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Autore: Martiz Kenway    21/04/2014    1 recensioni
Storia ambientata dopo Inheritance. Nuovi draghi e nuovi cavalieri. Nuovi nemici e nuovi pericoli. Tutto raccontato dal punto di vista di Evee, la figlia di Nasuada e Murtagh.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Eragon/Arya
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi risveglio di soprassalto, ancora distesa in mezzo all’erba. Scatto a sedere e singhiozzo, cercando di mettere a fuoco le persone che stanno intorno a me. Il muso caldo si Shruikan si appoggia sulla mia guancia rassicurandomi. Respiro a fondo e poi apro di nuovo gli occhi. Mio padre è inginocchiato davanti a me, come anche Eragon e Erisdar. Finny, Ethan e Alissa sono in piedi appena dietro di loro e più distanti ci sono i soldati elfi e gli altri draghi, intenti a guardarmi silenziosamente.
Mio padre mi abbraccia stretto –Grazie a Dio.. sei tornata..- singhiozza stringendomi ancora di più
Non trattengo le lacrime e scoppio a piangere di nuovo, allacciando le braccia intorno al collo di mio padre –Papà.. mi dispiace.. mi dispiace tanto..- continuo a singhiozzare
Eragon si rialza e sospira –Come hai fatto a sconfiggere lo stregone?- chiede dandomi le spalle
-Mi ha aiutato..- lascio in sospeso la frase e ripenso alla voce calda di Gale nella mia testa
-Chi?- continua guardandomi confuso
Scuoto la testa e mi rialzo, aiutata da papà e Erisdar –No, non è importante...- taglio corto
Erisdar mi poggia una mano sulla spalla e sorride dolcemente –Sei stata molto coraggiosa..-
Eragon annuisce –Se non fosse stato per te a quest’ora saremo tutti morti..-
-Cosa?- una voce si alza tra i soldati –Ora la ringraziamo?-
-E’ stata lei ad uccidere tutti i cavalieri!-
-E’ un mostro! E’ la figlia di Morzan!- urla un altro
Scambio un’occhiata con Shruikan e abbasso lo sguardo. Nonostante tutto i pregiudizi restano, ma cosa potevo aspettarmi? Non solo ero nipote di Morzan ma avevo anche tradito i cavalier dei draghi proprio come fece lui molto tempo fa. Il danno era fatto, non avrei mai più potuto rimediare.
-State zitti!- urla Finny avanzando verso di noi –Non sapete cosa ha passato!-
-No Finny.. hanno ragione..- sussurro cercando di sciogliere il nodo sempre più stretto alla gola –Anche se ho sconfitto gli stregoni e i lupi, non potrò mai più rimediare a ciò che ho fatto..-
-I lupi no..- interviene Alissa –Sono scappati oltre l’oceano..-
-Pensavo di averli uccisi tutti molti anni fa.. mi sbagliavo..- continua Eragon
Scuoto la testa e sorrido. Finalmente una buona notizia –No, i lupi non sono pericolosi.. hanno approfittato del potere degli stregoni per vendicarsi di voi ma da soli non avrebbero mai attaccato..- spiego
Mio padre annuisce –Bene, allora non credo siano più un problema..-
-L’unico problema qua sono io..- continuo, avanzando verso i soldati di modo che tutti possano vedermi
Scambio un altro sguardo con Shruikan e lui annuisce “E’ l’unica soluzione..”
“Lo so..” continua lui
-Ciò che ho fatto non merita perdono, non sono cui per chiedervi pietà.. ma per scusarmi con tutti voi.. Ho tradito i cavalieri dei draghi e ho ucciso tre dei migliori maestri che io abbia mai avuto, nessuno potrà dimenticare quello che ho fatto e l’odio verrà alimentato ancor di più per il semplice fatto che io sono la nipote di Morzan e il mio drago è un discendente di Shruikan..-
-Evee! Avevi detto che avresti eliminato i pregiudizi su di voi!- mi urla Ethan. Ethan, l’ultima persone che mi aspettavo di sentir parlare.
