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Autore: Katherine Buffy Pierce    18/04/2014    1 recensioni
Il titolo parla già da se perciò non anticiperò nulla, nella trama. Questa FF è collocata alla fine, CHE IO HO IMMAGINATO, della quinta stagione, ovvero quando Damon viene ucciso da un viaggiatore per uno scontro a causa di una questione di Doppelganger. Quando vede Bonnie, per poterla attraversare e andare nell’altro lato, non succede nulla. Damon viene catapultato nella stessa dimensione in cui si trova Katherine Pierce. La storia che racconterò, partirà circa 4 mesi dopo la morte di Damon. Elena, Stefan e gli altri, sono riusciti a portare indietro Damon da quella dimensione infernale anche se non si sono portati indietro solo Damon... Elena e gli altri, escono una sera per festeggiare il ritorno di Damon ma avranno una piccola sorpresa riguardo uno dei due fratelli Salvatore. Il narratore di questa FF è un nuovo personaggio chiamato Alex Fell.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Katherine Pierce, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Alex'
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Passarono circa due settimane, dal giorno in cui scoprii di avere un sigillo che ostacolava ai miei poteri soprannaturali, di manifestarsi. Ormai, mancava poco tempo per decidere e ciò mi rendeva molto nervoso. Non sapevo cosa fare. Io ero sempre stato bene così... E’ vero, non ero immortale, ma una lunga vita umana mi bastava. Per difendermi dai vampiri, avevo già il mio dono, per cui non mi preoccupava essere così a rischio.
-Ehi. So che sei agitato, ma... Ti va di parlarne con me?- chiese Katherine mentre guidavo verso casa, per tornare da scuola.
-Mmm, va bene.- le risposi senza guardarla.
-E’ difficile prendere questo tipo di decisione, immagino... Ma... Io saprei cosa fare.- mi disse carezzandomi la mano che teneva il cambio della macchina.
-Ah si? Cosa faresti al mio posto?- le chiesi freddo.
-Toglierei il sigillo. Saresti comunque un essere umano, ma saresti più veloce, più forte, più scattante e immortale. Secondo me è improbabile che tu possa iniziare a nutrirti di sangue. Il sigillo posto su di te, limita i tuoi poteri, ma non la tua specie.Sei comunque umano e quindi è improbabile che, una volta tolto il sigillo, tu possa nutrirti di sangue...- disse Katherine facendomi riflettere.
-E’ quello che penso anche io. E anche io vorrei togliere il sigillo, ma... Ho paura che cambi tutto, dopo.- le risposi tenendo gli occhi fissi sulla strada.
-E’ ovvio che cambierà tutto, ma in meglio! Non sarai più debole e lento... Avrai molte qualità in più.-
-Già... Può darsi...- le dissi prima di imboccare il vialetto di casa.
Appena entrai, vidi Elena che stava in braccio a mio padre, seduto sul divano.
-Ma che cavolo?!- chiesi io stupito.
-Oh! Oddio.- disse Elena alzandosi di scatto.
-Elena... Che cosa...?- chiesi io senza finire la frase.
-Oh. Beh... E’ inutile tenerlo nascosto ancora...- disse Stefan alzandosi.
-Beh, noi... Siamo tornati insieme.- disse Elena imbarazzata.
-Oh. E Damon lo sa?- chiese Katherine incuriosita.
-No! Dobbiamo dirglielo noi. Katherine, se ti azzardi a dirglielo, io...- disse Elena arrabbiata.
-Rilassati, Elena. Sarò muta con un pesce... Ti chiedo solo di poter assistere, quando glielo direte!- disse Katherine sorridendo.
-No. E’ una cosa privata.- disse Elena.
-Oh, ok. Che palle che sei , Elena...- disse Katherine voltandosi verso di me.
-Ma non avevi detto che tempo fa, entrambi, avevate deciso che era finita per sempre?- chiesi confuso guardando Stefan.
-Si. Ma ci siamo riavvicinati e il nostro amore è tornato.- disse Stefan cingendo la vita di Elena con un braccio, attirandola a se. Lei gli sorrise e lo abbracciò.
-Quindi tu saresti...- dissi io imbarazzato, rivolgendomi a Elena.
-Cosa?- chiese Elena confusa.
-Beh, se state insieme, tu saresti... La mia matrigna? Beh, so che non siete sposati, ma vuol dire questo giusto?- chiesi io confuso.
-Oh mio Dio.- disse Elena sconvolta, mettendosi le mani tra i capelli.
-Beh, teoricamente credo di si.- disse Stefan alzando le spalle.
-Wow, mi sembra di essere finita in The O.C.- disse Katherine andandosene in cucina. Quella ragazza era fantastica.
-Quindi non devo chiamarti mamma, o altro, vero?- chiesi io un po’ spaventato dalla risposta che stavo per sentire.
-Oh, no no! Per ora chiamami ancora Elena, santo cielo!- disse sconvolta.
Io sorrisi e raggiunsi Katherine in cucina. Dopo aver fatto uno spuntino, decisi di chiedere a Kath di passare una bella serata fuori porta. Lei accettò e, dopo una lunga attesa che impiegò per vestirsi, scese in soggiorno con una tenuta sportiva. Era semplicemente bellissima. Non sfoggiava nessun vestito elegante o sexy, ma era bellissima cortissimi le facevano risaltare il lato b in maniera incredibile. Non era nemmeno truccata, ma era perfetta.
-Sei uno spettacolo!- le dissi appena la vidi.
-Ma dai. Non sono tirata neanche un po’!- mi disse ridendo mentre veniva verso di me.
-Si, ma nella tua naturalezza, sei fantastica. Bella con e senza trucco e vestiti eleganti.- le dissi abbracciandola.
Per un attimo, mi ero scordato della decisione che dovevo per prendere e, infatti, proposi questa gita a Kath, anche per distrarmi un po’. Io e Katherine passammo un pomeriggio romantico, da soli. Camminammo nel bosco per qualche chilometro e poi ci fermammo in un bellissimo prato a fare un pic-nic, sotto le stelle.
-Sai, Katherine... Sono così felice di averti accanto.- le dissi mentre eravamo abbracciati, sdraiati su una coperta a guardare il cielo terso e stellato di quella sera.
-Anche io, Alex. Sento finalmente di aver trovato una persona di cui possa fidarmi al cento percento. Ti amo così tanto.- mi disse sorridendomi.
-Anche io ti amo, Kath. Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata in tutta la mia vita.- le risposi con un sorriso.
Katherine mi baciò, stringendomi forte e poi, iniziammo a baciarci senza fermarci. L’atmosfera stava diventando calda e, perciò, iniziammo a spogliarci. Una volta spogliati, ci guardammo per un attimo, negli occhi, e poi iniziammo a fare l’amore. Era una sensazione indescrivibile. Fu la prima volta che facemmo l’amore. E, per me, era la prima volta in assoluto. Quella serata fu memorabile! Dopo un po’, ci rilassammo uno accanto all’altra. Non ci parlammo per niente. Ci coccolammo finché il sonno non prese il sopravvento su di noi.
  
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