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Autore: Riddge    22/04/2014    1 recensioni
Max e Billy partono, come ogni anno, a fare le vacanze estive su nella cittadina di Bethel, in Alaska. Sono convinte di passarle in serenità, lontane dagli studi ed il caos di Anchorage, insieme come hanno sempre fatto... e non immerse in una faccenda ancora più grande di loro.
Esse andranno a contatto con il soprannaturale attraverso due ragazzi che, apparentemente, vivono nel mezzo del bosco. Angoscia e felicità coroneranno le loro vacanze, così diverse e così speciali, che lascerà un marchio profondo nel cuore di entrambe.
Ps. Questa è una storia a quattro mani.
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Dal capitolo due:
[...]– Ehi Max –
– Uh? –
– Esiste la super velocità? –
– Certo – le risponde l’amica, e Billy le guarda le ciocche rosse dei capelli, prima di spalancare gli occhi per guardarla confusa.
– Davvero? –
– Certo che sì… nei fumetti – scuote la testa Max.[...]
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Dal capitolo tre:
[...]Intravede da lontano una figura non appartenente ad un essere umano, ma ad un animale.
Si blocca immediatamente e cerca di capire di quale si tratta.
Sente un altro ululato e, stavolta, è più vicino.
[...]
La percorrono, per tutto il corpo, delle ondate di brividi al solo pensiero di avere un lupo a pochi passi da lei.[...]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno

 

La macchina del padre di Billy sfreccia per i tornanti dell'Alaska.

La neve bianca continua a posarsi sul velo candido del paesaggio e Max ne rimane meravigliata, lei adora la neve e la montagna.

– Wow! Non vedo l'ora di giocare a palle di neve! – esclama Max emozionata.

– Calmati, prima dobbiamo disfare tutte le valigie – si volta verso la sua amica, – e non sono poche – le fa un mezzo sorriso per poi tornare alla strada.

Max cerca di darsi una calmata e comincia a guardare appena fuori dal finestrino per ammirare le bellissime montagne innevate. È uno spettacolo mozzafiato.

Una fermata improvvisa fa prendere un gran colpo alla ragazza seduta affianco al posto di guida.

– Ma che ti è preso? – le chiede irritata tornando più rilassata e smollando la propria cintura di sicurezza.

– Guarda! – esclama Billy indicando i due animali esattamente in mezzo alla strada.

Sembrano calmi e indifferenti nonostante ciò che poteva succedere a entrambi.

Aguzzano lo sguardo e capiscono che si tratta di due esemplari di alci e, contando le dimensioni delle corna, s'intuisce che uno dei due è maschio. È davvero imponente e non sembra voler cambiare postazione.

– Che facciamo? – le chiede perplessa Max.

– Non ne ho idea – rimane a fissarli incantata.

– Fai fare a me – l'amica si slaccia la cintura e decide di uscire dalla portiera della macchina.

Fa davvero freddo fuori, ma fortunatamente si è coperta a cipolla e non lo sente più di tanto, se non al viso: unico punto scoperto, ovviamente.

– Non fare l'idiota! – sbraita l'amica preoccupata.

– Non preoccuparti, so cosa faccio – si avvicina cautamente ai due animali.

Il maschio si mette prontamente davanti alla femmina con sguardo minaccioso e inizia a sbuffare, facendo fuoriuscire nuvole dalle narici. È davvero inquietante.

Max non si arrende, nonostante dovrebbe, e si avvicina con il braccio allungato come per farsi annusare. Purtroppo, senza farlo apposta, inizia a guardarlo intensamente negli occhi, suscitando in lui ancora più aggressività. La ragazza s'immobilizza all'istante e abbassa lo sguardo verso i suoi scarponi.

Inizia ad avere paura e trema.

Sente i passi dell'animale avvicinarsi sempre più a lei, ma per la paura non riesce a muoversi e rimane a guardare gli zoccoli entrare ed uscire dalla neve.

– Scappa, non stare ferma impalata! – la incita Billy sporgendosi fuori dal finestrino.

– Lo farei se solo riuscissi a muovermi… – le dice digrignando i denti in preda ad una crisi di panico e di nervi.

– Dai scappa! – esclama l'amica uscendo dalla sua auto. S'incammina verso Max con passo deciso, preoccupata per lei.  L'affianca e le posa una mano sulla spalla.

Gli occhi viola di Max sono spalancati e fissi sulla sua amica, – Cosa si fa? – le chiede.

– Correre! – le prende la mano e iniziano a sgambettare attraverso la neve verso la macchina, ma l'animale non si arrende e le rincorre a tutta velocità e si lancia con tutta la sua forza contro la macchina sfasciando il cofano e rompendo il vetro. Le due amiche s'immobilizzano e guardano la scena sgranano gli occhi.

L'animale torna sulla strada e, dopo aver lanciato una serie di sguardi omicidi alle due, decide di tornare dalla compagna ed uscire dalla strada.

– Beh alla fine se ne sono andati, come avevo previsto – le sorride Max, ma la sua amica le tira una sberla che le lascia la cinquina stampata sulla guancia. Immediatamente si mette una mano per massaggiarsi il punto arrossato e pulsante.

– Ahia, ma che ho detto di male? – le chiede impaurita.

– Hai visto cos'è successo?! E tutto per colpa tua! – stringe le mani in due pugni per contenere la rabbia – Guarda la macchina! Non è nemmeno mia – indica il catorcio sull'asfalto.

