"
 

Aro dilatò gli occhi, si girò e guardò i suoi fratelli. Sul volto un espressione di stupore e incredulità.
 

"Irina è viva."
 

Caius sollevò un sopracciglio.
 

"Impossibile, Demetri e Felix l'hanno smembrata e io ho bruciato i suoi resti."
 

"E' viva Caius. Questo cambia tutto."
 

"Torniamo a Forks maestro?"
 

"No Jane, saranno loro a venire da noi, questa volta, e su nostra esplicita richiesta. Oh! Demetri, stavo dimenticando, la ragazza della foto è molto bella. Ci penserò su."
 

Il ragazzo inclinò gli angoli della bocca. Ringraziò il suo signore e si ritirò nella sua stanza. Per passare il tempo cominciò a leggere il diario che aveva preso dalla casa dei Cullen.


Forse sono uno dei vampiri più antichi, persino più vecchio di Amun signore indiscusso della congrega egizia...




Allora per favore ditemi se la storia vi piace, se è impostata bene, se è scorrevole...

Chiedo scusa per gli errori e le ripetizioni. P.S. le foto sono quelle del telefilm Sanctuary 3 stagione. I licantropi di quella serie sono estremamente intelligenti.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: uffauffauffa