Sorrido –Grazie Ethan ma.. non credo ci sia più nulla da fare..-
Guardo i miei maestri, Erisdar annuisce come a confermare la mia decisione. Sa già cosa ho intenzione di fare e anche per lui è la decisione migliore.
-Credo sia meglio per tutti.. che io me ne vada per sempre da queste terre.. lontano il più possibile da qui e da Alagaesia..- annuncio
Il silenzio cala intorno a me e gli sguardi increduli di tutti i presenti mi costringono a proseguire il mio discorso –Eragon, quando tornerai ad Alagaesia..- la mia voce si ferma, spezzata dal pianto. Deglutisco e cerco di continuare –Devi dire al popolo che siete riusciti ad uccidermi.. e che avete sconfitto il nemico..-
-Cosa stai dicendo?- mi chiede mio padre afferrandomi le braccia
-So quello che dico papà..- rispondo duramente –E’ la soluzione migliore per tutti..-
-Non pensi al tuo futuro? Non vuoi continuare il tuo addestramento?- chiede Eragon
Scuoto la testa –Che senso avrebbe? Ormai non ne trovo più l’utilità. Combattere è l’ultima cosa che voglio fare..-
-Allora torna a casa e basta.. fallo per tua madre..- cerca di convincermi mio padre, con gli occhi pieni di lacrime. Non l’avevo mai visto così. Quanto devo averlo fatto soffrire, non oso nemmeno immaginarlo.
-Come posso tornare a casa come se non fosse successo niente? Ho tradito i cavalieri dei draghi! Ho quasi ucciso il mio stesso padre! Non potrò mai vivere bene se ritorno a casa..e la mamma starà meglio senza di me, l’ho fatto soffrire fin troppo..-
Mio padre scuote la testa e affonda le dita tra i capelli corvini –No! No!- urla. Castigo gli appoggia il muso sulla schiena e chiude gli occhi “Hai ragione, Murtagh”
“Grazie.. Castigo”
Il drago rosso mi guarda dolcemente con gli occhi ambrati. Quanto mi è mancato in tutti questi anni.
Erisdar avanza verso di me –Ha ragione Evee.. questa è l’unica soluzione..-
-Allora dirò che hai ucciso tu lo stregone e hai perso la vita in battaglia!- continua Eragon
Sorrido –Non avrebbe senso.. non cambierebbe niente. Se dirai che hai ucciso tu lo stregone e sei riuscito a sconfiggermi, il popolo ti amerà ancora di più e sosterrà per sempre i cavalieri dei draghi.. in più, per mia madre sarà meno doloroso.. sapere che sono morta combattendo un nemico dell’impero per proteggere i cavalieri e rimediare al mio errore la farà soffrire terribilmente.. quindi è meglio che rimanga nella convinzione che sono morta da mostro e da assassina..- spiego torturandomi le dita callose
Solo ora mi accorgo che il mio braccio rotto è guarito, probabilmente è stata Arya. Ricordo che era molto abile nelle arti mediche, anche più di Eragon.
Eragon annuisce –Così è deciso..- sussurra appoggiando una mano sulla spalla di mio padre, pallido in volto e con il viso bagnato dalle lacrime.
Annuisco –Partirò domani..-
 
Il giorno della mia partenza a salutarmi si presentarono Erisdar, Eragon, mio padre, Alissa, Ethan e Finny. Non che mi aspettassi chissà quale addio, ma loro erano le persone più importanti e questo mi bastava.
Sistemai sella e bisacche sul dorso di Shruikan e passai a salutare tutti i presenti uno ad uno. Alissa e Ethan si avvicinarono a testa bassa –Per noi rimarrai sempre la nostra compagna di squadra..- disse Alissa
-Avete combattuto meglio di qualunque altro cavaliere..avrei tanto voluto far parte di quella formazione..- ammetto con un sorriso
Ethan si schiarisce la gola –Scusa per l’arroganza.. sai, ero un po’ stupido qualche anno fa..-
“Non posso crederci che l’abbia ammesso” commenta Shruikan sbuffando
Ioufur gli ringhia contro “A quanto pare tu non sei cambiato eh?”