– Ops… beh poteva andare peggio… – cerca di sdrammatizzare sorridendole.

– Cioè? Dobbiamo solo pregare che vada ancora, perché casa nostra è ancora lontana! –

– Potevamo fare la stessa fine della tua Toyota… – l'amica non riesce a prendere l'ironia e si avvicina alla sua auto. Posa delicatamente la mano sulle ammaccature e scatta un allarme assordante.

– Spegnilo! Mi sta rompendo i timpani! – protesta Max mettendosi le mani sulle orecchie.

– Calmati – prende in mano il telecomando e preme il santo pulsante che zittisce il suono e ritorna la quiete montana.

Salgono in auto e, immediatamente, Billy infila le chiavi e accende il motore.

– Spera che vada – la fulmina con lo sguardo.

Max deglutisce rumorosamente.

– Va bene, scusami… – la guarda pentita e inizia a giocherellare con il suo bracciale.

Billy gira la chiava e inizia a sentire rumori strani – Max! – grida in preda ad una crisi emotiva.

– Calmati – diventa una specie di pallina sul sedile.

– Come faccio a calmarmi?! Siamo bloccate in mezzo alla strada, sta nevicando di brutto e non prende il cellulare! – esclama con i nervi a fior di pelle.

– Sembra molto la trama per un perfetto film horror – scherza l'amica.

– Vuoi essere la vittima, per caso? – la guarda con occhi assassini.

– Okay, sto zitta – si fa di nuovo piccola e guarda in basso.

– Brava – riprova a girare le chiavi, ma il risultato è sempre quello.

Il silenzio viene squarciato dal suono del motore, finalmente iniziano a muoversi.

– Scusami… non pensavo che finisse così… –

– Va bene… Promettimi per lo meno di non sfidare di nuovo la sorte davanti ad un animale, sono stata chiara? –

– D'accordo, scusa ancora –

– Non continuare a scusarti, ho capito – le sorride.

– Oh Billy! – l'abbraccia forte, causando quasi un altro incidente.

– Max! Lasciami – la ragazza torna al suo posto e inizia a guardare il paesaggio appena fuori.

Gli occhi quasi neri di Billy sono fissi sulla strada e sono attenti ad ogni altro movimento.

Mettono la musica nel lettore CD della macchina e iniziano a canticchiare con i finestrini chiusi, per evitare di infastidire gli animali con le loro voci, non esattamente intonate.

Le loro doti sono altre, fortunatamente.

 

* * *

 

– Eccola! – esclama entusiasta Billy parcheggiando di fronte a casa.

– Finalmente! – esce velocemente dalla portiera l'amica.

Gli scarponi affondano nella neve ancora intatta e, assieme all'altra ragazza, s'incammina con la sua valigia verso casa loro.

Attraversano il loro giardino completamente innevato.

– Non è cambiato di una virgola – dicono in coro sentendosi finalmente a casa.

Venivano sempre qui fin da piccole con i loro genitori, l'avevano comprata per venirci ogni tanto.

Entrano euforiche in casa e vengono accolte da un miscuglio di profumi e da un tepore molto cullante e una sensazione familiare che adorano.

Lasciano le valigie in salotto per poi andare a vedere le loro proprie camere.

Ognuna ne ha una privata, fortunatamente.

Tutto è stato lasciato com'era, il letto ancora disfatto, libri sparsi in giro, pupazzi, giochi di società e armadi aperti. Non erano affatto ordinate quand'erano piccole, parliamo di cinque anni fa. Avevano ancora dodici o tredici anni, ci può anche stare. Ora però sono maggiorenni e serve molto più ordine e pulizia da parte loro. Devono essere più indipendenti.

Dalla finestra di Max si vedono le montagne innevate e una parte del loro immenso giardino, alcuni alberi si stanno pian piano liberando dal lenzuolo pallido, per dar vita ai tanti fiori.

Nonostante l'estate, qui c'è molta neve come se fosse inverno. Per lo meno non si schiatta mai dal caldo e per entrambe è un gran sollievo: odiano quel periodo dell'anno.

Si butta di peso sul suo letto esausta e chiude lentamente gli occhi; disferanno le valigie il mattino seguente. Sono troppo stanche e cadono in un sonno profondo.

 



 








 

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Angolino autrice:
Saaaaaaalve! Ehm, non sono molto brava con questi angoli, quindi mi limiterò a dire poche cose: innanzitutto, come scritto nell'introduzione, questa è una storia a quattro mani, vale a dire che a lavorarci ci sono ben due persone. Ogni capitolo è scritto solo da una di noi due, ma tutta la trama e le vicende sono stante ideate da noi, e non separatamente. Ciò significa che questo primo capitolo è interamente sotto il punto di vista di Max, mentre il prossimo sarà quello di Billy, che mettero esattamente la settimana prossima (potrei anche postare due capitoli a volta, o nello stesso giorno o in due consecutivi, nel caso li voleste entrambi, Ve lo dico perché ero molto dubbiosa in ciò, per cui dite pure (: ).

Bene! Detto questo, spero che vi sia piaciuto il capitolo e che continuiate a leggere il seguito! Se avete qualcosa da dire, commenti o critiche, recensite pure, non vi mordiamo, anzi!, cifarebbe molto piacere :)

Dess

 

  
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