Ciao a tutti ^ __^
Ecco la seconda parte della mia fic…
Che dire? E’ piuttosto corta (anzi, diciamo decisamente
corta…), perché è una parte di transito. Poi, come ho già detto nelle note del capitolo
precedente, questa storia non vuole proprio uscire normale… XD E’ un po’ una
prova di scrittura per me, quindi non aspettatevi una cosa regolare…
Comunque ci tenevo a precisare una
cosa sulla”Parte
Dopo ciò,
vorrei ringraziare Cry90 per la
recensione, e dirle che sono felice che abbia prestato particolare attenzione
ad alcune frasi piuttosto che ad altre. Grazie ancora, spero che ti piaccia
anche questa seconda parte di storia ^_-
E un grazie anche a Maharet (fan delle Cronache dei vampiri? *_*) e willun10 per aver
messo la fic nei preferiti ^^
Spero che questo capitolo riscuota più successo; se leggete ed avete del tempo a
vostra disposizione da “buttare” lasciate un commentino, magari… Magari, eh XD
Non voglio di certo obbligare nessuno! Solo che fa piacere ricevere pareri, ma
soprattutto poterseli scambiare, sulla propria storia…
Quindi… Buona lettura a tutti!!
Tyu
PARTE 2
Suono di campanella, suono che allieta il cuore.
Così diversi, così lontani, eppure così uguali.
Così uguali.
Perchè quando il suono metallico giunge all'orecchio umano chiunque può sentirsi pervadere dal sollievo.
Persino lei.
Occhio attento, sguardo vispo: un altro intervallo è iniziato, e lei è pronta.
Pronta.
Ed ecco lui, passo lento e sorriso aperto, tutto un saluto, tutto uno scambio di battute, tutto una risata allegra. Sembra conoscere tutto il mondo.
Ma.
Passa davanti a lei senza nemmeno guardarla.
Come fosse aria, come fosse vento: nemmeno degna d'avere forma, d'avere consistenza.
Lei invece...
Lei lo guarda a più non posso, libro di latino che le copre il volto, muro che funge da sostegno.
Mesi sono, mesi, che la storia si ripete, lei lo guarda, lui prosegue.
Accadrà mai che un giorno avvenga un loro incontro?
La speranza ormai svanisce, come il ghiaccio sfuma in minuscole gocce di vapore.
I capelli corvini di lui si scompigliano, i suoi occhi scuri si dilatano, le sue labbra piene si curvano sempre più all'insù.
La speranza svanisce.
La sua risata supera tutte le altre, la sua forte voce incanta chi gli sta attorno, i suoi movimenti si fanno più goffi ma decisamente adorabili.
La speranza svanisce.
Lui la uccide, la uccide lentamente, senza scrupoli né riguardi.
Lui la uccide senza farle niente, ma è proprio questo far nulla che la divora distrugge disintegra fa a pezzi.
Martoriata sanguinante lacera.
Rassicurante è la mano della sua amica, mano che consola, stupisce, risana.
Ma la ferita è troppo profonda.
O lui o niente. O lui o niente.
O. Lui. O. Niente.
Se la sua risata è l'unico suono che possa darle gioia, come potervi rinunciare?
Se il suo sguardo è l'unico capace di penetrarle al cuore, come potervi rinunciare?
Se ogni suo movimento parola gesto è l'unica fonte di sostentamento, come potervi rinunciare?
Rinunciare? Impossibile.
Forse non ne è giunto ancora il momento.
Forse qualcuno là in alto davvero esiste.
Forse...
Speranza che rinasce, si ravviva, si ricolora, si vivacizza.
Battito di cuore inconsulto. Petto che potrebbe esplodere. Tremiti ovunque.
Lui si sta avvicinando, passo dopo passo, attimo dopo attimo.
Lui si sta avvicinando e lei non capisce più niente, lui la guarda e lei impazzisce completamente.
Milioni di domande che affollano la mente, milione di risposte improbabili creanti ancora più caos.
Ma una è la domanda più ovvia, quella che prevale su tutte.
Ovvia, ovvia all'inverosimile.
Dannatamente ovvia.
Perchè lui si sta avvicinando?