I due draghi si scambiano un sorriso “No, nemmeno tu..” risponde Shruikan
Non avrei mai immaginato che alla fine di tutto si salutassero con un sorriso. Come buoni amici.
-L’unica che deve scusarsi qui sono io..- rispondo abbracciandoli stretti –Grazie di tutto..-
Passo ad Eragon e Saphira. La dragonessa avvicina il muso al mio viso “Ho sempre pensato che foste drago e cavaliere più testardi e iperattivi di tutti..”
Shruikan ringhia e scuote la testa ma Saphira sorride e continua “Ma ho sempre pensato che sareste diventati drago e cavaliere più forti e coraggiosi di tutti.. e non mi sbagliavo”
Le lacrime cominciano a pizzicarmi gli occhi -G-grazie Saphira..- singhiozzo accarezzandole la guancia azzurra con le dita. Eragon mi sorride e mi afferra il polso, attirandomi tra le sue braccia –Io non ho altro da dire.. ha detto tutto Saphira..- bisbiglia al mio orecchio –Ti voglio bene, nipote..-
Mi sciolgo dall’abbraccio mentre le lacrime continuano a sgorgarmi dagli occhi –Anch’io zio..-
Passo a Finny che trovo già in lacrime, con gli occhi gonfi e rossi. Gli accarezzo il viso con la mano e poi lo abbraccio –Rimarrai sempre mio amico, ricordatelo..- sussurro
-Anche tu..- singhiozza
Gli sorrido e lui ricambia, cercando di reprimere i singhiozzi –Tua nonna aveva ragione..-
Corruga le sopracciglia e si asciuga le lacrime –Mia nonna? Che cosa centra?-
-Mi aveva detto che saresti diventato un bravo cavaliere.. e aveva ragione, lo sei- spiego arruffandogli i capelli biondo cenere.
Mi abbraccia di nuovo –Grazie, grazie, grazie..- continua a ripetere mentre anche i nostri draghi si scambiano gli ultimi saluti.
Mi sciolgo dall’abbraccio e mi avvicino a Erisdar –Maestro.. io..- comincio
-Non serve dire nulla Evee.. ormai ti conosco fin troppo bene e so che cosa provi nei miei confronti..-
Annuisco e gli sorrido –Si, hai ragione maestro..- ammetto
-Ciò che non sai è quello che penso io di te.. Ti posso dire che sei uno dei cavalieri più coraggiosi che io abbia mai incontrato, sei maturata in fretta e lo stesso vale per il tuo drago.. E’ stato un onore per me avervi come allievi..- dice con la sua voce rassicurante. I suoi occhi diventano lucidi e questo non fa altro che aumentare i miei singhiozzi. Lo abbraccio, stringendolo forte al petto.
-Grazie maestro.. grazie, grazie..- continuo a ripetere
Anche il drago argentato si unisce al nostro abbraccio e ci circonda con il suo lungo collo, appoggiando il suo muso sulla mia spalla “Abbiate cura di voi..” sussurra nelle nostre menti
“Ci proveremo..” risponde Shruikan
Gli ultimi a cui devo dire addio sono mio padre e Castigo. Con loro dico addio alla mia famiglia, alla mia casa, al mio passato. Queste saranno le ultime parole che dirò loro e la cosa che più mi fa infuriare è che non ho assolutamente idea di cosa dire. Rimango a guardarlo con le lacrime agli occhi e il petto che si alza per i singhiozzi.
-L’unica cosa che posso dirti come padre è di cambiare idea.. anch’io ero nella tua stessa situazione e..-
Lo interrompo alzando le mani e scuotendo la testa –Ormai ho deciso papà..-
Sospira e abbandona le braccia lungo i fianchi, con gli occhi che si riempiono di lacrime. Mi avvicino cercando di sorridere e lo abbraccio. Affondo il viso nel suo collo e piango le ultime lacrime rimaste. Il mio papà, il mio eroe. Come faccio a dirgli addio? Ce la farò senza la sua guida? So che posso farcela, ormai sono forte, ma il pensiero di non rivederlo più fa male, troppo male. Castigo avvicina il muso a me ed io lo cingo con le braccia, appoggiando la testa sulle sue squame cremisi.
