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Autore: yuzuki chan    18/04/2014    3 recensioni
"L'amore fugge come un'ombra l'amore reale che l'insegue, inseguendo chi lo fugge, fuggendo chi l'insegue." scriveva William Shakespeare. Questa frase riassume perfettamente ciò che accadrà, il cuore di Juvia ha subito troppe ferite, ha seguito il suo amore per Gray ma niente vi è stato. E Gray che fugge l'amore potrebbe esserne colpito... Nello stesso momento un bianco male sembra avvicinarsi e minacciare la persona a cui più tiene...
Coppia principale: Gruvia
Coppia secondaria: Jerza
Capitolo speciale: Elfever
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza/Gerard, Gray/Lluvia, Lyon Bastia, Ultear, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Tu chiamale se vuoi, emozioni [Gruvia]'
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Li raggiunse al limitare del bosco ma preferì lasciare un certo distacco, in modo che non scoprissero la sua presenza. La pioggia che aveva iniziato a cadere lo svantaggiava e aiutava contemporaneamente. Poteva rendere più felpati i suoi passi, ma al minimo errore si sarebbero accorti di lui.
“Dannato Lyon, cosa ha intenzione di fare!?”
Una volta raggiunta un’ampia radura i due si fermarono al centro. Il mago di Lamia Scale si girò nella sua direzione.
“Hai intenzione di seguirci ancora per molto?”
Gray fu costretto ad uscire dal suo nascondiglio, imbarazzato e confortato dal fatto che Juvia non si fosse girata. Ma perché non l’aveva fatto? Non voleva neanche più vederlo?
“Volevo solo parlare con Juvia… Niente di più” disse avanzando verso di loro. Ma dal terreno si generò improvvisamente una spessa barriera d’acqua. Il ragazzo rimase inebetito. La magia era di Juvia, non vi erano dubbi… Era riuscito a farsi odiare a tal punto?
“Juvia ha preso la sua decisione, Gray. Hai detto tu stesso che l’avresti rispettata. Ora se vuoi scusarci…” Lyon creò intorno alla sbarramento acquatico di Juvia una seconda barriera di ghiaccio. Sembrava costruita per nasconderli, ma Gray poteva intravedere chiaramente le figure al di là dell’ostacolo. E ciò che vide lo distrusse. Lyon aveva avvolto con le sue sudice braccia la vita di Juvia, che gli aveva buttato le braccia al collo, per stringerlo a sé in un forte abbraccio. Ma fu ciò che avvenne dopo che lo costrinse in ginocchio. La maga si mise in punta di piedi per raggiungere le labbra dell’altro. E rimasero così per quasi un minuto, mentre il cuore del mago di Fairy Tail andava demolendosi. “Non può essere… Juvia…” La coppia si girò ed eliminò la duplice barriera. Gray poté vedere ancora più distintamente il contatto che i due corpi avevano, quello stesso contatto che aveva a lungo rifiutato e che ora desiderava più di ogni altra cosa. Il seno prosperoso della ragazza incrociava il pettorale scolpito dell’altro, che sorrideva beffardo.
“Juvia…”
La ragazza lo guardò. Non c’era più amore, non c’era più dolcezza, non c’era più lui nel suo sguardo.
“Juvia, cosa significa tutto questo!? Io… io credevo che mi amassi, credevo che sarebbe stato per sempre…”
“Sei patetico” rispose lei. Il suo sguardo di ghiaccio lo trafisse da capo a piedi. Le sue parole gli demolirono il cuore. Eppure aveva ragione, era stato davvero patetico.
“Non posso darti torto… Però…”
“Gray guarda il cielo, sta piovendo.” Gray… Niente appellativi, solo il suo nome… “Ti ricordi? Anche il primo giorno in cui ti ho incontrato il clima era così. Lo era stato per tutto il corso della mia esistenza… Ma poi arrivasti tu e mi facesti vedere qualcosa di stupendo… Il sole. Eppure in quel momento non ero concentrata su quel tipo di scoperta quanto più su di te. Mi ero innamorata, ne ero sicura. E ne sono sicura anche ora… Gray io ti amavo, e ti amo ancora adesso. Ed è per questo che me ne sto andando. Se per te non sono altro che un peso, una sofferenza, per aiutarti non posso far altro che allontanarmi. Lyon-sama ha deciso di aiutarmi in questo e gli sono molto grata… Ora che sei a conoscenza della situazione puoi tornare in Gilda. E non ho alcuna intenzione di abbandonare Fairy Tail, l’unico che devo lasciare sei tu…” fece una lunga pausa, per poi mormorare in un singhiozzo mal nascosto “Addio, amore mio” E così dicendo si girò, proseguendo lungo il confine della radura, sempre sotto la calda stretta di Lyon.
Il mago li guardò allontanarsi sempre di più, fino a quando non scomparvero dietro gli alberi. Non aveva parlato neanche in terza persona, non sembrava più lei … “L’ho persa, ho perso anche lei…” disse cadendo nuovamente in ginocchio, le mani strette sul volto, la pioggia che gli batteva forte sui capelli corvini. Sbatté un pugno con tutta la forza che aveva in corpo sul suolo, che si ghiacciò all’istante. Anche la pioggia subì lo stesso effetto. Tutto come quel giorno. Ma oggi lei non era lì ad attaccarlo, oggi non le avrebbe preso la mano prima che scivolasse nel vuoto, oggi non l’avrebbe più rivista come prima.
“Sei patetico” quelle parole non facevano altro che rimbalzargli in testa. Ma fu solo grazie a queste che trovò il coraggio di alzarsi in piedi. “Patetico, io? Se ho commesso l’errore di sembrarlo devo riguadagnarmi il mio onore. Ma cosa più importante devo riprendermi lei. Questo stupido sentimento che è l’amore mi avrà anche reso patetico, ma ora, di fronte alla sua perdita non farà altro che rendermi più forte di quanto non fossi già. Via tutte le mie stupide paure. Se ho perso tutte le persone a me più care non significa che devo perdere anche lei. La proteggerò, le sarò accanto in ogni momento. Non permetterò che quel dannato la porti via con sé.” Lo sguardo alto, deciso, indistruttibile. Nessuno l’avrebbe fermato, nessuno.
“Hey tu, sbaglio o sei un mago?”
Una voce prepotente alle sue spalle lo ridestò dai suoi pensieri.
“Si, e allora?” disse senza voltarsi.
“Lottiamo”
“Non è il momento adatto, ho altro da fare, sarà per un’altra volta”
“Lottiamo”
“Ho detto di no!”
“Lottiamo”
“Sei sordo o cosa? Ho detto di NO!” sbottò, girandosi verso lo scocciatore. Una figura alta sul metro e ottanta con lunghi capelli bianchi incombeva su di lui.
“Bhe, se non vuoi iniziare tu, ci penso io” e così dicendo l’uomo partì alla carica.
 
 



 
 
 
 
 
Nota dell’autore: Ta-ta-ta-tan!! :3 Salve minna! :) Come vi è sembrato questo capitolo *le tirano un cesto intero d pomodori* Ok, ok la parte Lyviosa magari non vi sarà piaciuta ma tranquilli, ogni cosa ha il suo perché, ricordatevi che sono una fan sfegatata di Gruvia ;) E questo finale? :3 Spero di avervi incuriositi :333 *le tirano ogni altro genere di ortaggio* Ok, fuggo, ci vediamo ;)
~yuzuki

 
  
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