-Prenditi cura della mamma e.. sono sicura che avrete altri figli, migliori di me-
Un singhiozzo scuote il petto di mio padre –Nessuno potrà mai rimpiazzarti.. io sono fiero di te, ricordatelo sempre..- sussurra tirando su col naso
Strizzo gli occhi incapace di rispondere a causa di quel nodo alla gola che non accenna a sciogliersi e mi sciolgo dall’abbraccio.
Castigo avvicina il muso a me ed io lo cingo con le braccia, appoggiando la testa sulle sue squame cremisi.
“Per me sei stata come una figlia..”
“E tu come un padre..” sussurro stringendolo ancora di più
“Shruikan.. abbi cura di lei, figlio mio..” si rivolge al mio drago con l’appellativo “figlio”. Shruikan non aveva mai conosciuto i suoi genitori e ha sempre visto Castigo come un padre. Non lo aveva mai ammesso ma dai suoi pensieri potevo ben capirlo.
Shruikan abbassa la testa come per annuire e socchiude gli occhi cristallini “Lo farò..”
E’ il momento, ora devo davvero andarmene. Non so dove e questo mi fa paura. Ho sempre avuto il timore di rimanere da sola, magari di dover compiere un viaggio senza nessuno affianco a me. Un viaggio senza meta.
Salgo in sella a Shruikan e lui si gira verso l’oceano, il sole sta tramontando ed il cielo è tratteggiato da sfumature viola e arancioni. Mi guardo per l’ultima volta alle spalle, osservo i loro volti e li imprimo nella mia mente, come se avessi il timore di dimenticarli. Ma come posso dimenticarli? Non dimenticherò mai il mio passato, ma col tempo spero diventi meno doloroso. Sorrido e Shruikan spalanca le ali, sfrecciando nel cielo. La brezza mattutina sfiora il mio viso liberandomi gli occhi dalle ultime lacrime. Alzo la mano in segno di saluto, senza però avere il coraggio di girarmi ancora una volta. Shruikan ruggisce e tutti gli altri draghi lo seguono in un canto malinconico mentre, pian piano, ci allontaniamo da casa nostra.
 
Durante quel viaggio, l’ultimo viaggio, pensai a quanto strana fosse la vita. Non avrei mai pensato di dover affrontare tutto quello. L’idea che Gale potesse morire non mi sfiorava nemmeno la mente e fin dal primo giorno in cui l’uovo di Shruikan si era schiuso davanti a me ero convinta che sarei diventata uno dei cavalieri più forti, e avrei protetto la mia terra. Forse era anche per quelle convinzioni e per quei sogni che avevo scelto la vendetta. Non ero arrabbiata con i cavalieri, ero arrabbiata con il mio stesso destino, ero arrabbiata con la vita. E si sa che destino e vita non posso essere cambiati, sono già scritti. La sola cosa che possiamo fare è scegliere, abbiamo la libertà di scegliere. Si faranno scelte sbagliate, come ho fatto io, ma si faranno anche scelte giuste. Sono queste scelte, sia giuste che sbagliate, che determinano chi siamo veramente. Mentre superavamo i ghiacciai e le montagne innevate capii che la nostra storia in Alagaesia era finita, ora ne cominciava un’altra e per quanto insignificante e piccola potesse essere era pur sempre la nostra storia.
Quando, all’orizzonte, vidi la neve e i ghiacciai diradarsi e far posto al verde dei boschi capii che in quel luogo avremmo potuto ricominciare. Kelan mi aveva parlato spesso di quei boschi, dopotutto erano casa sua. Atterrammo su una piccola radura ricoperta di fiori selvatici di uno sbiadito color viola, che ricordavano tanto le squame di Garjizla. Ormai il loro ricordo non faceva più così male, cercavo di ricordare i momenti più belli che avevo passato con loro perché quello è l’unico modo per superare una perdita.
Decidemmo di vivere là, in quella piccola radura. Costruimmo una casetta in legno con la magia e un piccolo focolare all’esterno. Ogni sera mi sedevo davanti ad esso e chiudevo gli occhi, aprendo la mente per ascoltare la natura tutta intorno a me, proprio come mi aveva insegnato Erisdar. Mi aiutava a riflettere e soprattutto ad imparare, può sembrare strano, lo so, ma anche la più piccola delle formiche può insegnare qualcosa.
Passarono così i mesi, nell’assoluto silenzio della foresta e con le giornate che si susseguivano tranquille e uguali, ma era davvero quello che volevo? Quel silenzio e quella tranquillità mi facevano paura, e anche se avevo Shruikan con me, mi sentivo sola. Durante una delle mie riflessioni però, nel bel mezzo della notte illuminata dal firmamento e dalle lucciole, tutto cambiò.
Nel profondo della foresta percepii un rumore. Quasi impercettibile ma lo percepii. Shruikan drizzò la testa e aguzzò la vista, scoprendo le zanne.
Dall’oscurità della foresta sbucò un ragazzo. La pelle pallida come la luna, occhi blu come zaffiri e capelli neri scompigliati. Indossava dei pantaloni in cuoi beige, una camicia bianca ed un cappotto. Avanzò lentamente verso di me ed io mi alzai, guardandolo con occhi sgranati. Shruikan non si mosse, né accennò ad un solo ringhio. Quel ragazzo non era un pericolo anzi, era la mia salvezza.
I miei occhi si riempirono di lacrime –Kelan..- sussurrai
Il ragazzo sorrise e annuì. Il cuore cominciò a martellarmi incostante nel petto e le labbra presero a tremare, così come le mani –Cosa.. perché sei qui?- chiesi con voce spezzata
-Ti avevo promesso che, finchè avresti avuto bisogno di me sarei stato al tuo fianco.. ed è quello che sto facendo..- spiegò concedendomi un altro sorriso
-Il.. il tuo posto è insieme al tuo branco..- balbettai abbassando lo sguardo
Si avvicinò ancora a me, fermandosi ad un centimetro dal mio viso. Potevo sentire il suo inconfondibile profumo di resina e pini, così fresco e dolce.
Mi guardò dolcemente con gli occhi cristallini e intrecciò le dita affusolate con le mie –Il mio posto è insieme a te..- sussurrò
In quel momento provai le stesse identiche emozioni che avevo provato con Gale. Quelle sensazioni mischiate assieme che ti davano alla testa e non riuscivi più a capire niente, l’unica certezza in tutto quel casino che avevi in testa era che saresti stata felice. Io potevo essere davvero felice, con Kelan potevo veramente ricominciare a vivere.

ANGOLO AUTRICE:
Ed eccoci al gran finale T.T Fortunatamente sono riuscita ad aggiornare stasera stessa, pensavo di non farcela però il finale della storia era già deciso e ho trovato abbastanza facile scrivere ciò che avevo in mente :) Sono contenta di questo finale, mi sono anche un po' commossa :') Mi dispiace che questa avventura sia già finita, mi ero affezzionata molto a Evee e Shruikan e spero che anche per voi sia lo stesso :) Voglio ringraziare tutti quelli che hanno seguito la mia storia e che mi hanno accompagnato in questa avventura, dandomi consigli e facendomi complimenti! Grazie davvero a TUTTI, vi mando tantissimi baci :D Bhe che dire ancora, spero che questo finale sia stato di vostro gradimento e non vi abbia deluso :) Non so se farò qualche altra FF su Eragon, per ora voglio concentrarmi su altri progetti e poi magari se mi viene in mente qualcosa scriverò sicuramente ;) 
Ps: Mentre scrivevo mi è venuta in mente una canzone perfetta per questo finale. Si chiama "The parting glass", è la canzone finale di Assassin's Creed IV Black Flag, ascoltatela se avete voglia, poi ditemi come vi è sembrata :) GRAZIE ANCORA A TUTTI, BACIONI <3
  
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